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Mt'MK'RCX'OMPt TER
5! 2 3 § B O
209
SETTEMBRE
2000
10 EDITORIALE
di Marco Marinacci
12 IL CD-ROM di MCmicrocomputer
18
22
nerob
nuHNiNU parvi
POSTA
a cura
NEWS
a cura i
ATTUALITÀ' _
Comdex - Basilea, 26-29 settembre 2000 di
Trading on line servizi finanziari di Luca Seripa
Windows Millennium Edition di Aldo Ascenti
78 .™ '$ 0 '
Burning Rom 5.0
ARTE INFORMATICA
Enrico Cocuccioni di Ida Gerosa
DIECI ANNI FA
Dagli all'untore, ovvero ;
TECNICA
I nuovi Celeron con "Core Coppermine 128" di Franco Paiamaro
OVERVIEW
Nero, Burning Rom 5.0 di Raffaello De Masi
Due WebCam per tutti gli usi di Raffaello De Masi
Panasonic ToughBook CF-27 di Andrea Montesi
Waitec Shuttle CD-RW di Andrea Montesi
Asus AGP-V7700 di Andrea Montesi
Fiat Panel System SC 300 di Alessandro Fette
Multiplayer Dardine di Raffaello De Masi
86
Panasonic
ToughBook
CF-27
98
SPECIALE
Mastrizziamo le nostre vacanze di Pierfrancesco Fravolini, Franco Paiamaro, Bruno Rosati
4
MCmicrocomputer n. 209
Masterizza le tue vacanze
E’ settembre, le vacanze sono finite. Inizia
ora la serie di cene con amici e conoscenti
per scambiarsi le foto e raccontarsi
i dettagli delle avventure estive.
Ma in piena era Internet, con il dilagare del¬
la presenza del computer nelle case, per¬
ché non pensare di trasferire su CD-ROM
le foto e i filmati dell'estate e portarne una
copia in regalo ai vostri amici?
Niente più VHS da doppiare e foto da
ristampare (cose che si fa sempre
in tempo a fare), foto e filmati si vedono
sul PC. MC vi spiega come fare.
Ma se il vostro amico non ha il PC?
E’ l'occasione buona per farglielo
comprare.
Rino Nicotra
f
Ir
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reme vacali
f attuali <
fi tuoi ramali
e le lue loto V
Eiiconmi, ,
Direttore
Marco Marinacci
Vicedirettore
Rino Nicotra
146 LightWave 3D 5.5 di Raffaello De Masi
NEW PROGRAMMINO
nerazione automatica di Pagine per Internet di France:
INTERNET
Internet pratica: Lavori in corso di Bruno i
Il piede sull'acceleratore di Raffaello De Masi
Avvisi ai navigami - Vento di guerra! di Raffaello De Mas
174 DESKTOP PUBLISHING
Progetti inusuali di Mauro Gandini
178 LINUX
L'amministrazione di sistema di Giuseppe Zanetti
182 PD-SOFTWARE OS/2
Sydney 2000 Olympic Games di Team OS/2 Italia
184 MACINTOSH
Microsoft Outlook Express 5 di Raffaello De Masi
RECENSIONI
Libri di Aldo Ascenti
Giochi di Pierpaolo Turirto
Giochi di Pierpaolo Turino
Giochi di Massimiliano Cimelli
CD ROM di Nero Bern
COME USARE
isare in grande di Aldo Ascenti
filtro automatco di Excel di Francesco Pomponio
188 AMIGA
Ì|| PageStream A di Maurizio Bonomi
Assistente di direzione
Roberta Rotili
Direzione Tecnica
Andrea de Prisco
Hanno collaborato:
Enrico Altavilla, Aldo Ascenti,
Nero Beni. Maurino Bonomi, Massimiliano Cimeli!
Ratlaallo Do Masi, Valter Di Dio,
Piortranoeaco Ftavollni. Mauro Gandini, IdaGorosa.
Massimiliano laquaniello, Andrea Moniesi,
Franco Paiamaro, Francesco Petroni,
Alessandro Pene, Francesco Romani,
Bruno Rosari, Leo Soifle, Giovanni Sparato,
Pierpaolo Turino, Luca Seripa, Giuseppe Zanetll
Copertina e direziono artistica
Paola Filoni
Grafico e Impoginaziono
Adulino Saltarelli, Fabio Dello Vecchia
Fotografia
Dario Tassa
Coordinamento produzione
Giovanna Molmarl
Pubblicità
Luca Martelli, Achille Barbera,
Flavia Di Gregorio,
Segreteria e materiati
Paola Nesbltt
Pubblicità USA Global Ad-Net - 94 Giove Street,
Poterborough, NH 03458. pitone .1160319341040.
la» *1(60319241041. e-mail. inlotfgonpubs.com
Pubblicità Taiwan: Acteam International Marketing
Corporation - P O. Box 82-163 Toipei, Taiwan R O C.;
tei .8861217751755, fax: *886(2)7415110
Direttore Responsabile
Marco Marinacd
IVOnaonmputer a mi rxtUcaxrw ( Ttnrluar s,j.
http./Avww.plurlcom, it
RegstrazionedelTribi»BlediRcrnan2198ldel3!>ugnot98t
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Bacino Mediterraneo L. 150.000, Americhe, Asm e Afri¬
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settembre 2000
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Intel Inside. Pentium 2 III. sono marchi registrati di Intel Corporation
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di Marco Marinacci
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I rr
\luricom, un po¬
meriggio poco pri¬
ma delle ferie es¬
tive. Ho in mano un dé¬
pliant di compu¬
ter. "Fammi vedere quel
dépliant, devo assoluta-
mente comprare un
computer per casa...
ma la Pluricom non ha
un computer usato da
vendermi? Guarda che però non voglio un 486, una cosa
moderna, veloce. . ".
La guardo con aria fra il sorpreso e l'interrogativo...
"Ma sì, come faccio a stare senza Internet "...
"Ma... sei matta, ce l'hai tutto il giorno in ufficio, non ti
basta più, adesso?... "
"Si, ma la sera, sai, se cerco qualcosa... che ne so, le
quotazioni del fondo di investimento, o dove andare in va¬
canza con le offerte last-minute... e poi devo catechizzare
mìo marito, che in ufficio non ha Internet e non ne sente
l'esigenza... secondo me, se ce l'ha a casa scopre che è
utile e si appassiona... ".
Il nostro rapporto di lavoro dura da dieci anni, anche se fi¬
no ad un paio di anni fa aveva un incarico diverso e solo negli
ultimi due è entrata in contatto con il mondo del computer...
Solo poco tempo fa un giorno aveva buttato lì "ma non
potremmo fare una rivista di viaggi, dì natura, di piante? Mi
piacciono molto di più dei computer. .."e adesso vuole por¬
tarne uno nella sua casa piena di piante... chi lo avrebbe mai
detto..
Dal non usarlo affatto abusarlo in ufficio, affusarlo sem¬
pre di più, all'interessarsene, al volerlo a casa. In poco tem¬
po e senza condizionamenti o sollecitazioni. Si chiama
evoluzione, ed è quello che in molti volevamo che suc¬
cedesse al maggior numero di persone.
Ma perché? Che ci farà a casa, con questo computer? Se
prevede di usarlo solo per Internet, perché non preferire un
"dispositivo dedicato", capace dì fare solo questo ma
meglio di un ìper-versatìle personal computer? Ah già, questi
dispositivi sono forse più facili da usare, forse più affidabili
ma non hanno prestazioni migliori,.. e il costo tutto consider¬
ato non è poi così basso . Eppure i dispositivi dedicati ri¬
solverebbero un sacco di problemi,.. Ma già, tanto ci pren¬
derà gusto e, dopo aver controllato le quotazioni del fondo
su Internet, vorrà immagazzinarle e analizzarle con uno
spreadsheet... e vedrai che le foto delle vacanze le vorrà sul
computer e farà su CD anziché su cassetta le sue compila¬
tion da ascoltare in viaggio... Insomma. ecco un altro com¬
puter che sarà utilizzato per un sacco di applicazioni molto di¬
verse fra loro, che subirà variazioni di configurazione, ag¬
giunte, sostituzioni, installazioni e disinstallazìonì di program¬
mi. e che quindi, molto probabilmente, prima o poi "si in¬
casinerà", termine che in teoria non significa nulla e che in
pratica si capisce benissimo che significa guai, arrabbiature e
perdite di tempo. Quello che non si capisce è perché l'uomo
abbia dovuto inventare un arnese che ha nella versatilità il
suo maggior pregio, ma del quale è opportuno cercare di
non sfruttare in maniera troppo spinta questa versatilità per¬
ché "non si sa mai quello che può succedere". Perché il
problema è sempre quello, rimane ineluttabile: "prestazioni
o affidabilità " era il titolo di un editoriale di esattamente due
anni fa, che ha prodotto una serie di commenti dei lettori:
uno ancora alcuni giorni fa, da parte di Enrico, un lettore uni¬
versitario in crisi di studio da pre-esame...
Sei il solito bron¬
tolone, mi dicono tutti ..
Il fatto è che questi
computer sono proprio
utili, e quando tanti anni
fa ero fra i pochi a
sostenere che tutti
avremmo dovuto avvici¬
narci a questo mondo
avevo proprio ragione...
solo che nessuno di noi
pensava che saremmo arrivati a tanto. Chi si occupa di com¬
puter da parecchio tempo la pensa, in genere, come me: og¬
gi nessuno di noi sarebbe disposto a tornare indietro e ad ac¬
quistare computer meno potenti di quelli attuali, ma se ci
fosse stato un po' meno progresso e un po' più di affidabilità
probabilmente staremmo meglio. Lo pensa anche la respon¬
sabile di un'officina nautica, appassionata di computer e let¬
trice da tempo di MC, che ho conosciuto per caso e che ri¬
mane aggrappata, per il suo lavoro, al vecchio 386 perché si
sente più sicura, pur dovendo mettere le mani per risolvere i
guai nei vari computer degli amici. Nonostante questo, gli
"error" e i reset sono all'ordine del giorno... il marito, in¬
vece. che i motori marini li fa funzionare, non può permetter¬
si di lasciare la gente in mezzo al mare, e allora, un po' di
prudenza verso gli ultimi motori a iniezione elettronica i
buoni vecchi carburatori avranno dei difetti ma non si fer¬
mano mai.. in effetti, però, queste centraline sono affid¬
abili. .. e infatti te le fanno pagare un bel po', in un momento
in cui un hard disk da oltre venti gigabyte costa solo duecen¬
tomila lire e una scheda di rete poco più dì ventimila. Già,
restare in mezzo al mare è pericoloso .. invece trovarsi con il
computer in panne no... provate a "incasinare " i calcoli per
un'anestesia, i dati di un bilancio, ditemi un po' voi se non è
pericoloso...
Tanti anni fa, più di dieci ma anche dieci anni fa, il com¬
puter interessava non la maggioranza ma la minoranza delle
persone, e di Internet se ne cominciava appena a parlare Se
non ricordo male, era uno solo l'operatore del settore con il
quale potevo comunicare abitualmente via posta elettronica,
nel '90, e comunque nessuna agenzia
Oggi, perfino quelle tre frane un po' snob che navigano
nelle acque dell'Argentario possono fare a meno di Internet
neanche per un istante... e non si sa perché devono "wap-
pare" a tutti i costi... considerando che la comunicazione
con le bandiere provoca qualche gaffe lì avete visti gli
spot, vero? A proposito di spot... che una volta la maggioran¬
za erano detersivi, salami, digestivi, elettrodomestici
adesso Internet, Internet, Internet... in un modo o nell'altro
(e sempre rigorosamente gratis)
Insomma, non potete non avere il vostro web. Ne siamo
cosi convinti che... vi diamo tutte le indicazioni per realizzarlo
con l'allegato MC-Guide dì questo mese. Ci siamo usati, io e
Rino, e abbiamo usato ì nostri figli come cavie. Il risultato è
stato che Pamela (Nicotra) e Francesco IMarinacci), coinvolti
da noi, hanno realizzato i loro siti su i negozi di una strada la
prima e Ineanche a dirlo) sulla formula 1 il secondo una
sera torno a casa e trovo che Alessandra, trascurata, aveva
inventato zitta zitta il suo sito dedicato a Baggio. Ecco per¬
ché, pochi giorni fa, mi aveva chiesto "ma uno se fa un sito
lo può fare su quello che gli pare?". Ehi, ma. .
allora è vero che realizzare un sito da soli è
così facile che una ragazzina di neanche quat¬
tordici anni ci riesce senza chiedere aiuto a
nessuno?
A
io
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Battìi
V
r
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Ultimissime notizie: Samsung, il primo produttore al
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Il CD-ROM di MCmicrocomputer
Più di 50 applicativi, 20 driver aggiornati per varie periferiche, 8 esercizi di programmazione, una dozzina
di file MIDI e MIDIoke, lo SpotLight sulla nuova versione 6.0 di Netscape Navigator, progetti di pagine
HTML e una serie di filmati in MPEG da vedersi in fullscreen sul nostro monitor.
Il totale porta a circa 600 Mbyte: qualità, ma anche quantità!
di Bruno Rosati
Software:
Evergreen
Nella cartella dei "sempreverdi"
anche sul CD di questo numero
c'è una serie di upgrade da verifi¬
care con attenzione ed eventual¬
mente sostituire alle proprie ver¬
sioni.
La serie degli upgrade riguarda es¬
senzialmente la rinnovata versione
4.20 di GetRight che va a sosti¬
tuire la precedente 4 12, la novità
assoluta del Word Viewer Plugin
per Navigator (ora anche gli uti¬
lizzatori di tale browser potranno
visualizzare i documenti (fino alle
versioni 6 e 79 di Word) e la nuova
versione di Adobe Acrobat Read-
er ora salito alla 4.05 ovviamente
in italiano Ricordiamo al riguardo
che, prima d'installare qualsiasi
versione 4.x, va preventivamente
disinstallata qualsiasi versione
precedente.
Per quanto poi riguarda il nostro antivirus
preferito, CA Inoculate Iti P.E., abbiamo
provveduto a inserire l'aggiornamento delle
definizioni dei virus con l'ultimo rilasciato dei
primi giorni di luglio. Per quanto riguarda gli
altri applicativi inseriti nella lista, risultano tut¬
ti confermati nelle versioni precedenti. A
La pagina di Nero Buming ROM: a partire da questo stesso numero e in stret¬
ta collaborazione con la Ahead che lo produce, mese dopo mese troverete tut¬
ti gli aggiornamenti, le patch e le utility collaterali più recenti dell'intera pro¬
duzione del sistema di masterizzazione in questione
questi, abbiamo infine aggiunto anche il
Windows Media Player Nello specifico
potrete ora trovare pronte per l'installazione
sia la versione 6.4 "full", (ovvero la versione
che contiene anche il plugin per Netscape
Navigator) sia la beta della nuovissima ver¬
sione 7.0
Dall'Acquisizione alla Masterizzazione
Wiwatt |>M «VMor, inMi«to4*rv, iotti«fmrr* • iiuHlrnr/iWc
La pagina di presentazione e installazione degli applicativi per "lare il video"
proposti da MCD-ROM
Software:
Novità
Un piccolo "speciale "
dedicato al mondo di
dava, utility per Office,
programmi di comuni¬
cazione e ricerca per il
Web e il solito, buon
multimedia.
Tool & SDK
QuickTime for Java
SDK. Tool di sviluppo
per realizzare appli¬
cazioni sinergiche tra
Java e QuickTime, con
quest'ultimo quale
ovvio motore iperme-
diale.
Java Script Iti Ap¬
plicativo di sviluppo in grado di re¬
alizzare, Iramite praticissimi wiz¬
ard, codice js per la gestione di
effetti.
Kawa 4.0. La piu recente ver¬
sione di uno tra i più diffusi ed ap¬
prezzati tool di sviluppo per appli¬
cazioni Java.
lexplorer Debugger 4.01. Una
volta installato, IE Debugger per¬
mette di utilizzare lExplorer per il
debug di applicazioni realizzate sia
in formato HTML che asp.
Internet
Scour Exchange Applicativo
dotato di un motore di ricerca in
grado di individuare online siti
dove siano presenti brani Mp3.
immagini fotografiche, filmati
MPEG, ecc.
BroadPage 2000 Add-on per lEx-
plorer con il quale è possibile vi¬
sualizzare contemporaneamente
fino a 100 siti contemporanea¬
mente!
AOL Instant Messenger Pro¬
gramma tra i più diffusi per l'invio di messag¬
gi personali istantanei verso altri corrispon¬
denti telematici dotati dello stesso program¬
ma.
Multimedia
3DEM Generatore di scenari tridimensionali
compatibili con i modelli di elevazione USGS
(DEM, appunto) e le mappe topografiche del¬
la NASA(DTM)
Xara3D 4,0 Versione aggiornata del più sem
plice e funzionale dei rendering 3D in grado
di sfruttare i font TrueType per rendere tito¬
lazioni e logos animati
Tesselation Plug-in per tutti gli image-
processor compatibili con Photoshop. Otti¬
mo nella resa di sfondi e modelli in 3D
ThumbsUp 2.4. Image Manager per mezzo
del quale è possibile catalogare e ricercare
immagini in formato JPEG L'inserimento e
la ricerca avviene ordinando per nome, data
e dimensione.
Home-Office
The Microsoft Excel Virus Search 2.0.
Add-on per Excel capace di rilevare Macro in¬
teressate dalla presenza di virus.
Edwin's Power Tools Set di utility in grado
di aggiungere alle funzioni di Excel caratteris¬
tiche avanzate nella generazione di interfac¬
ce tridimensionali, creazione di filtri aggiun¬
tivi e barre di navigazione più razionali e
12
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Una sene di filmali di prova -realizzali dal Dazzle " Digital Video Creator- che ripro¬
poniamo su MCD-ROM per un giudizio realmente pratico.
Il Power DVD in assetto di lavoro.
sofisticate.
EZ-Forms Maker. Disegnatore vettoriale di
forms per la generazione di moduli, cartacei
e/o elettronici.
Photocopier. Uno scanner, una stampante
ed ecco che con Photocopier installato nel
nostro PC potremo ben dire di possedere la
più efficace e raffinata delle fotocopiatrici.
Spotlight: Primopiano
su Netscape Navigator
Sul numero scorso, pure se tentati d'inserir-
la, alla fine decidemmo di soprassedere: la
Pre- Release 1 del nuovo Navigator s'era di¬
mostrata instabile e, forse per un eccesso di
prudenza, non ci sembrò il caso d'mserirla
sul CD. Prudenza che, in molti, pur apprez¬
zandola, ci hanno scritto di rimuovere e
pubblicare lo stesso la preziosa PR-1 Venen¬
do incontro ai molti entusiasti del browser di
Netscape, decidiamo pertanto di esaudire il
desiderio e finalmente pubblicare la PR-1
Facciamo ciò ricordando che la sua instal¬
lazione e la prova conseguente andrebbero
fatte solo da chi è veramente esperto. Il soli¬
to smanettone che, tra crash di sistema e
(pur remote) sovrascritture di librerie di¬
namiche, ò comunque in grado di ripristinare
la situazione precedente all'installazione sen¬
za troppi affanni. Insomma: non stiamo di¬
cendo che non dovete installare e provare
Navigator 6 PR-1, ma che dovete farlo con
un po' di prudenza. Per il resto il programma
promette effettivamente molto. A parte l'in¬
terfaccia -decisamente poco Windows ma
molto Linux - che ci lascia un po' perplessi,
il resto è un insieme di moduli (già definitivi
alcuni e ancora un po' instabili altri) di bellis¬
sime novità. Come ad esempio il pannello
My Sidebar per le occorrenze e le nostre
preferenze, la funzione Auto Traslate per la
traduzione delle pagine in automatico, l'In-
stant Messanger incorporato, ecc. Insom-
ma, per entusiasmarci ce ne sono di argo¬
mentazioni anche in questa PR-1. Provatela
ed aspettate ansiosi che, proprio sul finire
dell'estate si arrivi al rilascio ufficiale di ques¬
ta versione dal salto signi¬
ficativo: da 4,7 a 6.0, Ci sarà
pure un perché, giusto?
La Rivista
Per quanto riguarda le es¬
tensioni alle nostre
rubriche, su questo terzo
numero di MCD-ROM
trovano la loro conferma,
nonché il vostro gradimen¬
to:
Internet Pratica; con la
struttura di due pagine
HTML messe a dispo¬
sizione, comprensive di
codice JavaScript e parti
grafiche, quindi la serie dei
"webware" con il Web Edi¬
tor DotCool. il generatore
di foto panoramiche Ulead
Cool 360 e il relativo plugin-
viewer (per IE e NN), l'ulti¬
ma release di valutazione di
PaintShop Pro 6.02, il se-
quencer MIDI NoteWhorty
e il tradizionale ''condimen¬
to" di file MIDI e Karaoked. A questa è ovvi¬
amente attaccata "la coda" degli AVVISI ai
NAVIGANTI
Computer & Video; con la prova su strada
del Dazzle* Digital Video Photo Maker -clip
MPEG e pagine HTML di prova- e quindi un
poker di tool per la realizzazione dello
streaming e la pubblicazione On The Web.
come i Microsoft Media Tools 4.1 e TOn
Demand Producer e l'accoppiata di Reai
Networks Reai Producer 8.0 beta free e
Reai SlideShow free edition.
New Programming, proseguendo nel solco
felice delle tecnologie di scripting, si confer¬
ma la serie degli esercizi comprensivi di
pagine HTML di prova e codice di program¬
mazione (JavaScript, VBscript, ASP, ecc.)
A tali rubriche va quindi aggiunto lo Speciale
masterizzazione VideoCD che, a completa¬
mento delle argomentazioni trattate sulla riv¬
ista, offre all’appassionato videomaker un
set di applicativi -tra shareware e trial a sca¬
denza- che coprono tutti gli aspetti della pro¬
duzione video. Dall'acquisizione all'editing
(Ulead Media Studio 6.0) dal supenmpose
di titoli e logo in 3D (Cool 3D 3.0) alla
preparazione di immagini singole (ACDSee,
Thumbs Plus, ecc.) fino alla conversione in
MPEG oppure in dat-VideoCD (LSX En-
coder) e alla masterizzazione finale (Nero
Burning ROM 5.0) Una panoramica com¬
pleta e un kit di programmi da provare tutti di
un fiato!
MCmicrocomputer e
Ahead presentano...
Un piccolo inciso al riguardo di Nero Burning
ROM A partire da questo stesso numero e
in stretta collaborazione con la Ahead che lo
produce, mese dopo mese troverete tutti gli
aggiornamenti, le patch e le utility collaterali
più recenti dell'intera produzione del sistema
di masterizzazione in questione. In tal modo,
chi è un utente registrato avrà sempre la
certezza di avere l'applicativo aggiornato -e il
proprio sistema di masterizzazione al meglio
delle sue prestazioni- e chi, al contrario, no
conosce Nero, potrà avere la sua brava ver¬
sione di prova, anch'essa aggiornatissima
all'ultimo rilascio.
MS
I Viewer su MCD-ROM 207 e 208
Sia sul primo che sul secondo numero di MCD-ROM, chi
smanetta a livello di directory se ne sarà già accorto, abbia¬
mo inserito nella categoria dei Viewer (Word, Excel e Acro¬
bat) e in quella dei Runtime (Visual Basic) delle versioni
che, per errore, non provenivano dalla lista di quelli che ave¬
vamo appositamente scaricato dal Web, bensì dal CD-ROM
di PC Open. Nelle directory dei rispettivi Viewer -ricordiamo
che si tratta di versioni gratuite distribuite da Microsoft e
Adobe per la visualizzazione di documenti, fogli di lavoro,
ecc - oltre ai file compressi delle rispettive software-house.
erano difatti presenti dei file (Testi.txt) di presentazione del¬
la suddetta rivista che ne testimoniano la provenienza
Del nostro errore non possiamo che chiedere scusa alla
suddetta rivista, specificando comunque che non era certo
nostra intenzione sfruttarne scorrettamente il lavoro fatto.
Ciò è dimostrato proprio dalla presenza dei piccoli file di
presentazione (Testo.txt) che non abbiamo certamente né
cancellato né manomesso, ma solo copiato per (inconsape¬
vole) errore!
La verità è questa e, sinceramente, preferiamo dirla fino in
fondo, corretti, seppure un po' caotici.
Ringraziamo PC Open per la comprensione dimostrata, (br)
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
13
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SENZA COLLARE
Gentilissimo De Masi,
ho letto con molto interesse la serie
di articoli sull'ultimo numero di Mcmi-
crocomputer su tutti gli interventi che
possono essere fatti per migliorare le
prestazioni dei nostri computer.
In particolare mi ha interessato la
possibilità di disabilitare lo spegnimen¬
to via software; infatti mi è capitato
che Windows sia andato in stallo luna
novità) e non ho avuto altro modo per
spegnere il computer che quello di
estrarre le batterie.
Scaricai a suo tempo, quando lei lo
consigliò in un suo precedente artico¬
lo, TEAWKALL ma non sono riuscito a
trovare il modo di intervenire per modi¬
ficare questo settaggio.
Vorrebbe essere così cortese da aiu-
♦-
ixfa T«*a Ceca*
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Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302), sia l'e-mail, all'indirizzo
inc.Dostaigpiuticomltl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬
za. per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella
dei singoli redattori. E' più semplice per voi e, anche se sembra strano, per noi... E' diffi¬
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬
cate); per le e-mail qualche volta succede. Voi provate, basta che non vi offendiate se
non vi rispondiamo... Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato.
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rCAPI 20Aoocd U i Roto*» '-nomi* ISDN TAW.tol
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tarmi?
E visto che ormai la ho importunata
avrei da sottoporle un'altro problemi-
no.
Ho cambiato pochi giorni fa il mio
portatile e dopo aver reinstallato tutto
quello che mi occorreva ho constata¬
to che non riesco, sia nei collega-
menti ad Internet che con la posta
elettronica a memorizzare la
password ed a far connette¬
re automaticamente il com¬
puter. Mi hanno suggerito di
disinstallare e installare di
nuovo I accesso remoto; co¬
sa che io ho puntualmente
fatto, ma tutto è rimasto co¬
me prima.
Grazie ed un cordiale salu¬
to.
Luciano Massetti
on ho compreso bene
cosa intende per disabi-
18
inazione dello spegnimento via softwa-
te. Forse
j| suo por¬
tatile ha
anche un
interrutto¬
re per lo
spegni¬
mento
manuale?
Se cosi
fosse si¬
curamen¬
te la solu¬
zione sta
nel BIOS;
vi acceda
con la
procedura
di bootstrap e lo esplori.
Purtroppo non posso aiutarla, visto che
non mi indica la marca del suo compu¬
ter e che i BIOS non sono tutti eguali
Per la seconda domanda, l'accesso
remoto e le sue procedure non c'entra¬
no. Se, all'apertura della procedura di
connessione, la sua password non è
recuperata o, addirittura, la casellina di
salvataggio è grigia e inattiva, proble¬
ma e soluzione stanno da un'altra par¬
te.
La cosa avviene quando Windows
chiede, al boot chiede una password di
riconoscimento dell'utente e non ottie¬
ne da noi risposta. Occorre inserire qui
una password iniziale per permettere
poi alle altre di essere salvate.
La soluzione è semplice; Aprire il
pannello di controllo in "Risorse del
computer" o dal menu di Start, e an¬
dare su Rete-»Configurazione. Le
password saranno salvate solo se la
voce "Client per reti Microsoft" è pre¬
sente.
Se non lo fosse , cliccare su Aggiun¬
gi. Windows chiederà il tipo di compo¬
nente di rete da installare; scelga
Client e Aggiungi.
Dalla finestra successiva di produtto¬
ri, scelga Microsoft e Client per Reti
Microsoft, come Client di network.
Tenga a portata di mano il CD di Win¬
dows (potrebbe essere richiesto) e
proceda con l'installazione.
Grazie per l'attenzione che rivolge
verso la nostra rivista e, meno merita¬
tamente, verso i miei scritti.
Cordialmente.
Raffaello De Masi
Continua a pag. 20
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
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Segue da pag 18
Browser
invadenti
Spett.le redazione,
vorrei rivolgervi un breve quesito ,
che, a quanto pare, non è mai venuto
in mente a nessuno da quando ho co¬
minciato a leggere la vostra rivista ,
circa quattro anni, Il browser Explorer,
almeno prima che fosse rilasciata I' ul¬
tima versione , era quello meno inva¬
dente durante la navigazione; se nes¬
suno gli chiedeva niente , neanche ci
pensava ad aprire in tempo record cin¬
que o sei pagine di siti indesiderati,
ma forse le cose sono cambiate e alla
gente piace essere indirizzata in qual¬
che direzione.
Non essendo io una di quelle perso¬
ne, mi piacerebbe sapere come disa¬
bilitare nei due più conosciuti browser
quest'invadente opzione.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Andrea Sani
P reg.mo sig. Sani, non credo di aver
capito bene la sua domanda. Lei si
lamenta, per quanto mi pare di intuire,
del fatto che raggiungendo un sito si
aprano finestrlne pubblicitarie che si so¬
vrappongono alla finestra principale. Se
cosi è , la colpa non è di Netscape o Ex¬
plorer, ma del realizzatore del sito stes¬
so che ha previsto il lancio automatico
delle finestre aggiuntive, generalmente
pubblicitarie.
Ci sono però, fortunatamente, diver¬
se soluzioni disponibili. Si tratta di pro¬
grammi che riconoscono immediata¬
mente l'intruso e chiudono la finestra
desiderata; ce ne sono diversi, reperibili
nei siti di shareware, e , tra questi, le
consiglierei il pacchetto Advertising Kil¬
ler. di BuyPin Software,
pttp://www buypin comi shareware,
piuttosto efficace e rapido nell'azione.
Cordialmente.
Raffaello De Masi
Cavi di rete
PATCH o Crossover?
Vorrei collegare in rete locale due PC
basati su ZVIN98 senza ricorrere ad HUB
ed ho già acquistato e installato Iforando 2
muri, modificando uno scaffale...) il cavo.
Al momento dell'acquisto del cavo ero
sicuro al 200% che sarebbe stato adatto
alle mie esigenze (‘...cavo UTP a coppie
intrecciate - definito cross-over - con 2
coppie invertite, la 1/2 con la 3/6" - MC Ml-
CROCOMPUTER GIUGNO 99. pagina
931 ma adesso le mie convinzioni stanno
vacillando.
Posto che DEVO ASSOLUTAMENTE
UTILIZZARE IL CAVO GIÀ' INSTALLATO
devo trovare il modo di collegare i 2 PC
senza spendere cifre folli.
Il cavo in questione è prodotto dalla
Matsuyama Electronics ed è marchiato
per tutta la sua lunghezza nel modo se¬
guente ■MATSUYAMA CM(UL) CtUL)
E195089 24AVZG 4PR-ETL VERIFIED
TI A/EIA 568A CAT.5 UTP PATCH
410771FT. L'etichetta sulla confezione ri¬
porta la seguente sigla "EB036 - PATCH
CORD UTP Cat5 -
Pressofuso 10 mt
- Grigio".
Spero che le
informazioni sopra
riportate possano
essere sufficienti
a rispondere alle
mie domande:
- Posso collega-
re i 2 PC con delle
schede di re¬
te da 10 Mbit
‘combo " con
connettori
RJ-45 senza
ricorrere ad
un HUB ?
- Posso col¬
legare i 2 PC con delle schede di rete da
10/100 Mbit senza ricorrere ad un HUB?
In caso di risposta negativa:
- Posso collegare i 2 PC RICORRENDO
AD UN HUB?!?
Ho dovuto unire 2 cavi di questo tipo
con un connettore "femmina-femmina"
per raggiungere la distanza di 20mt. La
presenza del connettore può causare gravi
perdite di segnale operando a 100Mbit? e
a 10Mbit?
Ringrazio in anticipo per la considerazio¬
ne e resto in attesa di chiarimenti <sempre
che mio padre non mi cacci di casa prima
della vostra risposta).
Mario Lignim
G entile lettore, il cavo in questione (tra
l’altro come giustamente riportato sia
sul cavo stesso, sia sulla confezione) è un
cavo PATCH.
Come spiegato nell'articolo, i cavi PAT¬
CH servono a collegare i PC all'Hub; sen¬
za toccare alcunché della configurazione,
dovrebbe essere sufficiente sostituire
con un Hub il connettore ■femmina-fem¬
mina' che Lei ha utilizzato per congiunge¬
re i due cavi, per far funzionare la rete.
Diversamente, può operare nei seguen¬
ti modi: sostituire l'attuale cavo con un ca¬
vo ‘cross-over‘, che di solito è di colore
arancio o rosso, proprio per distinguerlo
dai cavi PATCH ed è fatto apposta per la
connessione diretta tra due PC, oppure,
visto che ha a disposizione delle schede
'combo', utilizzare i connettori BNC con
un cavo RG58 ed i relativi connettori a
"T" e terminatori (tutto materiale acqui¬
stabile presso un rivenditore di PC).
Tenga presente che il costo di un Hub
a quattro porte è di circa 100 mila lire, si¬
curamente più costoso di un banale cavo
Cross-Over (cavi C-0 da venti metri inte¬
stati non sono facilmente reperibili, do¬
vrebbe farselo fare a mano da un rivendi¬
tore, costo ipotizzato sulle cinquantamila
lire), ma consente l'eventuale collega¬
mento di più computer contemporanea¬
mente.
La soluzione più semplice per risolvere
in modo indolore il suo problema potreb¬
be essere di acquistare un altro adattato¬
re, perfettamente identico a quello già in
suo possesso, più un cavo C-0 standard:
interponendo il cavo C-0 tra i due cavi
Patch, il risultato sarebbe identico a quello
ottenibile con un singolo cavo C-O; costo
stimato, sulle ventimila lire.
Riguardo alla sua ultima domanda, le
perdite sono trascurabili sulle distanze in
oggetto.
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§
|
3
3 7* EDIZIONE
Quattro passi dal presente al futuro
con il teletrasporto dello SMAU 2000
di Massimiliano Cimelli
Dopo SMAU Impresa
e SMAUComm Mediter¬
raneo, realizzando un per¬
fetto trittico, si materializzerà
a Milano la 37 a edizione
dell'esposizione internazionale
dell'lnformation & Communications
Tecnology. SMAU Duemila, Come
di consueto, si svilupperà attra- e01 ^SJS
verso cinque giornate, precisa-
mente dal 19 al 23 ottobre, di cui tre
saranno dedicate solo agli operatori e
due a tutti coloro che desiderano affac¬
ciarsi sul futuro informatico che carat¬
terizzerà il nuovo millennio. I visitatori
potranno esplorare una superficie
espositiva di oltre 110 mila metri qua¬
drati, organizzata in quattro settori prin¬
cipali per un totale di 18 aree applicati¬
ve, navigando attraverso le proposte di
quasi tremila aziende. I settori saranno
divisi secondo tematiche e proposte
comuni
SMAU COMM
Saranno i nuovi padiglioni 15 e 16 del
Portello ad ospitare il settore che rap¬
presenta le tre aree: Telecomunicazio¬
ni, Networking e Telesat. Le aree sa¬
ranno rivolte all'avvento della telefonia
mobile WAP, ai sistemi GPRS per l'in¬
cremento della velocità di trasmissione
dati, ai Network System Integrator con
nuove architetture per le reti aziendali,
alle soluzioni di cali center, alla TV digi-
tranno osser¬
vare le nuove
generazioni di
notebook e
desktop,
server.
M
_
monitor CRT e LCD, le ultime frontiere
della stampa ink-jet e laser, ma anche
constatare la validità dei principali si¬
stemi operativi e soluzioni software
per la gestione di immagini e docu¬
menti. Inoltre, non mancheranno gli
spazi dedicati alla progettazione CAD,
all'automazione bancaria e ospedaliera,
alle opportunità tecniche per la forma¬
zione e l'istruzione.
immensa "vetrina", ma affronterà di¬
verse tematiche attraverso una serie di
convegni, seminari e workshop come:
l'economia digitale nei paesi del Medi¬
terraneo, la creatività e l'innovazione
tecnologica rivolta al mondo femmini¬
le, l'e-governament e lo sviluppo di
prodotti al servizio dei disabili.
Infine, l'evento milanese sarà ac¬
compagnato dalla mostra "Orizzonte
Innovazione" (in Piazzale Italia), che
rappresenterà un vero e proprio
"viaggio alle fonti del futuro". Pro¬
prio verso il futuro ci porteranno gli
espositori che parteciperanno a que¬
sto singolare incontro, dato che tro¬
veremo riuniti per la prima volta i
principali centri mondiali di ricerca
avanzata (l'Advanced Technology
Researh giapponese, il CSELT ed
ENEA italiani, il DXNet canadese,
l'UCSD e il MIT Media Lab america¬
ni), che accompagneranno il visita¬
tore a conoscere da vicino i luoghi
dove realmente si progetta il nostro
futuro. La mostra sarà come una vera
"macchina del tempo", offrendo allo
spettatore la visione di prodotti singo¬
lari e tecnologie futuristiche, ad esem¬
pio: interfacce che leniscono il confine
tra uomo e macchina, visualizzazioni
tridimensionali simili all'ologramma, si¬
mulatori dell'ultima generazione per
navigazioni in ambienti 3D, filmati godi¬
bili direttamente sul cellulare, la spesa
ordinata direttamente dagli elettrodo¬
tale e all'Internet satellitare.
Ma la superficie più ampia, 62 mila
metri quadrati, sarà coperta dal cuore
della manifestazione e quindi dal setto¬
re onnipresente del mercato.
SMAU BUSINESS
Si svilupperà in undici aree capaci di
riassumere una notevole varietà di tec¬
nologie e applicazioni IT; i visitatori po-
SMAUHOME
Una delle novità di questa manifesta¬
zione dove sarà presentata la perfetta
integrazione tra tecnologia e ambiente
casalingo, mostrando i prodotti, i pro¬
getti e i prototipi che accompagneran¬
no le nostre abitazioni verso la fanta¬
scienza.
Smau 2000 non sarà solo un'unica
mestici della cucina, televisioni interat¬
tive. Come ultima novità, per coloro
che seguono la TV digitale, SMAU
Duemila andrà sui satelliti Hot Bird con
il suo "SMAU Channel” un canale tele¬
visivo interamente dedicato alla mani¬
festazione.
Info:
SMAU
Iwvvi-v sniTÌTTÌ
22
MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000
WWW,
il sito per: 0 Fare acquisti in tempo reale
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Sede Facal point: Roma Casilino via Silicei la,84 - 00169 Roma - Tel.06238987
Il primo
nuovo
appun¬
tamento italiano sul mondo
dell Internet Economy
Reportage di Massimiliano Cimelli
Il fenomeno della "new economy",
creato dalle vaste possibilità commerciali
offerte dal ciclone Internet e dalla insa¬
ziabile rete informatica, sembra investire
in pieno quasi tutte le aziende italiane.
Proprio su questo tema si è svolta alla
Fiera di Milano (tra il 31 maggio e il 3 giu¬
gno) SMAU IMPRESA 2000, debuttante
per la prima volta in Italia, organizzata da
Smau in collaborazione con Assolombar¬
da, la Camera di Commercio di Milano,
GartnerGroup, Il Sole 24 Ore e numerosi
partner industriali.
La manifestazione che ha compreso
un programma congressuale ricco di
conferenze e una mostra con oltre 130
espositori, è stata rappresentata in quat¬
tro principali aree tematiche, che hanno
delineato un percorso a tappe di informa¬
zione e documentazione per l'orienta¬
mento nel nuovo mondo tecnologico a
disposizione delle imprese: Supply cham,
area aziendale dedicata alle operazioni,
quindi rivolta alle soluzioni logistiche ca¬
paci di ottimizzare II rapporto tra la do¬
manda e l'offerta, che migliora la gestio¬
ne dei magazzini, l'allocazione delle risor¬
se, dei trasporti e relative consegne al
cliente finale; Business intelligence, area
adibita alle soluzioni di data warehou-
sing, data mining e customer relation-
ship management, tutte iniziative che
consentono all'azienda di analizzare e mi¬
gliorare il rapporto con i propri clienti on-
line, implementando ad esempio i servizi
sul proprio portale web commerciale o di
personalizzare l’offerta, promuovendo al¬
cune iniziative di fidelizzazione; Sicurezza
informatica, area indirizzata alle tecnolo¬
gie e ai sistemi di sicurezza per proteg¬
gere l'integrità e la riservatezza dei dati
come gli algoritmi criptografici per la fir¬
ma digitale, soluzioni software o hardwa¬
re sia firewall sia per i controlli degli ac¬
cessi in Internet.
Infine, Management e Finanza, area
che ha offerto alcuni strumenti per evi¬
denziare con indicatori gli obiettivi azien¬
dali, con valutazioni di metodi e tecniche
gestionali al management.
Tra i molti espositori, partner e spon¬
sor, hanno partecipato: Attachmate, De-
loitte Consulting, Esa Software, Compu¬
ter Associates, Nec Computers Italia, Sy¬
mantec, Zucchetti, Siemens. IBM, Tele¬
com Italia e Sap.
Info:
SMAU
>■-, •■■■ .■irryiIZI]
0
PROGETTO
IMPRESA
Soluzioni per ogni
esigenza da Finson
a SMAU 2000
Questo autunno, in occasione del
più popolare evento italiano dedicato al
mondo dell'informatica, la nota softwa¬
re house Finson presenterà il neo-cata¬
logo arricchito, da applicazioni per il
tempo libero, dai rinnovati "cavalli di
battaglia" rivolti alle imprese e da una
linea di prodotti appositamente pensata
per le macchine Apple.
Sicuramente, i programmi di punta
saranno Aquila e Progetto Impresa,
che, giunti alla loro quinta edizione, aiu¬
teranno le piccole e medie imprese ri¬
spettivamente nella gestione contabile
e commerciale. In particolare, Aquila V
gestirà la contabilità ordinaria sia in Lire
che in Euro per una capacità massima
di 100 aziende e 99 magazzini per cia¬
scuna, più uno generale. Oltre alla serie
di utility integrate quali un foglio elettro¬
nico Excel compatibile, un generatore
grafico e un word processor, il pro¬
gramma implementerà anche una serie
di nuove funzioni per la gestione dei
beni ammortizzabili e delle ritenute
d'acconto, per l'associazione di imma¬
gini ai documenti e per il collegamento
diretto ad Internet particolarmente
adatto all'invio rapido di e-mail dalla ap¬
plicazione attiva. Il prodotto sarà offerto
con un anno di assistenza gratuita al
prezzo di Lire 699.000.
Invece, Progetto Impresa V com¬
prenderà in un'unica struttura le tre
Soluzioni Fattura V, Magazzino V e In-
tegraV, acquistabili anche separata-
mente al prezzo di L. 99.000. Quindi in
un solo prodotto l'utente potrà gestire
la compilazione ed emissione delle fat¬
ture, i movimenti di magazzino e dei
DDT, il controllo degli ordini e dei pa¬
gamenti in entrata e in uscita. Proget¬
to Impresa V sarà disponibile al prezzo
di Lire 299.000.
Una novità è invece Finson CD Crea¬
tor che supporterà tutti i formati CD e
DVD (CD audio-video-dati, CD Playsta¬
tion, DVD Video, DVD-Rom, CD RW,
UDF, Photo CD, Multivolume, Multibor-
der e molti altri), realizzando anche co¬
pie da originali che contengono errori di
lettura o checksum errate. Il piccolo
"tuttofare" potrà sfruttare la funzione
di controllo antivirus sul CD e una nu¬
merosa serie di utility come lo Speed
Tester, per misurare la velocità massi¬
ma di sicurezza durante la masterizza¬
zione, lo Start Play e il Finson Way, per
risentire e rielaborare le tracce musicali
versione
e il Web Xtension, per salvare diretta-
mente un sito Internet su un unico sup¬
porto. Il prodotto, con il manuale, sarà
venduto al prezzo di Lire 99.000.
Sempre nel campo del software di
utilità, l'azienda milanese proporrà an¬
che Finson S.O.S. e Web Gallery, pro¬
dotti dedicati rispettivamente al recu¬
pero dei dati persi o danneggiati duran¬
te una sessione di lavoro e alla realizza¬
zione dei siti Internet per mezzo di una
raccolta di oltre 5000 simboli grafici.
Dedicato al puro e semplice svago, per
gli amanti dell'affascinante universo a
quadri neri e bianchi sempre alla ricerca
di nuove esaltanti sfide, Anatoly Karpov
Scacchi potrà essere la giusta soluzio¬
ne. Il gioco, consigliato dall'omonimo
campione del mondo, utilizzerà un'in¬
terfaccia in 3D o 2D personalizzabile in
dimensione, colore, rotazione e sfondo;
inoltre offrirà una biblioteca di aperture
con 40.000 posizioni memorizzate e tre
allenatori "speciali" quali Gasparov,
Bobby Fischer e Karpov, per partite
sempre diverse e avvincenti
Il prodotto, programmato compieta-
mente in Assembler per mantenere
un ottima velocità di calcolo su ogni ti¬
po di macchina, sarà commercializzato
al prezzo di Lire 69.000.
Infine, Finson presenterà la propria
gamma di prodotti per Macintosh, che
oltre a comprendere alcune conversioni
dei titoli della linea Windows, includerà
programmi esclusi per la gestione dello
studio grafico, per la contabilità familia¬
re, per la sistemistica, per la collezione
di clip-art e di raccolta fotografica.
Finson sarà presente a SMAU 2000
nello stand D01 del Padiglione 11.
MC
Info:
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24
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PC grande come un "walkman". Immagina di poter collegare
ad esso un monitor, una tastiera, un mouse, un televisore, un
microfono, le casse, un CD-Rom,
un drive, una stampante, una
scheda di rete LAN, un modem,
magari ADSL, un masterizzatore
e uno scanner.
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Quello che stai immaginando esiste, si chiama UNION
POCKET ed è distribuito da UNION. Un'idea geniale per un
prodotto semplice. Un PC che si può tenere in tasca per
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AMD amplia la propria gamma di proces¬
sori per notebook con i nuovi mobile K6 III
e K6-2+ con una velocità di clock da 450,
475 e 500 Mhz. I due modelli, sono realiz¬
zati con la tecnologia a 0.18 micron e con
una cache di secondo livello on-chip ad
alta velocità, inoltre, supportano l'innovati¬
vo sistema per l'ottimizzazione delle bat¬
terie AMD PowerNowl e sfruttano il rin¬
novato set di istruzioni 3DNow! con fun¬
zioni digitai signal processing.
La differenza sostanziale tra questi pro¬
cessori risiede nella diversa integrazione
della cache L2, infatti, il Mobile K6 III
dispone di 256 Kbyte espandibili a 1 MB
tramite il supporto di una cache L3 opzio¬
nale, mentre il K6-2+ ne sfrutta solo 128
Kbyte. Entrambi i dispositivi hanno un bus
front-side da 100 Mhz, una tensione di
alimentazione del core di 2.0
Volt e dissipano solamente 3
Watt in modalità battery-saving
PowerNowl
Ma la caratteristica fondamenta¬
le, che rende i mobile di AMD ideali
sui personal portatili, è sicuramente
la menzionata tecnologia PowerNowl,
che consente al processore di operare
a diverse velocità di clock e con diverse
tensioni di alimentazione, in base al tipo dì
applicazione utilizzata dall'utente. I pro¬
cessori K6 III e K6-2+ sono disponibili
rispettivamente ai prezzi di 140$ e 85$
nella versione da 450 Mhz, di 184$ e
140$ nei modelli da 500 Mhz (i prezzi si
riferiscono a quantità da 1.000 unità).
Portatile economico da Nec
NEC Compu-
ters Italia, ag¬
giunge un ele¬
mento alla
famiglia dei
note-
il nuovo
modello Versa
AX. Il neonato è un portatile All-in-one con
buone prestazioni e un ottimo rapporto
qualità-prezzo.
La potenza di Versa AX è generata da un
processore Mobile AMD della serie K6-2P
con frequenza a 450 MHz, da 64 Mbyte di
memoria espandibile e da un disco rigido
da 6 Gbyte di capacità. Per gli amanti del
mondo cinematografico in digitale, il
dispositivo offre la possibilà di utilizzare
un lettore DVD (opzionale), in sostituzione
del CD-ROM 24X in dotazione
Inoltre, il modem da 56 K con protocollo
V90 e due tasti di accesso rapido integra¬
ti. consentiranno connesioni rapide e sicu¬
re. Per mantenere una certa trasportabilità
e connettività, Versa AX dispone di un
display da 12,1 pollici, una batteria NiMH
a 8 celle e due slot per PC card di tipo II,
Il prodotto è offerto con il sistema ope¬
rativo Windows 98 e i software Word
2000, Works e Money di Microsoft al
prezzo di lire 3.390.000 (IVA inclusa)
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NEC
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• ACCESSORI
Piccole ed efficienti le nuove
tastiere PDA di Fujitsu
La Fujitsu arricchisce la sua gamma di
componenti per notebook e sub-note¬
book con la nuova tastiera 7861, una 83
tasti per PDA caratterizzata da un key-
pitch di soli 12.8 mm e dimensioni com¬
plessive di 19x6 cm.
Affidabile e gradevole al tatto, la 7681 è
stata realizzata utilizzando la tecnologia
Gear-Link che consente di mantenere le
stesse caratteristiche qualitative di pro¬
getto in dispositivi caratterizzati da
dimensioni diverse.
La tastiera può essere
localizzata con incisioni
laser nero su bianco o bian¬
co su nero.
Info:
Fujitsu Takamisawa Europe
Paesi Bassi
Tel.: *31 23 556.0910
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• SOFTWARE
Come gestire un progetto con Microsoft Project 2000
Microsoft presenta Proiect 2000, noto
software di gestione del business giunto
alla sua sesta versione, che aiuta a pianifica¬
re e seguire passo per passo i progetti in
modo flessibile di tutto il gruppo di lavoro,
dal singolo collaboratore al proiect manager.
Inoltre, il prodotto sarà affian¬
cato da Microsoft Project
Central, strumento di collabo-
razione basato sul Web che ne
amplierà notevolmente le fun¬
zionalità, permettendo la
comunicazione biunivoca tra
tutti gli utenti coinvolti, coope¬
rando in questo modo ad una
realizzazione congiunta del pro¬
getto. In questa versione sono
state introdotte nuove funzioni
come: il miglioramento della
funzione raggruppamento, con
cui è possibile visualizzare le
attività o le risorse in gruppi
definiti oppure crearne di nuovi
tramite l'apposita interfaccia
personalizzandone i criteri di ordinamento e
l'aspetto grafico; l'inserimento di codici
struttura, che consentono al team di visua¬
lizzare sia le attività che le risorse in struttu¬
re gerarchiche definite dall'utente, diverse
dalla WBS standard; l'implementazione di
indicatori grafici e diagrammi reticolari.
Infine, sarà possibile creare e consultare dei
calendari delle attività, assegnare nuovi
campi per definire le risorse di tipo materia¬
le o includere nelle attività date di scadenza.
Microsoft Project 2000 è disponibile al prez¬
zo di lire 1.199.000 nella versione completa
e a lire 399.000 circa nella versione aggior¬
namento ( IVA compresa).
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• SOFTWARE
SYMBOLIC
Connessioni sicure con Cool Fire
A protezione degli accessi in
rete, Symbolic propone una
soluzione firewall capace di
proteggere la rete aziendale
da ingressi indesiderati, sia
interni che esterni, permetten¬
do inoltre di controllare l'ac¬
cesso al Web da parte degli
utenti.La tecnologia del neo¬
nato Cool-Fire sfrutta una
Application Gateway (proxy) per monito¬
rare e loggare i principali servizi che nor¬
malmente si utilizzano su Internet come:
il World Wide Web (HTTP), il trasferi¬
mento dei file (FTP) e la posta elettronica
(SMTP, POP3). Lapplicazione
di Symbolic si rivolge al
mondo professionale, ma non
necessariamente grande, il
prezzo infatti di Cool-Fire
nella versione per 25 indirizzi
è di lire 950.000 per piattafor¬
ma Unix, Windows NT e pros¬
simamente Solaris.
Info:
Symbolic S.r.l
Tel. 0521/776180
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serie di
• ACCESSORI
Visioni cinematografiche da Hantarex
Modem Atlantis Web
Hantarex Electronic System è il mar¬
chio con cui Sambers Italia commercia¬
lizza i propri prodotti; questa azienda
rivolta allo sviluppo di monitor per
videoinformazione, per i videogames,
manufatti per realizzazioni OEM, chassis
e data display, propone una gamma di
nuovi schermi al plasma rivolti al merca¬
to professionale e studiati per soddisfa¬
re ogni esigenza specifica del cliente.
Il modello PD42 Expansion, come sug¬
gerisce la sigla, è un monitor da 42 polli¬
ci in formato 16:9 con più di 408.000
pixel, montato su uno chassis realizzato
interamente in alluminio e lamine di
ferro dal design pulito e particolarmente
elegante. Le funzioni implementate
sono numerose e particolarmente inte¬
ressanti come: la possibilità di collegarsi
a un PC, la modalità Picture-in-Picture
per la visulizzazione di più segnali sullo
stesso schermo, la funzione freeze per
un perfetto fermo immagine, la rotazio¬
ne di 90° dell'intera immagine e la
modalità di zoom elettronico con capa¬
cità 20X. Inoltre, per soddisfare ogni esi¬
genza, il PD42 è disponibile in varie con¬
figurazioni base.
La versione QV con ingressi video mul-
tistandard ( S-video. CVBS e YUV) con¬
sente visualizzazioni di segnali da PC
fino ad una risoluzione di 1600 x 1200
punti (VGA-UXGA), mentre il modello
con sigla PC identifica l'implementazio-
ne di un vero personal nella struttura del
monitor, trasformandolo in un noote-
book di dimensione mastodontiche. Se
si desidera l'unione di entrambe le carat¬
teristiche allora Hantarex propone l'EGC.
Runner
Non manca davvero nulla al nuovo Web
Runner, che realizza il massimo della ver¬
satilità e semplicità d'uso grazie ai 56.000
bps in standard V.90 e k56flex, e alle
caratteristiche di segreteria telefonica, fax
(anche "on demand"), voce, e videocon-
ferenza. Quest’ultima funzionalità è otte¬
nibile grazie al supporto integrato per
comunicazioni full duplex e rende ancora
più completa la gamma di possibilità
d'uso offerte da questo prodotto.
La gestione delle caratteristiche più
avanzate del nuovo modem, disponibile in
versione interna o esterna, è affidata al
software Bitware fornito in dotazione, in
grado di realizzare un completo sistema
di messaggi vocali.
Info:
Sidin srl
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Infine, dedicato a coloro che pretendono
il top delle prestazioni e della qualità
video, il modello SDÌ potrebbe essere la
giusta soluzione, dato che consente di
visualizzare perfette immagini digitali,
eliminando tutti i difetti legati ai circuiti
di decodifica.
Prossimamente la gamma verrà
ampliata con i modelli da 37 pollici in for¬
mato 4/3 e da 50/55 pollici in 16/9.
Info:
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fino a 650MHz e tecnologia Intel SpeedStep IM . rispondono
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• HARDWARE
Monitor: novità in casa Samsung Electronics
Samsung amplia la propria gamma di solu¬
zioni CRT e LCD a matrice attiva con scher¬
mi da 17 e 18 pollici Rivolti per applicazioni
di office automation o di grafica, i nuovi
SyncMaster 755DF e 753DF propongono
uno schermo perfettamente piatto grazie
alla tecnologia Dynaflat, utilizzano un tubo
catodico Shadow mask IFT (Infinite Fiat
Tube), inoltre, sfruttano il trattamento antiri-
flesso e antistatico Smart III Screen
Coatmg, per ottenere immagini sempre
prive da distorsioni e da rifrazioni della luce.
Inoltre, i due
SyncMaster da
17 pollici
sono com¬
patibili plug
and play, si possono espandere aggiungen¬
do alla base un hub USB opzionale e posso¬
no essere collegati anche ai computer
Macintosh, tramite l'adattatore MacMaster
Il modello 755DF raggiunge risoluzioni di
1600 x 1200 punti con un dot picth di 0,20
millimetri e una banda passante di 135
MFIz. Mentre il SyncMaster 753 DF offre
visualizzazioni di 1280 x 1024 punti, per¬
mettendo una frequenza di 85 Hz a 1024 x
768 per immagini praticamente esenti da
sfarfalli I nuovi CRT di Samsung sono
disponibili al pubblico rispettivamente ai
prezzi di lire 830.000 e di lire 870.000.
Infine, dedicati a coloro che deside¬
rano ampi spazi sulla postazione di
lavoro e immagini perfettamente
stabili, i SyncMaster 770 e 800 TFT
potrebbero soddisfare anche i più
esigenti. Il primo display offre una
diagonale reale di 17 pollici con pixel
di 0,264 mm. mentre il secondo è
caratterizzato da uno schermo da
18,1 pollici con 0,28 millimetri di
pixel pitch. Entrambi, supportano sia
risoluzioni fino a 1280 x 1024 in true
color (16 milioni di colori), sia la pos¬
sibilità di montare un hub USB a
quattro vie e due speaker da 3 Watt
opzionali.
I SyncMaster 700 e 800 TFT sono
commercializzati al pubblico rispet¬
tivamente ai prezzi di lire 6.899.000 e
di lire 9.089.000. I nuovi prodotti sono
coperti da una garanzia di 3 anni, con servi¬
zio di assistenza tecnica a domicilio.
• COMUNICAZIONI
Una rete GPRS in prova allo SMAUComm
Siemens ha presentato un
0 i «I .)() 0 " prototipo funzionante di rete
ÓoANtO avanzata voce/dati GPRS
W ieO»Tt R (General Racket Radio
System) allo SMAUComm di
Roma: il sistema in dimostra¬
zione si avvaleva di terminali
ancora non definitivi, ma siamo
rimasti impressionati dalla qua¬
lità e velocità della connessio¬
ne (33,600 Kbps su singolo slot
la velocità della connessione in
demo; si possono superare i
150 Kbps su 4 slot). L'attuale
rete GSM consentre una con¬
nessione di 9600 Kbps su sin¬
golo slot e 33,600 su 4 slot;
attualmente nessun gestore
consente questo tipo di connessione. Il
sistema GPRS supporta i protocolli IP e
X.25; uno dei sistemi in demo consisteva in
un apparecchio PDA Palm V collegato ad
una rete IP con server dedicato WAP trami-
Info:
Samsung _
\www.samsunqeiecuomcs. coni
te un cellulare OEM GPRS.L'esperimento è
in atto già da qualche tempo nella zona
romana di Via Faustmiana; entro la fine del¬
l'anno dovrebbero cominciare ad essere
disponibili terminali Siemens compatibili
con la futura rete a pacchetti, ad un costo
stimato tra uno e due milioni di lire.
Info:
Siemens
www.siemens.it
32
MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000
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• COMUNICAZIONI
La videoconferenza secondo CoFax
, T ERR
Il settore delle telecomu-
0 0 '* nicazioni avanzate è da
a ne° sempre il settore di inte¬
resse di CoFax Tele¬
matica: i nuovi sistemi di video-
conferenza e gli instradatori telefonici
sono tra i prodotti pre¬
sentati in questa edi¬
zione dello SMAU-
Comm. Segnaliamo,
tra le novità.
soprattutto le soluzioni per la video confe¬
renza, molto interessante la soluzione
ultracompatta STB 128, delle dimensioni di
una agenda, presentata in anteprima allo
stand. Piccolo nelle dimensioni, ma gran¬
de nelle prestazioni: TSTB128 consente
agli utenti collegati in VC a qualsiasi moni¬
tor, di condividere i dati audio e video
lanche separatamente) e di interagire tra
loro in tempo reale. Il dispositivo supporta
gli standard H320 e TI 20, è interfacciabile
con qualsiasi sistema, consente di con¬
vertire il segnale analogico in ISDN e
vanta una ottima qualità dell’imma-
gine.ll sistema Televyou 511 è un
videotelefono di ultima generazio¬
ne contraddistinto da un design
moderno e funzionale, dotato di
display TFT a colori e ideale per
effettuare ovunque un collega¬
mento in videoconferenza, grazie
alla maneggevolezza, alle minime dimen¬
sioni e peso, alla possibilità di trasportalo
come un semplice telefono da poter
usare in casa o in ufficio.
Tra i dispositivi esposti, una vasta
gamma di modem e router ISDN e omolo¬
gati per ADSL, i nuovi telefoni per Web,
gli instradatori telefonici analogici e ISDN,
oltre a tutti i dispositivi per la trasmissione
dati e voce su rete IP.
Info:
CoFax Telematica srl
Tel. 06/58201 362
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• COMUNICAZIONI * STAMPANTI
Micanet a SmauComm Stampare in rete con le soluzioni Epson
Micanet è un dinamico ISP
0 ^ o 0 di Roma. Accanto alla pro-
- 0 posta di prodotti tradizionali
d »teRR aN (accessi ADSL, ISDN/56K.
Web Hosting e Housmg.
eccetera), articolata ed a prezzi concorren¬
ziali, troviamo l’offerta di accesso gratuito al
Web Micanet Freenet: abbonamento "full-
time" 56K/ISDN con e-mail illimitata, trami¬
te CD-Rom autoinstallante (per Windows e
Mac). A Smaucomm Micanet ha presenta¬
to i propri prodotti e una serie di offerte, tra
le quali la più interessante era la proposta di
connessione ADSL a meno di 200.000 lire
Iva inclusa al mese, compreso il canone di
attivazione, il modem, l'installazione e la
configurazione a domicilio.
Info:
Micanet
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Tel 0636301856
Epson propone due nuove stampanti,
dedicate al mercato office, condivisibili
per piccoli gruppi di lavo¬
ro tramite l’interfaccia
Ethernet di tipo B: la EPL
5800, con qualità di stampa
laser per definizioni fino a
1200 punti e la LQ 580,
con tecnologia ad impatto
a 24 aghi che assicura una
velocità superiore del 30%
rispetto al modello
precedente LQ
570+
La Epson EPL
5800 si colloca
tra le stampanti
di fascia alta grazie alla
sua velocità di 10 pagine al
minuto e la possibilità di scegliere
risoluzioni che variano da 300 a 1200 dpi
per testi e tabelle, con un tempo di riscal¬
damento inferiore ai 18 secondi. Le stam¬
pe realizzate in formato A4, godranno del¬
l’alta risoluzione offerta dalle tecnologie
Epson MicroGray e BiRITech, mentre l’e-
spandibilità è garantita dai 16 Mbyte di
memoria implementabili fino a 256 con
moduli DIMM SDRAM, dall’interfaccia di
rete Ethernet di tipo B e da un vassoio
che porterà la capacità totale dei fogli da
150 a 650, entrambe offerte in opzione. Il
prodotto è compatibile con i sistemi
Windows e Macintosh per mezzo della
porta parallela e USB, inoltre può suppor¬
tare il kit opzionale Adobe PostScript 3.
EPL 5800, fornita di tutte le prin¬
cipali emulazioni di lin¬
guaggio e di
Epson Status
Monitor3 (utility
adibita al control¬
lo dei parametri
della stampante
e dello stato di
consumo), è
disponibile al
prezzo di lire
1.050.000.
La LQ 580 è una
nuova stampante ad
impatto a 24 aghi con testina ad alta den¬
sità, che assicura una velocità fino a 400
caratteri al secondo in modalità High
Speed Draft a 10 cpi. La gestione della
carta è garantita da numerosi supporti, in
grado di gestire ogni tipo i output e di for¬
mato.
La LQ 580 è commercializzata al prezzo
di lire 795.000 (i prezzi si intendono IVA
esclusa).
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• STAMPANTI
Due stampanti professionali da Minolta
Si chiamano Page Pro 1100 e 1100L e
sono le due nuove proposte per la stampa
professionale da parte di Minolta. La 1100L,
appositamente studiata per operare in
ambiente Windows, è la soluzione ideale
per chi pretende dalla propria stampante
tempi di risposta rapidi nell'elaborazione e
nella stampa ad un costo contenuto.
In alternativa per gli utenti più esigenti, la
Page Prol 100 offre 1200 dpi di risoluzione.
PCL 6 ed una scheda di rete Fast Ethernet
opzionale con un controllo integrato Page
Scope. In entrambi i modelli il motore assi¬
cura un controllo della trazione e della tem¬
peratura ottimali e garantisce una elevata
affidabilità e precisione nella stampa anche
dei mimmi particolari. Inoltre la società giap¬
ponese non solo si pone come leader nella
produzioni di hardware per ambienti lavora¬
tivi, ma anche come fornitore di software
MINOLTA
quali quelli distribuiti dalle società con cui ha
stretto importanti accordi di partnership
Minolta presenta cosi tre nuove soluzioni
integrate, nate da accordi a livello europeo e
nazionale con industrie IT Axis
Commumcation, Prout AG e OA Sistemi.
Info:
Minolta Italya Spa
yvwwiìvMlàèuroùè.cón 1
SOFTWARE
Canon
Printer Accounting Server e Canon per le stampanti di rete
La Canon ha recentemente lanciato sul
mercato un software capace di ottimizzare,
e quindi rendere più economiche le risorse
di rete di stampa. L'area strategica cui la
Canon fa riferimento con l'introduzione del
PAS, è TEnterprise Network Management
che si occupa, appunto, della pianificazione
e ottimizzazione della stampa all'interno di
reti aziendali II pacchetto software PAS
viene proposto come complemento dell'of¬
ferta delle stampanti laser e dei sistemi digi¬
tali multifunzione m bianco e nero o a colori.
Printer Accounting Server consente di
monitorare tutta l'attività di stampa all'inter¬
no di un'azienda, in questo modo è possibi¬
le porre dei limiti al numero di stampa per
utente, assegnare pressi a ciascun lavoro
oppure limitare l'utilizzo di stampanti criti¬
che. L'estrema modularità del software per¬
mette il suo impiego sia in aziende medio¬
grandi o medio-piccole, con una differenzia¬
zione di costi finali che vanno da 1 milione e
novecento mila per la versione base, fino a
sei milioni di lire per la versione completa.
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locali connesse mediante linee digitali,
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in forma elettronica sostituendo tutti i
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Ricoh European Digital Solution Center
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650 e i fax 2900 ISDN, che offrono le
migliori performances nelle rispettive
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Advanced Micro Piezo con la tecnologia
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adottata sulle ink jet di ultima generazio¬
ne, consente di regorale l'emissione
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Canon Italia aiuta il WWF a difendere la natura
Una nuova iniziativa della Canon Italia volta a coinvolgere un gran numero di persone nel sostegno
delle attività del WWF (World Wide Fund for Nature).
B a Canon, da sempre attenta alle
problematiche ambientali, decide
ai rafforzare il suo legame con il
VWZF utilizzando la rete commerciale
per diffondere le iniziative a favore
della Natura e fornendo la propria
tecnologia per la digitalizzazione del¬
l'archivio fotografico del WWF.
Lasciamo che ce ne parli direttamen¬
te la Canon...
anon Italia, come ogni sede Canon
nel mondo, basa le proprie attività
su una precisa filosofia, quella del
Kyosei Una dottrina che prevede, tra
l'altro, di lavorare concretamente
insieme per offrire maggiori benefici
all'uomo e al suo ambiente.
Che questa filosofia non sia solo una
astratta definizione di responsabilità
aziendale nei confronti della società è
testimoniata dalle numerose attività
svolte da Canon a sostegno della cul¬
tura, dello sport e della collaborazione
tra le varie culture in ogni parte del
mondo. Oggi questa missione si rea¬
lizza in Italia attraverso un'iniziativa a
favore del WWF.
Il progetto organizzato da Canon Italia
è denominato "Tutti insieme per
difendere la natura"
Questo programma, destinato ad
ampliarsi nel tempo, prevede il con¬
creto sostegno di Canon e dei suoi
rivenditori alle attività promosse dal
WWF e la diffusione della conoscenza
di queste operazioni In una prima fase
Canon cercherà quindi di coinvolgere
in questo progetto il maggior numero
possibile di persone offrendo a tutti la
possibilità di ritirare i moduli di iscrizio¬
ne al WWF direttamente presso i
rivenditori di prodotti Canon e sensibi¬
lizzando l'opinione pubblica sulla
necessità di un impegno comune
attraverso una campagna stampa sui
principali quotidiani.
I rivenditori di prodotti Canon di tutta
Italia diventeranno quindi dei veri e
propri amplificatori delle iniziative del
WWF tese alla salvaguardia dell'am¬
biente. Azioni particolari e materiali
speciali come vetrofanie. depliant,
rotair ecc. sono stati studiati per dare
alle varie operazioni promosse dal
WWF e sostenute da Canon la mag¬
gior visibilità possibile e far si che cia¬
scuno di noi capisca quanto la difesa
della natura sia un problema che lo
riguarda da vicino.
Questa operazione per impegno e
volontà di essere sostenuta nel tempo
è un'iniziativa di particolare importanza.
La sua realizzazione si inserisce inol¬
tre in una collaborazione a livello inter¬
nazionale tra Canon e il WWF che pro¬
segue già da diversi anni. Canon è
infatti il primo partner a livello europeo
del WWF, organizzazione con la quale
ha realizzato numerosi progetti tesi
alla salvaguardia dalla natura. Tra l'al¬
tro Canon ha messo a disposizione del
WWF la propria tecnologia e le proprie
risorse per riorganizzare l'immenso
archivio fotografico e trasformarlo in
un moderno archivio digitale.
Oltre alla collaborazione con il WWF
le attività di Canon Italia, sempre nel¬
l'ambito di un'attenta partecipazione
alla realtà sociale del Paese, si concre¬
tizzeranno anche in altre iniziative
come programmi a sostegno della cul¬
tura e del patrimonio artistico italiano.
Canon Italia
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co per gli amanti dell'informatica
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sara iwww.portatiiui e conterrà
informazioni aggiornate sui modelli
di ogni marca, con particolare
attenzione a quanto di più inedito e
moderno è in grado di offrire il
mercato.
Reso comodo da un'interfaccia
agile e gradevole, il sito sarà arric¬
chito con gli immancabili prezzi di
notebook e accessori, che potran¬
no essere acquistati presso i nego¬
zi del gruppo.
Con questa iniziativa il Gruppo
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Infoware intende coprire la mancanza di
informazioni che affligge i molti utenti ita¬
liani di computer portatili, fornendo un
servizio che aiuterà l'insidiosa fase di
confronto che precede ogni acquisto.
Segnaliamo, inoltre, che il gruppo roma¬
no è rivenditore Toshiba e ha ottenuto,
anche quest’anno, la gratitudine della
casa giapponese per la professionalità
dimostrata nella commercializzazione dei
suoi prestigiosi notebook.
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Pti Roteili A D Catara •
S on quasi un anno di ritardo ecco il nuovo
capolavoro della Blizzard, pronto a restare
nella storia come i suoi predecessori
(Warcraft, Starcraft e Diablo)
Il primo titolo della Blizzard usci nel 1995, fu
un capolavoro di nome Warcraft (Orcs vs
Humans) Da allora i programmatori
dell'Azienda americana non hanno sbagliato
un colpo e sono riusciti a riscuotere ottimi
successi con i successivi due stupendi giochi
strategici: Starcraft e Diablo. Quest' ultimo é
un gioco semplice ma assolutamente diver¬
tente e unico nel suo genere. Consiste nel
combattere contro ogni genere di creatura (di
fattura mostruosa) e quando il mostro viene
ucciso si ottiene una immediata ncompensa.
Man mano che si va avanti si ottengono
"punti esperienza" e si scoprono nuove
pozioni magiche e nuove armi. L'azione è
molto coinvolgente e il giocatore rischia di
essere completamente "catturato" dal gioco,
con il rischio di rimanere per molto tempo
davanti al video. Nel filmato finale del primo
episodio di Diablo 1, il "cattivo" non aveva
nessuna intenzione di morire Questo lasciava
intuire al giocatore un suo possibile ritorno.
Infatti costui non è solo tornato, ma e anche
deciso a farsi aiutare da due suoi altrettanto
malefici fratelli imprigionati sulla Terra. Una
delle prime missioni con le quali cimentarsi 6
quella di scovarli prima che lo faccia il Diablo e
ucciderli, altrimenti sono guai Inizialmente è
possibile scegliere il proprio personaggio tra
ben cinque categorie di guerrieri: I'
Amazzone, il negromante, la Strega, il Barbaro
e l'immancabile Paladino. Le missioni si svol¬
gono in quattro enormi reami e l'ambientazio-
ne e distribuita tra esterni e interni con molti
scenari dalla grafica ben curata, totalmente
diverso dalla prima edizione dove l'azione si
svolgeva esclusivamente sotto terra. Gli
oggetti raccolti durante le missioni aiutano a
migliorare le abilità del proprio personaggio
che, però, ha una capacità limitata di "carico",
ma ogni volta che il limite viene raggiunto è
possibile depositare in un forziere parte degli
oggetti, per andarli a recuperare all'occorren-
za. Sono disponibili diverse classi di armi, dai
più comuni utensili fino ai potenti bastoni
magici, Ogni volta che verrà liquidato un
vostro nemico la sua arma cadrà a terra e voi
potrete agguantarla. Vi è anche la possibilità di
giocare in rete tramite Battle.net che permet¬
te lo svolgimento di partite a otto partecipanti.
Requisiti mimmi: Pentium II 333 MHz: 32 MB
di Ram: 650 Mb di spazio libero su disco; let¬
tore CD-ROM 4x; scheda video compatibile
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Accelerazione 3D opzionale.
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Pentium II, 333 MHz
Scheda 3D; 64 MB di Ram.
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gioco basta collegarsi al sito ufficiale
dell'Assistenza Tecnica della Elctronic Arts
I T lHh ?A.A^A, ni fla ' i-h cnnnraH
v,ìV
- v
I gioco è ambientato nel Giappone del
16esimo secolo, epoca nella quale il paese
era diviso in numerose piccole regioni che
combattevano l'uria contro l'altra per ottenere
la supremazia su tutte, Il giocatore veste i
panni del Daiymo (simile a un Signorotto dell'
era feudale) che controlla una di queste regio¬
ni. Ha il compito di formare eserciti e di
costruire difese quali: castelli, edifici di pietra,
fortini e fortezze.
Per fare tutto ciò incassa le tasse, poste sui
raccolti che ci sono periodicamente nelle sue
terre, sottoforma di KOKU (riso), unità di
misura adottata nel 16esimo secolo. Sarà
importantissimo per il giocatore riuscire ad
ottenere la maggior quantità possibile di koku,
senza la quale si perde potere.
Le truppe sono formate da Nlnja, Samurai,
monaci guerrieri, arcieri a cavallo, moschettie¬
ri e molti altri, i quali saranno addestrati e
pagali in koku. Personaggi importanti sono: il
Taisho ossia il generale che guida le truppe in
caso di battaglia, gli emissari che negoziano
con le regioni confinanti e le spie che hanno il
compito di infiltrarsi tra le truppe nemiche e
ucciderne i generali. Non sarà importante solo
vincere le battaglie ma anche non aver conflit¬
ti con il popolo.
Comunque lo scopo finale del gioco è quello
di diventare Shògun ovvero dittatore e padro¬
ne di lutto il territorio Giapponese. Per quan¬
to riguarda la grafica, le battaglie in campo
aperto sono a dir poco spettacolari e curate
nei mimmi particolari. Durante gli scontri il
gioco si concentra in un territorio 3D.
E distanza di due mesi dalla sua uscita.
Euro 2000, la versione "Campionato
europeo” del noto "FIFA 2000", si mantiene
saldo al primo posto nelle classifica dei giochi
più venduti. La struttura di gioco è sostanzial¬
mente identica quella di FIFA 2000, con la
differenza che è possibile organizzare e gioca¬
re al PC il nostro "Europeo" di calcio, con la
speranza che il nsultato della finale sia diverso
da quello reale del 2 luglio. E' un gioco
"ARCADE” (niente a che fare con il famosis¬
simo e realistico "WINNING ELEVEN 4" della
" KONAMI" per Playstation): passaggi facili e
sempre perfetti, cross pennellati alla perfezio¬
ne e tiri "telefonati" in porta dalla CPU
L'opzione principale, naturalmente, è quella
del campionato dove potrete scegliere una
delle squadre di questo continente (anche
quelle che non si sono qualificateli e intra¬
prendere il cammino a partire dal 1998.
Altre scelte possibili sono quelle di giocare
un'amichevole, organizzare tornei a piacere o
disputare una partita fissando una quota di
reti da raggiungere,
Interessante è la sezione di allenamento dove
vi saranno dati dei compiti come ad esempio
quello di scattare anticipando l'avversario sul
pallone e infine crossare al centro dell'area di
rigore In "EURO 2000" vi é anche la possibi¬
lità di rinominare i giocatori, cambiare i loro
valori e il loro aspetto fisico (occhi, naso,
bocca e capelli), c'è da dire comunque che i
risultati non sono ancora vicini alla realtà ma
siamo sulla buona strada Per quanto riguarda
la grafica gli stadi sono migliorati notevolmen¬
te come pure i manti erbosi I disegni dei gio¬
catori sono stati perfezionati rispetto a "FIFA
2000 " e la novità sta nel fatto che le divise
possono imbrattarsi nel momento in cui c'è
un'azione che porta il calciatore a terra.
Per quanto riguarda l'hardware è sufficiente
un Pentium II 266MHz, un buon acceleratore
grafico e 64 mega di Ram.
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forse è comunque meglio pre¬
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cosa regalare e poi il problema
di dove trovarlo e soprattutto di
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esperti di TiRegalo.IT che
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Cannes, trasmessa dal vivo su
internet dal sito di Victoria's
Secret, oltre due milioni di visi¬
tatori si sono connessi per assi¬
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tecnologie per bilanciare il traf¬
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ma con diritto d'autore
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Windows Media Guide sceglie Vitaminic
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mediale Windows Media
Guide che sarà direttamente
accessibile attraverso il
Windows Media Player 7 rice¬
va i contenuti entertainment
direttamente da uno dei più
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visi in 250 generi musicali
Vitaminic si propone come
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cali con siti in Italia, Francia.
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(Windows Media Format) per¬
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lo CD con una occupazione
dimezzata rispetto al pur ecce¬
zionale MP3.
www.vltamimc.il
Il famoso portale per la musi¬
ca ha da poco attivato un
nuovo servizio che permette
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con file MIDI, senza per que¬
sto perdere i proventi derivanti
dal diritto d'autore. Cantauoti,
compositori ed editori indipen¬
denti potranno vendere on-line
le loro opere d'ingegno grazie
ad un nuovo sistema chiamato
IDDN (Inter Deposit Digital
Number) in gradi di eliminare il
plagio e la duplicazione non
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catalogo on-line di Net4Music
(oltre 60.000 brani) al prezzo
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44
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
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^Airl.un >|x‘
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V > ^
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Infostrada, propone un nuovo
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on-line dedicata al mondo della
musica dal nome Radiofreccia.
Questo nome è stato scelto
perché l’animatore, "quando
potrà e quando avrà voglia"
queste le sue testuali parole,
sarà la rockstar emiliana
Luciano Ligabue. La radio pro¬
porrà al pubblico trasmissioni
"on-air” e tre diverse sezioni
d’ascolto: "Online" che ospi-
terà i contributi del Liga e dei
suoi amici, "Canali" per ascol¬
tare rock, rhythm ’n blues e i
grandi successi degli anni '60
e 70 e infine "Archivio” per
l’ascolto su richiesta Inoltre i
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palinsesto personalizzato, adat¬
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Register.it vi propone la possibi¬
lità di registrare domini lunghi
fino a sessantatre caratteri, cosi
se "crostata.it" non è piu dispo¬
nibile. tanto vale tentare un
altrettanto accattivante "ilpara-
disodellacrostata.it”
In Italia ci sono ormai oltre
200.000 domini registrati, ma la
Germania viaggia già da tempo
sopra i due milioni. Se l'anda¬
mento dovrà ripetersi anche qui
da noi Register.it sarà l'ancora
di salvezza per molti navigatori
disperati
www.register.it
L'Internet Key Award
assegnato ad eDreams
Grazie anche ai suoi 100.000
utenti registrati eDreams, uno
dei più attivi siti per il turismo
ed i viaggi ha ricevuto, ex
aequo con Diesel, il prestigio¬
so premio, assegnato da una
giuria di giornalisti ed esperti
delle più autorevoli testate,
per la categoria "Business to
Consumer" eDreams si con¬
traddistingue per la qualità e
la serietà delle sue eGuide,
che accompagnano i viaggia¬
tori nella selezione e nella
costruzione della propria
vacanza, nonché per i con¬
corsi indetti tra tutti i visitatori
del sito.
L'automobile on-line
con Quattroruote e CiaoWeb
La prestigiosa rivista dedica¬
ta alle auto ed ai motori ha
avviato una collaborazione per
la fornitura dei contenuti del
canale Motori del portale
CiaoWeb.
Schede tecniche, risultati
delle prove, confronti, articoli
e reportage, questi i principali
contenuti di questo interes¬
sante canale che offre anche
un'area giochi ed un forum
sempre dedicato al mondo dei
motori
-eUuMMb.lt/matnr |
Imation come 007:
The Floppy Never Dies...
A sorpresa la Imation ha
annunciato la disponibilità di
un lettore di floppy disk da
1 44 Mbyte, che supporta
ovviamente anche gli 800K
Mac e i 720K PC. per USB.
Questo oggetto, autoalimen¬
tato da USB, che stranamen¬
te non legge i SuperDisk
della stessa Imation, costa
79.99 USD, quasi duecento¬
mila lire! In stile con il new-
deal Apple, il look trasparente
e colorato
46
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
On-line il sito della spedizione
"Levissima ForEverest"
Vitaminic e Kataweb si alleano
per costituire e-DIMA
/tilt fonti
IfvVN
•il. . r—é
La spedizione, partita il 13
maggio per il Campo Base
dell'Everst, alla quota di 5200
metri, ha come obiettivo
quello di ripulire il versante
tibetano-cinese della monta¬
gna più alta del mondo per
realizzare una nuova Isola
Ecologica.
Durante un intero mese la
squadra della Levissima
ForEverst riporterà alla origi¬
nale purezza la "Montagna
Sacra" deturpata da tonnella¬
te di rifiuti lasciati II dalle
numerose spedizioni.
Grazie ad un computer por¬
tatile ed un collegamento
satellitare la spedizione con¬
dividerà con gli internauti l’e¬
mozione dell'avventura più
alta del mondo.
Kataweb, il portale del
Gruppo Editoriale L'Espresso,
e Vitaminic, uno dei più attivi
siti di promozione musicale,
si alleano per costruire e-
DIMA la European Digital
Media Association, che si
propone di tutelare le aziende
e gli artisti che al Web affida¬
no le proprie opere d'inge¬
gno.
La e-DIMA si avvale dell’e¬
sperienza di DIMA, la società
che in america riunisce già
oltre 53 aziende legate dalla
problematica dello sfrutta¬
mento delle opere coperte da
copyright.
www.iAvissima.il ;
La rete di vendita di Pagine Utili
si sposta su Jumpy
Il portale Jumpy.it ha conclu¬
so un'intesa con Pagine Italia
S p A., tutte e due imprese del
gruppo Fininvest, per la crea¬
zione di un servizio diretto di
"Business to consumer” che
sfruttando la capillarità della
rete di agenti delle Pagine Utili
permetterà alle piccole e
medie aziende un più facile
accesso all’e-business.
Il database delle Pagine Italia
comprende oltre 80.000 azien¬
de, 3 milioni di società e 1600
settori merceologici con un'of¬
ferta commerciale che già sul
nascere si prospetta completa
e capillare.
wwwjumpy.lt
Via Internet: Mac0SRadio.net
Want to heat about upcoming
broadcastvi'
Jomour mai Img listi
•mail addressl
| Submll |
1
Nasce Mac OS Radio.net:
un'emittente radio interamen¬
te dedicata agli utenti del
Macintosh.
L'iniziativa, manco a dirlo, è
targata USA, dove il tifo da
stadio (non calcistico, visto
che il calcio in America non lo
guarda nessuno) vuole che
per ogni tifoseria esistano infi¬
niti gadget. Di questo si tratta,
in fin dei conti, ma di notevole
qualcosa c'è: la radio esiterà
solo in rete (d’onde il '.net") e
sarà diffusa con tecnologia QT
Streaming.
Per essere ascoltata, basterà
il QuickTime in versione 4 o
successive, una buona con¬
nessione di rete ed una cono¬
scenza dell'americano parlato
che prescinda dal labiale.
Per essere goduta, invece,
sarebbe meglio avere una
conoscenza dei computer che
prescinda dal Mac.
£2
Mac OS
• Curmit Broadcast!
• Previous Broadcast!
• Advortiser Iido/FAQ
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
47
Apple
Strategia e Logistica
Quanto sta per succedere nel mondo Macintosh viene da lontano e, nelle intenzioni
di chi lo guida, dovrà portare altrettanto lontano.
di Nero Beni
Ad hunc locum
perventum est,
non alienum esse,
videtur...
Experience Apple
Job Opportunities & Intemships
Cesare, colui che viene da
alcuni considerato l'ultimo
repubblicano della Roma di 2KY
or sono, e da altri il primo
Imperatore, in virtù di questo
dualismo storiografico può
essere comunque posto a
pieno titolo come spartiacque di
due epoche.
Lo stesso Julius (Giulio ce lo
chiamiamo noi con la stessa
arroganza con la quale traducia¬
mo in Cartesio e Keplero nomi
altrui) diceva, nel De Bello
Gallico, le parole che trovate nel titolo,
come introduzione ad un libro (capitolo)
in cui si accingeva a narrare dei costu¬
mi dei Romani e dei Galli e di come la
sua profonda conoscenza di entrambi
lo avesse portato alla vittoria sui secon¬
di (ed alla morte per mano dei primi!).
La frase suona come "A questo punto
della narrazione, non sembra fuor di
luogo...’.
Lungi da me paragonare il Jobs di
oltreoceano al Caesar nazionale, ma le
gesta dei due, giunti a questo punto
dell'anno, non sembrano essere ispira¬
te da sentimenti poi tanto diversi.
Oddio, il frigo!
Queste pagine sono state scritte con
larghissimo anticipo rispetto al momen¬
to in cui le leggete, dunque sono stato
posto dinanzi ad una scelta riportare
delle news attuali al momento in cui
scrivo, che arrivano a voi dopo qualche
mese estivo passato nel frigo ma senza
corrente perché siete dei vacanzieri
previdenti, o tirare ad azzeccare qual¬
che 'colpaccio' alla Nostrudamus. spe¬
rando di non toppare troppo.
Invece di tirare ad indovinare, sedia¬
moci sotto l’ombrellone da buoni amici
e discutiamo di questi mesi di lavoro
altrui prima di riprendere il nostro.
Due ottimi motivi
Quest'anno duemila, tolti i timori per
i conti correnti bancari, come se il vero
problema del vostro rapporto con le
banche fossero i computer (!) ha visto
il ritorno di Apple tra i G8, cioè tra i primi
produttori di informatica del mondo In
realtà nell'educational statunitense e nel
mercato dei portatili nipponico ha nuova¬
mente raggiunto la leadership con per¬
centuali da capogiro.
Tutto quanto sopra è confermato da
due accadimenti recenti: il WWDC
(Conferenza Mondiale degli Sviluppatori)
ed il Career Open House (Porte Aperte a
chi vuole lavorare).
é WWDC
'NohOmiò Devebpers Conference 2000
Primo evento
Nel primo Evento Apple annuncia la
strategia e la tempistica definitiva di
Mac OS X K http://www.apple.comf
macosx) Mac OS X è il Bello Gallico di
Jobs, cioè una campagna di conquista
48
MCmicrocomputer n 209 - settembre 2000
icrosoft
for Mac OS X
“1E 5 for Mac OS X
is just die first steji.'
per aumentare gli introiti ed una guerra
necessaria per evitare pressione ai confi¬
ni di un territorio vasto e dubbiamente
amministrato e difeso. Apple non avreb¬
be potuto riscrivere Mac OS 9 per farlo
diventare un sistema operativo al passo
coi tempi per moltissimi motivi tecnici e
di marketing; in poche parole non avreb¬
be potuto scrivere un Mac OS 10.
Brevemente ricordiamo che i motivi tec¬
nici sono (non limitatamente a) il fatto
che il sistema poggia ancora sulle
ROM per l'interfaccia e quindi non
potrà mai avere uno strato di astra¬
zione dall'hardware (anzi!), non sup¬
porta i thread concorrenti e dunque
non garantisce sopravvivenza a nes¬
suna applicazione, non è portabile
su altre piattaforme e quindi non ha
un parco di sviluppatori sufficiente
alla sopravvivenza.
L'unica via era quella di abbraccia¬
re una piattaforma molto più diffusa
del Mac OS che avesse una nutrita
schiera di sviluppatori a basso
costo, fosse già conosciuta nel
mondo e fosse applicabile sui Mac.
Se avete pensato a Windows
segnate 0 punti, se avete risposto
BeOS segnate 1 punto, se avete rispo¬
sto Unix segnate 3 punti; se avete rispo¬
sto Linux segnate 5 punti
Tra un po' saremo tutti degli utenti
Linux, il più bello del mondo, avremo
molte più opportunità di lavoro (andate a
fare un colloquio e presentatevi come
sviluppatore Mac oggil) faremo parte di
una comunità che ha tutto da insegnarci
e toglieremo finalmente il documento
Mac OS ROM dalla nostra vita.
Alcuni ci hanno creduto subito, altri no.
Per dare tempo anche ai pentiti di
rimettersi in pari (attenzione, non parlia¬
mo di singoli, ma di aziende, quelle che
saranno il destino di Apple), al WWDC
Jobs annuncia il ritardo di Mac OS X;
dunque non aspettatelo a giorni, ma fra
un quadrimestre, insomma in tempo per
i regali di Natale.
Secondo evento
Apple cerca gente. E la cerca con tanta
avidità che ha detto: venite a One
Infinite Loop, Cupertino (CA) il 20 e 21 di
Giugno e diteci cosa sapete/volete fare.
Segno di crescita, ok, ma se avete
letto fin qui avrete sospettato che il fatto
vero è un altro: Apple cerca gente
nuova, gente che sappia il fatto suo in
tecnologie ed ambiti (Linux, Java. etc.) in
cui la stessa Apple comincia a muovere i
primi passi. Non solo, ma vendere un
prodotto (stiamo parlando di Stati Uniti
d'America, ricordatelo) significa suppor¬
to, help desk, on-site ed altre parole che
non vi suonano familiari perché vivete
qui in Italia, ma che in America sono
discriminanti a volte più della stessa
bontà del prodotto (cioè in USA stanno
all'estremo opposto); chi risponderà
all'americano imbecille ed incazzato che
non trova il Menu Mela in alto a sinistra?
Sicuramente solo una parte di coloro
che hanno sempre consigliato in
sequenza di "resettarelaPRAM", "rico-
struirelascrivania", "riavviare", "cambiare-
labatteriatampone'. Adesso qualcuno
dovrà spiegare ai divoratori di hambur¬
ger come rimettere in sincronismo i pre-
comps da terminale.
Non solo, ma WebObjects 5
l lhttp://www. apple.com/wd bobiects/)
sarà interamente scritto in Java. una tec¬
nologia verso la quale gli utenti con la
Mela si sentono ancora in Serie Cadetta
ma che all'ultimo JavaOne
|inttp://iava.sun.com/iavaone/| Jobs ha
rassicurato diverrà la piattaforma di riferi¬
mento, mentre A ppleWorks
< |http://www. apple.com/tj ppleworks/)
viene già venduto come "Il ponte tra i
due mondi', cioè: chi compra oggi
AppleWorks 6 lo usa sia sul Mac OS 9
che sul venturo Mac OS X, istallandolo
proprio dallo stesso disco. Facile a dirsi
e, purtroppo, laggiù il Mercato funziona
proprio perché qualunque fesseria dici ti
credono e qualunque cosa seria o meno
ti smentisce non ti credono più.
Caesar, cum in Galliam
venit...
Accordo Apple/Reai
Allora, quando Steve arrivò in quel di
Internet Explorer File Edit View
o e
Cupertino con la "I"
davanti a CEO siglò
quasi subito un patto di
non belligeranza con
Microsoft che entrò nel
pacchetto azionario con i
un 10 percento, ma
senza diritto di voto '
che fece urlare allo
scandalo, di cui ora non
si ricorda quasi più nes¬
suno.
Intanto la quota azionaria è al
dodici e cinquanta e noi andiamo
verso Linux. Se adesso siete con¬
vinti che come stratega Jobs valga
quanto il romano illustre (volete
che a Redmond mandino fallita una
azienda in cui partecipano?), cogliete la
sottigliezza del patto
Apple/RealNetworks (quelli di
ReaIPlayer) che, se tecnicamente signifi¬
ca che i rispettivi Player integreranno i
reciproci codec, praticamente significa
che un confine indifendibile è stato spo¬
stato oltre il territorio nemico ed ha que¬
sto come garante (http://www.real-
networks.com/) Inoltre la stessa Reai
userà lo Streaming Server OpenSource
di Apple come motore del proprio
RealServer 8 (http://www.real-
networks.com/products/servers/ ser-
ver8.html) e Akamai (Apple come azioni¬
sta di riferimento) come network prefe¬
renziale per la distribuzione di contenuti.
Per finire, da un accordo d'oltreoceano
volevate che non uscisse almeno un
acronimo a tre lettere?
Eccolo: ATH (Ask, Teli, Help), cioè l'im¬
pegno dei due a Chiedere all'utente
quale dei due player desideri usare di
default al momento deH'installazione,
dopo avergli Spiegato l'alternativa e per
Aiutarlo una volta espressa una scelta.
Per la cronaca, il libro del De Bello
Gallico che inizia con le parole che titola¬
no questo paragrafo è quello del Veni,
Vidi, Vici lo WVI . ..
«e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
49
Basilea. 26-29 Settembre ?nnn
or^it
H COMDEX
Rivolta a tutti i professionisti del mondo IT, ma anche ai soli curiosi che non riescono ad
attendere il lieto evento di SMAU 2000, il mondo dell'informazione e dell'e-Business
propone una nuova manifestazione, l’Orbit/Comdex Europe 2000.
di Massimiliano Cimelli
L revento avrà luogo a Basilea,
| situata a nord-ovest della Sviz¬
zera vicino a Zurigo, dal 26 al 29
settembre e si estenderà su una
superficie netta di 50.000 m 2 per
un totale di 1.200 espositori. L'or¬
ganizzazione si attende dai 70.000
agli 80.000 visitatori che potranno
"navigare"nelle seguenti aree
espositive: computer hardware,
applicazioni software, telecomuni¬
cazioni, networking, periferiche e
servizi IT, multimedia, prodotti au¬
dio-video. document manage¬
ment e tecnologie CAD/CAM.
Ma non solo, nell’arco delle
quattro giornate si potrà assistere
a numerose tavole rotonde di
esperti che discuteranno alcuni
aspetti della e-community mon¬
diale, come il Customer Relation-
ship Management, il Supply Chain
Management e i New Markets.
Inoltre, relatori appartenenti al ra¬
mo dell'lnfomation Technology mo¬
streranno le varie prospettive per il fu¬
turo nei diversi settori, mentre un con¬
gresso dal titolo "e-Business Cases”
presenterà al pubblico alcune strate¬
gie di e-Busmess tratte da dodici studi
analitici di piccole e medie imprese,
constatandone sia gli effetti sulla con¬
dizione commerciale reale sia i limiti.
La fiera organizzata da Messe Ba-
sel in cooperazione con ZD Events,
occuperà cinque padiglioni che ospite¬
ranno il pubblico dalle ore 9 alle 18.
Per informazioni:
Orbil/comdex
\nitp//www^rb!tcamdsxiB
Web e Internet
seminari di specializzazione
• Internet base
• HTML e basi per lo sviluppo di siti Web
• WSM - Web Site Manager
• FrontPage 2000
• Java
• Dreamweaver *jfl
• Flash •%
• UltraDev A
• FireworksQ
• Golive
• Preparare la tesi con InternetR
(per studenti di Medicina, Biologia, Psicologia)
• Internet per professionisti: Psicologi e Pedagoghi
• Internet nella famiglia e nella scuola: vantaggi
e pericoli del mezzo (per genitori e docenti)
In collaborazione con
Sede dei corsi: MCmicrocomputer School - Viale Ettore Franceschini, 73 - Roma
tei.06 43219.312 - Fax 06 43219.301 - e-mail: corsi@plurlcom.it
Segreteria didattica: da lunedi a venerdì dalle 10.00 alle 13.00
TRADING ON LINE
SERVIZI FINANZIARI
di Luca Seripa
Internet, cosa si fa per te,.,
non era proprio questa la mira
di un noto motivo musicale in
voga tanti anni fa, ma i tempi
cambiano, le mode passano, e
così anche gli oggetti di culto.
Il computer, una volta scono¬
sciuto, è diventato una pre¬
senza amica nelle nostre case
come il televisore, il videoregi¬
stratore e l'impianto hi-fi e gra¬
zie ai nuovi ed avveniristici de¬
sign ed ai vivaci colori è ormai
considerato un oggetto di ar¬
redamento, oltre che di lavoro
e svago.
Grazie a questo nuovo ami¬
co possiamo collegarci ad In¬
ternet, la rete mondiale, che ci
attrae e ci coinvolge nella sua
maglia con una fonte inesauribile di
informazioni, permettendoci di comuni¬
care con l'altro capo del globo in pochi
istanti.
Insomma, nell'era del cogli l'attimo,
cosa, se non il mercato finanziario, fatto
molto spesso di occasioni da prendere
al volo, poteva beneficiare e svilupparsi
con questo straordinario mezzo?
La febbre da Trading on line è altissi¬
ma. Al bar, in autobus, per strada tra
una battuta sulla squadra del cuore ed
un accenno alla politica, c'è sempre
qualcuno che parla di borsa, di titoli che
salgono e scendono, di mercati; msom-
ma siamo un po' stati tutti contagiati e
quelli che fino a poco tempo fa erano
discorsi per addetti ai lavori, oggi li trovi
sulla bocca di tutti.
Investire in borsa tramite Internet,
fare acquisti sui vari mercati mondiali
stando comodamente seduti al PC di
casa. Diventare Day Trader, ovvero po¬
ter effettuare compravendita di titoli
mobiliari direttamente ed immediata¬
mente, è diventata una realtà. I rispar¬
miatori italiani, i cosiddetti Bot People,
sono cresciuti, si sono informati ed ora
sono diventati manager. L'azienda? I
propri risparmi.
Vediamo insieme cosa è necessario
fare per poter operare direttamente sui
mercati finanziari.
La connessione
E' possibile fare Trading on line con
qualsiasi computer collegato ad Inter¬
net. Indubbiamente il collegamento alla
rete che si sceglie è molto importante,
sia in termini di velocità che di affidabi¬
lità. A tal proposito disporre di una linea
ISDN è sicuramente da preferire ad una
linea analogica. Al momento, per
un'utenza domestica, risulta troppo
oneroso un collegamento ADSL. Re¬
centemente sono state introdotte tarif¬
fe FLAT che consentono di
navigare senza limiti di tempo
ad un costo fisso al mese. A
tal proposito vi consiglio di vi¬
sitare i siti di Wind
iwww-wirìcTiTI o di Galactica
E www.galactica.itn Infostrada
www.intostraqa.itl e valutare
le loro proposte.
Il broker
Il broker, ovvero la Sim (So¬
cietà d'intermediazione mone¬
taria) che permetterà di effet¬
tuare le transazioni in Borsa, è
comunque il tassello fonda-
mentale per chi vuole operare.
Il servizio viene offerto sia da
aziende che praticamente da tutte le
banche ai loro correntisti; la maggior
parte usa una piattaforma standard. Gli
unici due broker diretti sono Fineco
hwww.tinecp.itl Icon circa 100 .000
clienti) e Directa iwww.directa.nl Icon
più di 8.000). Directa è stata la prima
Sim in Italia ad offrire questo servizio
già nel 1996.
Gli elementi da tener presenti nella
scelta del broker sono i costi di attiva¬
zione. le commissioni, la velocità di
esecuzione degli ordini e delle informa¬
zioni.
Una particolare attenzione andrebbe
posta alla piattaforma che il broker uti¬
lizza per operare, che deve essere sem¬
plice, intuibile e permettere, con pochi
passaggi, di ottenere quotazioni in tem¬
po reale, impostare e revocare ordini,
possìbilmente avere informazioni sul ti¬
tolo, book, grafici, notizie. Al momento
le piattaforme utilizzate sono principal¬
mente Fineco, Directa, MilanoFinanza
52
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
TITOLO
DATA
COLLOCAMENTO
PREZZO
e
ANNO 1999
MIN. MAX
ULTIME 62 SETT
MIN. MAX
QUOTAZ.
16/06/00
CDB WEB TECH
42,733
10,792
42,074
13,326
CENTRO HL
5 giugno 2000
30
47,150
84,510
46,540
E.BISCOM
30 marzo 2000
160
149,630
277,340
178,080
FREBDOMLAND
19 aprile 2000
105
49,200
99,180
48,640
OANDALF
23 dicembre 1999
39
88,690
197,390
88,690
197,390
110,600
I.NET
4 aprile 2000
176
265,500
461,850
329,620
OPENOATE
8 giugno 1999
34
37,910
99,840
11,964
128,767
66,960
POLIGRAFICA S. FAUSTINO
29 ottobre 1999
37
41,530
146,580
41,530
204,470
108,060
PRIMA INDUSTRIE
27 ottobre 1999
30
30,060
108,820
30,060
164,640
98,960
TAS
26 maggio 2000
35
64,660
126,290
98,070
TBCNODIFFU5I NB
TISCALI*
28 ottobre 1999
27 ottobre 1999
46
36,780
65,110
108,960
405,660
36,780
6,511
247,120
116,361
145,18 0
47,020
Tonte Mila nominanza del 17/06/2000 ■ Oggi il Nuovo Mercato compie I anno di attiviti
• Il valore del titolo t etato frazionato / IO
In questo riquadro sono riportati i titoli tecnologici italiani quotati al nuovo mercato Ad un anno esatto II 7-6-20001 dal suo debutto
Tenfore, quest'ultima utilizzata in parti¬
colare dalle banche, e poi Mediosim,
Radiocor (quella utilizzata nei borsini) e
altre. Particolarmente interessante è la
nuova piattaforma utilizzata dal broker
Xelion h www.xeiion.itll
Vediamo allora che cosa deve fare
chi vuole sottoscrivere un abbonamen¬
to ad un broker. Possiamo dire che i
broker che operano direttamente in In¬
ternet ci permettono di accedere alle
pagine di sottoscrizione, dove fornire
tutti i nostri dati.
Successivamente ci verranno inviati
al nostro domicilio dei documenti, i con¬
tratti da firmare e restituire. Conclusa
questa operazione, si ricevono le pas¬
sword con le quali è possibile collegarsi
nell’area riservata al trader. Naturalmen¬
te, prima di poter operare è necessario
disporre di fondi, operazione che si può
eseguire con un bonifico. Qualora il
broker coincida con la propria banca,
questa operazione non sarà necessaria.
Infatti i fondi verranno attinti diretta-
mente dal nostro
conto corrente. E’
comunque neces¬
sario aprire un dos¬
sier titoli, ovvero un
conto dove verran¬
no "custoditi" i no¬
stri titoli.
A questo punto,
non rimane che deci¬
dere il capitale inizia¬
le da destinare all’in¬
vestimento, il pro¬
prio portafoglio titoli
e la strategia operati¬
va da seguire.
I costi
Uno dei motivi trainanti del Trading
on line consiste neH'abbattimento dei
costi.
Operando con i tradizionali interme¬
diari, i costi per eseguito sono abba¬
stanza elevati. Internet ha permesso di
abbattere questi costi; attualmente esi¬
stono due tipi di commissioni applicate,
che variano a seconda del broker scel¬
to. La prima consiste in una percentuale
che va dal 1.2 per mille al 1.95 per mille
ad eseguito, l'altra in una quota fissa
nell’ordine mediamente dei 19 euro,
Recentemente i broker, che usano i co¬
sti come mezzo di propaganda e strate¬
gia di vendita, tendono ad orientarsi ver¬
so una commissione fissa, visto che
stanno scomparendo i lotti di acquisto,
ovvero il quantitativo minimo di azioni
da acquistare.
I mercati
Nello scegliere il broker, si deve te¬
ner conto dei mercati sui quali è possi¬
bile operare
L'offerta è molto vasta e si sta allar¬
gando ai mercati dei fondi comuni, oltre
che delle azioni, e dei warrant. Ma tra i
mercati esteri continua ad esserci anco¬
ra una notevole differenza tra i vari
broker.
Nella tabella riporto, per chiarezza, i
mercati di trattazione ed i relativi indici
e gli organi di controllo.
MERCATO
PIAZZA
INDICE
INDICE
INDICE
ORGANI
ITALIA
MILANO
MIB
MI 830
MIDEX
CONSOB
GERMANIA
FRANCOFORTE
XETRA
STOXX 50
NEUER
MARKT
BAWE
FRANCIA
PARIGI
CAC 40
SBF
NOUVEAU
MARCHE
COB
INGHILTERRA
LONDRA
FTSE
IMRO
SPAGNA
MADRID
IBEX 35
CNMV
OLANDA
AMSTERDAM
AEX
USA
NEW YORK
DOW JONES
NASDAQ
S&P 500
SEC
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
53
Attualità
Per gli stessi mercati sono disponibili
i warrant. Per il mercato italiano sono
inoltre disponibili i Titoli di Stato, Obbli¬
gazioni e recentemente alcuni Fondi
d’investimento.
Le valute di riferimento sono l'euro
per i mercati europei ed il dollaro per il
mercato americano.
Il fisco e le tasse
I proventi dalla compravendita di titoli
mobiliari (azioni ed equiparati) sono sog¬
getti a tassazione. Il trader può sceglie¬
re tra una gestione amministrata con ri¬
tenuta alla fonte del 12,5% trattenuta
direttamente dal broker, o con dichiara¬
zione, ovvero in sede di denuncia dei
redditi si dovranno dichiarare, nell’appo¬
sito quadro, i proventi percepiti.
L’informazione
II mondo Web e la tecnologia per¬
mettono oggi di avere informazioni on
line immediate ed ovunque. E' molto
importante poter attingere a questi da¬
ti, che comunque devono servire come
indicatori, ma visti in ottica di "storia",
ovvero devono poi subire un'elabora¬
zione ed interpretazione prima di esse¬
re considerati stime Senza questo tipo
di procedimento si rischia di usare que¬
sti dati come notizie utili ad operare,
aumentando cosi l'esposizione al ri¬
schio.
Per gli utenti che vogliono conosce¬
re o approfondire le loro conoscenze,
indicherò una serie di siti che ho scelto
tra i tanti esistenti sulla rete.
I siti classici dell'informazione finan¬
ziaria sono II Sole 24 Ore (www.ilso-
le24ore.it), Milano Finanza (www.mila-
nofinaza.it), il sito ufficiale della Borsa
italiana iwww Porsanaiia nil l'agenzia di
notizie Reuters nwww,remer$ pom i e
l'agenzia Bloomberg (www.bloom-
berg.com).
Troviamo poi una serie di siti dedica¬
ti alla finanza, con possibilità di regi¬
strarsi e ricevere notizie e news letter
direttamente al proprio indirizzo di po¬
sta elettroni ca. Cito i più conosci uti.
SoldiOnLine l(www.soidionline.it)l Fi-
nanzaworld, di Francesco Carlà, che
contiene una serie di consigli utili
l( www,finanza world.it)! Finanza 2000
5 www.tinanza 20 UU.itTl Club Actinvest
www.actinvest.comil Borsa Analisi,
che tratta una serie di informazioni con
grafici che possono essere parametriz-
zati a seconda delle richieste dell'uten-
SOCIETA' DI TRADING ON-LINE OPERANTI IN ITALIA
Nome, banca "madre"
indirizzo, n° verde
Mercati Commissione Canone
operativi (per mille o fissa) mensile
su eseguiti
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rwww ham il/Ham()nhna
800-614652
ITALIA 1,90 (min 2.5-
max 26 euro)
. + 1,3 euro
ad eseg.
+ 0,75 euro
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4 euro
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25,75 euro
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44 euro (+ grafici)
News MF
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CREDITO VALTELLINESE
iwww.crevan
800-544242
ITALIA
BANCATEL
BANCA DI ROMA
iwww hancaroma it/hcle)
ITALIA
40 euro)
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Gratis
BANCA 121
BANCA DEL SALENTO
twww hanrartekalantn il
800-121121
ITALIA
1,5
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News
Info sul celi.
BANCATOSCANAIB
BANCA TOSCANA
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ITALIA 1,9 (max
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800-175175
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70 euro (+ grafici)
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lwww.Dancaaeneran.it
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800-023320
ITALIA
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BORSAWEB
euro)
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800-248248
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eseg.
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800-245416
54
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Nome, banca "madre''
indirizzo, n° verde
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operativi (per mille o fissa)
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5.000 lire
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ITALIA 1,9
(min. 5000 lire)
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C.R. LA SPEZIA
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http://www.sella.it
800-142142
ITALIA 1,85
(max 19,95 euro)
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Newsletter
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CREDITO ITALIANO
onllne.credit.it
800-323285
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(max 35.000 lire)
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DIRECTA SIM
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che convenz.
USA 19 usd
News affari
italiani
Report sui titoli
E-CORTAL
CORTAL SIM
Iwww.e-CQrtal.cQrrl
0-800-101520
ITALIA, 1 - 3,6
USA
FRANCIA, +tasse+evtl.
OLANDA
SVIZZERA,
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Comm. sul
Nasdaq gratis
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19,95euro)
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euro fissi
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FRANCIA
1,95 + 29,95
euro fissi
News Reuters
HB TRADE
BO
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ITALIA
1,85(min.10 euro)
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IMIWEB
ITALIA
10 euro fissa
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Cellulare
S. PAOLO-IMI
GERM.
20 euro fissa
News
http://www.imiwebtrader.il
FRANCIA
20 euro fissa
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800-991188
Moduli IPO
Attualità
te » www.borsanalisi.itil Navigando nel¬
la rete troviamo poi i siti finanziari dei
portali come Kataweb (www.kwfinan-
za.kataweb.it), Yahoo (it.finance.
yahoo.com), Tiscali (web.tiscalinet.it/
borsainternet), il portale di Banca Inte¬
sa e Excite Kwww.intesa. excite.itll
Una nota particolare v a al sito di
Banca Sella llwww. sella.it)! che si pro¬
pone come broker ma che fornisce co¬
munque, dopo esserci iscritti gratuita¬
mente, un servizio di news letter molto
completo e professionale.
Un particolare approfondimento del
Trading on line lo potrete trovare all’in¬
dirizzo (www]TinanzaonTinejt| che ospi¬
ta al suo interno il sito di "Cultura Fi¬
nanziaria" di Salvatore Guarino
Iwww. tinanzaonlme.it/monev7yi che
propone, tra l'altro, un Corso base di
analisi tecnica. Per chi poi volesse co¬
noscere la storia e l'evoluzione del Tra¬
ding on line consigliamo la tesi di lau¬
rea del Dott. Pietro Favè, che gentil¬
mente la mette a disposizione del pub¬
blico su Internet all'indirizzo (www.ca¬
vavano, com/usr/pietrofavè/) .
Per le borse di eurolandia, segnalo i
seguenti siti: Borsa Francese
» www.bourse-de-pans.trll Borsa Tede¬
sca lL yyvyw ^ngu fir- m^ikt ^ e/n m ig]
start.html) per il Neuer Markt (Nuovo
Mercato), Borsa Inglese (http://www,
londonstockexchange.com). Per la bor¬
sa americana, il NYSE (www.
nyse.com) ed il sito del NASDAQ dei ti¬
toli tecnologici (www.nasdaq.com). In¬
teressante è il nuovo sito di informazio¬
ne finanziaria sulla Borsa americana in
chiave italiana (www.wallstreetitalia
corni.
Un commento
Forse siamo arrivati alla fase più diffi¬
cile. Proprio in questi giorni (siamo alla
metà inoltrata di giugno), assistiamo ad
uno scenario assai particolare. Sembra¬
no finiti i periodi delle vacche grasse e
le borse mondiali accusano i colpi.
I ribassi si susseguono e, a questo
punto, quello che fino a poco tempo fa
sembrava lo sport più facile per guada¬
gnare, è diventato uno strumento dove,
se non si è più che preparati ed attenti,
si rischia un massacro.
A tal proposito voglio riportare un
commento di Francesco Carlà. che i no¬
stri più affezionati lettori conoscono be¬
ne, apparso di recente in una sua new¬
sletter "... attenti a non farvi coinvolge¬
re psicologicamente dai mercati finan¬
ziari: la borsa non è un casinò e nem-
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
55
meno un campionato di calcio. Vince
chi investe meglio e capisce meglio,
non chi arriva prima o rischia di piu. An¬
zi, ridurre il rischio è esattamente
l'obiettivo di tutti i grandi investitori e ci
si riesce solo con l'informazione, l'anali¬
si e la disciplina".
Carla non è l'unico che si preoccupa
del fenomeno Traders on line; qualcuno
oltre oceano dice che siamo di fronte
ad una nuova malattia sociale, un po'
come la dipendenza da Internet
Molto spesso, il Day Trader, seduto
comodamente sulla poltrona davanti al
suo PC di casa, insegue la variazione di
prezzo di un titolo, senza conoscere
nemmeno il tipo di titolo e il reale valore
di ciò che sta comprando o vendendo.
Si corre il rischio di pensare che questo
tipo di operazione possa essere un nuo¬
vo strumento per arricchirsi. Ma a tal
proposito, i vari crolli che ci sono stati
negli ultimi mesi avrebbero ridimensio¬
nato il fenomeno.
Le società che offrono il Trading on
line continuano a moltiplicarsi, ma sono
principalmente banche che vogliono of¬
frire un servizio in più alla clientela e
non perdere il treno di questo colossale
business.
Come abbiamo visto e facile poter
operare su Internet con il Trading on li¬
ne. Dico facile da un punto di vista
strettamente tecnico, ovvero computer,
accesso ad Internet e broker La situa¬
zione si complica quando andiamo ad
acquistare i titoli.
L'investitore ha a disposizione le
informazioni sui quotidiani specializzati -
alcuni tra i principali so no II Sole 24 Ore
Iwww iisoie2Jorf‘Tn Milano Finanza
nw.ww-milaaQimana.iiJ Borsa&Fmanza
-, le news letter via e-mail, o può colle¬
garsi ai siti che forniscono informazioni
in tempo real e - agen zie come Ansa
I www.ansa.iU Reuters ||www reutei I
com), Radiocor ed altre -.
Ma al momento di acquistare, di de¬
cidere la cifra da investire e soprattutto
il titolo o i titoli, ebbene qui entra in gio¬
co la professionalità, la capacità di ope¬
rare delle scelte oculate, magari suppor¬
tate da dati, grafici e studi di settore.
Insomma, se vogliamo vedere il Tra¬
ding on line come una sala giochi o una
"bisca" dove scommettere sul "caval¬
lo" migliore, allora ci fideremo solo del
nostro intuito e di qualche "dritta"
Se invece riconosceremo che in fon¬
do la posta è alta, stiamo parlando dei
nostri risparmi, e che quindi dobbiamo
trattarli con tutti i riguardi, allora do¬
vremmo diventare dei professionisti, e
questo è un lavoro che non si può impa-
Nome, banca ' madre''
indirizzo. n‘ verde
Mercati
operativi
Commissione Canone
(per mille o fissa) mensile
su eseguiti
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MEDIOCREDITO C.
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800-044348
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(analisi prof)
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30 euro)
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50.000 lire
(quot.online)
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1,90 (min 10-
Gratis
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800-023555
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VIRTY
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800-104410
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2,00 (min 10.000 20.000 lire
-max 40.000 lire)
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POP. MILANO
Interesse 1%
http://webank.bpm.it
Reporl B.Akros
800-822002
Cellulare
Ultimo aggiornamento: 30 Aprile 2000
Fonte: http://web.tiscalinet.it/borsainternet/abrokers.html
56
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Attualità
rare dalla sera alla mattina.
I recenti risultati negativi delle borse
europee legate al Nuovo Mercato e del
Nasdaq hanno au¬
mentato il numero
degli operatori che
rinvengono ingiusti¬
ficata l'euforia con
la quale il mercato,
nei mesi scorsi, ha
accolto qualsiasi ini¬
ziativa legata al
Web. Una riflessio¬
ne quindi sul tipo di
titolo che si andrà
ad acquistare è
d'obbligo per
un'oculata gestione
del patrimonio, sia
in termini di perfor¬
mance che di dife¬
sa del capitale stes¬
so.
Il Trading on line è cresciuto veloce¬
mente. Si dice che negli Stati Uniti rap¬
presenti il 15% circa del volume giorna¬
li
s
I»»
liero degli scambi del Nasdaq.
Il fenomeno anche in Italia ha rag¬
giunto oramai dimensioni tali che non
può esse re ignorato dalle Autorità. La
CONSOB Kwww.consob.nl ha dettato le
prime norme per regolare l'attività di
Trading on line, stabilendo i criteri per
garantire la sicurezza dei clienti.
Si parla anche di una regolamentazio¬
ne che dovrebbe essere emanata dalla
Banca d'Italia liwww.Dancaditaiia.ifil II
numero dei Day Traders ha raggiunto la
soglia dei 150.000 con una crescita pre¬
sunta a 1 milione nel 2003.
La Sec in America e l'Imro in Inghil¬
terra (equiparabili alla nostra CONSOB)
hanno elaborato un decalogo di consigli
per i Day Traders. Avvertono, in primo
luogo, che tale attività è "estremamen¬
te stressante e dispendiosa in termini di
tempo". Continua la Sec con "la possi¬
bilità di incorrere in perdite finanziane
ingenti, fino alla totalità dei fondi, per
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
57
Attualità
Venti passi nel mercato
1 Dimentica le notizie, ricorda il grafico, non sei abbastanza intelligente per sapere come e
qualmente la notizia influenzerà il prezzo. Il grafico sa già che la notizia sta per arrivare
2 Compra il primo ritracciamento da un nuovo massimo. Vendi il primo rimbalzo da un
nuovo minimo. C’è sempre una gran folla che ha perso il primo treno _
3 Compra sul supporto e vendi sulla resistenza. Tutti vedono la stessa cosa e stanno so-
lo aspettando per tuffarsi _
4 Vendi allo scoperto sui rally non sulle cadute. Quando il mercato cade gli scopertisti
entrano in profitto e, dunque, son pronti _
5 Non comprare nè vendere su una media mobile maggiore, rileggi il punto 3) _
6 Non andare a caccia della spinta inerziale se non vedi l'uscita. Ipotizza che il mercato
si rovesci nel momento stesso in cui entri tu. Se la strada per l'uscita di sicurezza è
lunga allora il problema è grosso. _
7 I gap di esaurimento spinta vengono riempiti, quelli di fuga e continuazione non vengo¬
no riempiti. La vecchia teoria è sbagliata. Operate nella direzione del supporto del gap
tutte le volte che sia possibile _
8 i trend testano i punti di supporto/resistenza ultimi visti. Entrate li anche se fa male
9 Operate nello stesso senso dei tick non in senso contrarlo. Gli eroi muoiono andate
nello stesso senso del flusso del denaro _
10 Se dovete guardare meglio o cercare bene, l'affare non è li. Dimenticatevi le lauree e
fidatevi un po di piu' dell'Istinto. _
11 Vendi il secondo massimo e compra il secondo minimo. Dopo una brusca correzione il
primo "test" di qualunque alto o basso incontra una resistenza. Cerca la “rottura" al ter-
zo o al quarto tentativo. _
12 II trend è vostro amico nell’ultima ora, se il volume cresce alle 16.00, non sperate che
arrivi qualcuno a cambiare il canale _
13 Evitate di operare all'apertura, vi vedonol _
14 Regola del 5 un trend discendente "rigira" dopo un top, due massimi inferiori e due mi-
nimi uguali _
15 I rialzisti abitano sopra la media mobile a 200 giorni, i ribassisti abitano sotto. I ribassi-
sti si “mangiano" I rally sotto la media, I rialzisti vengono alla riscossa sopra la media
16 i prezzi hanno buona memoria. Cosa ha fatto il prezzo l'ultima volta che ha toccato un
certo livello?. Le probabilità sono in favore di una ripetizione. _
17 I gossi volumi uccidono i movimenti. Le “sparate orgasmiche" portano via dal mercato
sia rialzisti che ribassisti. Dopo partono movimenti laterali. _
18 I trend non girano mai su una piastrella. Le inversioni di tendenza si costruiscono lenta¬
mente. Il primo brusco ribasso trova sempre compratori, il primo brusco rialzo trova
sempre venditori _
19 I minimi impiegano più tempo a completarsi dei massimi, L'avidità agisce molto più in
fretta della paura e causa quotazioni che cadono sotto II loro stesso peso
guidare anche chi muove i primi passi
nel settore del Trading on line.
Per fare di ogni utente un potenziale
investitore on line, Louise (www.loui-
se.it) mette a disposizione la prima e
unica "palestra" per allenarsi nella com¬
pravendita via Internet dei titoli mobiliari
del MIB30.
Indubbiamente la grande crescita dei
trader e l'incertezza delle borse mondia¬
li, ha spinto vari operatori a trovare solu¬
zioni-compromessi che permettano da
un canto l'uso di Internet e dei pro¬
grammi di Trading on line, dall'altro ga¬
rantiscano l’investitore su di un "rischio
controllato".
E" questa, in breve, la proposta di
Banca 121 Hwww.Danoa IZI.it)] "121 Ri¬
sk Control" è un nuovo strumento per il
Trading on line che consente ai clienti di
operare senza subire alcuna perdita In
dettaglio, "121 Risk Control" è un con¬
tratto, con durata di 3 o 6 mesi (a scelta
del cliente e rinnovabile), che permette
di accedere a un sistema di Trading on
line sul Mib 30. Il cliente può acquistare
o vendere nell'arco della giornata, entro
un limite massimo di transazioni stabili¬
to dal contratto.
Se alla scadenza del periodo previsto
dal contratto la sommatoria dei risultati
delle transazioni effettuate giornalmen¬
te dal cliente è positiva, la Banca gli ri¬
conoscerà l'importo totale degli utili rea¬
lizzati; se la sommatoria risulta invece
negativa, le perdite non saranno addebi¬
tate al cliente.
Il rischio, pertanto, è sotto controllo
ed è limitato all'importo versato alla sot¬
toscrizione di "121 Risk Control". Tale
importo costituisce il premio che il
cliente deve corrispondere alla Banca
per la copertura del rischio.
Sicuramente molti altri si stanno
20 Battete in velocità la massa sia entrando che uscendo dalla porta.
Voi dovete prendere II loro denaro non loro il vostro
Navigando sui sin di finanza e tacile trovare questo i/quadro che riassume in ven¬
ti " proverbi" quelle che possiamo detimre le "dritte " da seguire Naturalmente,
il gergo estremamente tecnico, le reme comprensibili sono agli addetti ai lavori
cui si sconsiglia di operare in tal modo a
chiunque abbia risorse finanziarie ed
esperienza limitata e bassa tolleranza al
rischio". (Fonte MilanoFinanza).
Senza pur fare dell'allarmismo ingiu¬
stificato, dobbiamo tener presente l'im¬
pegno in termini di tempo e calcolare il
rischio economico. Consapevoli di tutto
ciò, possiamo cominciare ad operare.
Proprio in questi giorni stanno uscen¬
do sul mercato trader che permettono
di "fare le ossa" senza rimetterci l'osso
del collo. Xelion, la
nuova sim on-line
di Unicredito Italia¬
no, iwww.xeuonlfl
permette di simula¬
re, con un abbona¬
mento di prova di
un mese, una ge¬
stione azionaria.
L'idea è quella di
informare la cliente¬
la e fornire servizi e
58
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
I 15 Comandamenti (per investire bene) di Francesco Cariò
1 Impara a farti le tue analisi;
Non è poi cosi difficile, lo credo
moltissimo nelle analisi fonda-
mentali: una società non è solo
un simbolo e un mucchietto di
numeri E' molto di più. Grazie ad
Internet possiamo saperne mol¬
tissimo. Sulle società.
2 Non credere a tutto quello che leggi; La maggior parte degli anali¬
sti sono pagati per far vendere azioni. Per questo mi fido solo degli
analisti indipendenti. Fallo anche tu.
3 Non scegliere un broker solo per il prezzo; E' possibile che ci siano
spese nascoste. 0 peggio. E magari quando ti serve non funziona.
4 Impara quando è il momento di
vendere; Non è vero che è meglio un
uovo oggi di una gallina domani, Non
sempre. A volte invece di un uovo
puoi avere un intero allevamento di
pollastri, Quelli che hanno venduto le
ottime azioni che hai comprato tu.
7 Controlla dove mette i soldi la società, Seguire la cassa della com¬
pany è un buon sistema per sapere cosa fare.
8 Ricorda che le azioni più care possono essere sottovalutate;
Spesso si perdono soldi a comprare azioni di società che scendono.
Se scendono ci sarà un motivo. Di sicuro.
9 Tieni d'occhio il management; Vai dove vanno i managers migliori
Impara a conoscerli e non li perdere di vista. Mai.
10 Cerca di prevedere il futuro; La finanza è il futuro dell'economia.
Quello che succede giorno per giorno spesso non serve a nulla. Se
non per le indicazioni che può dare sul futuro. E' solo quello che
conta: il futuro.
11 Ascolta e comprendi prima di agire; Se non hai capito bene farai
di sicuro dei disastri.
flNANZAworld '
La comunità iIella Finanza Democratico
12 Non insistere quando non funzio¬
na; Si perdono un sacco di soldi a fa¬
re quelle insensate average down:
comprare altre azioni di una società
che sta andando male.
5 Controlla le tue emozioni; La borsa è una metafora dell'esistenza.
Solo i disciplinati vincono. Gli altri perdono sempre. Anche quando
pensano di aver vinto.
6 Guarda dove investono i vincitori; Se Paul Alien (fondatore di Mi¬
crosoft con Gates e solo un po' meno ricco di lui) compra un'oscura
società Internet chiamata Go2net (gnet-nasdaq), un motivo ci deve
essere. Grazie ad Internet ci sono un sacco di modi per sapere do¬
ve mettono i soldi i winners.
13 Convinci te stesso se vuoi convincere il mercato; Come puoi spera¬
re che il mercato vada in una direzione in cui tu per primo non credi?
14 Non pensare mai che la finanza sia un casinò; Se continui a pen¬
sarlo è meglio Las Vegas: almeno II sai quali sono le tue probabilità
di vincere.
15 Più sai e più guadagnerai. Le tue probabilità di profitto sono
uguali alla tua conoscenza del mercato. Sempre.
\http://www. tmanzaworld.il
muovendo in que¬
sta direzione. Non
ci resta che aspet¬
tare e vedere
l'evolversi della si¬
tuazione economi¬
ca mondiale, le
borse e gli scenari
che si verranno a
delineare. Il flusso
di denaro indotto
dal mercato dei
trader è ormai
troppo elevato ed
è quindi appetibile
per le Sim e gli
istituti finanziari.
Tutto questo si
tradurrà in una
sempre maggiore
offerta a beneficio
del risparmiatore, in termini di commis¬
sioni e qualità dei servizi. fi®
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
59
Windows
Millennium Edition
di Aldo Ascenti
I ritocchi all'Interfaccia rendono il nuovo sistema piu simile a Windows 2000.
II menu Start è più "navigabile " e si adatta mostrando solo le voci più utilizza¬
te Si diffonde il meccanismo di aiuti a fumetti per i neofiti.
dell'arrugginita "modalità MS-DOS". In
Microsoft dichiarano comunque che chi
è rimasto ostinatamente affezionato a
qualche vetusto applicativo scoprirà che
probabilmente è possibile continuare ad
usarlo in una finestra, grazie ad un ulte¬
riore miglioramento della già buona ge¬
stione dei box MS-DOS delle edizioni
precedenti. Naturalmente, nei casi piu
critici, sarà ancora possibile avviare il PC
con un disco di boot contenente il vec¬
chio sistema operativo. In compenso,
la mancanza di una fase di avvio che
passi per l'MS-DOS rende il boot-
strap di un sistema con Win ME
sensibilmente più veloce, senza
alcun lampeggiare fugace di inu¬
tili messaggi in modo carattere.
Sarà chiamata Millennium Edition e
rappresenterà l'ultimo atto del lungo per¬
corso del codice di Windows 9x, già dato
per spacciato con l'avvento di Windows
2000. Con la saggezza della maturità
Windows ME risolve, invece, molte delle
difficoltà e inefficienze delle versioni pre¬
cedenti, suggerite dalle esperienze di mi¬
lioni di utenti raccolte da Microsoft in
anni di leadership indiscussa.
In attesa di vedere il nuovo siste¬
ma invadere gli hard disk di quasi
tutti i notebook e desktop di pros¬
sima commercializzazione abbia¬
mo avuto a disposizione una re-
lease beta 3, che dovrebbe es¬
sere il preludio all'edizione defi¬
nitiva, i cui primi esemplari co-
minceranno a piovere nei nego¬
zi mentre leggerete queste pa¬
gine.
Chiarezza d’intenti
Mai come in questo caso un siste¬
ma operativo Microsoft nasce con
obiettivi ben dichiarati: rendere la vita più
facile a quella sempre più grande mole di
utilizzatori che vedono il compu¬
ter come un apparecchio dome¬
stico, destinato allo svago,
all’educazione e alla produttività
personale.
Le innovazioni presentate in¬
teressano quindi, in modo parti¬
colare, la semplicità d'uso e di
gestione, con limitati ma effica¬
ci ritocchi all’interfaccia e gran¬
de attenzione ai nuovi strumen¬
ti di acquisizione audio e video,
come le fotocamere digitali o gli
scanner di ultima generazione,
che si avvantaggeranno della
tecnologia denominata WIA
(Windows Image Acquisition)
che individuerà le periferiche di
questo tipo collegate al sistema
consentendone una gestione
più diretta, con meno necessità
di caricare software specifico.
Nulla di stravolgente dunque,
con la sola eccezione, forse,
della definitiva scomparsa
Un PC in buona
salute
Comunque la pensiate sull'af¬
fidabilità dei sistemi Windows, lo
spazio per migliorare non manca di
certo. Nel nuovo sistema Microsoft
ha integrato una sene di caratteristi¬
che, raccolte nella denominazione "PC
Health”, volte ad acquisire una rinnovata
stabilità e, soprattutto, ad aiutare l’utente
inesperto a gestire le situazioni
di emergenza.
Con l'espressione System
File Protection (SFP) è indicato
un meccanismo di sicurezza
contro la troppo frequente
eventualità che applicativi dal
comportamento poco ortodos¬
so sovrascrivano file e librerie
di sistema con versioni più vec¬
chie o alterate. Il sistema adot¬
tato dalI'SFP non è propria¬
mente una novità, visto che già
Windows 98 avvisava in situa¬
zioni di rischio e ripristinava se
necessario i file modificati, ma
questa implementazione do¬
vrebbe essere più sicura e vin¬
colante, forse con qualche ri¬
schio in più per il corretto fun¬
zionamento di programmi vec¬
chi o progettati con poca cura,
ma con sicuri vantaggi in termi¬
ni di affidabilità ed efficienza di
tutto il sistema.
• 0*4 M '•*
60
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
A sinistra, il Media
Player 7.0 è in grado di
ricercare autonomamen¬
te tutti i Irle multimediali
presenti nel sistema,
creando un comodo ar¬
chivio.
A destra , la dialog box
di chiusura è slmile a
quella di Windows 2000.
e nei notebook o nei de¬
sktop con sistemi di
power management
avanzati sarà possibile
anche "ibernare " il PC
Fine della sesiione di lavoio
Scegkeie una delle «eguenti opzioni
Chiudi sessione
T eimna la sessione e attesta il sistema in modo tale
da consentite hntenuzione deTalmenlazione senza
fischi
OK
Armula
Una centrale per aiuti
e risposte
Un sistema operativo "domestico"
non può prescindere dall’efficacia del
suo sistema di guida in linea. Nasce cosi
l'Help Center, rinnovato nell'interfaccia,
molto più simile ad una pagina Web, e
nella sostanza, grazie ad un sistema di
ricerca e organizzazione delle informa¬
zioni davvero innovativo. Nell’Help Cen¬
ter, infatti, potranno essere aggregate
documentazioni sia di Microsoft che di
terze parti, reperite nelle fasi di installa¬
zione locale di nuovi applicativi o diretta-
mente attraverso Internet, cosi che le
informazioni in esso contenute siano
sempre complete e aggiornate.
Con questo sistema di integrazione
tra informazioni locali e remote, anche di
terze parti, si potrà consultare la guida
per qualunque problema software o
hardware, poiché anche i produttori di
periferiche dovrebbero mettere a dispo¬
sizione di questo strumento eventuali
offerte di supporto, come l'aggiorna¬
mento dei driver o le FAQ più significati¬
ve. Inoltre l'uso della Rete delle Reti
consentirà una comunicazione bidirezio¬
nale tra utenti e case produttrici, attra¬
verso un meccanismo di trasferimento
automatico di informazioni sul sistema
in uso, con scopi, speriamo, solo di dia¬
gnosi dei problemi di funzionamento.
Sempre dall'Help Center sarà poi pos¬
sibile attivare una delle innovazioni più
significative di questo nuovo Windows,
ovvero il ripristino del sistema ad una
qualsiasi data precedente ad un even¬
tuale malfunzionamento. Si realizza, co¬
si, qualcosa di simile a quanto già otte¬
nuto da utility di terze parti, con un Sy¬
stem Restore che viene ora gestito di¬
rettamente dal sistema operativo e con¬
sentirà di tornare a date scelte dall'uten-
II nuovo Media Player
può cambiare ''pelle”
con ladina, anche at¬
tingendo alle abbon¬
danti risorse disponibili
sul Web,
te, come prima di un'installazione a ri¬
schio, o di affidarsi ad un sistema di
check pomt predefiniti, facilmente sfrut¬
tabili anche dagli utilizzatori meno smali¬
ziati.
Aggiornato senza
fatica
L'efficienza di un sistema operativo
richiede continui aggiornamenti, spesso
da scaricare da Internet sotto forma di
patch e software installabile II sistema
di AutoUpdate di Windows, già presen¬
te nell’edizione 98, è ora in grado di ri¬
conoscere quando l’utente è collegato
ad Internet e di sfruttare i momenti di
inattività del modem per scaricare, poco
per volta, le componenti necessarie
all'aggiornamento. Al termine del down¬
load, che potrà essere completato an¬
che dopo numerosi collegamenti in ma¬
niera trasparente all'utente, il sistema
informerà della possibilità di effettuare
una procedura di update e chiederà il
permesso di continuare con l’installazio¬
ne. L'AutoUpdate sarà comunque per¬
sonalizzabile completamente, adattan¬
dosi alle necessità di ogni utilizzatore.
Driver firmati
Parlando di aggiornamenti non va di¬
menticato che una delle ragioni alla base
del rilascio di una nuova versione di
Windows è la necessità, soddisfatta dal¬
la Millennium Edition, di supportare tec¬
nologie emergenti come i sistemi di me¬
moria di massa USB, i mouse a cinque
pulsanti, le tastiere con comandi di navi¬
gazione e cosi via. Per tutte le periferi¬
che che non sarà possibile includere
nell’elenco di quelle direttamente sup¬
portate al momento del rilascio biso¬
gnerà ricorre ai consueti driver, la cui tal¬
volta imperfetta affidabilità è stata causa
di instabilità e malfunzionamenti. Per
scongiurare questo pericolo Microsoft
ha lavorato in accordo con numerosi
produttori di hardware per sviluppare un
programma di certificazione dei driver,
cosi da dotare Win ME di un sistema
per distinguere i prodotti affidabili da
quelli insicuri, che verranno installati a ri¬
schio dell'utente La configurazione di
una nuova periferica sarà, inoltre, un
procedimento più semplice che in pas¬
sato. Windows ME, di fronte alla neces¬
sità di installare un nuovo driver, scanda¬
glia le unità CD-ROM alla ricerca della di¬
rectory corretta, evitando perdite di tem-
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
61
AH«nM
£• Immagini
FJe Modifica Visualizza Pieleiiti
Strumenti ? 5T^ij|
Ironizzo |_£j Immagini
TI ^Va.
[Esempio.jpg! HPSampIel HPSample2
Caljpg Fishingjpg
3 oggelli
I Resa se de) computer
Piopnclò Bollii dello dpplicd.'ioni e menu di avvio K? C .
G ©nei ale Avanzate)
Menu <4 avvio
E pojuMe
penorvaàK»© i menu <4
aw» aggmgendo o
(muovendo oggelli
Qmuovt
Ayarcalc
R«idna
Pei imuoveie i locord <4
documenti. piogiammi e U
Web ulte ab <4 i oc erte,
icettee Cane ola
(mpotlaaon del menu d aw» e dela bana dele appkcanon
-3
PI Vituatea dncomets»
0 VouatoaEiegu
Q Vituatea Pielerti
0I-. ;| Armala |
Il bello del nuovo sistema è l'alto grado di perso¬
nalizzatone. tra l'altro facilmente accessibile da
memi semplificati.
po e confusioni che si generano quando
il percorso dei driver è complesso e i no¬
mi non sono autoesplicativi. In più i dri¬
ver delle periferiche USB vengono ades-
A destra, sembra una
pagina Web ed è in¬
vece il nuovo help. I
link a siti internet veri
e propri non manche¬
ranno, trasformando
il sistema di aiuto in
una vera e propria
"centrale " di appren¬
dimento e soluzione
dei problemi
A sinistra, la cartella
"immagini " è il luogo
in cui il sistema con¬
siglia di posizionare i
nostri file grafici Gli
oggetti in essa conte¬
nuti appariranno co¬
me thumbnails di fa¬
cile riconoscimento
:■ Help and SuppofI
Heip and Suppot
Soarch
Inde* I Assistei «upporf I Tour* fc tutortei*
What would you tike help
with?
utina «ino»»» fliUinnnna Etea
Pertonalumo uni c amputai
canntflifian i Utina Bit Jnarnti
e-mnl, Mrmaina, s ’a-.na
PruaraTO. filai. ?. Faida.' t
«mw iwr tamauter Punnna
Smoolhli
TtaaMatluanna
noma Ntwortmfl
rìamea. £aund. BtVidaa
Puntina. Scuri
Qifiir Defitti
Disabilitisi
Flit a problem
vie Stimi .Rutta
àftAtsattiLSuiaafl
About Help and Support
The resources in thifl center «vili help you
leam about your computer and find
answert to questioni you may have as
you progress.
You'll find toiirs, step-by-step mstruction,
troubleshooters, and links to thè Web for
thè latest Information.
Try tho links on thè loft or thè keywot
search to quiddy fmd what you want
Recenlly viewed help topica
Confonda eliminarono collegamento
m
n
v
E Immote i colegamerto a WrxJowi Meda Player? Questa
operazione non diaittalerò rappkcanon©
Mo
Pai tbwntoloro Wnòom Medi Pia*». urti»*
nei P amelo d condolo
senza alcuna precauzione parti¬
colare, rendendo possibile la
sostituzione "a caldo" di hard
disk o CD-ROM senza nemme¬
no aprire lo chàssis del compu¬
ter o staccare l'alimentazione.
L’installazione
L attenzione agli utenti meno esperti si manifesta
anche con messaggi come quelli che avvisano dei
risultati della cancellazione di un collegamento
so copiati nel sistema già durante la fa¬
se di installazione, prevenendo la neces¬
sità di accedere molte volte al CD del si¬
stema operativo. Se il nostro PC è in gra¬
do di sfruttare la tecnologia ACPI (Ad¬
vanced Configuration and Power Interfa¬
ce), le periferiche realizzate secondo
questo standard potranno, con Win ME,
essere rimosse o aggiunte al sistema
Effettuare l’upgrade da Win¬
dows 98 su un sistema un po' datato (64
MB di RAM e poco più di 300 MHz per il
processore) richiede una buona dose di
pazienza, almeno con la versione beta 3.
Nulla di complicato, beninteso, solo tem¬
pi di attesa piuttosto lunghi, poco meno
di un’ora, e una serie di ben quattro riav-
vii. Va segnalata la possibilità offerta
dall'installazione di preservare i file del
vecchio sistema operativo, cosi da poter
ritornare sui propri passi se i risultati non
dovessero soddisfare.
Per il resto l'installazione è completa-
62
La schermata di ricerca è ora accessibile da qualunque cartella, ed é la sressa
già adottata per Windows 2000 . Ideale per chi ha già dimestichezza di ricer¬
che sul Web.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
A sinistra , con Movie
Maker ó facile montare
in casa i propri filmati,
magari trasferiti da una
videocamera digitale
attraverso l'ingresso Fi¬
reWire
A destra, finalmente
le associazioni tra ese¬
guibili ed estensioni
sono gestire in modo
semplice e razionale
A lato, dalle proprietà di ciascun file è possi¬
bile cambiare l'applicazione scelta per l'ese¬
cuzione di un certo tipo di documento
mente automatizzata, e l'intervento
dell’utente è limitato all'inserimen¬
to del codice prodotto e a reperire
un floppy per creare il disco di ripri¬
stino. Il programma di setup è tal¬
mente a prova di errore da impedi¬
re i riawii del sistema finché non si
è rimosso il dischetto dal drive. An¬
cora più sofisticata dovrebbe esse¬
re la procedura di configurazione di
un PC appena acquistato con Win
ME. In questo caso l'installazione
dovrebbe avvalersi addirittura di un
personaggio animato e parlante, in
grado di guidare passo passo il
nuovo utente durante il setup della
macchina. Successivamente si po¬
trà avviare una fase di apprendi¬
mento per imparare a conoscere le
caratteristiche principali del siste¬
ma e le procedure di navigazione
tra le finestre e di uso del mouse.
Piopnclà • ita lare xls
L’interfaccia
Generale | Pencnafeea | Hepiogo |
F
Tfxxftfie.
Api con
Fogk) d lavoro di Microsoft Excel
K Microsoft Excel lor Windows | Cambia
Petcoro
D immura
Omentcn
sudttco
C \Doamentt\akfo
135 KB (13.824 bytel
160 KB 116.384 bytel
Date creazione
Ulama modhca
Ufamo accesso
taad 19 bacimi 4 5314
poved 23 «membra 1339.161228
0g914 gupio 2000
Aiutati
r Sola lettila f f! emetto P Ai divo
OK | Amila | Apple*
La prima cosa che si nota al termine
dell'installazione è la notevole somiglian¬
za con Windows 2000. I due sistemi, in
effetti, dovrebbero, prima o poi, confluire
in un unico prodotto, magari pacchettiz-
zato per soddisfare le esigenze dell'uten¬
za professionale e di quella consumer.
Compare cosi il cestino ovale ed il
menù Start che mostra solo le voci più
utilizzate (smart menu). Qui e là alcuni
fumetti fanno capolino a chiarire alcune
novità, ma per il resto non c'è di che es¬
sere spaesati: ogni cosa è al solito posto,
a portata di mouse. Le novità più signifi¬
cative vengono a galla gradualmente,
senza traumi, come il nuovo "trova" che
può essere attivato con l'apposito pul¬
sante da qualunque finestra aperta, e
presenta un’interfaccia simile ad un mo¬
tore di ricerca, come se ne vedono sul
Web. Basterà, poi, far apparire le pro¬
prietà di un qualsiasi documento o im¬
magine per vedere che la finestra di dia¬
logo è arricchita da un pulsante "cam¬
bia", con il quale è possibile accedere al¬
la gestione delle estensioni. Questa è
forse la più utile delle innovazioni del
nuovo sistema: la semplicità con cui so¬
no finalmente organizzate le associazioni
tra documenti e file eseguibili, troppo a
lungo rimaste ancorate ad un meccani¬
smo complesso e fallace.
Notevoli anche le possibilità di perso¬
nalizzazione dei menù, della barra di start
e delle finestre, adattabili con maggiore
flessibilità rispetto all'edizione preceden¬
te, ma soprattutto attraverso menù più
accessibili e immediati. Aria di rinnova¬
mento anche per molte, classiche utility
di sistema, come lo ScanDisk e il Defrag,
che adesso supportano pienamente
unità di notevoli dimensioni, come i sem¬
pre più frequenti dischi da 30 GB. Tra
l’altro, lo ScanDisk si attiva al riavvio del
sistema ogni volta che questo è stato
chiuso erroneamente, senza passare dal¬
la versione in modalità carattere. Altra
comoda novità riguarda la gestione delle
immagini, che si avvale di uno strumento
di anteprima più potente e versatile e di
una cartella speciale, all'interno della
quale le immagini vengono visualizzate
come miniature, facilitandone l'organiz¬
zazione e la ricerca. Cambia qualcosa an¬
che sul fronte del risparmio energetico, i
sistemi che lo consentono potranno av¬
valersi della modalità di ibernazione, at¬
traverso la quale il sistema si congelerà
salvando il proprio stato sul disco, come
avviene su quasi tutti i notebook ad ope¬
ra di utility specifiche di cui non si do¬
vrebbe più sentire il bisogno.
Suoni e immagini
L'attenzione particolare alle nuove
frontiere dell'home entertainment ha por¬
tato allo sviluppo e all'integrazione in que¬
sta Millennium Edition di potenti stru¬
menti per la gestione di elementi multi¬
mediali. Il Media Player 7.0, di cui abbia¬
mo già parlato sulle pagine di MC, è di¬
ventato un software estremamente com¬
pleto, altamente integrato con il Web e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
63
Attualità
Eli* BMIfle* llMillili l***rl*cl ra*n*l* |t*»a*fltl I*M1I* ri0*ilra I
fi-? <4 fflOC3 DI 0 i*c«n* ••*ci*i*..
an . a . ni » ■ ■ i; 1 = i» g □ ■ cimi. >**»!«...
r M*n« Q'* f
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o* •* Ji* o-inrm»oo
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0*71 nK»l« |. rt l «*o« i.unk»! imm«i x jxaif'o
oh _j*•* nroo
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o
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• • -00
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o»roo ramar 71 r * ? 'ano
fit t a . i
Pi l Ut l 1* » u ■» HI! C«H ■ iuiu*. g Gl
-g«m _ll^Jpigpgppi**-*- - - «sul**» SU»» >>-'
WinFax
&
Impossibile installale adesso la stampante. Impossibile caiicaie il driver WINFAX.DRV II
driver o il He INF potrebbe essere danneggiato Riavviare Windows, quindi riprovare
W
Lame.
oltretutto notevolmente personalizzabile.
Con questo programma sarà possibile ar¬
chiviare tutti i file multimediali disponibili
in locale o in rete, copiare sull'hard disk
interi CD musicali comprimendoli fino a
metà della dimensione di file MP3 e tra¬
sferire l'audio su periferiche come ripro¬
duttori digitali portatili e schede di memo¬
ria CompactFlash o SmartMedia. Per gli
amanti dell'editing video, invece. Micro¬
soft offre con la Millennium Edition il pro¬
gramma Movie Maker destinato a venire
incontro alle esigenze di chi cercava uno
strumento semplice e ben integrato nel
sistema operativo per montare da solo fil¬
mini amatoriali. Con Movie Maker ba¬
sterà dotare il vostro PC di un ingresso
FireWire per sfruttare il collegamento con
una videocamera digitale, comprimere e
dividere i filmati applicando effetti di gran¬
de impatto. Se invece possedete una fo¬
tocamera digitale WlA-enabled potrete
scaricare le immagini semplicemente col¬
legando l'apparecchio ad una porta USB.
Si potranno quindi creare cartelle specifi¬
che con funzione di album fotografico at¬
traverso pochi colpi di mouse e senza in¬
stallare alcun software specifico.
Navigare meglio
e giocare in rete
La fusione tra le risorse del Web e il
sistema operativo è ormai una consoli¬
data realtà, e Windows ME consolida
questa impostazione con una serie di
efficaci migliorie dedicate a chi sfrutta
molto le possibilità di Internet. Intanto,
con Win ME viene distribuita l'ultimis¬
sima versione di Internet Explorer, la
5,5, che migliora la stampa di pagine
HTML aggiungendo la funzione di an¬
teprima, e rende più facile agli svilup¬
patori la realizzazione di pagine effi¬
cienti.
Altri vantaggi vengono dall’integra¬
zione di alcuni dei servizi offerti da Mi¬
crosoft Network, che consente, tra l'al¬
tro, di attivare un sistema di messaggi-
La beta 3 non è risultata priva di qualche compren¬
sibile comportamento inatteso La maggior parte
dei problemi dovrebbero seni altro essere risolti
con l'edizione definitiva
stica per comunicazioni private tra
gruppi di utenti registrati Per quanto
riguarda i giochi, l'accesso a MSN Ga-
ming Zone permette di sfidare avver¬
sari sempre nuovi a Backgammon,
Hearts, Dama, Reversi e Spades, forni¬
ti con la Millennium Edition, e con tutti
gli altri programmi ludici che seguiran¬
no.
Tra le semplificazioni operate dagli
sviluppatori del nuovo Windows va se¬
gnalato anche il rinnovato supporto per
la creazione di piccole reti tra le mura
domestiche. Con l'Home Network Wi¬
zard sarà più facile condividere tra di¬
verse macchine una connessione ad
Internet e localizzare stampanti e altre
risorse di rete. Per ridurre al minimo gli
interventi, parte del software di rete
viene installato automaticamente col
La funzione di AutoJp-
date permette di scansa¬
re automaticamente gli
aggiornamenti mentre si
è connessi ad Internet,
in modo trasparente e
senza manifesti rallenta¬
menti al collegamento.
64
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Attuo»?
Ricerca d IH diro crocei ore Pr menante dame n corto...
tto
A sinistra, data l'impo¬
stazione domestica del
nuovo sistema operati¬
vo, non potevano man¬
care dei nuovi giochi, la
maggior parte dei quali
richiedono una connes¬
sione ad internet per
cercare in MSN Ga¬
mme ; Zone qualche de¬
gno avversano umano
da sfidare
* Violoncello.lif - Anlepiima immagine B@E3
* da * ^ J*
stra di anteprima è
sensibilmente più effi¬
cace e versatile.
primo setup, inoltre sono supportati
nuovi tipi di rete in via di diffusione, co¬
me quelle tramite USB e FireWire e
quelle che impiegano periferiche in
standard Universal Plug and Play.
Come va la beta 3
E' ancora presto per trarre conclu¬
sioni su questa Millennium Edition, di
cui bisognerà aspettare l'edizione defi¬
nitiva per parlare seriamente di presta¬
zioni e affidabilità.
Ad ogni modo riportiamo le prime
impressioni ricavate dalla Beta 3, da
considerare col debito distacco visto
che molti piccoli errori e inceppamenti
verranno sicuramente appianati quan¬
do il prodotto sarà commercializzato.
La prima cosa che si apprezza è la
rapidità dell’avvio, che si avvantaggia
dell'abolizione del passaggio attraverso
il reai mode dell’MS-DOS. Per il resto il
Le impostazioni di visualizzazione delle cartelle
possono essere impostate con semplicità e razio¬
nalità
"Help and Support
-■« • • «*
DM*
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t«**r
Wi«H
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V««r>
01 Hip
• «»■»>
loca»
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—«IMctM BOI -«HA*.
I ******
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MCHf
JUKM*
MIMMO
tot.**...
Il sistema di informazioni sul sistema in uso è inte¬
grato nel nuovo Help.
sistema appare legger¬
mente più lento dell'edizio¬
ne precedente, almeno
con 64 MB di RAM, per
quanto riguarda la visualiz¬
zazione grafica, mentre
sembra piu veloce quando
si tratta di gestire la cache
delle memorie di massa.
E' evidente come in Mi¬
crosoft si sia lavorato per
rendere i messaggi d'erro¬
re meno frequenti e più
comprensibili, inoltre, varie
spiegazioni per i meno
esperti sono state aggiun¬
te quando si eseguono
compiti difficili o ambigui.
L'upgrade dall'edizione
98 è riuscito con qualche difficoltà, poi¬
ché alcuni applicativi sono spariti dal
menu avvio e la rete ha mostrato un
certo rallentamento e problemi di visi¬
bilità dei Client collegati.
Nessun problema, invece, nell'in¬
dividuazione dell'hardware, poiché i
driver sviluppati per Win 98 continua¬
no a funzionare senza difficoltà an¬
che con la Millennium Edition
Ottima anche la gestione in fine¬
stra di vecchi giochi e applicazioni
MS-DOS, che sembrano non risenti¬
re in modo significativo della condi¬
zione "subordinata" a Windows.
Quanto alla stabilità, il sistema
non è andato in crash più frequente¬
mente del suo predecessore, e que¬
sto è già un buon risultato per una
beta, ma ha manifestato una serie di
difetti grafici nell'aggiornamento del¬
le icone e altri piccoli malfunziona¬
menti.
Nel complesso si ha comunque la
sensazione di un sistema quasi defi¬
nitivo. che richiede solo qualche ag¬
giornamento e l'avvio del supporto
on-line completo, che sarà integrato
nell'efficacissimo Help Center.
Un passo avanti
Passare a Win ME dall'edizione pre¬
cedente è come salire su un'auto più
lussuosa di quella a cui si è abituati ci
si sente circondati di mille piccole at¬
tenzioni che rendono più semplice l'at¬
tività di ogni giorno.
Tutto sta a vedere quanti dei bug
che ancora affliggono la beta 3 saranno
risolti in tempo per il rilascio, previsto
dopo l'estate. Da quella data si potrà
valutare l’upgrade al nuovo sistema,
soprattutto se si intende dotare il pro¬
prio PC di periferiche di nuova conce¬
zione, che si avvantaggeranno mag¬
giormente delle caratteristiche di que¬
sta Millennium Edition.
La soglia di configurazione hardware
per usare il nuovo Windows sarà un
PC di classe Pentium con 150 MHz e
32 MB di RAM, anche se rimane con¬
sigliabile raddoppiare questi numeri
per avere la garanzia di lavorare decen¬
temente. ùts
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
65
£itL&
L’arte è una strada che tracciamo davanti a noi, una strada di perfezione,
un insegnamento, un monito, un comando.
Francesco Alberoni
(Corriere della Sera, 5 giugno 2000)
ENRICO
OCUCCIONI
di Ida Cerosa
Venti anni fa ben pochi critici d'arte
erano disposti a scommettere sulle po¬
tenzialità artistiche legate all'espansione
dell'informatica e alla diffusione dei per¬
sonal computer. Tra i primi critici italiani
ad accorgersi di queste nuove opportu¬
nità per la ricerca artistica c'è Enrico
Cocuccioni, classe '56. romano. Dal
1979, quando era ancora uno studente
di architettura, egli co¬
mincia infatti a se¬
guire in presa di¬
retta gli eventi del¬
l'arte e inizia un'at¬
tività giornalistica
che lo porta a col¬
laborare con le
maggiori riviste
del settore. Intor¬
no al 1980 è at¬
tratto da alcune
importanti novità
nel campo della
tecnologia televisi¬
va: era infatti da poco
iniziata l'epoca degli 'effetti speciali' di¬
gitali e della Computer Animation
Tecniche destinate ben presto, come
sappiamo, a favorire la nascita in TV di
quel nuovo linguaggio, sempre più 'sin¬
tetico' e dinamico, tipico dei videoclip
musicali e delle sigle videografiche. Si
lascia perciò coinvolgere da questo sce¬
nario iniziando anche l'attività di grafico
televisivo. Ma sul piano della riflessione
critica rimane, in quei primi anni '80,
perlopiù legato alle vicende di un'arte
che tendeva a rivalutare le tecniche
espressive tradizionali come la pittura
più che ad affrontare direttamente la
nuova ondata tecnologica. Soltanto nel
1983, grazie all'iniziativa del gallerista Ri¬
naldo Funari nasce a Roma uno spazio
dedicato alle prime mostre di Computer
Art. Pochi metri quadrati per esporre la¬
vori realizzati con l'uso diretto dei primi
personal computer da parte di alcuni
giovani artisti, accanto
a qualche prodotto
sperimentale ot¬
tenuto grazie al¬
l'adozione di ap¬
parecchiature ben
più costose ed
esclusive (come
quelle, appunto,
in dotazione alle
reti TV, dove in¬
vece la fase crea¬
tiva era basata
ancora sul proget¬
to e sulla collabo-
razione di più opera¬
tori). Grazie dunque a quel sodalizio tra
un critico e un gallerista nasce il fortuna¬
to slogan del "Pulsante Leggero": una
ironica sottolineatura della nuova condi¬
zione legata alla diffusione degli stru¬
menti informatici in tutti i campi. Nel
1985 presenta al Festival di Locamo una
sorta di "Manifesto" della nuova ten¬
denza (realizzato però sotto forma di vi¬
deoclip) in cui veniva evocato appunto il
tema dello 'sconfinamento' dell'arte e
della critica dai tradizionali ambiti comu¬
nicativi ed espressivi. Nello stesso anno
scrive un saggio sulla Computer Art
pubblicato nel volume Arte in Italia
1960-1985 (Politi Editore, 1988) In se¬
guito si è dedicato soprattutto alla didat¬
tica riferita al campo del "videodesign"
multimediale. Insegna TV Graphics
presso l'Istituto Europeo di Design di
Roma Di recente ha curato la realizza¬
zione di una nuova rivista telematica,
dedicata all'approfondimento teorico dei
complessi rapporti odierni tra arte e tec¬
nologia. Rivista di cui è webmaster e di¬
rettore responsabile |( www.lacritica.netH
Vorrei compagni di
pensiero
Da tempo continuo a riflettere sugli
argomenti che accompagnano l'arte
elettronica, e, per trovare compagni di
pensiero, propongo le stesse domande
a studiosi, a critici che stimo, ad alcuni
artisti.
Vorrei trovare qualche punto di con¬
tatto tra tutti quelli che mi rispondono,
per chiarire a me e a quanti seguono
quest'arte alcuni argomenti incerti o
oscuri che purtroppo ancora esistono.
Questa è la volta di un critico che fin
da quando studiava all'università, incurio¬
sito, si è avvicinato ad una realtà che si
stava trasformando sotto i suoi occhi e
con attenzione, con passione, con intelli¬
genza ha cominciato ad approfondirla:
Enrico Cocuccioni.
Trovo invece che gli artisti e i
pensatori più interessanti del secolo
che si è appena concluso siano stati
proprio quelli che hanno saputo
affrancarsi dalla sostanziale
insensatezza e pericolosità di ogni
azione umana che venga intesa in
chiave esclusivamente "tecnica",
ovvero senza alcun riferimento a
quella più ampia dimensione estetica
che secondo noi si rivela in particolar
modo nell’arte.
66
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Ida Gerosa - Da
quando ci sono stati
i veri mezzi a dispo¬
sizione per comin¬
ciare a fare Compu¬
ter art sono passati
un po' meno di
ventanni (Parto dì
Computer art per¬
ché è quella che mi
interessa.! lo stessa
ho cominciato, co¬
me tu sai, nel 1983
con una macchina
che era stata appe¬
na costruita in Italia
e che andava speri¬
mentata. Prima di
quella data non esi¬
stevano i computer
adatti a fare arte.
Ebbene, non credi che oggi sia tempo
di ignorare il mezzo di lavoro, ormai suffi¬
cientemente conosciuto dalle giovani
generazioni?
Personalmente credo che per l'artista
sia il momento di fare un lavoro ap¬
profondito di introspezione per riuscire a
far emergere nell'opera l'essenza uma¬
na. e non più semplici accordi di forme e
di colori Icome se ne vedono
tanti oggi), e che per il criti-
Nam June Paik
co, per lo studioso sia
tempo di considerare
l'opera a sé stante, di¬
menticando la matrice
di origine.
Tu che ne pensi?
mettere
l'accento solo sul
computer significa,
come osservavi tu
giustamente, vedere
solo un aspetto e
dimenticare il circuito
completo che include
necessariamente
l'artista, nonché il
fruitore dell'opera.
Enrico Cocuccioni -
La diffusione del com¬
puter a tutti i livelli è or¬
mai un dato di fatto. Si
tratta ormai di capire
quale ruolo occupa que¬
sta tecnologia nella no¬
stra vita di tutti i giorni, vi¬
sto che sul piano pratico non se ne può
più fare a meno, Ma c'è un aspetto pri¬
mario che accomuna il tuo lavoro artisti¬
co con il mio impegno sul fronte della ri¬
flessione critica: abbiamo in comune ap¬
punto una "credenza" nell'arte che ci fa
ritenere pericolosa ogni spensierata e
maldestra esaltazione del ruolo della tec¬
nica. Il mio compito è allora quello di por¬
tare argomenti a favore di questa nostra
"credenza" che, invece, molte persone
IDA GEROSA
Artista di Computer art
i berosa^ulunconTTI
http://www.mclinK.iiymcl| nk/arte
oggi sembrano non condividere affatto.
A cominciare da molti autorevoli pen¬
satori contemporanei che vedono pro¬
prio nel trionfo delle "ragioni" della tecni¬
ca le premesse per dichiarare ormai av¬
venuto un definitivo superamento del¬
l'arte, come se la nostra fosse la sempli¬
ce nostalgia di una mentalità arcaica che
può sopravvive nel mondo attuale solo in
forma illusoria. Trovo invece che gli arti¬
sti e i pensatori più interessanti del
secolo che si è appena concluso
siano stati proprio quelli che
hanno saputo affrancarsi dalla
sostanziale insensatezza e peri¬
colosità di ogni azione umana
che venga intesa in chiave
esclusivamente "tecnica", ov¬
vero senza alcun riferimento a
quella più ampia dimensione
estetica che secondo noi si ri¬
vela in particolar modo nell’ar¬
te. Farò due esempi per chiari¬
re questo
punto. Il
primo è
quello del¬
l'antropologo che
studia i "sistemi" al¬
la base di un deter¬
minato ambiente
culturale. Il secon¬
do è invece quello
del filosofo che in¬
terroga il pensiero
proprio per "far
emergere nell'ope¬
ra - come hai detto
tu poco fa - l'es¬
senza umana".
Per il primo
esempio vorrei ci¬
tare il caso di Gre¬
gory Bateson (au¬
tore del famoso li¬
bro "Verso un'ecolo-
Adriano Abbado
già della mente”).
Sappiamo che questo scienziato è
giunto ad affermare la necessità dell'arte
partendo dallo studio delle interconnes¬
sioni tra il mondo biologico e il mondo
delle relazioni umane. Il secondo esem¬
pio che propongo è quello di Martin Hei¬
degger, uno dei maggiori filosofi del
'900, che arrivò all'arte proprio rifletten¬
do in profondità sul significato della tec¬
nica in rapporto alla nostra esistenza.
Bateson, partendo da quegli stessi
presupposti "cibernetici" su cui si basano
le odierne applicazioni informatiche, con¬
cepiva la mente non solo come qualcosa
che sta nella nostra testa, poiché per lui
anche il cervello umano deve essere con¬
siderato parte di un ecosistema più vasto
che presenta globalmente caraneristiche
"mentali" proprio grazie ad un complesso
gioco di connessioni e di interazioni tra
tutti gli elementi che ne fanno parte.
Egli, dunque, fa coincidere l’idea di
mente con l'intero campo di relazioni
che costituisce la biosfera. Come è faci¬
le intuire, questa concezione di Bateson
può essere definita "Eco-centrica", in
quanto più che mettere l'uomo al centro
del Cosmo tende ad identificare la Men¬
te con la totalità della Natura. In genere,
però, le azioni umane vengono intese
nel modo opposto, ossia in chiave "Ego¬
centrica": qui ci sono io, c'è la mia co¬
scienza tesa verso uno scopo., il nostro
fare viene dunque da noi descritto in ter¬
mini di sequenze logiche (c’è un sogget¬
to che usa degli strumenti, i quali servo¬
no a raggiungere un obiettivo e cosi via).
Ebbene, la nostra coscienza e le nostre
azioni finalizzate possono diventare i no¬
stri peggiori nemici quando perdiamo di
vista l'intero contesto di cui facciamo
parte
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
67
Shigeko Kubota
Un ampio anello
“creativo”
Contesto ecologico
Cocuccioni continua. Ma come 'sen¬
tire' questa intima appartenenza ad un
più ampio contesto ecologico? A questo
punto lo scienziato Bateson non può fa¬
re a meno di evocare il campo dell'arte
e della poesia come presupposti esteti¬
ci che ci consentono di mantenere un
rapporto positivo anche con gli aspetti
complessa rete di entità inter¬
connesse. Il computer, secon¬
do Bateson, è soltanto un ar¬
co di un circuito più ampio
che comprende sempre un
essere umano e un ambiente
"... da cui esso riceve infor¬
mazioni e su cui i messaggi
che escono dal computer
esercitano un effetto".
sproposito, ridu¬
cendoli al ruolo di
una mera critica
in chiave apoca¬
littica verso il
mondo della tec¬
nica. In un suo
testo del ‘59 dal
titolo "L'abban¬
dono", Heidegger
chiunque può
eventualmente "clonare"
una tua immagine realizzata
al computer ma nessuno,
neppure con i più sofisticati
strumenti, potrebbe fare
davvero una simile
duplicazione sull'intera tua
opera...
affermava bensì con
grande chiarezza che occorre '... lasciar
entrare nel nostro mondo di tutti i giorni
i prodotti della tecnica e allo stesso
tempo lasciarli fuori, abbandonarli a se
stessi come qualcosa che non è nulla di
assoluto, ma che dipende a sua volta da
qualcosa di più alto". Possiamo oggi af¬
fermare, conoscendo ormai l'opera
complessiva di questo autore, che il
"qualcosa di più allo’ a cui si accenna
nel testo, ha sicuramente a che fare con
una 'verità' che si rivela proprio nelle
opere d'arte più esemplari
più "inconsci" della nostra esperienza.
Proviamo allora ad applicare queste ipo¬
tesi al nostro caso: quando, ad esem¬
pio. osserviamo un artista alle prese
con il computer, possiamo descrivere la
scena in molti modi, ma nessuna di
queste descrizioni può essere del tutto
neutrale e oggettiva, Se ci limitiamo a
distinguere tra un oggetto (lo strumen¬
to! e una persona che lo usa in un certo
modo (in questo caso l'artista), rischia¬
mo di non comprendere il complesso
gioco di interazioni che può crearsi tra
l'artista, l'opera e il mezzo tecnico adot¬
tato.
Il suggerimento di Bateson sarebbe
forse quello di applicare un modello "ci¬
bernetico' all'interpretazione di questo
rapporto. Si tratta insomma di pensare
ad un anello, ad un complesso rapporto
circolare che include anche l'osservato¬
re, più che ad una sequenza lineare e a
senso unico in cui un autore usa una
macchina per
"... lasciar realizzare un
entrare nel nostro
mondo di tutti i giorni i
prodotti della tecnica e
allo stesso tempo lasciarli
fuori, abbandonarli a se
stessi com33e qualcosa
che non è nulla di
assoluto, ma che dipende
a sua volta da qualcosa
di più alto".
suo proget¬
to. Quel che
crediamo di
vedere nei
termini di
un semplice
oggetto se¬
parato dal
resto è in
realtà solo
un piccolo
nodo in una
Ecco allora che mettere l'accento so¬
lo sul computer significa, come osser¬
vavi tu giustamente, vedere solo un
aspetto e dimenticare il circuito comple¬
to che include necessariamente l'arti¬
sta, nonché il fruitore dell'opera Anche
il critico, dunque, deve
sentirsi parte di questo
più ampio "anello crea¬
tivo' se intende impe¬
gnarsi davvero nella
comprensione di un'o¬
pera realizzata al com¬
puter.
Dimenticare
la matrice tecnica
Poi Cocuccioni conclude. Il tuo invito
a dimenticare la matrice tecnica e a
concentrarci sulla visione dischiusa dal¬
l'opera può qui essere da me interpreta¬
to, innanzi tutto, come la sottolineatura
del fatto che l'arte, rispetto alla tecnica
banalmente intesa, presume un rappor¬
to veramente libero con lo strumento.
Ma che cosa significa, in questo caso,
un "rapporto libero"? Per tentare di ri¬
spondere a questa difficile domanda
farò riferimento al secondo esempio
che citavo prima, ovvero al pensiero di
Heidegger.
Mi piace richiamarmi alle parole di
questo filosofo anche se i suoi testi
vengono oggi troppo spesso citati a
I.G. - Concordo pienamente con quel¬
lo che dici. Le tue parole spingono a ri¬
flettere su alcuni punti fondamentali: "la
nostra coscienza e le nostre azioni fina¬
lizzate possono diventare ì nostri peggio¬
ri nemici quando perdiamo di vista l'inte¬
ro contesto di cui facciamo
parte". E' stato vero in
ogni epoca, l'arte ha biso¬
gno di appartenere ad un
ampio contesto, deve
"essere " il periodo in cui
vive. E, come tu dici, an¬
che il critico deve sentirsi
parte del più ampio
"anello creativo " se inten¬
de impegnarsi davvero nella
comprensione di un'opera realizzata al
computer.
Trovo eccellente il tuo riferimento alle
parole di Heidegger, prese dal testo
"L'abbandono ".
Ecco, "il qualcosa di più alto ", sono
ancora le tue parole, ha sicuramente a
che fare con una "verità" che si rivela
proprio nelle opere d'arte più esemplari
Ebbene, la domanda è questa: oggi,
quanti artisti noti o molto noti hanno cer¬
cato e stanno ancora ricercando la "ve¬
rità" nell'opera d'arte digitale? Voglio di¬
re, quanti realmente si sono immersi, fu¬
si con la realtà, con l'atmosfera che re¬
spiriamo ed hanno cercato di fondare
l'estetica che vive e palpita all'unisono
con tutto quello che ci attornia?
E.C. - Questo è proprio il problema
il senso del
compimento ideale di
un'opera (anche dell'opera
programmaticamente più
"aperta") può essere a volte
identificato solo con l'arco
dell'intera produzione di
un artista.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
68
internet
la nuova generazione
di abbonamenti ADSL di MC-link per le Aziende
Dopo la rivoluzione di Internet ecco la rivoluzione della nuova generazione di ab¬
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»Cf
principale entro cui, ora più che mai, si
dibatte il discorso della critica: sul piano
teorico è facile predicare che tutti gli
abitanti del pianeta siano a pieno titolo
degli artisti potenziali, ma sul piano pra¬
tico gli esempi paradigmatici anche oggi
sono molto difficili da individuare. Se è
vero che l'arte si fa evento "dì tanto in
tanto e all'Improvviso", è però anche
vero che il senso del compimento idea¬
le di un'opera (anche dell'opera pro¬
grammaticamente più ‘aperta*) può es¬
sere a volte identificato solo con l'arco
dell'intera produzione di un artista.
Prendiamo ad esempio il tuo caso: uti¬
lizzando le tecniche digitali tu rendi per¬
fettamente riproducibile all'infinito ogni
tua immagine. Ma una sìngola immagi¬
ne probabilmente non basta per com¬
prendere i diver¬
si aspetti del
tuo personale
universo
■poetico*. Ec¬
co allora che,
per il critico o
per il collezio¬
nista, cono¬
scere l'intero
sviluppo nel
tempo del
tuo lavoro si¬
gnifica farsi
un'idea ben pre¬
cisa della ‘vocazione’ implicita nelle
opere, cioè poter toccare con mano, per
cosi dire, la tua determinazione nel por¬
tare avanti una ricerca. Questo peraltro
significa che chiunque può eventual¬
mente "clonare" una tua immagine rea¬
lizzata al computer ma nessuno, neppu¬
re con i più sofisticati strumenti, potreb¬
be fare davvero una simile duplicazione
sull'intera tua opera...
occorre che
ciascuno di noi riscopra
dentro di sé una propria
vocazione creativa e sappia
perciò trasformarsi a sua
volta in un artista, al punto
da immergersi fino a
scomparire nell’apertura
dell'opera, potendo solo così
abbandonarsi alla sua
misteriosa verità.
La misteriosa
verità dell’arte
I.G. - Perciò che cosa ne pensi delle
mostre, degli eventi proposti oggi, sia
dai musei che dai critici d'arte, rivolti più
a stupire, sorprendere lo spettatore con
opere che sembrano accattivanti, ma in
realtà sono piuttosto lontane dall'arte, o
meglio, dalla rappresentazione dell'este¬
tica creata dall'arte elettronica, quindi
dalla sua estetica?
Mi sembra che tutti cerchino di far
apparire l'arte elettronica come un feno¬
meno da baraccone e nessuno o pochi
la considerino per quella che è: un 'arte
in crescita, un'arte che sta ancora
creando una sua estetica che parla di un
mondo completamente trasformato,
un'arte difficile {forse) ma portata avan¬
Ida Gerosa -Proiezione sulla Fontana di Trevi, 1992
ti, da chi la fa, con convinzione, dedizio¬
ne, certamente con consapevolezza.
Credo che tutti quelli che operano in
questo senso abbiano studiato, ap¬
profondito, sviscerato la materia che
stanno trattando, credo che tutti sappia¬
no esattamente quello che stanno fa¬
cendo, sia quelli che propongono opere
sorprendenti per accontentare un mer¬
cato e una critica che ancora si deve
formare, sia quelli che hanno lavorato e
continuano a lavorare per creare una
nuova estetica e per portarla ad essere
un'arte che fa finalmente sentire il suo
battito del cuore.
E.C. - Concordo sul fatto che c'è mol¬
ta confusione in giro II primo passo da
compiere per orientarsi in un campo
qualsiasi è quello di imparare a fare le
opportune distinzioni. I grandi media
presentano spesso queste ricerche
espressive (quelle rare volte che ne par¬
lano) mettendo tutto in un unico calde¬
rone dove per lo spettatore inesperto ri¬
sulta pressoché impossibile distinguere
una mera illustrazione realizzata in 3D
per un telegiornale o per uno spot pub¬
blicitario, da un'opera che non intende
illustrare nulla e tuttavia dischiude nuo¬
ve modalità di percezione
e di comprensione este¬
tica della realtà. La
cosa ancor più grave,
in effetti, è che que¬
sto talora accade per¬
sino in contesti dove
la disinformazione
culturale non è am¬
missibile: alludo, ap¬
punto, al campo delle
riviste specializzate o
delle rassegne d'arte.
Ma non vorrei insi¬
stere troppo su
queste disinforma¬
zioni e incompren¬
sioni, per molti ver¬
si scontate e, alme¬
no m parte, legate
fatalmente alle iner¬
zie fisiologiche dei
grandi apparati me¬
diatici o dell'indu¬
stria culturale o del
mercato dell'arte.
Forse il problema
va posto in termini
ancora più generali:
il fatto è che per
"vedere", o meglio,
"sentirsi parte" dav¬
vero di un mondo
completamente tra¬
sfigurato dall’arte
elettronica, ad
esempio dai tuoi
paesaggi virtuali, ossia da quella "natura
pensante" evocata nelle tue opere, non
basta, evidentemente, fare appello alle
risorse del cuore, ma neppure solo a
quelle dell'occhio o del cervello. Si trat¬
ta. piuttosto, come disse una volta il
grande fotografo Henry Cartier-Bresson,
di giungere a quell'istante magico in cui
riusciamo a mettere l'occhio, il cuore e
il cervello sulla stessa linea dì mira. Ma
perché ciò avvenga occorre che ciascu¬
no di noi riscopra dentro di sé una pro¬
pria vocazione creativa e sappia perciò
trasformarsi a sua volta in un artista, al
punto da immergersi fino a scomparire
nell'apertura dell'opera, potendo solo
cosi abbandonarsi alla sua misteriosa
verità.
Come presenteresti
una mostra di
Computer art?
I.G. - Trovo importante quello che di¬
ci, mi farebbe piacere capire alcuni con¬
cetti.
Se tu dovessi organizzare una mostra
ricorrente di Computer art co¬
me la penseresti, come la
presenteresti?
Ti lasceresti andare a ri¬
percorrere le linee orga¬
nizzative abituali oppure
stravolgeresti la consueta
maniera di presentare le
opere seguendo il filo dei
tuoi pensieri, dei tuoi ra¬
gionamenti? E come?
Non pensi anche tu
che sia necessario evitare
Abbiamo certo
ancora bisogno di luoghi
fisici e occasioni d'incontro,
ovvero di concreti
appuntamenti espositivi, ma
penso che a questo scopo sia
meglio assumere come
modello i luoghi di
meditazione rispetto alle
fiere o agli stadi.
70
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
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le "trappole" dell'usuale?
Quindi per fare in modo che l'autore,
il critico, lo spettatore si "sentano parte "
dello stesso contesto, come proporresti
un evento di arte digitale?
E.C. - Eviterei, innanzi tutto, qualsiasi
ostentazione di "potenza tecnologica".
L’epoca delle tecnologie elettroniche e
informatiche comporta infatti una diver¬
sa attitudine del pensiero rispetto ai mo¬
delli estetici e cognitivi legati ancora alla
logica delle grandi installazioni, degli im¬
pianti monumentali, della spettacolarità
di massa, ovvero al predominio delle
tecnologie pesanti, tipiche della vecchia
cultura industriale. Oggi si può partecipa¬
re in molte persone ad un evento anche
senza stravolgere luoghi e ambienti,
senza cioè quelle adunate oceaniche da
parata militare in cui l'arte - dai quadri di
Van Gogh ai più recenti "totem elettroni¬
ci" - viene ancora presentata come una
meraviglia della Tecnica da Esposizione
Universale dell'Ottocento. Sentirsi parte
di uno stesso contesto significa intanto
rispettare le differenze. Tutte le differen¬
ze, anche le più lievi e quasi impercetti¬
bili. Dire che una persona che sta chiusa
in una stanza davanti a un monitor sia
"sola", isolata dal prossimo, o che mille
persone in una piazza, invece, siano par¬
tecipi collettivamente di uno stesso
evento, sono solo modi ingenuamente
"realistici" per interpretare una condizio¬
ne che può essere descritta oggi in ter¬
mini ben diversi a partire, per esempio,
dall'esperienza della Rete. Abbiamo cer¬
to ancora bisogno di luoghi fisici e occa¬
sioni d'incontro, ovvero di concreti ap¬
puntamenti espositivi, ma penso che a
questo scopo sia meglio assumere co¬
me modello i luoghi di meditazione ri¬
spetto alle fiere o agli stadi. Forse il de¬
stino della Kinetic Art era proprio quello
di finire tra gli oggetti di modernariato
nei supermercati, così come certa Com¬
puter Art delle origini può trovare oggi
la sua più logica destinazione nei "salva-
schermi" dei computer. Ma "l'anello
creativo" di cui parlo riguarda i percorsi
estetici e mentali più che i singoli ogget¬
ti. Quel che può essere materialmente
esibito in una mostra è necessariamente
solo una piccola parte dell'opera d'arte
digitale (e forse questo discorso vale, in
qualche misura, persino nel caso delle
opere realizzate con le tecniche più tradi¬
zionali). Se siamo consapevoli di questo,
dobbiamo allora solo trarne le dovute
conseguenze pratiche inventando nuove
modalità di rapporto con l'attuale conte¬
sto della ricerca artistica. Non ho una
formula generale da proporre, ma riten¬
go che l’evento in questione avrebbe
oggi certamente molto a che fare con
Internet...
Museo Virtuale
I.G. - Qualche tempo fa ho letto sul
"Sole 24 ore" un articolo molto interes¬
sante di Luca Mohnari, dal titolo "Al mu¬
seo con il mouse ", Arte Digitale.
Tra l'altro parla di un Museo Virtuale
istituito al Guggenheim di New York e
dice:
"Il Virtual Museum si presenta come
una delle esperienze più estreme e in¬
sieme come una delle frontiere più sti¬
molanti. Ma ancora più importante ap¬
pare il cambiamento che potrebbe avve¬
nire nel rapporto tra visitatore e opera
d'arte.
Esiste nella cultura americana del do¬
poguerra un filone di ricerche filosofiche
che, muovendo da Dewey e Whithead
e cercando di coniugare pragmatismo e
socialismo, ha considerato l'arte per tut¬
ti come uno dei mezzi di progresso per
l'umanità. ...
L‘esplosione di Internet e la sua dif¬
fusione sembra paradossalmente anda¬
re nella direzione prospettata da
Dewey, con la possibilità ormai consoli¬
data di visitare alcuni tra ì più importanti
musei del mondo stando a casa o a
scuola. ...
La visita solitaria e silenziosa, attra¬
verso il proprio computer appare com¬
pletamente desacralizzata ...
La stessa nozione del tempo è sov¬
vertita, in quanto la visita può essere
svolta in ogni momento della giornata e
con ritmi legati unicamente alle esigen¬
ze individuali. "
Che cosa pensi di tutto questo? Cre¬
di anche tu Ho ne sono assolutamente
convinta) che quest'arte è l'unica oggi a
rappresentare la realtà, il contempora¬
neo, la nostra essenza trasformata, il
nostro esistere? Pensi anche tu che l'ar¬
te tradizionale appartiene ormai solo al
Museo tradizionale e non è più ripetibile
e viceversa il Museo come è stato inte¬
so fino ad oggi è adatto solo alle opere
tradizionali?
E.C. - Sì, anch'io lo credo. Ma credo
anche nella possibilità che il vecchio e il
nuovo modello non siano necessaria¬
mente dei poli contrapposti ma possano
dar vita a feconde relazioni tra loro, pro¬
prio come accade tra le opposte polarità
che danno origine ad un cntinuo scam¬
bio d'impulsi o di segnali comunicativi:
forse possiamo intendere queste due
estremità complementari, appunto, co¬
me fossero le parti costitutive di un me¬
desimo "circuito elettrico". Per quanto
paradossale possa apparire questo di¬
scorso, dobbiamo tener presente che
nei musei anche l'arte cosiddetta tradi¬
zionale non è affatto salvaguardata co¬
me tale, bensì come una serie di prezio¬
si documenti storici o "beni culturali" da
conservare. Meri oggetti, dunque, perlo¬
più da interpretare come testimonianze
del passato o da "consumare" quali oc¬
casioni esemplari e ufficializzate di godi¬
mento estetico collettivo. Il che, ovvia¬
mente, non è detto rappresenti il desti¬
no migliore a cui aspira ogni singola for¬
ma d'arte! Come infatti ci ricorda Hei¬
degger, solo all’interno della verità di¬
schiusa dall'opera possiamo intuire quali
siano le forme di salvaguardia ad essa
più appropriate...
I.G. - Un'ultima, difficile domanda.
Partendo dai presupposti di oggi, co¬
me pensi che evolverà l'arte nei prossi¬
mi 50 anni? Come sarà, come sarà pre¬
sentata e sotto che forma sarà vista, go¬
duta, amata?
Anche se siamo nell'epoca del com¬
puter dobbiamo ammettere che il futuro
dell'arte resta sostanzialmente impreve¬
dibile.
Enrico Cocuccione
ha ragione
Sì, certo è veramente diffìcile imma¬
ginare come sarà l'arte tra cinquantan¬
ni.
Confesso che ogni tanto mi abbando¬
no a riflessioni in questo senso... o a
sogni?
Non so.
Immagino tante maniere diverse di
fare arte e mi immergo in situazioni pos¬
sibili e... impossibili con risultati molto
differenti tra loro, ma di alcune cose so¬
no convinta (anche se, naturalmente
non so se sono nel giusto)
Credo che ci troveremo immersi
nell'arte, che farà parte di tutti i nostri
momenti quotidiani: la vedremo su
grandi schermi ultrapiatti, o. forse su
un altro innovativo supporto, sparsi un
po’ dovunque; forse gli stessi palazzi, al
posto delle vetrate che proteggono l'in¬
terno dal sole e riflettono l'ambiente cir¬
costante, avranno vetri composti chimi¬
camente in maniera tale da permettere
riproduzioni di immagini in animazione.
Credo che la via sia quella di non po¬
ter prescindere dalla fusione di tutte le
arti, per cui l’architettura, l'arte visiva, la
musica saranno sempre presenti nella
vita di tutti i giorni. E i Musei? Quelli
"tradizionali" continueranno ad esistere
per presentare le opere "antiche", ma il
vero "museo" sarà la piazza, il palazzo,
l'ambiente, il mondo creato dall'uomo.
Del resto, già oggi, il centro di New
York è una grande scultura luminosa.
KB
72
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
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a cura di Andrea de Prisco
anni fa
Dagli all'untore,
ovvero addosso alla
Bulgaria!
di Raffaello De Masi
Oddio, penseranno i nostri cari lettori,
perché il buon De Masi, sempre tolle¬
rante con tutti, ce l'ha con questo pae¬
se? Nessun timore, io ce l'ho solo con
AdP, che "I love you" se lo porti, e per
la Bulgaria nutro il piu grande rispetto e
affetto!
Il fatto è che il titolo di questo pezzo
mi è venuto leggendo una delle news
strillate con grande evidenza e intitolata
"Bulgaria e virus" Nell'articolo viene
evidenziata la distribuzione mondiale dei
"produttori di virus", e pare che, dei
116 ceppi principali riconosciuti (beata
gioventù, oggi siamo a cifre con cinque
zeri) molti siano localizzati nei paesi
dell'Est Europeo.
Già, ma perché la Bulgaria? "Le ra¬
gioni di questa origine inconsueta (cep¬
po bulgaro, N.d.R.) vanno ricercate, ci¬
tiamo le parole dell'articolo, in tre diver¬
se circostanze. In Bulgaria c'era, all'epo¬
ca, la più forte diffusione di personal
computer del blocco sovietico Essi
però sono tutti di proprietà dello stato, e
quindi lo sviluppo di un codice virale
può essere considerato attività contro lo
stato. Inoltre in tutto il blocco socialista
non è consentito lo sviluppo di software
a fini di lucro, e in genere la pirateria di
software è piuttosto diffusa. E' verosi¬
mile che i programmatori bulgari che
hanno realizzato questi virus abbiano
pensato di dimostrare, nel male, la loro
abilità, visto che non potevano farlo nel
bene."
Insomma, un primato, anche se in
negativo. Fatta salva, comunque, la tra¬
ballante motivazione!
Passiamo a cosette più serie; HP, do¬
po aver acquisto Apollo, lancia la nuova
versione del suo cavallo di battaglia, il
9000; questa famiglia di macchine, ba¬
sata su processori 68040, offre numeri
di tutto riguardo (128 MB di RAM. di¬
schi da 1 a 4 GB, risoluzioni di
1280x1024, fino a 26 MIPS e 4,5
MFLOPS), con prezzi intorno a una tren¬
tina di milioni di lire. Epson sforna la mi¬
lionesima stampante, e Algol presenta
un pacchetto di e-mail per Windows 3
Adobe annuncia una nuova release di
PostScript, e Big Blue la nuova famiglia
di computer PS/1 Da Nec sono annun¬
ciati nuovi CD-ROM, e Rochelle Com-
munication offre, per poco più di due bi¬
glietti da cento dollari, un apparecchiet-
to e un software che riconoscono il nu¬
mero del chiamante.
Berlina o spider? Epson propone la stessa " mac¬
china '", 386/SX a 16 MHz, hard disk da 40 MB, in
due differenti versioni. Come da programma, il mo¬
dello portatile costa decisamente di più: settemilio-
ni e mezzo contro cinque.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Davide contro Golia
II Polaroid Fres¬
ie Frame, In
perielio siile
“Uovo di Co¬
lombo", per¬
metteva di otte¬
nere un hard
copy a colori
dello schermo,
anche utilizzan¬
do le pellicole a
sviluppo Imme¬
diato della stes¬
sa casa ameri¬
cana. Per il set
completo erano
necessari quasi
cinque milioni!
Con quattrocen-
tomila lire, inve¬
ce, era possibile
acquistare la
versione italiana
Microsoft
Works, uno dei
più noti “prodot¬
ti integrati per
tutte le esigen¬
ze". In prova la versione 2.0, rilasciata un palo d'anni dopo la versione iniziale.
Beh, in effetti, solo per le dimensio¬
ni; infatti la prima prova è dedicata al
confronto (o sarebbe meglio dire, lo
show) di due macchine Epson AX3s,
perfettamente identiche salvo per il fat¬
to che si tratta di un desktop e di un
portatile. L'architettura interna e perfi¬
no alcuni cablaggi sono gli stessi, per
cui la prova si riduce alla solita elenca¬
zione di caratteristiche tecniche (2 MB
di RAM, processore 386SX, dischi rigi¬
di variabili da 40 a 160 MB).
Più interessante, non foss’altro dal
punto di vista storico, è l'AVR
3000/GS, uno scanner in b/n, a 256 li¬
velli di grigio, formato A4 che legge
una pagina in 30 secondi e costa la bel¬
lezza di cinque milioni! Zoltrix offre una
scheda modem interna denominata
ZX1896, con funzioni fax e rapporti di
trasmissione di 2400 bps in fase dati e
9600 in fase modem. Giriamo pagina e
troviamo un lanfax, prodotto dalla Al¬
cool, che permette ad ogni utente di
rete di spedire fax in maniera traspa¬
rente l'uno dall'altro (prezzo circa 5 mi¬
lioni! ma c'è compresa una copia lite di
PaintBrush),
Sempre per 5 milioni (ma che è, la
fiera del prezzo unico?!?), troviamo la
polaroid Freeze Frame, un apparecchia¬
tura curiosa, a mezza strada tra una
stampante di foto automatica e un vi¬
sualizzatore-manipolatore di immagini
presenti su un PC. Passando invece al
software, ci troviamo tra le mani Micro¬
soft Works 2.0, un old one che, pur in
ombra, avrà e ha ancora un certo nu¬
mero di affezionati.
Questa versione gira, manco a dirlo,
ancora sotto DOS e incorpora una rin¬
novata sezione grafica. Ben altra grafica
la vediamo in Draw Perfect 1.0, prodot¬
to di grande pregio che si integra per¬
fettamente nella famiglia di Word Per¬
fect. Siamo ancora sotto DOS, ma l'am¬
biente è amichevole, anche se somiglia
molto allo sfortunato GEM. Logitech
CatchWord è invece uno scanner ma¬
nuale (quelli formato rasoio elettrico)
che, a fronte della spesa di qualche
centone, garantisce una ricognizione "intelligente" (almeno
cosi sostiene) dei caratteri di circa il 90%, a patto di avere
mano ferma e velocità costante.
Di seguito due mattoni tanto indigesti che ancora se ne ri¬
cordano i postumi, il Turbo Debugger 2.0 e il Turbo Assem¬
bler, nella medesima versione. TRS e device driver, esecu¬
zione a ritroso, Assembler più comodo (come dire notte
d'estate a Cuba più gelida) sono solo alcune delle chicche
che spuntano dalla prova. Vi risparmio ulteriori torture e pas¬
siamo appresso, con l'analisi dei due grandi boss del DTP.
PageMaker e Ventura, nella rubrica del buon Mauro, e una
serie di consigli di Francesco Petroni, formato Suor Letizia,
per vivere felicemente con la propria stampante!
La sezione PlayWorld è, in questa puntata, particolarmen¬
te nutrita, mentre in area Macintosh troviamo la prova di un
form designer (a proposito, lo sapete che differenza c'è tra
un mago e un medico? il mago fa la fattura...! eh, eh, rispar¬
miatevi i commenti); da una serie di news inserite nelle stes¬
se pagine scopriamo che 4 MB di RAM costano circa un mi¬
lione (beh, in fondo, i prezzi stanno calando!) e che MacRen-
derman. nome famosissimo anche oggi nel mondo dell'ani¬
mazione. entra nel campo della mela. Il resto fa parte delle
rubriche, ed è stato dimenticato da tutti, meglio quindi non
andarlo a svegliare. A presto. ^
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
75
I—J—
I nuovi Celeron con
"core" Copperminel28
di Franco Paiamaro
•
intei®
ì (£)© * oo
‘-
k
Celeron’"
iHKttiutmi
atmjjj
•
II processore FC-PGA Intel Celeron 667 MHz con "core " Coppermi-
nel28
I processori Intel Celeron del¬
la generazione precedente sono
basati su core Mendocino. a
sua volta basato sul Deschutes,
lo stesso del processore Pen¬
tium II.
La differenza consiste
nell'integrazione di 128 KByte di
cache L2 sul die del processore,
alla stessa velocità di clock.
Questa architettura, inaugurata
con l'introduzione della CPU Ce¬
leron 300A, è rimasta immutata
fino alla versione clockata a 533
MHz.
Recentemente, Intel ha cam¬
biato l'architettura del processo¬
re Celeron, dotandolo dello
stesso core del nuovo Pentium
III Coppermine.
I nuovi Celeron hanno quindi
la stessa tecnologia avanzata di trasferi¬
mento cache del Coppermine (con bus
a 256 bit, per data rate che possono su¬
perare ì 10 GByte/s!) e sono dotati delle
istruzioni SSE.
Rispetto al Pentium III Coppermine.
la dimensione della cache è dimezzata,
passando da 256 KByte a 128; per que¬
sto motivo, il nuovo co re dei Celeron si
chiama Coppermine 128.
La cache del Celeron Coppermi-
ne128, però, è gestita in modo legger¬
mente diverso da quella del Pentium III
Coppermine: quest'ultima CPU utilizza
una cache "set" associativa a 8 vie,
contro una cache "set" associativa a 4
vie del Celeron.
La tecnologia di metallizzazione è la
stessa del Pentium III: 0.18 micron, con
frequenze operative a partire da 566
MHz, Front Side Bus a 66 MHz e com¬
patibilità FC-PGA Socket 370 (per cui è
necessario dotarsi o di scheda madre
compatibile, o dello stesso adattatore
Socket370/Slot1 del Pentium III se si in¬
tende utilizzare questa CPU su una
scheda madre Sloti).
Ulteriore (e interessante, almeno per
quanto riguarda l'overclocking) differen¬
za, la tensione di alimentazione: 1,5 Volt
contro 1,6 del Pentium III Coppermine,
e dissipa circa 18 Watt.
La presenza delle istruzioni SSE
(SIMD Streaming Extensions) dovrebbe
consentire ai processori Celeron di nuo¬
va generazione di superare ampiamente
le prestazioni, a parità di frequenza di
clock, delle CPU con core Mendocino.
Ovviamente, l'aumento di prestazio¬
ni è subordinato al supporto per queste
istruzioni presente nell'applicazione in
esecuzione.
Abbiamo testato il Celeron Copper-
mine128 a 667 MHz, provando anche
un (relativamente) blando over-
clocking senza innalzare la ten¬
sione di alimentazione: da 66
MHz FSB a 75 MHz.
La scheda madre utilizzata
per il test è la QDI Advance 10,
dotata del chipset VIA Apollo
Pro 133A, con 128 MByte di
DRAM PC100 e scheda video
Creative TNT2 Ultra con 32
MByte di RAM Video.
Questo chipset consente di
impostare a frequenze diverse il
FSB della memoria e del pro¬
cessore, per cui abbiamo setta¬
to la RAM ad una frequenza
opertiva di 100 MHz.
Le prestazioni ottenute, mi¬
surate con il buon vecchio
3Dmark99, sono buone, anche
se il Celeron Coppermine128 a
667 MHz non riesce lo stesso a supera¬
re le prestazioni di un Pentium III a 600
MHz, e si attesta sui livelli di una CPU
P-III a 550 MHz.
L'incremento di prestazioni rispetto
alla generazione precedente di Celeron
dotati di core Mendocino è effettiva¬
mente significativo.
L'elevato fattore di moltiplicazione
(1 Ox!) del processore a 667 MHz non
consente di utilizzare il FSB per la CPU
a 100 MHz; a 83 MHz. il processore
non è stabile, mandando regolarmente
in crash la macchina dopo il boot; a 75
MHz, la frequenza operativa del "core"
è di 750 MHz e il sistema risulta stabile.
Non dubitiamo che, aumentando la
tensione di alimentazione dai 1,5 V del¬
le specifiche di qualche decimale, sa¬
remmo riusciti a rendere stabile la con¬
figurazione anche a 83 MHz; purtroppo,
il tempo è tiranno, e lo spazio anche...
76
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
3DMaik 33 M.I» Ovm„n Scoio
3 DMARK 99 MAX
30Mark is a trademark of Futuremark
BDMark 99 Max Copyright 1998
Futuremark Corporation. ’AUjights
Il benchmark 3DMark99 non è in grado di riconoscere correttamente la nuova
CPU, dai risultati, però, sembrerebbe che sia comunque utilizzata l'ottimizza¬
zione per il Pentium III e le SSE
Benchmark 3Dmark99, con il FSB della scheda madre impostato a 66 MHz
3DMARK
99 MAX
Congratulabcrul
Vou Kov» xuccctilufly tui Ih© bcnchrrmk. You «cene ir
4647 3DMarks
7930 CPU 3DMarks
<0 EaPoKipooo
a S«v« Pioieci
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j£) ai-MCoro».
58 H«<*n»UMw4*
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JDM.uk 33 Mox Uvei all Scoio
X>M«t Scoio
© 3DMARK
99 MAX
Corflodiooontl
Ywi hovo tuccoiUufly noi Iho twndmxk You tcoio n
5174 3DMarks
9002 CPU 3DMarks
ai
«j
u
jg) QlobolCooc»» |
53 HanfcrnUpetcM I
--- 1
Benchmark 3Dmark99,
con il FSB della scheda
madre verso il processo¬
re impostato a 75 MHz,
per questa prova abbia¬
mo anche impostato la
frequenza del bus della
memoria a 100 MHz .
Stante il moltiplicatore
lOx della CPU. si otten¬
gono 750 MHz di fre¬
quenza operativa.
\riRr~l
mizzazioni come SSE, MMX o
3DNow!).
Utilizzando il personal computer con
le applicazioni di tutti i giorni, si nota
una grande stabilità; l'overclocking non
inficia minimamente l’affidabilità della
macchina.
Per quanto riguarda le impressioni
d'uso, rispetto alla stessa macchina im¬
postata alla frequenza nominale del pro¬
cessore, il PC si comporta leggermente
meglio.
Nell’uso normale l’aumento di pre¬
stazioni è pressoché impercettibile, ma
all’avvio della macchina, nell'esecuzione
di scompattamento di grandi file "zippa¬
ti" e in tutte quelle occasioni nelle quali
Benchmark sintetico Si-
Soft Sandra2000: i valori
sono molto elevati, ma
non riflettono le presta¬
zioni del "mondo reale ",
i valori si riferiscono alla
CPU clockata a 750
MHz IFSB verso la CPU
di 75 MHz e bus della
RAM a 100 MHz).
AMD Athlon 600,
512KB SY. a750
Intel Pili 500.
512kB SY. BX
AMD K6-III 450.
256k8 SY, MVP3
Intel Celeron 366.
128kBSY.BX
FPU Whet:tone 670 MFLOPS 13607001
C PlJ D lnyalone 1149 MIPS 1730253)
FPU Whet rione 546 MFLOPS 12939441
CPU Dlwitone 987 MIPS 1627293
FPU Whel-.tone 490 MFLOPS |26
I benchmark della CPU
clockata a 750 MHz mostrano
un buon incremento, rispetto
alla frequenza base, intorno al
13.5 percento.
A questo proposito, le pre¬
stazioni della CPU "tarpata” dal
FSB di 66 MHz e il prossimo ar¬
rivo delle CPU AMD Duron e
Spitfire dovrebbero suggerire
ad Intel di portare il FSB dei Celeron a
100 MHz.
Cosi come stanno le cose, infatti, gli
unici a trarre grande vantaggio dalla fre¬
quenza del bus a 66 MHz sono i pro¬
prietari di sistemi "anziani", dotati di
schede madri e memorie funzionanti a
questa frequenza, e che possono ag¬
giornare facilmente le prestazioni della
loro macchina senza grossi costi (prov¬
visto che il BIOS della M/B sia aggiorna¬
bile e che sia in grado di alimentare cor¬
rettamente la CPU).
Oltretutto, essendo il moltiplicatore
bloccato sulle CPU Celeron, non ha
nessuna importanza quale settaggio è
stato impostato sulle M/B, per cui, an¬
che se sulla nostra M/B mancasse il
moltiplicatore 9x o lOx, non è un pro¬
blema.
Le prestazioni misurate da SiSoft
Sandra2000 della CPU clockata a 75
MHz sono, a nostro avviso, un poco
fuorviami, essendo di un buon 14 per¬
cento superiori ad un AMD Athlon a
600 MHz
E' bene ricordare che questo bench¬
mark misura solo le prestazioni del pro¬
cessore e della cache senza utilizzare le
tecnologie avanzate che potrebbero es¬
sere implementate nel processore stes¬
so (come branch prediction, out of or-
der execution, pipelining, ecc., e otti¬
ci ritroviamo ad aspettare che il compu¬
ter esegua una qualche operazione “pe¬
sante", ci accorgiamo che i tempi sono
nettamente diminuiti.
Un'ultima parola riguardo al prezzo
del processore, che mentre scriviamo,
dovrebbe aggirarsi inorno alle 400-450
mila lire, IVA inclusa, visto il prezzo di
170 dollari USA per mille unità.
Si ringrazia Infoware Italia S.p.A. per aver
messo a disposizione il processore utilizzato
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I
Copiare, che bella cosai Scagli la
prima pietra chi, a scuola, non l'ha mai
fattoi Si ricorreva ai mezzi più ignobili
per passare o ricevere la versione dal
vicino, e anche dal lontano, di banco. I
mezzi per il trasferimento erano tanti,
tutti a prova d'errore, e tutti degni, ci
pareva, di far impallidire la più astuta
delle signore Hari.
Ai tempi del liceo avevo avviato un
fiorente mercimonio di compiti svolti e
un servizio di passaggio di versioni da
far vergognare gli specialisti di marke¬
ting di oggi. Una versione dal greco,
forse la merce più pregiata, poteva va¬
lere, specie verso la fine dell'anno
scolastico, anche una serata in pizze¬
ria, mentre, per merce meno richiesta
(esercizi di fisica, chimica, espressioni
di trigonometria) ci si doveva accon¬
tentare di uno e talora mezzo pacchet¬
to di sigarette, magari pure senza fil¬
tro! Ed erano previsti anche abbona¬
menti fiat rate Che volete, si tirava
avanti la baracca!
Insomma, si copiava, e oggi, a tanti
anni di distanza, non sono poi tanto si¬
curo che il buon professor Sauro e il
burbero professor Magno non sapes¬
sero, in fondo, della cosa e, bonaria¬
mente, non facessero finta di non ve¬
dere. E pensare che allora mi sembra¬
vano due cerberi, pronti a troncare un
braccio con un morso.
Mi sembrano tanto lontani, quei
tempi, che quasi la memoria non rie¬
sce a distinguere tra quel che è il vero
e l'immaginazione. I traduttori, i Bigna-
mi, i rotolini che le ragazze, soprattut¬
to, confezionavano con pazienza e te¬
nacia degne di una novizia in un con¬
vento di clausura, le noterelle scritte a
margine dei versi della Commedia
usando una matita n°1, senza calcare,
illudendoci che esse fossero visibili
solo a noi. Pensavo di aver dimentica¬
to tutto ciò, di essermi ormai affranca-
78
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Nero Burning Rom 5.0
Lo splashscreen di Nero,
versione 5
Liste)
to da quell'antico
retaggio di ama¬
nuense.
Ma non è stato
cosi, e oggi, a tanti
anni di distanza, mi
ritrovo a parlare di
un grande copiato¬
re, che, a paragone,
le mie strategie di
distribuzione dei
compiti fanno la
stessa impressione
dei piani di Vercingetorige nei confron¬
ti delle tattiche di Giulio Cesare (caro
professor Sauro, come vede, non tut¬
to è andato perduto!).
Il fascino
della carta carbone
Copiare, che brutta pa¬
rola! Diciamo riprodurre!
E nel campo della maste¬
rizzazione, accanto a nu¬
merosi produttori di
hardware, si schierano
giusto due o tre prodotti
software.
Anzi, per essere preci¬
si, un paio, visto che gli
altri, come CDBurner 3.8,
possono essere conside¬
rati outsider, meno noti e
diffusi. Di questi poi ne
esistono anche versioni
customizzate, su cui alcu¬
ni produttori hardware di
gran nome ci hanno mes¬
so le mani, per personaliz¬
zazioni che sovente non
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BURNING ROM
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vanno oltre la disposizione dei menu e
la sostituzione delle voci degli stessi.
Insomma, un bel vedere!
Ed eccoci a parlare di uno di questi
due, Nero, chissà poi perché è stato
chiamato cosi! Difficile dire se esso
sia piu diffuso del suo antagonista Wi-
nOnCD. fatto sta che la sua presenza
sul mercato della masterizzazione è
molto spinta E questo anche grazie a
BmwJc r«\ Watrf ó N»o II *Q«d U
c'Msor* ó un CD-R/RW Cxtm *** cowremt
Ci«è in r«j>vo CD
S «toner* "Succ*** pe> co*4n>cra
r- pauiCD
Am4«
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certe sue caratteristiche di amichevo¬
lezza che ne hanno facilitato la noto¬
rietà, e a un'accurata attenzione verso
l'interfaccia e verso il servizio clienti
che, al giorno d'oggi, è forse la vera
chiave di volta della diffusione del
software.
Dal 3 maggio scorso è disponibile la
versione 5 che, come ampiamente
preannunciato dalla stessa casa produt¬
trice, introduce una serie di caratteristi¬
che da tempo reclamate dall'utenza. Il
software si installa, come al solito, da
CD e crea una cartella in cui è montato
il pacchetto principale e una serie di li¬
brerie di supporto. In fase di prima in¬
stallazione il programma viene localiz¬
zato nella lingua di default del sistema
operativo, mentre se si sta effettuando
l'aggiornamento dalla versione 4 occor¬
re prelevare, dal sito, la libreria di sup¬
porto nella lingua prescelta. Sarà suffi¬
ciente espandere il file .zip che la con¬
tiene, e copiare i file così prodotti nella
root principale di Nero, per ritrovarsi
con tutto il software conversante nella
lingua di Dante.
Usare Nero è quanto di piu gradevo¬
le e immediato si possa pensare. I co-
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Il Wizard in azione, tanto semplice da richiedere solo due o tre click del mouse per portare a temine una completa sessione
di scrittura
I (ormati standard di registrazione
La lettura del manuale è molto interessante non solo come supporto all'uso del pro¬
gramma stesso ma perché si dimostra mezzo divulgativo interessante e completo riguar¬
do alle tecniche di masterizzazione. Come gli addetti ai lavori ben sanno, le conoscenze e
gli sviluppi tecnologici della materia sono legati direttamente alla evoluzione della cosid¬
detta Biblioteca Arcobaleno. Questo curioso nome deriva dal fatto che il primo standard,
realizzato nel 1980 da Sony e Philips, era descritto e illustrato in un manuale dalla coperti¬
na rossa Gli standard successivi hanno mantenuto, nella loro bibliografia, lo stesso for¬
mato, cambiando il colore della rilegatura. Si sono creati quindi standard denominati Red
Book, seguito da Yellow, Green, Orange, White e Blue
Il manuale è altresì interessante in quanto contiene una serie di appendici di indubbio
interesse riguardanti i mezzi d'uso, il gergo, i formati di registrazione, e la tecnologia stes¬
sa della registrazione. Insomma, un'opera interessante da leggere anche al di fuori delle
normali sedute di lavoro
mandi sono tutti li, e fanno proprio tut¬
to quello che ci si aspetta che facciano;
e, come buona misura, l'uso intensivo
della tecnica del drag&drop non può
che ulteriormente facilitare la cosa
Qualche parola, in breve, su come
si usa Nero, prima di descrivere le fun¬
zioni più avanzate introdotte nella ver¬
sione 5. Il programma può essere ge¬
stito in due modi; attraverso un Wi¬
zard tanto semplice da sembrare ba¬
nale. o seguendo direttamente tutte le
procedure di creazione. I risultati sono
gli stessi, ma seguire la seconda stra¬
da da un maggior senso di padronanza
dell'ambiente e, per certi versi, può
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
79
Nero Burning Rom 5.0
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Assumiamo il controllo della situazione, con la tecnica di realizzazione alternativa al Wizard Anche Qui si tratta di procedure del tutto intuitive e rapide da mettere
a punto
essere addirittura considerato diver¬
tente.
Bene, cominciamo; all'apertura
escluderemo l'uso del Wizard (vuoi ve¬
dere che alla nostra età ci serve anco¬
ra essere portati per mano), e il pro¬
gramma ci chiederà di indicare il tipo
di CD da realizzare. Le possibilità sono
diverse, ben dieci, a partire dalla co¬
piatura diretta alla creazione di CD dati
ibridi (ad esempio gestibili da sistemi
operativi differenti, tipicamente Mac e
Windows; è necessario un masterizza-
tore SCSI), alla produzione di CD video
e supervideo e, ancora, a CD di boot.
Ovviamente, il tutto, in multisessione
o in tecnica di duplicazione assoluta.
Dopo di che siamo praticamente
pronti al lavoro; l'ambiente si incari¬
cherà di realizzare il CD fino a prodotto
finito, stabilendo, se lo si desidera, an¬
che regole di comportamento. In parti¬
colare Nero può eseguire un test di
velocità di scrittura, stabilendo quella
più acconcia al mezzo utilizzato, e, co¬
me ulteriore precauzione, eseguire
una seduta di scrittura simulata, simu¬
lando l'intero processo senza però atti¬
vare il laser per la scrittura. In questo
modo, pur con tempi dilatati, il proces¬
so di scrittura può essere considerato
sufficientemente sicuro.
Le nuove
caratteristiche
della versione 5
La nuova versione introduce una se¬
rie di caratteristiche originali che mi¬
gliorano alcuni aspetti del programma
di cui si era, in precedenza, da parte
dei lettori, lamentata la carenza. Ecco¬
ne una descrizione sommaria:
• scrittura multipla; Il nuovo motore
del programma, completamente ri¬
scritto nel codice, ha potenzialità mul¬
titasking molto migliorate; oggi è pos¬
sibile scrivere, tra l'altro, su due ma-
sterizzatori contemporaneamente.
• scrittura di Cd SuperVideo; la dispo¬
nibilità di questo nuovo standard
(SVCD, estensione del VCD originale)
permette di usare la tecnica di com¬
pressione MPEG-2 con codifica a bi¬
trate variabile, con un miglioramento
elevato della qualità deH'immagine,
pur se a fronte di una riduzione dei
tempi di registrazione disponibili.
• creazione di video misti, con inseri¬
mento di immagini fotogramma per fo¬
togramma e di slideshow.
• presenza di più potenti filtri audio; è
possibile testare i filtri in tempo reale
e applicarne di multipli contempora¬
neamente. Una nuova funzione, il filtro
Karaoke, permette di cancellare le
tracce vocali dalla musica, e il tool Fa¬
ding applica questo effetto (sfumatura
dell'uno nell’altro) a due brani
• Sono finalmente supportate le co¬
siddette playlist MP3 (si ricorda che
questi file contengono liste di file au¬
dio in formato testo, editabili, quindi
con un normale editor ASCII). Il van¬
taggio è che quando un indice-lista di
tal fatta viene trascinato nella compila¬
tion di scrittura. Nero si incarica di rin¬
tracciare tutti i file da maneggiare e
gestisce l’intera operazione esoneran-
80
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Nero Burning Rom 5.0
La lineava di gestione delle operazioni, i lile della compilation, a sinistra, vanno aggiunti principalmente con la tecnica del drag&drop
Il covai editor incluso nel pacchetto, e capace di recuperare automaticamente i dati durante la fase di
copiatura o di realizzazione della compilation
do l'utente da ulteriori interventi.
• supporto database CD; in questa
versione vengono supportati database
di CD e titoli (il database è usato per
conservare il titolo del brano e il nome
dell'artista di un CD audio - queste
informazioni non sono generalmente
inserite in un CD musicale, a meno
che questo non contenga un CD text)
Se un Cd contiene un'informazione in
forma di CD text, alcuni lettori posso¬
no visualizzare titolo del brano e nome
dell'artista.
• supporto completo dei file VQ, file
audio compressi con bit-rate più basso
del formato MP3, ma con qualità del
suono sufficientemente comparabile. I
file VQ possono essere mescolati a
quelli MP3 e inseriti nella stessa com¬
pilation.
Conclusioni
Nero Burning Rom acquisisce, in
questa nuova versione, più avanzate po¬
tenzialità e un più ampio ventaglio appli¬
cativo senza rinunciare, neppure in po¬
co, a facilità d'uso e immediatezza di
rapporto causa-effetto.
Chi è abituato ai pacchetti bundle lite
inseriti in alcuni masterizzatori si ritro¬
verà in un altro mondo, dove tutto prati¬
camente si fa a punta di mouse (nella
maggior parte dei casi un'operazione di
copiatura si riduce a tre click).
Ma dietro a tanta facilità d'uso si tro¬
va un prodotto collaudato e a prova pra¬
ticamente d'errore. Fino a qualche tem¬
po era ben noto il problema legato alla
masterizzazione e rappresentato dalla
sempre presente spada di Damocle
che, pressoché imprevedibilmente, ca¬
deva a tagliare il processo di copiatura,
distruggendo e rendendo inutile un lun¬
go tempo di attesa della conclusione
del processo. Oggi gli errori in corso di
copia, grazie alla verifica della possibile
velocità e al processo completo di si¬
mulazione, sono virtualmente eliminati
e le nuove possibilità inserite nell'ultima
versione hanno aperto ancora di più il
ventaglio d'utilizzo di questo eccellente
prodotto. ^
Mettiamoci l'etichetta
Nel pacchetto di installazione è compreso anche il software Feurio Cover Editor, un
programma che permette di realizzare le etichette per i CD, prelevando automaticamente
i dati dalla fase di scrittura o di redazione della compilation oppure lasciando all'utente l'in¬
tera operazione. Si tratta di una piccola suite grafica, peraltro ben realizzata, che consente
di creare schede usando un'ampia messe di tool precostruiti e una piccola libreria di sim¬
boli utili, adattandoli ai formati tipici delle copertine cartacee dei CD, con tanto di linee
dei lembi di piegatura, e dorsetti precostruiti.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
81
di Raffaello De Masi
Due WebCam
per tutti gli usi
Nella vita ho avuto diversi hobby,
puntualmente tramontati; sono stato
meccanico dilettante, tiratore di mezza
schiappa, di quelli che chiudevano gli
occhi al momento del botto, collezioni¬
sta di pacchetti di sigarette e di lattine
piene di birra, che poi finivano puntual¬
mente fumate e bevute m periodi di
magra. L'unico hobby che non ho mai
avuto è stato quello della fotografia.
Quando vado in vacanza compro una
scatoletta di quelle "usa e getta ", la af¬
fido ad Anja, e il mio rapporto con la fo¬
tografia finisce lì. Ma , per una specie
di contrapassata pena, sono costretto
mio malgrado a scrivere per MCmicro-
computer e per a ritrovarmi, ogni tanto,
qualche telecamerma di cui parlare su
queste pagine.
Cosi eccomi di nuovo qui, a riparlare
di questi oggettini poco ingombranti
che, appollaiati come parrocchetti sul
monitor, mi guardano con occhio seve¬
ro, evidenziando il salvagente In vita,
ma esaltando l'occhio vigile e attento, il
naso volitivo, la fronte spaziosa che i
maligni dicono creata dalla caduta dei
capelli, e che invece sanno bene essere
segno dì intelligenza superiore alla me¬
dia.
Tranquilli, cari lettori, nessun penco¬
lo, in queste pagine non vedrete me in
costume da bagno Quindi potete lascia¬
re in giro la rivista a portata dei bambini.
E poi, non si spaventano più neppure
con Godzilla! Quindi eccovi i test di due
oggettini di pregio, qualità indiscussa e
caratteristiche, per certi versi, di inte¬
ressante originalità. Diverse nell'impo¬
stazione, si giustificano insieme date le
medesime esigenze cui sono mirate
Non c'è che da scegliere.
3Com
Home Connect
Eccola, una telecamera delle dimen¬
sioni di un pacchetto di sigarette, legge¬
ra (quasi 120 g, di cui però una metà è
rappresentata dal piedistallo, una pia¬
stra di plastica pesante che serve a da¬
re stabilita alla camera) semplicissima
da montare e orientare, dotata solo di
un pulsante di scatto-fissaggio e della
messa a fuoco, nera come Naomi, e do¬
tata di un software di installazione che
più semplice non si può, in puro stile
3Com-ex USRobotics.
Innanzi tutto, una parolina sulla confi¬
gurazione minima, occorre disporre di
una macchina Windows 95 OSR/2 o
successivo, un processore Pentium 166
MMX, 32 MB di RAM, 28 MB di spazio
libero su disco (necessari per il softwa¬
re di supporto), un accesso a Internet e
un modem per applicazioni di webcam
in linea. La telecamera non dispone di
un microfono incorporato.
Le caratteristiche interne sono di tut¬
to rispetto. L'obiettivo è un 4,9 mm con
messa a fuoco regolabile F:2.0 (posso¬
no essere montate lenti addizionali, ac¬
quistabili separatamente), dietro di cui è
montato un sensore CCD a colori, e la
velocità di ripresa è di 60 fps a 160x120
pixel. Il sistema di ripresa è sensibile al¬
le variazioni di luminosità deH'ambiente,
82
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Due WebCam per tutti gli usi
Digital Camera Wiener,
la vera applicazione prin¬
cipe dell'ambiente, con
le sue potenti funzioni o<
editing grafico
La 3Com Home Connect durante l’uso . questo è
l'aspetto della scrivania di un redattore di MC. no
commenti
con capacità di visualizzazione in condi¬
zioni d'illuminazione inferiori a 1 lux, e
regolazione automatica dei vari livelli
per la migliore gestione e visualizzazio¬
ne delle immagini.
I formati colore sono innanzi tutto il
True Color, a 16,8 milioni di colori (RGB
a 24 bit), IRGB555, . lo YUV16. I'YUV9
e il 256 (B/N a 8 bit). Queste caratteri¬
stiche sono supportate da un potente
algoritmo di compressione VLCE senza
perdita di dati . che gestisce altresi di¬
verse risoluzioni 1280 x 960 (con mi¬
glioramento attraverso software),
640x480, 352x288, 320x240, 176x144,
160x120 (già nominato) e 128x96 Per
quel che attiene alla gestione dell'espo¬
sizione, è previsto il controllo manuale e
automatico del guadagno e dell'ottura¬
zione, il bilanciamento automatico del
bianco (AWB), il bilanciamento manuale
del colore, i controlli di saturazione e al¬
tre funzioni. Le frequenze di scansione
variano da 60 a 4 Hz . passando attra¬
verso 50, 30. 25. 15. 12, giusto per no¬
minarne alcune.
Per quel che riguarda lo standard e i
protocolli supportati , ricordiamo che è
gestito l'H 323, e la camera è compati¬
bile con lo standard H 324 (con modem
conforme allo standard V90),e , manco
a dirlo, è supportato lo standard
TWAIN
Un software di pregio
Accanto a questa dotazione di prege¬
voli caratteristiche intrinseche si schiera
un software di tutto rispetto, oltre al
ReaIPlayer G2, necessario per la gestio¬
ne, anche se trasparente, nell'utilizzazio¬
ne. il primo pezzo forte è Picture Works
Live, di PictureWorks Ltd; ben noto per
esser presente in altre configurazioni,
PictWorks è un completo gestore di ri¬
presa continua e a fotogramma, che. uti¬
lizzando il driver di base della telecame¬
ra, permette di gestire la stessa in modo
semplice e senza eccessive preoccupa¬
zioni tecniche. E' sicuramente il primo
passo per raggiungere risultati di pregio,
e si giova di un "catalogo" delle immagi¬
ni scattate, editabile, aggiornabile e can¬
cellabile in qualsiasi momento. Una vol¬
ta scattata la foto o realizzato il filmato,
si può spedire, direttamente dall'interno
dell'applicazione, il file relativo per posta
elettronica, ed è letteralmente impres¬
sionante scoprire come la spedizione
possa essere personalizzata in vario mo¬
do. con formati
cartolina, messag¬
gi aggiuntivi scritti
e vocali. Insomma,
un bel vedere!
VidCap è l'appli¬
cazione 3Com
specificamente co¬
struita per la ca¬
mera. Le presta¬
zioni e la facilità
d'uso non sono
Picture Works Live
Cam in azione, oltre
che utilizzabile diretta¬
mente permette di
_ stendere i nostri pan¬
ni al sole ', se troviamo
un sito disposti ad
ospitarli
Video Capture e un'ap-
phcazione di base, mol¬
to semplice da gestire,
e destinata, solo all'ini¬
zio. ad avvicinare il
neohto a un ambiente
sconosciuto, senza
problemi e soverchie
preoccupazioni
paragonabili a quel¬
le del programma
precedente, anche
se alcune caratteri¬
stiche, come possi¬
bilità di scelta di ti¬
po di compressione
(CinePak per Win¬
dows 32 di Radius)
sono da tenere nel¬
la giusta considera¬
zione Interessante,
qui, anche la possi¬
bilità di catturare
una palette dell'am¬
biente (la struttura
colore-illuminazione-contrasto) da poter
eventualmente utilizzare in un secondo
tempo
Viviewer è. infine, l'applicazione prin¬
cipe del sistema, prodotta dalla Vista
Imaging Ine, configura un ambiente
d'editing molto raffinato e altamente
personalizzabile, con notevoli possibilità
di controllo, tra cui lancio delle riprese
timerizzato e autoscatto.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
83
Due WebCam per tutti gli usi
Conclusioni
3Com Home Connect è una teleca¬
mera USB di grande pregio, capace di
produrre istantanee e riprese di qualità
anche grazie all'elevato numero e grado
degli automatismi incorporati, Il suo
punto doi forza è la sensibilità anche in
presenza di condizioni di luce proibitive,
ma altrettanto grande è il software for¬
nito a corredo, rapido, efficiente, ben in¬
terfacciata con l'hardware, dotato di ca¬
ratteristiche d'editing e regolazione im¬
pensabili appena un anno fa, Insomma,
un prodotto di basso costo perfetta¬
mente in linea con quanto ci aspette¬
remmo da 3Com.
Creative
Video Blaster WebCam
Ed eccoci alla seconda telecamerina,
che ha davvero del rivoluzionario, per
certi versi. Vedremo, tra poco di cosa si
tratta. Prodotta dalla Creative, ha la
grandezza di una grossa saponetta, è
leggerissima (meno di 100 g, senza le
batterie) ed ha aspetto e funzionalità del
tutto inconsuete.
Abbiamo detto senza batterie, qual¬
che secondo fa, Infatti questa teleca¬
merina è portatile, anche se, in queste
condizioni, la quantità di materiale regi¬
strabile è, per forza di cose, limitata In
pratica la si stacca dal PC, si va in giro a
scattare foto come una normale fotoca¬
mera digitale, si torna a casa e si scari¬
ca tutto di nuovo sul computer Piu
semplice di cosi!
Una WebCam
da tenere in tasca
Ma procediamo con ordine; le carat¬
teristiche tecniche e funzionali dell’og-
Creative
Video Blaster Web Cam
Produttore e distributore:
Creative Labs, Strada 4 edificio A/3. 20090
Assago Mllanofiori (MI)
Tel; 02 8228161
Prezzo (IVA ine I;
L 299.000
WctiCuin Co Commi
I» m 1
W W.m»
Ò.o-
:Ativ;
W*
Live Cam m azione, puntala sulla poltrona del
buon De Masi, ma egli e a Ipanema, Naomi ha bi¬
sogno di abbronzarsi!
I vari setup del pacchetto principale, WebCam
GO. notevoli le opzioni disponibili
getto sono molto interessanti (ovvia¬
mente anche in considerazione della
classe del prodotto; non possiamo cer¬
to pretendere prestazioni da 3 mega¬
pixel) : dotata di un sensore a colori
VGA CMOS da 640x480 e di 4 MB di
memoria non volatile per la memoriz¬
zazione delle immagini, presenta, sul
dorso , un piccolo display numerico a
cristalli liquidi che incorpora un conta¬
tore che indica il numero delle immagi¬
ni disponibili e la modalità di cattura
delle immagini fisse.
Distribuiti sempre sul dorso e sul
frontale ci sono alcuni LED per indicare
lo stato d'alimentazione e di gestione
della videocamera, e un pulsante Sna-
pShot per la gestione delle istantanee.
L'obiettivo è interamente in vetro, a 5
elementi, com messa a fuoco regolabi¬
le da 14 cm a infinito, c'è un mirino ot¬
tico incorporato e un trasduttore piezo
per i segnali audio. Il selettore di scat¬
to adotta quattro modalità di cattura
delle immagini fisse, con istantanea
singola, istantanee multiple (numero
delle immagini da scattare e intervallo
tra le stesse), istantanee programmate
(l'utente definisce un ritardo - la corri¬
spondenza più comune è una foto con
l'autoscatto), istantanee multiple pro¬
grammate (con scelta del numero del¬
le immagini, intervallo tra le stesse, e
ritardo).
Quando scollegata dal sistema la
camera è capace di catturare fino a 72
immagini fisse a 640x480 pixel.
Quando alimentata da due batterie
alcaline, il numero di istantanee salirà
a 300; le immagini sono memorizzate
in formato JPEG.
Quando è collegata al PC, la camera
cattura filmati a velocità variabili dai 30
ai 15 fotogrammi per secondo, in base
alla risoluzione scelta, che può andare
84
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Due WebCam per tutti gli usi
da 640x480 ai 160x120 pixel. La sensi¬
bilità minima è di 6 lux. il controllo
dell'esposizione e il bilanciamento del
colore sono automatici, il campo visivo
è di 62 gradi e la profondità di campo
varia da 75 mm a infinito.
Il software di corredo si basa su due
applicazioni fondamentali, WebCam
GO Control e WebCam Monitor. Il pri¬
mo è l'ambiente principale di cattura
ed editing, e gestisce tutti i parametri
d'uso e configurazione non solo della
qualità ma anche dei tempi e dei modi
di cattura (selftimer, compressione, ti¬
po di cattura audio, formato video, pro¬
prietà della camera gestite in modo
manuale). L'altro software è un vero e
proprio programma di gestione di
WebCam live, necessariamente sem¬
plice, e con una serie di piccole utility
destinate a consentire un uso imme¬
diato della camera come periferica di
monitoraggio ambienti, con possibilità
di lancio del monitoraggio in caso di
eventi particolari (ad esempio, parten¬
za dello screen saver o lancio di Inter¬
net)
Ancora, questa Creative WebCam è
accompagnata da un pacchetto di edi¬
WebCam Monitor, per monitorare in continuo am¬
bienti e punti particolari, la prossima volta che an¬
date in un wc di un albergo
ting grafico, che definire divertente sa¬
rebbe come mimmo poco. Questo raf¬
finato prodotto della Polaroid, Photo-
Max 2 (che incorpora pacchetti sussi¬
diari come Photo-
Fantasy2), per-
ritoccare le immagini catturate, di
creare album con le istantanee, di ap¬
plicare effetti speciali, come inserire la
nostra faccia sulla statua della libertà o
al centro di un biglietto da un dollaro.
Garantite ore di divertimento e inventi¬
va a tutto spiano.
Conclusioni
Creative Video Blaster WebCam è
una pregevole telecamerina tuttofare,
che ha come carta vincente la portabi¬
lità; nelle nostre prove ha deciso di non
collaborare con la SoundBlaster Live!
montata sulla nostra macchina, ma po¬
trebbe esserci stato un conflitto nei dri¬
ver dovuto a cause esterne, visto che è
ben difficile pensare che figli della stes¬
sa madre non vadano d'accordo.
Meno sensibile della precedente,
con un capture rate più lento e con una
qualità più difficile da mettere a punto
(nonostante l'obiettivo dichiaratamente
più raffinato), riesce però, una volta su¬
Diamo sfogo alla fanta¬
sia, indovinate chi e
miss Atnpalda?
perata la fase iniziale di messa a punto
e d'acquisizione della padronanza del
software, a produrre servizi e risultati di
grande effetto e valore. Ed è da ricor¬
dare anche la presenza, sul CD, di Me-
diaRmg, il software per la comunicazio¬
ne telefonica via Internet.
Ma la sua carta vincente è senza
dubbio la portabilità; pensare di poter
portare appresso una fotocamera digi¬
tale da cento grammi, capace di scatta¬
re un centinaio di immagini, a un prez¬
zo in fondo piu che ragionevole, senza
per questo rinunciare alle funzioni di
una vera telecamera, non è cosa di tutti
i giorni.
fi®
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
85
di Andrea Montesi
OverView
Panasonic
ToughBook CF-27
Gli articoli dedicati a nuovi notebook
iniziano di solito con una breve disserta¬
zione su quanto questo genere di pro¬
dotto sia ormai entrato a far parte della
nostra vita di tutti i giorni; sulla sua ob¬
soleta connotazione di prodotto d'élite
fortunatamente non più rispondente a
realtà; sui vantaggi inconfutabili portati
in molti campi di lavoro dalla disponibi¬
lità di un computer portatile, eccetera,
Tutto questo per arrivare all'inevitabile
conclusione per cui l'apparecchio pre¬
sentato nella circostanza incarnerebbe
la summa di questi vantaggi nella loro
massima espressione, convincendo il
lettore di trovarsi di fronte all'esatta ma¬
terializzazione dei suoi inconfessabili so¬
gni informatici.
Questa volta voglio andare controcor¬
rente e dire subito che: il computer di
cui vi sto per parlare ha ben poco a che
vedere con i notebook che siamo gene¬
ralmente abituati a vedere, non incorpo¬
ra lo stato dell'arte nel campo di proces¬
sori, memorie di massa o periferiche di
vario genere, ha un prezzo abbastanza
alto e solo pochi tra voi potranno, prima
delle fine di questo articolo, scoprirsi
realmente interessati al suo acquisto!
Dov'è il trucco? Naturalmente non è
impazzito nessuno, né al settore marke¬
ting della Panasonic né nella redazione
di MCmicrocomputer. almeno che io
sappia. Il ToughBook CF-27, di cui ci ap¬
prestiamo a fare la conoscenza, è sem¬
plicemente (si fa per dire) il più evoluto
esempio di notebook "da campo", pro¬
gettato cioè per rispondere alle strin¬
genti specifiche MIL-STD 81OE: un pro¬
tocollo di test standard atti a valutare le
Notebook MIL-STD
Panasonic ToughBook CF-27
Pentium II 300, 64 MB SDRAM, HD 6,4 GB.
LCD touch-screen 12,1" TFT; Bau LitlON,
2.5 MB RAM Video. Win 95
Produttore
Panasonic
www.Danasomc.il;
Prezzo (IVA esclusa):
L. 9 500 000
1+300.000 lire per la versione
con Windows NT 4.01
caratteristiche di robustezza ed affidabi¬
lità della macchina nelle più dure condi¬
zioni di lavoro, pensati espressamente
per le esigenze delle forze armate sta¬
tunitensi.
Un computer quindi destinato a di¬
ventare un punto di riferimento nel set¬
tore per quanto riguarda la resistenza
ad urti, vibrazioni, polvere, acqua e
quant'altro possa malauguratamente
compromettere l'efficienza di un PC in
ambienti di lavoro all'aria aperta. Senza
che questo significhi però dover rinun¬
ciare ad una configurazione sufficiente-
mente potente, in grado di soddisfare
egregiamente le più comuni esigenze
dell'utente in termini di velocità d’ela¬
borazione, capacità e scalabilità, preve¬
dendo anzi in più il CF-27 un efficientis¬
simo touch-screen. Le tipologie d'im¬
piego per un prodotto con queste carat¬
teristiche sono numerose e riguardano
attività lavorative molto diverse tra loro,
spesso non cosi atipiche come si po¬
trebbe essere portati a pensare
Il Panasonic CF-27 si basa su proces¬
sore Intel Pentium II 300 MHz e chi-
pset Intel 440DX, con 64 MB di
SDRAM installati, ampliabili fino a 192
MB; disco rigido da 6 GB; display a ma¬
trice attiva da 12,1" con touch-screen;
due slot PCMCIA di tipo II, ovvero uno
di tipo III; batteria agli ioni di litio da 3
ore massimo di autonomia; scheda gra¬
fica NeoMagic 2200 con 2,5 MB di me¬
moria video e sistema audio Yamaha
744 Sound Blaster PRO compatibile
A prima vista
Il notebook è costruito interamente
in lega di magnesio, per un peso com¬
plessivo dell'apparecchio leggermente
superiore alla media (3,5 kg) ma comun¬
que accettabile a fronte di una valuta¬
zione complessiva dei benefici che l'uti-
86
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Notebook MIL-STD Panasonic ToughBook CF-27
Due robusti sportelli basculanti, con apertura controllata da un nottolino a molla, sono posti a protezione degli slot laterali destinati ad ospitare i drive per tloppy o CD
lopzionalel da un lato e le PC-Card dall'altro L imbottitura m gommapiuma per le parti mobili ed un sistema interno di ammortizzatori garantiscono la massima prote¬
zione anli-shock per questi dispositivi All'estremità del lato destro sono visibili il nottolino d'accensione la presa d'alimentazione e la porta ad infrarossi da 4 Mbps
lizzo di questo materiale, molto più resi¬
stente della normale plastica, comporta
La comodità nel trasporto è comunque
garantita dalla maniglia mobile integra¬
ta. saldamente bloccata al case sul lato
anteriore da due robuste viti ma even¬
tualmente smontabile con facilità me¬
diante la rimozione delle viti stesse. Alla
maniglia sono inoltre assicurati due gan¬
ci per l'eventuale uso di una cinghia a
tracolla con moschettoni.
A prima vista il CF-27 mette un po' in
soggezione con il suo aspetto insolito,
dalle forme fredde e coriacee; vedendo¬
lo chiuso ricorda un po' certe famigera¬
te valigette presidenziali di tanti film
apocalittici sulla guerra atomica. Lo
apriamo agendo su un gancio metallico
a molla posto verticalmente sul lato
frontale ed il display TFT, dalla risoluzio¬
ne massima di 800x600 pixel per 16,8
milioni di colori, dà subito una sensazio¬
ne di estrema solidità, incassato in una
spessa e robusta cornice. Lo schermo è
in effetti ottimamente protetto, oltre
che dal mobile in lega vero e proprio,
anche da un sistema interno di ammor¬
tizzatori in grado di assorbire molto be¬
ne gli eventuali urti e da uno strato
esterno impermeabile per la resistenza
all'acqua. La luminosità è ottima, con
una tecnologia di contrasto studiata per
garantire la migliore visibilità anche in
piena luce solare ed un trattamento an-
ti-riflesso in grado di ridurre il riverbero
al solo 0.5% della luce incidente. La ta¬
stiera, con tasti a dimensioni naturali, ri¬
sulta estremamente comoda e gradevo¬
le nell'uso così come il touch-pad; la
particolare progettazione di questi di¬
spositivi mirata alla loro completa im¬
permeabilizzazione non comporta appa¬
rentemente alcuna conseguenza sul
piano dell'efficienza. Il CF-27 installa an¬
che un software proprietario per l'utiliz¬
zo del touch-pad a mo' di tavoletta grafi¬
ca, un'utility dalle funzionalità apparen¬
temente limitate ma che può rivelarsi
decisamente comodo ad esempio per
la digitalizzazione di una firma.
La resistenza all'acqua e ai liquidi in
generale riguarda l'intero mobile dell'ap¬
parecchio ed anche le porte, gli slot ed i
connettori integrati sono sigillati in modo
da salvaguardare il CF-27 in tutte le sue
componenti. Gli stessi accorgimenti che
proteggono il ToughBook CF-27 dai liqui¬
di lo mettono inoltre al riparo da eventua¬
li danni dovuti a polvere e sabbia.
Nei dettagli
Sul fianco sinistro dello chàssis è po¬
sizionato il Multimedia Pocket, l'unica
bay per memorie esterne integrata, che
nella versione base del CF-27 (quella ar¬
rivataci in prova) vede la presenza del
drive per floppy disk. Il dispositivo incor¬
porato è protetto da uno sportellino ba¬
sculante. controllato da un nottolino a
molla e rivestito internamente in gom¬
mapiuma per la massima protezione da¬
gli urti. Tutte le porte ed i connettori
esterni del notebook prevedono questo
efficace sistema di difesa; sul lato de¬
stro infatti, a fianco del pulsante d'ac¬
censione e della porta IrDA, è presente
uno scomparto analogo nel quale trova¬
no posto gli slot PCMCIA, molto incas¬
sati e quindi meno facilmente raggiungi¬
bili rispetto a quanto non siamo abituati
a vedere ma certamente molto meglio
protetti dagli agenti esterni. La mancan¬
za di fessure nell'anta costringerebbe
però, utilizzando PC-Card "cablate" co¬
ca capacita del CF-27 di resistere alle intemperie si concretizza anche in un 'accurata impermeabilizzazione
di tutte le parti sensibili . Non fanno eccezione la tastiera ed il touch-pad integrato, che non mostra perù al¬
cuna perdita in efficacia e sensibilità Lo stesso dispositivo di puntamento può essere utilizzato alla stregua
di una piccola tavoletta grafica, grazie al software Panasonic Hand Wnting precaricato,
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
87
Notebook MIL-STD
me nel caso di adattatori LAN o mo¬
dem, a lavorare con lo sportello di pro¬
tezione aperto aumentando così inevita¬
bilmente la vulnerabilità di quest'ultimo.
Una finestrella a scorrimento laterale è
stata invece prevista sullo sportello po¬
steriore. che si estende per tutta la lun¬
ghezza del computer a protezione dei
vari connettori integrati, consentendo
cosi anche l'accesso alla sola porta pro¬
prietaria per il collegamento al port-re-
plicator opzionale. Oltre a questa, il Pa¬
nasonic CF-27 integra sul retro una por¬
ta PS/2, una USB, ingresso e uscita au¬
dio, connettore SVGA standard per il
collegamento di un monitor esterno con
risoluzione massima in uscita di
1280x1024, porta parallela e porta seria¬
le. Anche la presa per l'alimentazione
dalla rete elettrica, situata all'estremità
Grazie alla sua robu¬
stezza e alla resi¬
stenza agli agenti at¬
mosferici il Tough-
Book CF-27 non ne¬
cessita dell'ulteriore
protezione normal¬
mente rappresentata
da una borsa: le ope¬
razioni di trasporto
sono peraltro con¬
sentite da una solida
maniglia integrata,
eventualmente sepa¬
rabile con facilita dal case, dotata anche di ganci per l'eventuale utilizzo di una cinghia a tracolla. Il sistema
di blocco del notebook è costituito da un robusto gancio verticale in lega.
sibile per aumentarne quanto più possi¬
bile la resistenza. La batteria al litio, ro¬
busta e abbastanza leggera, posta alla
sinistra dello slot per la memoria
SDRAM supplementare, può essere
molto facilmente estratta e sostituita
Anche il tato posteriore 6 completamente protetto da un ampio sportello basculante, dietro il quale sono vi¬
sibili la porta PS/2 per mouse o tastiera esterni, il connettore USB, le prese /ack per ingresso e uscita au¬
dio, il connettore per il port-replicator opzionale, la porta SVGA per monitor esterno, parallela e seriale Una
finestrella a scorrimento laterale consente l'utilizzo del port-replicator anche a sportello chiuso.
posteriore del lato destro, quando non
utilizzata è isolata dall'esterno grazie ad
un tappo in gomma ancorato al mobile.
Tutte le componenti che debbano
per qualche motivo essere raggiungibili
dall'utente, come batteria, memoria o
disco rigido, sono posizionate nella par-
Lo stesso dicasi per il disco rigido, posi¬
zionato a destra e dotato anche di una
linguetta in gomma preposta allo scopo,
per il quale è naturalmente prima ne¬
cessario scollegare il cavo dati, opera¬
zione comunque che non presenta alcu¬
na difficoltà.
dello schermo.
Altri kit opzionali dalle caratteristiche
strettamente attinenti alle particolari ti¬
pologie d'impiego del portatile sono
quello per la retroilluminazione della ta¬
stiera, utile per l’impiego della macchi¬
na in ambienti bui, ed il sistema di ri-
scaldamento dell'hard disk per l'utilizzo
del notebook anche a temperature infe¬
riori agli zero gradi centigradi.
È naturalmente prevista l'aggiunta di
un lettore CD-ROM 24x, o DVD-ROM
2x, da inserire nel Multimedia Pocket in
alternativa al drive floppy. Un cavo adat¬
tatore anch'esso opzionale consente
inoltre di collegare il lettore floppy alla
porta parallela per un suo utilizzo ester¬
no contemporaneo al drive CD¬
ROM/DVD-ROM (è anche disponibile il
Super Floppy Drive da 120 MB, sempre
per l'inserimento nel Multimedia
Pocket). Il portatile viene venduto con
preinstallato il sistema operativo Win¬
dows 95 o, per un piccolo sovrapprez¬
zo, Windows NT 4 ed è accompagnato
da una garanzia di tre anni Carry-in. La
dotazione completa è ridotta all'osso e
comprende, oltre all’alimentatore, i soli
dischi di ripristino, il manuale d'uso e la
licenza del sistema operativo.
Cui prodest?
te inferiore del case ed accessibili sem¬
plicemente spostando due nottolini
scorrevoli presenti sul lato anteriore del¬
la macchina, senza perciò dover ricorre¬
re ad un cacciavite. È quindi possibile ri¬
muovere il pannello di copertura che
impegna metà della superficie inferiore.
Tutte le unità integrate sono dotate di
supporti in grado di proteggerle dai col¬
pi; il disco rigido in particolare, il compo¬
nente che maggiormente risente degli
urti e delle vibrazioni, è inserito all'inter¬
no di un blocco in lega metallica e im¬
merso in uno speciale composto plasti¬
co per un assorbimento quasi totale
dell'energia cinetica indesiderata. I con¬
nettori interni poi sono tutti di tipo fles¬
Espansioni
La configurazione standard di questa
macchina può facilmente rivelarsi insuf¬
ficiente per le esigenze dell'utente,
mancando ad esempio di un lettore CD
di qualunque genere, ma le possibilità
di espansione rivelano qualche interes¬
sante opportunità. Come quella d'instal¬
lare un modulo di comunicazione wire¬
less: una scheda modem/fax GSM
9600 incorporata - che non vada quindi
ad occupare uno slot PC-Card - per l'ac¬
cesso ad Internet con tanto di antenna
a scomparsa integrata sul lato sinistro
Qual è insomma il target di questo
prodotto? Quali gli ambienti di lavoro ed
i relativi professionisti per i quali il CF-
27 è stato pensato e costruito? La do¬
cumentazione della casa madre descri¬
ve in modo dettagliato i brillanti risultati
conseguiti da questo apparecchio nei
test militari americani per la valutazione
della resistenza a cadute, temperature
estreme, vibrazioni e contatto con liqui¬
di e sabbia; ma un campo di battaglia
non è certamente il solo luogo in cui
l'impiego del nuovo ToughBook possa
rivelarsi vantaggioso. Le situazioni in cui
un notebook di questo tipo possa dimo¬
strarsi utile sono molte più di quanto
non si sia inizialmente portati a pensare:
88
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Notebook MIL-STD
Niente viti, please I
due nottolini a scorri- I
mento laterale posti I
sul lato frontale per- I
mettono di sbloccare I
facilmente il pannello I
inferiore del note- I
book ed accedere co- |
si alle componenti tn- '
terne La batteria al li¬
tio, leggera e robu¬
sta, può essere cosi 1
molto semplicemen¬
te estratta e sostituita; cosi come il disco rigido, dotato di apposita linguetta in gomma, inserito in un bloc¬
co d’acciaio e circondato da un gel protettivo, distinguibile negli angoli per la massima resistenza del dispo¬
sitivo agli urti Al centro 6 visibile lo slot per l'espansione della memoria SDRAM
non stiamo parlando insomma di un
computer pensato esclusivamente per
il corpo dei marines, ma di un prodotto
dai mille possibili impieghi anche e so¬
prattutto in ambito civile.
Un cantiere edile, una cava, una mi¬
niera, un'imbarcazione: sono solo alcuni
dei posti di lavoro dove un portatile con
le specifiche del ToughBook CF-27 pos¬
sa garantire una sicurezza impensabile
per altri notebook non specificamente
progettati allo scopo. E se anche a voi è
capitato almeno una volta di vedere un
portatile danneggiato a causa di una ca¬
duta in terra, o per incidenti di altro ge¬
nere procurati da voi o dai vostri colle¬
ghi, pur appartenendo a categorie lavo¬
rative per così dire... sedentarie, non vi
sarà difficile immaginare a quale difficile
esistenza siano costretti i computer in
una qualsiasi delle ambientazioni sopra
elencate.
A rendere questo apparecchio il si¬
stema ideale per ambienti critici, oltre
alla solidità delle sue componenti, c'è la
sua grande adattabilità alle necessità
contingenti, grazie ad esempio alla ca¬
pacità di comunicazione wireless fornita
dal modulo GSM o alla possibilità di la¬
vorare tanto in condizioni di scarsa visi¬
bilità, con il modulo di retroilluminazione
della tastiera, quanto in quelle di illumi¬
nazione eccessiva. La tastiera e la peri¬
ferica di puntamento impermeabilizzate
permettono di utilizzare il PC anche con
le mani bagnate o sporche senza corre¬
re il rischio di danneggiarlo, cosa che
può rivelarsi utile in molte situazioni
d’emergenza. Laddove si determini una
particolare urgenza nel sostituire la bat¬
teria o rimuovere il disco rigido, il Tou¬
ghBook CF-27 permette di accedere e
rimuovere molto rapidamente queste
componenti senza pericolo. Cercando di
stilare un elenco delle professioni che
possano trarre reali vantaggi da un pro¬
dotto simile non potremmo non citare
anche paramedici, agenti di pubblica si¬
curezza, vigili del fuoco, tecnici della
protezione civile, geologi o reporter. Se
provaste anche voi ad aggiungere delle
voci a questo elenco, sono certo che
prima o poi finireste per includere an¬
che il mestiere di alcune tra le vostre
conoscenze: non Rambo o Indiana Jo¬
nes. dunque, ma persone comuni con
un lavoro in fondo ab¬
bastanza comune, so-
lo un po’ più rischioso
per la "salute" di un
povero notebook!
denti e costanti rischi di danneggiamen¬
to, dove un sistema della robustezza
del CF-27 consentirebbe quindi di ab¬
bassare notevolmente il TCO (Total Co-
st of Ownership) del parco macchine
notebook II design dell’apparecchio,
che ha come scopo centrale la sua
massima resistenza agli accidenti (intesi
anche come imprecazioni da parte del
proprietario in caso di danno!), compor¬
ta naturalmente un aumento del rappor¬
to peso/dimensioni e qualche rinuncia
dal punto di vista delle periferiche inte¬
grate e delle dimensioni del display. Ma
non è possibile alcun genere di parago¬
ne tra questo tipo di prodotto ed un nor¬
male notebook all-in-one o ultraportatile
dell’ultima generazione, progettati per
utilizzi completamente differenti e con
costi di produzione lontanissimi da quel-
Conclusioni
Partiamo dunque
dal presupposto che il
CF-27, come del resto
qualunque altro note¬
book costruito per ri¬
spondere alle strin¬
genti specifiche MIL-
STD 81OE. è un pro¬
dotto di nicchia che
non dovrebbe rivestire
alcun interesse per
l’utente medio, inteso
come colui o colei che
viva il computer porta¬
tile come un "sempli¬
ce" apparecchio per
uso di tipo domestico
o d’ufficio. Sempre
naturalmente che non
si tratti di un appassio¬
nato di sport estremi
e corsi di sopravviven¬
za!
Le caratteristiche di massima sicu¬
rezza ed affidabilità, inoltre, si pagano: il
prezzo inevitabilmente piuttosto eleva¬
to. assolutamente accettabile per un
budget aziendale e in ambienti di lavoro
a rischio dove i costi d'acquisto sareb¬
bero così ammortizzati dall’eliminazione
di molti eventuali danni alla macchina
con conseguenti costose riparazioni, si
rivelerebbe impensabile altrimenti. Il
prodotto è quindi rivolto a quanti, azien¬
de o enti pubblici, necessitino effettiva¬
mente di personal computer portatili da
utilizzare in situazioni di lavoro con evi-
II display TFT da 12.1 con interfaccia touch-screen, e l'esempio più chiaro
della robustezza dell'intero sistema il corpo dello schermo comprende una
spessa cornice interamente in lega di magnesio ed il display 6 internamente
ancorato ad un insieme di ammortizzatori anti-urto Uno strato impermeabi¬
le esterno protegge inoltre il dispositivo LCD dall'eventuale contatto con li¬
quidi o polvere La visibilità è comunque ottima anche alla luce del sole, gra¬
zie ad un efficace sistema di contrasto, al trattamento anti-riflesso ed alla lu¬
minosità del display, maggiore rispetto a quella dei precedenti modelli.
li del Panasonic in esame. Nel comples¬
so il CF-27, oltre a prevedere un insie¬
me di caratteristiche atte a rispondere
perfettamente allo scopo per il quale è
stato pensato, continua ad offrire una
più che buona comodità d’uso, con un
display dal contrasto eccellente, per
una visibilità complessiva in grado di far
dimenticare i "soli” 12 , 1 ” della diagona¬
le; con una digitazione all’altezza delle
migliori tastiere di notebook in circola¬
zione e con un touch-screen sensibilis¬
simo che con l’abitudine può far sem¬
brare superfluo il pur comodo touch-pad
integrato. «e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
89
O'VerVieVi,
di Andrea Montesi
Waitec Shuttle
CD-RW
Non molto tempo fa poteva capitare
di udire voci insistenti su una possibile,
imminente scomparsa dal mercato dei
masterizzatori ATAPI: l'estinzione, se¬
condo i soliti ben informati, avrebbe co¬
stituito un fenomeno fisiologicamente
inevitabile a causa della minore affidabi¬
lità di questi dispositivi rispetto a quella
dei più pregiati cugini SCSI, tanto da
prevedere i primi un set di caratteristi¬
che a detta di molti ai limiti estremi del¬
le specifiche.
Lo spauracchio di tutte le masterizza¬
zioni, l'odiato e temuto messaggio di
"buffer underrun error". foriero dell'in¬
desiderata creazione di un nuovo, lucci¬
cante sottobicchiere per le nostre tavo¬
le (o, in questi giorni, di un inutilissimo
specchietto anti-autovelox per il lunotto
deH’automobile - diavoleria italica degna
delle peggiori leggende metropolitane)
era in effetti solito presentarsi con mag¬
giore frequenza nel caso dei dispositivi
IDE, principalmente a causa di un tran¬
sfer rate complessivo troppo basso in
rapporto alle dimensioni del buffer inte¬
grato nell'apparecchio. L'operazione di
masterizzazione, infatti, deve procedere
dall'inizio alla fine senza soluzione di
continuità ed è per questo fortemente
legata alla capacità del sistema di forni¬
re un flusso di dati costante verso il
supporto di destinazione. Problemi di
lettura dal CD di origine o dal disco rigi¬
do (magari perché semplicemente mol¬
to frammentato) finivano troppo spesso
per portare al buffer del masterizzatore
meno dati di quanti la memoria tampo¬
ne stessa non ne cedesse nello stesso
tempo, portando inevitabilmente al
blocco del processo. Tra le operazioni
maggiormente incriminate era natural¬
mente la copia da disco a disco, soprat¬
tutto nel caso in cui tanto il lettore
CD-RW Shuttle 8-4-32
Produttore:
Waiiec
www waiiec corri
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AHTEC S p.A.
Via Aldobrandeschi 47
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Tel. 06 665001
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Prezzo UVA esclusa! I 370.000
quanto il registratore fossero unità ATA-
Pl, a causa dell'eccessiva occupazione
della CPU e del bus IDE richiesta da ta¬
le procedura. Così, nel computo finale
costi-benefici che caratterizzava questa
famiglia di prodotti, il vantaggio di un
prezzo d'acquisto nettamente inferiore
rischiava di venire azzerato da una mes¬
se di compact disk bruciati e dalle con¬
seguenti spese farmaceutiche per le
opportune scorte di calmanti.
I fatti, come spesso accade, hanno fi¬
nito per smentire le voci catastrofiche,
per la felicità soprattutto di quanti pos¬
siedano un computer privo di controller
SCSI (e sono ancora tanti) e non si deb¬
bano vedere costretti ad acquistarne
uno il giorno in cui finalmente decidano
di dotarsi di un masterizzatore. Grazie
dunque ad un prezzo complessivo note¬
volmente ridono, alla maggiore sempli¬
cità di installazione e a prestazioni ormai
quasi all'altezza dei dispositivi SCSI, i
drive CD-R e CD-RW ATAPI hanno or¬
mai perso la connotazione di "scelta di
ripiego”, arrivando a costituire una vali¬
da concorrenza per prodotti tuttora sicu¬
ramente più accreditati ma caratterizzati
allo stesso tempo da costi nettamente
maggiori. Le ragioni dell'inversione di
tendenza sono da ricercarsi, oltre che
nel naturale "debunking” di valutazioni
spesso infondate o ingigantite oltre mi¬
sura, nell’evoluzione delle interfacce
IDE che possono oggi avvalersi ad
esempio della tecnologia UltraDMA, più
veloce ed efficiente, e di dischi rigidi al¬
tamente performanti. È evidente però
che all'interno di questo contesto la ve¬
ra chiave di volta è costituita dall'unità
CD-writer vera e propria.
A proposito perciò di qualità, efficien¬
za, costi ridotti e semplicità d'uso, par¬
liamo un po' della nuova proposta Wai¬
tec nel campo dei CD-RW: lo Shuttle 8-
4-32. Si tratta appunto di un dispositivo
interno ad interfaccia E-IDE/ATAPI e ca¬
ricamento a tray dal costo notevolmen-
90
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Waitec Shuttle CD-RW
/ Waitec Shuttle dal punto di vista delle connessioni si presenta molto lanvliarmente come un normale dri¬
ve per CD-ROM. la semplicità di installazione e configurazione ó uno dei vantaggi offerti dai dispositivi ad
interfaccia IDE
te contenuto ma dalle prestazioni eccel¬
lenti, in grado di soddisfare qualsiasi
esigenza in termini di velocità ed affida¬
bilità. Il Waitec Shuttle integra un consi¬
stente buffer di 2 MB in grado di assi¬
curare un buon margine di sicurezza du¬
rante le operazioni di masterizzazione,
anche alle velocità massime di 8x in
scrittura o 4x in riscrittura.
Nelle prove effettuate lo Shuttle ha
mostrato di non avere molto da invidia¬
re ai dispositivi di fascia alta: decisa¬
mente affidabile anche se sottoposto a
stress da multitasking intensivo in fase
di registrazione. In questi casi qualche
raro problema in scrittura alla sola velo¬
cità di 8x, facilmente risolvibile con una
riduzione di tale velocità se intercettato
per tempo in fase di prova (operazione
consigliabile sempre e comunque), può
essere considerato un compromesso
più che accettabile nella valutazione
complessiva del rapporto qualità/prezzo
del prodotto. Restano comunque validi
tutti i principali accorgimenti per un
buon utilizzo di un CD-writer IDE: evita¬
re quindi di collegare il dispositivo sullo
stesso canale di un disco rigido, mante¬
nere quest'ultimo deframmentato e li¬
mitare al massimo l’uso del computer
durante la masterizzazione, soprattutto
alle più alte velocità di scrittura, termi¬
nando se è il caso quanti più processi
residenti in memoria possibile.
La minore disponibilità di software
dedicato rispetto ai CD-R/CD-RW SCSI
ha continuato a lungo ad essere tra i
principali limiti alla diffusione dei maste¬
rizzatoti IDE, ma anche in questo senso
le cose stanno rapidamente cambiando:
a fronte della crescente affidabilità di
questi apparecchi, tutti i principali pro¬
grammi di masterizzazione riconoscono
e supportano oramai la stragrande mag¬
gioranza dei registratori ATAPI delle
marche più importanti. Il software in
bundle con il Waitec Shuttle è infatti
l'eccellente Nero della tedesca Ahead,
giunto ormai alla versione 5: alle già ric¬
che caratteristiche di questo program¬
ma. che consente anche di salvare di¬
rettamente su CD gli eventuali backup
di sistema, si è aggiunto nelle ultime re-
lease l’immancabile wizard, essenziale
nelle caratteristiche e simpatico nella
grafica come si conviene a questo ge¬
nere di interfaccia.
Lo Shuttle è in grado di leggere tutti i
formati CD esistenti ad una velocità
massima di 32x, per un transfer rate
cioè di 4,8 MB/s, e con un tempo me¬
dio d'accesso di 125 millisecondi. Il dri¬
ve consente l’installazione anche in po¬
sizione verticale.
Se fino ad ora avevate pensato che
un budget limitato non consentisse di
avventurarsi nel mondo delle masteriz¬
zazioni con sufficienti garanzie, questa
potrebbe essere l'occasione per cam¬
biare idea. Un consiglio banale per ter¬
minare: se il vostro PC è collegato ad
uno o più dischi di rete ricordate sem¬
pre di trasferire sulle unità locali i file
che vi interessano per un eventuale ma¬
sterizzazione prima di dare il via alla
"cottura".
Soprattutto se non state utilizzando
un supporto riscrivibile! Può sembrare
scontato, ma l’abitudine (in questo caso
a lavorare in una LAN) e la distrazione
portano talvolta a commettere errori im¬
prevedibili, come quello di trascurare la
sostanziale differenza tra unità locali e
unità remote, con tutti i rischi in più che
il masterizzare "da rete" comporta. Par¬
lo naturalmente - ahimè - per esperien¬
za recente. «B
Dal sito Web della Waitec é possibile scaricare tanto gli aggiornamenti del firmware per i singoli prodotti
hardware quanto gli eventuali upgrade dei software di masterizzazione per la loro piena compatibilità con
gli apparecchi della società olandese.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
91
Òverview
di Andrea Montesi
j
Asus AGP-V7700
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Gigatexel processati al secondo, 200
MHz di clock, risoluzione di 2048x1536
pixel a 75 Hz: numeri impressionanti
quelli che introducono il nuovo processo¬
re grafico di NVIDIA, il GeForce2 GTS -
alias NV15 - cuore della nuova scheda
AGP 4x di casa Asus. La V7700 è uno
dei primi adattatori grafici ad installare il
nuovo chip dell'azienda californiana, di¬
retta concorrente della 3dfx e delle sue
schede Voodoo basate su processori
VSA-100.
Il GeForce2 GTS, dove GTS sta a si¬
gnificare Giga Texel Shading, è il primo
chip grafico (o GPU - Graphic Processing
Unii, termine adottato dai produttori a
partire dal precedente GeForce 256) a
superare per l'appunto la barriera del mi¬
liardo di texel al secondo nel fili rate:
1600 milioni di texel. per l'esattezza. Ma
forse è il caso di fare un piccolo passo in¬
dietro e spiegare un po' di terminologia.
Il texel (texture-element) è l'unità fonda-
mentale del rivestimento (un bitmap 2D)
di un oggetto tridimensionale, della tex-
ture appunto; lo shading è parte del pro¬
cesso di rendering, di produzione per co¬
sì dire delle immagini 3D, in cui i poligoni
primitivi che le compongono vengono
"colorati"; con fili rate, infine, si intende
la velocità d'elaborazione di una riga di
elementi da parte dell'adattatore grafico
e di conseguenza la quantità di essi vi¬
sualizzata sullo schermo nell'unità di
tempo. Più esattamente, si tende a par¬
lare di fili rate per i pixel e texel rate per i
texel.
Il GeForce2 GTS lavora su quattro pi¬
peline, ciascuna in grado di disegnare
ogni clock un pixel con 2 texture. Consi¬
derando la frequenza di 200 milioni di ci¬
cli di clock al secondo di cui il chip è ca¬
pace. si arriva cosi agli 800 Megapixel ed
agli 1.6 Gigatexel al secondo di punta
massima prima citati.
La caratteristica peculiare di questo
chip è proprio quella di effettuare lo sha¬
ding lavorando sul singolo pixel. Sfruttan¬
do la notevole potenza di calcolo a dispo¬
sizione, l'adattatore è in grado di utilizza¬
re per questa operazione una metodolo¬
gia di definizione ridotta all'unità fonda-
mentale dell'immagine, portando cosi il
grado di realismo dello scenario visualiz¬
zato a livelli veramente impressionanti,
anche nelle animazioni Queste opera¬
zioni di elaborazione sul pixel, raggrup¬
pate in sette passi distinti ed eseguite in
pipe quadrupla, il metodo in cui il chip
lavora, costituiscono il Per-Pixel Shading
della GeForce2 GTS, con il quale vengo¬
no inoltre velocizzati e migliorati gli ef¬
fetti di accelerazione 3D e bump map-
ping. La tecnologia di progetto, inoltre, è
ora quella degli 0,18 micron, che ha per¬
messo di aumentare considerevolmente
la velocità del processore diminuendone
la potenza dissipata. Questa elevatissi¬
ma capacità di calcolo consente di visua¬
lizzare un numero altrettanto grande di
poligoni nell'unità di tempo (25 milioni al
secondo, rispetto ai 15 milioni della
GeForce 256), permettendo quindi di au¬
mentare notevolmente il livello di detta¬
glio delle immagini o realizzando scenari
sempre più complessi nel numero degli
oggetti compresi,
I timing notevoli offerti dal GeForce2
sono consentiti dal convertitore RAM-
DAC incorporato da 350 MHz, frequenza
già raggiunta peraltro nel GeForce 256:
alla risoluzione minima di 640x480 pixel il
refresh rate può raggiungere i 240 Hz.
Come nelle precedenti versioni del
GeForce, e supportata un'accelerazione
hardware per la trasformazione ed illumi¬
nazione delle immagini, uno dei cardini
della politica di progetto NVIDIA volta a
scaricare il processore centrale quanto
più possibile dei calcoli relativi alla grafi¬
ca. In questo nuovo dispositivo il motore
92
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Asus AGP-V7700
La scheda Asus
alla provai Grazie
alla rivoluzionaria
tecnica di sha-
dmg per pixel e
ad un incredibile
texel rate di 1.6
Gigatexel al se¬
condo la 1/7700
si candida deci¬
samente come
un nuovo punto
di riferimento
per i giochi con
grafica 3D
VCD, MP3, con supporto per Karaoke;
due giochi completi - Drakkan e Rollca-
ge - ed un ulteriore CD con varie demo
di altri giochi (e forse andrebbe specifi¬
cato più chiaramente sulla confezione
della scheda che si tratta in quest'ulti¬
mo caso solo di demo!). Ho approfitta¬
to di Rollcage per mettere la scheda al¬
la prova. Si tratta infatti di un buon gio¬
co di corse automobilistiche 3D a bor¬
do di folli e indistruttibili bolidi, con una
grafica eccellente e scenari mozzafiato.
La sensazione è di coinvolgimento to¬
ta schermata iniziale del programma di Setup contenuto nel CD Asus
a corredo della 1/7700 Da qui è possibile installare i driver della sche¬
da. le librerie DirectX 7. i driver OpenGL, Direct3D. TWAIN e GART.
più van software di utilità.
di questa tecnologia è stato rinnovato
nelle sue caratteristiche: si parla infatti di
T&L di seconda generazione. Il sistema
supporta inoltre, sempre via hardware,
un efficace anti-aliasing a tutto schermo.
La scheda dell'azienda di Taiwan ri¬
spetta fedelmente le indicazioni di pro¬
getto della NVIDIA, integra 32 MB di me¬
moria SGRAM DDR (Doublé Data Rate)
con 332 MHz di frequenza (166 MHz x 2)
ed incorpora una originale ventola di raf¬
freddamento a corpo circolare. Il softwa¬
re in dotazione, Asus Tweak Utility ed
Asus SmartDoctor, consente anche di
overcloccare in modo dinamico la fre¬
quenza della GPU e della SGRAM tenen¬
do sempre sotto controllo la temperatura
del sistema e la velocità di rotazione del¬
la ventola. A livello software la scheda è
garantita come completamente compati¬
bile con le versioni precedenti.
L'installazione non presenta alcun par¬
ticolare problema. Una volta inserita la
Asus V7700 nello slot AGP ed avviato il
computer, Windows 98 si accorge della
presenza del nuovo dispositivo e mostra
la solita finestra per la ricerca degli op¬
portuni driver. Dal CD apposito si proce¬
de quindi al caricamento ed all'inevitabile
riavvio. Riconosciuta la scheda è possibi¬
le caricare il resto del software in dota¬
zione. Lo stesso CD presenta un wizard
per l'installazione e la disinstallazione dei
programmi in modo semplice e veloce.
ASUS V7700 Series
2D/3D Giaphics & Video Acceler
*SU6 VTOO Pvn
| » Ulllltie»
I > ASUS Confa Info
Il manuale a corredo, come sempre
per i prodotti Asus, è ben fatto e guida
l'utente in tutte le fasi d'installazione
dell'hardware e del software; non è però
al momento disponibile in versione loca¬
lizzata. Con la scheda Asus AGP-V7700
vengono fomiti 5 CD, contenen¬
ti i driver per Windows 95/98,
Windows 2000 e Windows NT.
i driver video Direct3D. Open¬
GL, VGART e TWAIN più varie
utility; il software DVD2000
Player per la lettura di DVD.
Come nelle schede precedenti la Asus
fornisce a corredo della AGP-V7700 il
software di controllo SmartDoctor per il
monitoraggio dello stato di funziona¬
mento del sistema. Con Tweak utility è
inoltre possibile controllare dinamica¬
mente il clock della GPU e della memo-
na presenti sulla scheda
tale: dettagli nitidissimi scorrono sullo
schermo a velocità pazzesca, come mai
mi era capitato di vedere su un PC. An¬
che facendo girare il gioco alla risoluzio¬
ne di 1024x768 pixel con colore a 32 bit
ed utilizzando come processore un "vec¬
chio” Pentium II a 266 MHz, la V7700
non perde un frame! Non sono un ma¬
niaco del videogame, ma per staccarmi
da quel monitor sono stati necessari i
violenti morsi della fame.
Ma se tutto questo non vi basta, sa¬
ranno anche presto sul mercato una ver¬
sione PR064 della stessa scheda con 64
MB di SGRAM, ed una versione Deluxe
con uscita TV, ingresso cattura video, 64
MB di memoria e occhialini 3D a cristalli
liquidi in dotazione, questi ultimi già co¬
munque disponibili in opzione con la ver¬
sione base. WS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
93
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Fiat Panel System SC300
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Fiat Panel
System SC300
Sin dalla loro commercializzazione i
sistemi "satelliti più sub” hanno carat¬
terizzato un mercato sempre più atten¬
to alle questioni di spazio, piuttosto che
alla qualità.
Ma se da una parte lo spazio a dispo¬
sizione intorno al nostro PC si fa sem¬
pre più ristretto, la qualità delle schede
audio oggi è aumentata, rendendo que¬
sti sistemi alle volte non adatti alle no¬
stre esigenze. Gustarsi un avvincente
film DVD, oppure giocare all'ultimo
"sparaspara", coinvolge non solo i no¬
stri occhi, ma anche le nostre orecchie.
Ecco che cresce quindi la richiesta di
qualità, senza perdere però quella faci¬
lità di installazione che solo un sistema
"satelliti piu sub" può garantire. La
Typhoon, presente sul mercato italiano
con un completo ed esaustivo catalogo
dedicato alle periferiche audio, video e
di networking, ci propone questo mese
il Fiat Panel System SC300, un sistema
di casse acustiche molto piccole ma an¬
che capaci di farci godere semplici ap¬
plicazioni multimediali,
Lo spazio finito
Partiamo subito dalle dimensioni dei
Fiat Panel: 9,2x17,4x1,2 cm. All'Interno di
questo angusto spazio troviamo un drive
a larga banda schermato e quindi natural¬
mente posizionabile ai lati del monitor.
Anzi, la Typhoon ha ben pensato di equi¬
paggiare i Fiat Panel di una pellicola di
plastica autoadesiva, in modo tale da an¬
corarli direttamente sul monitor. Per que¬
sto specifico impiego, possono ruotare
intorno alla loro base di 90°. La loro rispo¬
sta in frequenta va da 100 Hz a 20 kHz,
mentre la distorsione armonica totale è
dello 0,5%. Uno dei due case contiene
non solo i controlli di volume e di inter¬
vento sulle basse frequenze, ma anche
un lillipuziano amplificatore, capace di
erogare un watt per canale dedicato ai
satelliti e 10 W per pilotare il subwoofer.
Anche l’unità drive del sub è schermata e
ha una dimensione di 5", montata all'in¬
terno di un case decisamente più grande
e caricato in bass reflex. La risposta in
frequenza del sub si estende da 20 Hz fi¬
no a 300 Hz. mentre le dimensioni del
box sono di 20x29x22 cm. In dotazione
vengono dati i cavetti di connessione tra i
vari componenti del sistema e un como¬
do cavo mmijack da collegare direttamen¬
te all'uscita della nostra scheda audio,
La prova
La potenza dichiarata non è delle più
entusiasmanti, ma se consideriamo la
possibilità di posizionare i Fiat Panel an¬
corati al monitor, quindi vicini alle nostre
orecchie, risulta sufficiente per un piace¬
vole ascolto. Il limite del sistema, nono¬
stante la presenza del subwoofer, è co¬
stituito dalla scarsa capacità di scendere
verso le frequenze più basse, mentre ri¬
sulta chiara e senza sbavature la riprodu¬
zione delle medie e alte. La prova è stata
condotta sfruttando il sistema per l'ascol¬
to di brani audio tramite Reai Player, quin¬
di streaming audio da Internet, radio e file
musicali mp3. Fin qui tutto bene, anzi il
coinvolgimento è di tutto rispetto, visto
che il sistema ha dimostrato una traspa¬
renza notevole e inimmaginabile. Tutti i li¬
miti però si sono fatti sentire durante una
partita a Quake III Arena, gioco "spara¬
spara" ricco di esplosioni e effetti specia¬
li. Consiglio quindi questo tipo di sistema
audio per impieghi più "tranquilli", ossia
per tutte quelle applicazioni audio che
non hanno bisogno di una dinamica esa¬
sperata.
In conclusione
La qualità e la fattezza del sistema pro¬
posto dalla Typhoon dimostra come il rap¬
porto qualità/spazio non incida particolar¬
mente sul prezzo finale del prodotto, che
per i Fiat Panel risulta essere molto piu
basso rispetto alla concorrenza. L’SC300
rimane quindi un'ottima scelta per un pri¬
mo impianto audio, o per un ascoltatore
non troppo esigente che non desidera
spendere un capitale per ascoltare quello
che il nostro PC vuole dirci, «E
94
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
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Multiplayer
Dardine
La prima calcolatrice da me possedu¬
ta aveva le dimensioni di un mattone,
era a led rossi e mangiava le batterie
come Alien mangiava i compagni del te¬
nente Ripley Nel numero scorso di MC
abbiamo visto una memoria di massa
della grandezza di una scatola di fiam¬
miferi e tra un anno ci sarà a disposizio¬
ne il CD multilayer di Constellation, 100
GB per fare cifra tonda.
Una volta avevo tanti capelli, una
ventina d’anni (e di chili) in meno, due
ragazze e una moto, come diceva la
pubblicità. Ma avevo anche un HP87
con 48 k di memoria centrale, che mi
pareva una Panoz di quelle che hanno
corso una settimana fa a Le Mans (l'ar¬
ticolo è scritto alla fine di giugno,
N.d.R), una Giulietta fusa ben tre volte,
praticavo il tiro a segno da (infimo) dilet¬
tante e promettevo che non mi sarei
mai sposato Ahimè, promesse, perdu¬
te come polvere e svanite come fumo!
E già esistevano i videoregistratori, in¬
gombranti cassettoni che ancora si com¬
battevano in termini di standard, VHS,
Video 2000 e Betamax. Poi il tempo ha
fatto giustizia, premiando lo standard
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Prodotto e distribuito da:
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meno efficiente (come spesso succede
nella vita), e dobbiamo attendere una
ventina d'anni per arrivare agli attuali
DVD, unico vero progresso da allora.
Eppure non siamo ancora contenti
Certo, un DVD lo abbiamo comprato, e
collegato al televisore, per goderci in
santa pace gli effetti speciali degli ultimi
colossal fantastici provenienti dagli
USA. Eppure non si è soddisfatti anco¬
ra, e. poiché deve esserci, da qualche
parte, un santo protettore degli insoddi¬
sfatti, questi vede essere venuto in so¬
gno al progettista di questo "coso",
non saprei come chiamarlo altrimenti,
dandogli l'ispirazione per realizzare un
capolavoro dell'ingegno umano che so¬
lo qualche anno fa sarebbe stato possi¬
bile vedere solo nei sogni di qualche
bravo profeta tecnologico. Vediamo di
cosa si tratta!
One for many!
Il Multiplayer Dardine è un oggetto a
forma di parallelepipedo, delle dimen¬
sioni di un videoregistratore un po' in¬
gombrante (40x20x46 cm) che mette
sulla bilancia il non trascurabile peso di
una ventina di kg Dentro questo mobile
di un gradevole colore grigio antracite si
nasconde un vero supermarket della
tecnologia. In breve, Dardine racchiude
in sé le funzionalità tipiche di un perso¬
nal computer e quelle di un prodotto
orientato aH'intrattenimento, dalla TV
all'ascolto della musica, alle funzioni di
decoder satellitare Volendo elencare in
forma analitica le sue funzionalità dire¬
mo che esso è:
• un personal computer d'alto livello,
perfettamente funzionale, dotato di una
tastiera a raggi infrarossi di dimensioni
ridottissime, basato su un hardware di
pregevole qualità
• un DVD Movie Player, con audio di
qualità superiore, secondo le specifiche
96
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Multiplayer Dardine
Dolby Prologic, in grado di riprodurre
l'effetto audio 3D sulla TV di casa, con
caratteristiche vicine a quelle raggiungi¬
bili in un cinema dotato di tale sistema.
• un CD Audio Player, con qualità ste¬
reo digitale e tutte le funzionalità di un
CD Player professionale
• Collegamento a Internet via satellite,
con CAM intercambiabile, e possibilità
d'accesso a free e pay TV
• MP3 Music Player, per ascoltare e
gestire file audio in formato MP3
• Stazione Video Game, che, grazie alle
potenti funzionalità 3D incorporate nel
progetto, permette di trasportare sullo
schermo TV di casa le avventure dei più
recenti giochi per PC
• Photo CD Player, per visualizzare sul¬
lo schermo foto in formato digitale.
In una tale messe e dovizia di funzio¬
ni ci si perde, letteralmente. Alla prova
funzionale il PC è una macchina dell'ulti¬
ma generazione, efficiente e di facile
utilizzo grazie alla tastiera a raggi infra¬
rossi dotata di tracker integrato; la ta¬
stiera, grazie al suo
completo svincola¬
mento da cavi di
collegamento, è
stata dotata di due
maniglie laterali che
ne permettono il più
pratico uso, quasi
un telecomando.
Le funzionalità di
pay-tv sono tutte
garantite (ovvia¬
mente disponendo
dell'abbonamento),
e la gestione del
CD-ROM, di presta¬
zioni oltre tutto al
top attuale, è im¬
mediata grazie pro¬
prio alle funzionalità
Della tastiera sono disponibili due versioni con nunero diverso di tasti Nella versione piu estesa non sono
presenti le maniglie
inserite nella tastiera sotto forma di
pulsanti.
L'output su schermo TV di Internet
(funzioni di Web-TV) non è di altissima
qualità, ma, in questo, Dardine c'entra
poco, visto che la colpa non può esser¬
gli certo ascritta .Invece, le funzioni pro¬
prie di computer sono eccellenti, grazie
anche all'ottima scheda madre usata
(North-South Bridge IntelA/IA), al prege¬
vole Pili, e al processore grafico che,
sebbene on board, ha interessanti ca¬
ratteristiche, in chiave 2D e 3D.
Conclusioni
Le caratteristiche del prodotto
formato desktop dello chassis - processore Intel Pentium Ili 650 MHz- - Controller grafico
3D/2D/DVD ATI - memoria RAM 128 MB SDRAM - standard audio Dolby Stereo - fax-mo-
dem 56kV90 inserito in slot PCI - DVD/CD-ROM 8X-32X - DVB (Digital Video BroadCa-
sting), per ricezione TV via Satellite o per navigare in Internet via Broadcasting, - funzioni
di Web-TV quando collegato a uno schermo televisivo - slot PCMCIA formato compatibile
IRDETO/SECA CAM (per utilizzo per pay TV) - interfaccia a raggi infrarossi - Consumo par¬
ticolarmente ridotto (l'alimentatore ha una portata massima di 90 W) - Windows 98 prem-
stallato e Microsoft Works bundle. - cache memory di secondo livello da 128 k - 2 interfac¬
ce seriali, 1 parallela, una porta mouse PS/2, una porta tastiera PS/2, 2 USB. tre audio (1
mono, 1 stereo input, 1 stereo output), 1 porta giochi. -1 scheda grafica on board ATI Ra-
ge 128 3D AGP 2X, risoluzione massima 1024x768. tei rate di 100 MHz - HD Fast IDE 20
Gb - DVD/CD-ROM 8X/32X - alimentazione 110-240V CA, 50-60 Hz - protezione e disabili-
tazione per DVD e Internet attraverso password - disabilitazione di tastiera e mouse attra¬
verso password.
Il Dardine può essere configurato con caratteristiche diverse (processore, memoria
RAM), in base a particolari esigenze.
Beh, siamo di fronte a un pezzo di
quelli che se ne vedono solo ogni tanto.
Dardine (a proposito, il nome viene da
una località della periferia di Avellino,
l'area industriale dove sorge la sede
dell’ltaldata) è qualcosa di veramente
speciale.
Istintivamente si è portati a diffidare
di prodotti che promettono di acconten¬
tare diverse esigenze. Fortunatamente
si fa sempre a tempo a ricredersi. Dar¬
dine è un prodotto che offre superiori
prestazioni in tutti i campi in cui è chia¬
mato a confrontarsi, anche con prodotti
realizzati ad hoc, e sovente eccelle in al¬
cuni aspetti propri delle sue funzioni (of¬
frire insieme broadcasting, funzioni IR-
DETO/SECA CAM. funzioni di Internet
via satellite e di videogame non è certo
da sottovalutare!).
Il prezzo, poi, è estremamente accat¬
tivante; se si mettono insieme le diver¬
se funzioni e si scelgono le periferiche
per gestirle, fatti un po’ di conti è facile
superare abbondantemente un costo
pari al doppio. Basta pensare solo che
un PC della stessa classe, con la stessa
configurazione, costa...
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
97
di Pierfrancesco Fravolini
pf ®
Masterizziamo
le nostre
Masterizziamo le nostre vacanze
Siamo appena tornati dalle vacanze. In questi pochi giorni di calura estiva abbiamo scala¬
to, per rinfrescarci un po', le vette deH'Himalaya, siamo scesi nel Gran Canyon del Colora¬
do a cercare l'oro con il setaccio, ci siamo immersi nei mari delle Maldive per guardare i
pesci più belli, abbiamo visitato le più belle città d'arte del mondo, ci siamo fatti la doccia
sotto le Cascate del Niagara e abbiamo fatto il bagno nel lago Titicaca, abbiamo fatto wind¬
surf sulle coste della California e siamo andati a farci rubare il cestino della merenda
dall'Orso Yogi nel parco di Yellystone.
Ora siamo a casa, con due borsoni enormi pieni di fotografie e di videocassette, perché,
come è logico, abbiamo registrato e immortalato su pellicola ogni singolo momento delle
nostre straordinarie vacanze.
Appena posato il pesante fardello
sul divano del salone ci sorge un dub¬
bio: come faremo a mandare le 350
foto delle vacanze in Australia alla
coppia di amici conosciuti sulla piroga
mentre percorrevamo il Rio delle
Amazzoni alla ricerca delle ultime tribù
cannibali? E poi alla comitiva cono¬
sciuta nel continente nero (paraponzi-
ponzipò) alle falde del Kilimangiaro
avevamo promesso di spedire ì filmati
dell'aurora boreale girati a Capo Nord?
Certo la cosa sembra facile. Basta
far stampare di nuovo dal laboratorio
fotografico tutte le foto, impacchet¬
tarle e spedirle per via aerea. Mentre
per i video dell’aurora boreale basta
collegare la videocamera al videoregi¬
stratore, registrare settanta videocas¬
sette (questo era infatti il numero di
componenti che costituiva la comitiva
conosciuta sul Kilimangiaro), durata
media 3 ore l'una, e spedire il tutto, ai
nostri amici sparsi per il mondo.
E se invece decidessimo di usare
le nostre indubbie qualità creative ed
informatiche per organizzare tutte le
foto delle nostre vacanze, non sono
quelle scattate sul Machu Picchu. e
montare un video delle nostre vacan¬
ze tralasciando le scene più noiose e
scontate?
Ai nostri amici potremo spedire, in-
704x576
Full PAL)
352x576
(Half PAL)
352x288
(SIF)
176x144
(QSIF)
Le diverse dimensioni del Quadro per ! acquisizione
video nel formato PAL
vece del pacco con 350 stampe a co¬
lori, un semplice CD-ROM con tutte
le foto, agli altri una cassetta MiniDV
oppure un mini DVD Video (un filmato
DVD su "semplice" CD-ROM) con le
più belle riprese video delle nostre
vacanze.
E’ facile!
Organizzare le nostre foto e regi¬
strarle su un CD-ROM, oppure realiz¬
zare un CD Video da regalare ai nostri
amici è più facile a farsi che a dirsi. Il
software e l’hardware che c'è oggi
permette di gestire rapidamente e
con una qualità sorprendente immagi¬
ni e filmati di ogni genere. Il CD è di¬
ventato ormai un supporto universale,
supporta un gran numero di formati
audio e video e può essere letto da
un gran numero di dispositivi, non so¬
lamente dal computer.
Nelle pagine a seguire troverete al¬
cuni esempi pratici su come realizza¬
re dei CD che contengano foto e fil¬
mati.
Gli esempi fanno largo uso delle
immagini per spiegare nel minimo
dettaglio tutte le fasi della realizzazio¬
ne. In un primo articolo verranno trat¬
tate tutte le problematiche dell'acqui¬
sizione delle fotografie sia con le fo¬
tocamere digitali, sia con quelle tradi¬
zionali, e quindi si parlerà anche di
scannerizzazione e correzione croma¬
tica.
A seguire si parlerà di filmati, dalla
acquisizione da videocamera analogi¬
ca o digitale, alla scelta del formato
per i VideoCD e i DVD, o per Internet.
Si parlerà poi delle fasi del montag¬
gio. con l'aggiunta di transizioni, ef¬
fetti speciali e titoli alle nostre scene,
e infine si arriverà alla masterizzazio¬
ne finale, con l'esempio di creazione
di un mini DVD. Troverete poi un'ap¬
pendice allo speciale nelle pagine di
computer e video, dove il buon Rosati
vi spiegherà come acquisire e realiz¬
zare filmati per la pubblicazione su
pagine Web o per la spedizione via e-
mail.
Le demo di tutti i programmi di cui
si parla in questo speciale sono pre¬
senti sul CD ROM allegato alla rivista,
in modo che anche voi possiate, sep¬
pure per un periodo di tempo limitato,
cimentarvi nella realizzazione di Video
CD, DVD e foto CD.
Buon lavoro!
Risoluzioni PAL e occupazione di spazio con codifica MJPEG
Risoluzione
(pixel)
Formato
Compressione
Spazio occupato
(per 1 minuto di video)
176x144
QSIF - Quarter SIF
20:1
3,6 MB
176x144
QSIF - Quarter SIF
10:1
7,3 MB
352x288
SIF - Standard Interchange Format
20:1
15 MB
352x288
SIF - Standard Interchange Format
10:1
29 MB
352x576
Half PAL
10:1
58 MB
352x576
Half PAL
5:1
116MB
704x576
Full PAL
10:1
116 MB
704x576
Full PAL
5:1
232 MB
Il formato Half PAL impega una risoluzione orizzonta. 3 dimezzata.
Lo spazio occupato dimezza ma viene preservata la qualità complessiva dell'immagine.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
99
Abbiamo passato le nostre vacanze
a scattare fotografie, al mare, in mon¬
tagna, sulla neve o sulla spiaggia; ri¬
cordi di momenti passati in compa¬
gnia della famiglia, della fidanzata o
assieme agli amici, di momenti belli e
meno belli ma, soprattutto, ricordi da
conservare.
Vogliamo ora trasferire queste im¬
magini su di un comodo supporto di¬
gitale, che può essere anche un sem¬
plice CD-Rom, per una agevole e rapi¬
da archiviazione delle immagini, o un
Video-CD, per rivedere e mostrare i
nostri ricordi immortalati dalla fotoca¬
mera anche con un lettore DVD colle¬
gato ad un televisore.
A seconda del tipo di fotocamera
che abbiamo utilizzato, tradizionale a
pellicola o digitale, avremo a disposi¬
zione o delle stampe fotografiche da
negativo e/o delle diapositive, o dei fi¬
le su di un qualsiasi supporto di archi¬
viazione compatibile con la fotocame¬
ra digitale stessa (CompactFlash,
SmartMedia, dischetti Clik o altro).
Descriveremo la procedura di digi-
100
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
Nella loto d'apertura, il materiale necessario: uno
scanner e/o una fotocamera digitale, i programmi
e le vostre foto.
A questo, dobbiamo aggiungere, ovviamente, un
PC ed un mastenzzatore
talizzazione, organizzazione e maste¬
rizzazione su CD-Rom dei vari file di
immagine; il corretto uso di uno scan¬
ner piano da tavolo, la scelta della ri¬
soluzione ottimale di ripresa in base
alla destinazione d'uso, come si cor¬
regge cromaticamente in ripresa l'im¬
magine, la conversione e il salvatag¬
gio da un formato all’altro.
Non ci si deve comunque dimenti¬
care che è sempre possibile far realiz¬
zare un Photo-CD dai propri negativi
35mm recandosi ad un Service dotato
delle apposite apparecchiature Kodak.
Si tratta, purtroppo, di una opera¬
zione relativamente costosa, parliamo
di 800-1200 lire a immagine più il co¬
sto del supporto; ma la qualità e la
definizione sono elevatissime, di livel¬
lo professionale.
Per cominciare
Per effettuare le operazioni descrit¬
te, è necessario disporre di un perso¬
nal computer con almeno 64 MByte di
RAM, un masterizzatore e uno scan¬
ner piano; se si possiede anche una
fotocamera digitale, e le fotografie so¬
no state scattate con questo dispositi¬
vo, lo scanner potrebbe essere super¬
fluo.
Noi abbiamo utilizzato un PC basato
su Pentium II a 350
MHz e 64 MByte di
RAM, un masteriz¬
zatore Waitec
WT3244EI Ide e
uno scanner piano
Umax Speedy II
4000 completo di
kit opzionale per la
scansione di traspa¬
renze e diapositive.
La fotocamera
digitale utilizzata è
una Canon Power-
Shot S70, da 1,7
MPixel.
Cominciamo col
descrivere come si
effettua la ripresa
digitale di un originale opaco (il termi¬
ne tecnico con il quale si definisce
un'immagine stampata su carta foto¬
grafica, da digitalizzare con uno scan¬
ner piano).
Ammettendo di aver correttamente
effettuato l’installazione hardware e
software del nostro scanner e di ave¬
re quest'ultimo e il PC accesi, la prima
operazione da fare è di calibrare il no¬
stro monitor in modo tale da ridurre al
minimo l’errore di visualizzazione.
Esistono in commercio moltissimi
software di calibrazione, ed alcuni di
essi sono venduti in "bundle" con le
schede grafiche, gli scanner o le
stampanti, come il programma Colori-
fic di Sonnetech; con ogni probabilità,
tra i CD dei driver e degli applicativi ri¬
cevuti assieme all'hardware, trovere¬
mo il programma di cui abbiamo biso¬
gno. Alle brutte, è possibile effettua¬
re una calibrazione di massima utiliz¬
zando un programma come Corel
Photopaint o Adobe Photoshop (utility
Gamma).
Tutti questi programmi sono del ti¬
po guidato, basato su Wizard, e se¬
guono essenzialmente la stessa pro¬
cedura, volta ad avvicinare il più pos¬
sibile i colori visualizzati con quelli ef¬
fettivamente presenti nell'immagine
originale.
I più avanzati forniscono un foglio
dì riferimento, con il quale confronta¬
re i colori di una apposita immagine
bitmap digitale.
La scansione
Un "trucco" da tenere presente
Per calibro* il monitor * necessono ingoialo l
controlli di luminosità • contratto alla loro
impotlozione ottimate
O Prima al tutto, impostate II controllo di
contratto alla tua impottoiione mamma
o
Quindi regolate il controllo di
luminosità m maniero tele do
rendere lo ceaeMa centrale il
prò scuro possìbile (mo non
nero), mantenendo
splendente il riquadro bianco
□
Ouatto pannello di controllo contente di
calibrare e creare un predilo ICC per il monitor
Ouale versione desiderate usare?
n Passo-esatto (Assistente)
r '
' Pannello di controllo
< Indurirò
Avanti >
Annullo
L'utility Adobe Gamma
per la calibrazione del
monitor
Questo profilo ICC torà compatibile con
ColorSync*tu Macintosh*® ICM 2.0 tu
Windows
vlfipjìtffÉF
Avonfi >
Annullo J
lobo l.nrnmn Wi/ntiJ
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
101
(S[ii=dd.i3
Masterizziamo le nostre vacanze
Alcuni esempi di fotografie con dominanti diverse, da raggruppare per similitudine Ile immagini scattate di
sera o in ambienti chiusi, le foto scattate di giorno al mare sulla spiaggia, quelle controluce e anche quelle
di dimensioni diverse, comete 12x181
quando abbiamo una grande quantità
di fotografie di identico formato (per
esempio, 10x15 cm) consiste nel
posizionare con cura il primo originale
opaco ed effettuare l'anteprima della
scansione, selezionare il perimetro
dell'immagine e riprendere di volta in
volta ogni fotografia senza più effet¬
tuare l'anteprima, semplicemente so¬
stituendo l'originale nella stessa posi¬
zione del precedente.
Ovviamente, i migliori risultati si ot¬
tengono calibrando lo scanner in mo¬
do tale da correggere eventuali domi¬
nanze cromatiche (le colorazioni di
determinate fotografie riprese, ad
Alcune immagini, con contrasti molto netti e zone
particolarmente chiare e scure, sono in grado di
mettere in crisi lo scanner: il risultato dipende mol¬
to dalle impostazioni effettuate in fase di scansio¬
ne e dalla qualità dello scanner
Una volta effettuata la separazione,
posizionare attentamente le stampe
fotografiche facendo coincidere un
angolo superiore al riferimento indi¬
cante il punto di inizio scansione, evi¬
denziato nel riquadro
Attenzione a posizionare la stampa
fotografica in modo che sia perfetta
mente a squadro
esempio, in ambienti chiusi senza fla¬
sh ma con pellicola diurna) diretta-
mente in fase di ripresa per ciascuna
immagine.
Per questo motivo, è bene dividere
"ad occhio" le singole fotografie in
gruppi simili; per esempio, le immagi¬
ni scattate di sera o in ambienti chiu¬
si, le foto scattate di giorno al mare
sulla spiaggia, le foto riprese contro¬
luce, eccetera.
A questo punto, compiendo un'at¬
tenta calibrazione della ripresa sulla
prima stampa fotografica di ciascun
gruppo, si otterranno i migliori risulta¬
ti con il minimo tempo perso, salvan¬
do di volta in volta le immagini senza
alcuna correzione successiva.
Un'alternativa consiste nell'impo-
102
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
o per ottenere degli effetti particola¬
ri).
Normalmente, gli scanner riprendo¬
no le immagini a profondità di colore
anche molto superiori, per migliorare
la qualità (lo scanner utilizzato per
l'articolo è in grado di effettuare ripre¬
se a ben 42 bit).
Una normale stampa fotografica da
10x15 cm. ripresa a 75 DPI, dà come
risultato un file bitmap da 295x443
pixel; a 150 DPI, lo stesso file diventa
di 591x886 pixel, e a 600 DPI ci ritro¬
viamo un file da ben 2362x3543 pixel.
Mediamente (dipende molto anche
dalla ricchezza di dettagli presenti
nell'originale), salvando una immagi¬
ne in formato compresso JPEG, il
"peso" del file risultante varia da 70
KByte per il file a 75 DPI fino a circa 1
MByte per un file a 600 DPI.
Il formato JPEG è del tipo "lossy",
stare l'ottimizzazione automatica nel
software di gestione dello scanner;
non sempre i risultati possono però
essere soddisfacenti.
Per posizionare correttamente la
nostra fotografia in modo da ottenere
un risultato perfetto, bisogna accer¬
tarsi che un angolo superiore di que¬
sta sia allineato all'angolo contrasse¬
gnato con la freccia sullo scanner, e
ben accostata ai margini della superfi¬
cie di cristallo del dispositivo, per evi¬
tare di riprendere l'immagine inclina¬
ta.
Certo, è sempre possibile, in fase
di ritocco, correggere l'inclinazione di
una foto; ma se abbiamo una grande
quantità di immagini da digitalizzare,
conviene cercare di organizzare il la¬
voro in modo da perdere meno tempo
possibile.
A questo punto bisogna decidere a
quale risoluzione effettuare la ripresa:
se vogliamo avere la massima qualità,
perché l'immagine archiviata ci serve
come "materia prima" per successi¬
ve modifiche, conviene scegliere una
risoluzione non inferiore ai 300 DPI
(Dot per Inch, punti per pollice); se in¬
vece vogliamo semplicemente utiliz¬
zare l'immagine ripresa per creare un
CD di immagini da rivedere con pa¬
renti o amici, la risoluzione di 100/200
DPI è ottimale, mentre per l'uso su
Web. una risoluzione compresa tra
dell'ordine dei 75 DPI è di solito più
che sufficiente.
Nel caso abbiamo da di¬
gitalizzare alcune diapo¬
sitive. utilizzando un
adattatore per le traspa¬
renze è possibile npren-
dere abbastanza decen¬
temente anche queste
immagini, considerando
però che i migliori risul¬
tati si ottengono con
uno scanner per pellico¬
le...
in altre parole salvando un'immagine
in questo formato si applica un algo¬
ritmo di compressione che fa perdere
qualità aH'immagine; la maggior parte
dei programmi di fotoritocco consen¬
te di variare il livello di compressione,
cosi da raggiungere un buon compro¬
messo tra qualità e dimensione del fi¬
le.
Salvando il file in formato non com¬
presso, come il BMP di Windows,
avremo a che fare con file da 1 a 24
MByte; a nostro avviso, per l'archivia¬
zione di immagini con la massima
qualità possibile e un buon livello di
compressione, conviene scegliere il
formato UFF compresso (implementa
un algoritmo di compressione LZW).
E' ovvio che. se abbiamo utilizzato
una fotocamera digitale per la ripresa
delle immagini, la risoluzione sarà
poto"* 1
come il Polaroid
SprintScan 35
Questo nell'ipotesi che la nostra
foto abbia una dimensione "tipica" di
10x15 cm.
Risoluzioni superiori ai 600 DPI do¬
vrebbero essere utilizzate solo per la
scansione di diapositive (con l'apposi¬
to adattatore per trasparenze); in ogni
caso, non conviene mai superare la ri¬
soluzione ottica del CCD dello scan¬
ner: l'interpolazione aumenta la riso¬
luzione (e conseguentemente la di¬
mensione) deH’immagine, ma non la
sua definizione e qualità.
Nel nostro caso, abbiamo effettua¬
to la scansione delle diapositive a
1200 DPI, ottenendo risultati discreti.
Ovviamente, le immagini devono
essere sempre riprese con una
profondità di colore di 24 bit (16 milio¬
ni di colori, o Truecolor), a meno di
esigenze particolari (come foto in B/N
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
103
ggpa '
Masterizziamo le nostre vacanze
A questo punto effettuiamo l’anteprima della scansione generalmente, il
software di gestione dello scanner consente di variare alcuni parametri fonda¬
mentali della digitalizzazione, per esempio correggendo il "gamma " dell'imma¬
gine, o di rimuovere una dominante troppo calda Icome nel caso di utilizzo di
pellicole diurne in ambienti illuminati da lampade ad incandescenza!.
Il software di molli scanner, per correggere alcune inefficienze del CCD, au¬
mentano ~di default ~ alcuni parametri, come il Camma Inel nostro caso, da I
a 1 . 5 ).
La risoluzione in ripresa dell'immagine va impostata in base all'uiihzzo che si
intende fare dell’immagine
Nulla vieta di effettuare riprese multiple Isenza spostare l’originale opaco dal
piano di scansione) a risoluzioni diverse, salvando poi le immagini con un suf¬
fisso che ne indichi la qualità oppure salvandole in cartelline separate
L’archiviazione su CD
quella decisa al momento dello scat¬
to.
Al massimo si potrà ridurre, in mo¬
do da renderla più "leggera", per uti¬
lizzarla ad esempio su un sito Web o
per spedirla via e-mail, ma non con¬
viene mai aumentarne artificiosamen¬
te la risoluzione, ad esempio con un
programma di fotoritocco; il file
dell'immagine si "gonfierebbe" inutil¬
mente, e la definizione e la qualità
possono solo peggiorare a causa
dell’interpolazione.
Per quanto riguarda il passaggio da
un formato all'altro, è di fondamenta¬
le importanza salvare l'immagine in
un formato "non-lossy", come il TIFF
o l'EPS al momento della scansione.
Passare da un formato JPEG ad un
Esempio di correzione
una fotografia, ripresa
in un ambiente illumina¬
to artificialmente con
una pellicola per luce
diurna, digitalizzata sia
senza alcuna correzio
ne. sia con i livelli modi¬
ficati per correggere la
dominante "calda"
formato UFF non migliorerà la qualità
dell'immagine, poiché le informazioni
sono state comunque perse nella pri¬
ma conversione in JPEG.
Conviene "progettare" i nostri CD-
Rom in una cartella separata rappre¬
sentante l'indice del CD. creando una
serie di cartelle vuote al suo interno,
nelle quali riverseremo le immagini di
volta in volta, in base ai criteri di se¬
parazione che ci siamo posti.
Consigliamo di creare una serie di
cartelle organizzate per temi o per da¬
ta, esattamente come fanno in auto¬
matico alcuni programmi di gestione
delle fotocamere durante il download
delle immagini sul disco rigido del PC.
Per l'organizzazione delle immagi¬
ni, si può proficua¬
mente utilizzare
un programma di
fotoritocco o di ca¬
talogazione delle
immagini che con¬
senta la creazione
(e l'eventuale
stampa) di minia¬
ture, denominate
"thumbnails"; in¬
serendo il file del¬
le miniature
nell'indice del CD-
Rom o stampan¬
dolo in modo tale
da poterlo utilizza¬
re come copertina
del CD, diventa
molto semplice rintracciare le foto
presenti sul supporto.
Esattamente quello che succede
quando ci presentiamo da un Service
104
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
(S Li. addio )
rrr
Con una fotocamera di¬
gitale. il riversamento e
correzione cromatica
delle immagini si effet¬
tua direttamente con il
software in dotazione
alla fotocamera stessa,
a meno che questa non
supporti il protocollo
TWAIN, per cui lo si
può effettuare nel pro¬
gramma di fotoritocco
nel quale stiamo digita¬
lizzando.
ad un software di masterizzazione,
come Nero o Easy CD Creator; noi,
assieme al nostro Waitec abbiamo ri¬
cevuto Ahead Nero.
La masterizzazione è, in effetti,
l'operazione più semplice, perché ba¬
sta trascinare "l'immagine" del CD
che abbiamo creato dalla cartella
provvisoria alla finestra dei file da ma¬
sterizzare nel programma e poi avvia¬
re la scrittura su CD-R.
A seconda del tipo di masterizzato-
re e di programma, potrebbe essere
possibile utilizzare il CD-R come "me-
ga floppy", utilizzando la funzione
"packet-writing" di In-CD (nero) o
Adaptec Direct-CD; attenzione, per¬
ché se si intende utilizzare il CD-Rom
con altri PC è necessario avere instal¬
lato il supporto UDF (Universal Disc
Format) su questi ultimi.
Il segreto per masterizzare con
successo un CD-Rom è di utilizzare
un masterizzatore di buona qualità do¬
tato di un buffer abbastanza grande,
disporre di un buon disco veloce con
una limitata frammentazione e di ave-
per ritirare il nostro Kodak PhotoCD:
assieme al disco, ci consegnano una
stampa con il "provino" delle varie
immagini digitalizzate.
Tra i software shareware che sono
m grado di gestire la creazione e la
stampa delle "thumbnails”, segnalia¬
mo senz'altro l'ottimo PaintShopPro
(il programma principe per il fotoritoc¬
co shareware) ed i classici Thumbnai-
ler e ThumbsPlus.
Per la semplice visualizzazione del¬
le immagini sul CD-Rom o sul disco
rigido, consigliamo di utilizzarne uno
progettato appositamente per questo:
l'eccellente ACDSee (arrivato alla ver¬
sione 3) è uno dei migliori e occupa
circa 6 MByte; consigliamo di inserire
nella root dei nostri CD un software
di questo tipo, in modo da avere sem¬
pre sottomano un programma per ve¬
dere e mostrare le nostre foto.
Evitare di usare dei programmi di
presentazioni, come Microsoft
PowerPoint, per creare uno "slide-
show" con le foto: il file risultante po¬
trebbe essere ingestibile a causa del¬
le sue dimensioni.
Adaptec Easy CD-Creator 4 Deluxe
offre un'interessante utilità: Photore-
«*£-• 1
»A-I
£J
lay, che consente di creare dei CD or¬
ganizzati, sia in formato HTML, sia
con un programma di visualizzazione
proprietario completo di "thumbnails"
del contenuto del CD.
Parliamo ora della vera e propria
operazione di scrittura su CD-Rom:
acquistando un masterizzatore, è mol¬
to probabile che sia fornito assieme
re il minimo dei programmi (soprattut¬
to TSR, Terminate and Stay Residenti
caricati in memoria.
Anche i supporti sono importanti;
consigliamo di scegliere CD-R di qua¬
lità, anche perché ormai la differenza
di costo è dell’ordine delle poche cen¬
tinaia di lire per disco.
Per quanto riguarda il software di
«—■I iJVi'S -’<« ||ffl*dob.PlH».U»P
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
105
(S|_:viCLeie
Masterizziamo le nostre vacanze
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ACDsee finestra principale del programma e finestra di visualizzazione.
l’hololtolny PhuIoB
Album Muonico ynuohira Immagino Guido
Album I
Adaplec Easy CD
Creator Deluxe: fi¬
nestra del pro¬
gramma Photore-
lay
PaintShopPro: per
gestire le immagi¬
ni riprese, si pos¬
sono visualizzare
le miniature della
directory conte¬
nente i file con il
comando Browse.
masterizzazione, I migliori sul merca¬
to sono senz'altro i summenzionati
Nero e Easy CD Creator; Nero è quel¬
lo che, a nostro avviso, offre il miglior
rapporto prezzo/prestaziom.
Facciamo
un Video-CD
con le nostre foto
Avendo a disposizione un lettore
DVD collegato ad un televisore è pos¬
sibile utilizzarlo per la visione delle
immagini riversate su di un CD-Rom
in formato Super Video-CD.
Si tratta di creare un Video-CD con
delle immagini ,JPG al posto dei fil¬
mati (in formato MPEG); una volta in¬
serito il Video-CD nel lettore DVD, per
passare da una immagine all'altra si
naviga semplicemente con i tasti di
spostamento del brano del software
"player", come Cinemaster o
PowerDVD.
Dal momento che il formato di un
televisore domestico è un rettangolo
con un rapporto di 3/4 o 16/9, per evi¬
tare effetti di "allargamento" o la vi¬
sualizzazione di estese bande nere ai
lati dello schermo, dobbiamo fare in
modo che tutte le immagini siano
orientate nello stesso modo e nella
stessa risoluzione.
La risoluzione deve essere di 704 x
576 (il numero delle linee e dei punti
del sistema PAL), in formato JPEG;
nel caso che la risoluzione sia mag¬
giore o minore, l'immagine sarà scala¬
ta: l'aspetto geometrico delle immagi-
106
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
Particolare ingrandito, sempre alla stessa scala, di
una ripresa eflettuata a 75, 150 e 300 DPI la resa
in lase di stampa è molto diversa e si dovrebbe,
per guanto possibile, utilizzare immagini con una
definizione di almeno 300 DPI
ni non viene, invece, modificato.
E' possibile creare un Super Video-
CD con Ahead Nero versione 5; la
creazione del file System è pratica-
mente automatica, per cui è sola¬
mente necessario impostare corret¬
tamente il formato prima della ma¬
sterizzazione, per ottenere un CD
All'avvio di Nero parte il Wizard per la creazione
guidata di CD Scegliendo opportunamente il for¬
malo e seguendo le istruzioni a video, diventa mol¬
to semplice masterizzare un CD
leggibile.
Nero, in particolare, possiede un
eccellente Wizard per la creazione di
CD in vari formati: selezionando CD-
Video. l'unica cosa che resta da fare è
trascinare dalla cartella delle immagi¬
ni i file -JPG nella finestra in basso a
sinistra di Nero e avviare la masteriz¬
zazione.
Avendo a disposizione un televiso¬
re 16:9. si può tentare di ricreare il
formato "anamorfico" nei file JPEG,
ritagliando le immagini in modo tale
da avere il rapporto dei lati di 16:9
(basta "croppare" le immagini a
1600x900) e poi ridimensionandole a
. frfd—■ | | > 1 Imi. | tKiWumtì \
Nero li Wizard con selezionata l'opzione per creare
i Video-CD
704 x 576 lasciando deselezionata la
casella "mantieni proporzioni", per
ottenere una immagine deformata
che in fase di visualizzazione sullo
schermo è poi "compressa" vertical¬
mente rendendo di nuovo l'immagine
corretta geometricamente.
Nota importante: non tutti i lettori
DVD casalinghi sono in grado di leg¬
gere i CD-R. e ancor meno sono quelli
in grado di leggere correttamente i
Super Video-CD masterizzati: noi ab¬
biamo provato con un Pioneer DV-626
D, senza successo; i lettori DVD per
computer, invece, non soffrono di
questa limitazione.
Nero finestra principale una volta selezionato correttamente il formato Video-CD. la finestra in basso a si¬
nistra è dove dobbiamo trascinare / file JPG delle nostre immagini
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
107
Masterizziamo le nostre vacanze
di Pierfrancesco Fravolini
Mettiamo i nostri filmati su
licata.
ione
La fase più delicata della realizzazio¬
ne di un filmato con i metodi digitali (a
parte la ripresa con la videocamera) è
sicuramente l'acquisizione. L’acquisizio¬
ne è il momento infatti nel quale i dati
video passano dalla telecamera al com¬
puter e vengono quindi trasformati dal
dominio analogico a quello digitale. La
trasformazione può essere effettuata in
vari modi, a seconda della scheda di ac¬
quisizione impiegata e a seconda
dell'utilizzazione che si deve fare del fil¬
mato. Sarebbe buona norma digitalizza¬
re le varie clip che compongono il filma¬
to completo alla massima risoluzione
Tra i vari programmi di acquisizione video vediamo
quello fornito con la serie di schede Matrox, dalla
Rainbow Runner alla Marvel G400 Si tratta di Ma¬
trox VcrRemote, un vero e proprio telecomando
virtuale che permette di controllare la scheda per
la visualizzazione dei canali televisivi Ila Marvel
G400 incorpora anche un sintonizzatore televisivoI
oppure di registrare programmi video sia dall'an¬
tenna che dalle prese Video e S-Video presenti sul¬
la scheda.
possibile, e con la minore compressio¬
ne possibile. Si è cosi sicuri di avere un
programma video della migliore qualità
possibile; non sempre però questo è
conveniente. Innanzitutto l'uso di bassi
fattori di compressione e di elevata ri¬
soluzione fa crescere a dismisura le di¬
mensioni del file registrato sull'hard di¬
sk. Se non si dispone di un disco rigido
capiente e veloce, se il nostro
processore è un po' datato, e
se non si dispone di una enor¬
me quantità di memoria RAM,
ogni operazione che andremo
ad effettuare sul filmato com¬
porterà un rallentamento ge¬
nerale della macchina e diven¬
terà praticamente impossibile
lavorare.
Diventa quindi necessario
calibrare la macchina per i file
video che andremo a trattare e
scegliere preventivamente
l'uso che di questi file si deve
fare, ancor prima di acquistare
il computer o la scheda di ac¬
quisizione. Ad esempio, se de¬
cidiamo di realizzare solamen¬
te filmatini da pubblicare sul
Web, un semplice computer
neanche troppo potente (un
K6 II o un Celeron a 433 MHz
vanno benissimo), dotato di al¬
meno 64 megabyte di memo¬
ria (meglio 128) e di un dispo¬
sitivo di acquisizione anche USB, tipo le
periferiche Dazzle* che abbiamo recen¬
sito recentemente, va più che bene. Le
dimensioni dei "francobolli video" sono
così piccole e i bitrate così contenuti
che anche un computer poco potente
può trattarli.
Se invece decidiamo di realizzare dei
veri e propri film su Video-CD, le cose
si fanno più serie. I filmati vanno acqui¬
siti con una risoluzione video di
352x288 pixel, alla massima qualità
possibile, dato che poi la compressione
Dall’analogico
al digitale
Chi decide di dedicarsi al videoedi¬
ting creativo può, all'inizio, scontrarsi
con problemi che spesso appaiono in¬
sormontabili. Già la scelta del corretto
formato di acquisizione può a volte
creare dei problemi. Fino a un
paio di anni fa, la potenza dei
computer non era spesso suf¬
ficiente al trattamento di gran¬
di masse di dati come quelle
fornite dai file video. Le cose
sono andate via via miglioran¬
do col tempo per merito delle
tecniche di compressione e
anche e soprattutto
dell'hardware, sempre più po¬
tente. Se fino a qualche tem¬
po fa gli unici filmati che si po¬
tevano realizzare con il com¬
puter erano delle dimensioni
di un francobollo sullo scher¬
mo, ora, con i processori e
con gli hard disk attuali, e con
le schede di compressione e
acquisizione video, è possibile
trattare stream di dati video a
piena risoluzione PAL in ma¬
niera piuttosto agevole.
108
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
MPEG la degraderà parecchio. A que¬
sto punto è necessario dotarsi di una
scheda di acquisizione video di buona
qualità, come la Matrox Marvel G400 o
la 3dfx Voodoo3 3500 TV AGP, provata
sul numero 203 di MC, e di un hard di¬
sk capiente e veloce. Basti pensare che
un filmato di 352x288 pixel, codificato
con il codec MJPEG della Matrox Mar¬
vel, con la minima compressione possi¬
bile (5:1) e con un frame rate di 25 foto¬
grammi al secondo, occupa circa 116
megabyte al minuto.
Questo significa quasi 7 gigabyte per
un'ora e più di 10 giga per un'ora e
mezza. Questo solo per i dati grezzi, re¬
gistrati ad esempio dalla televisione.
Questi dati quadruplicano se si acquisi¬
sce ad una risoluzione PAL completa di
704x576 pixel. Ecco quindi che gli hard
disk, anche ì più capienti, diventano in¬
sufficienti. A questo punto si possono
percorrere due strade: ridurre la qualità
dei filmati acquisiti, aumentando il fat¬
tore di compressione, oppure mantene¬
re la migliore qualità, ma lavorando con
file di piccole dimensioni. Tra l'altro bi¬
sogna anche considerare che c'è una li¬
mitazione dei file AVI di Windows, che
non possono essere più grandi di 2 gi¬
gabyte.
Riassumendo, ecco le
regole basilari per
un’acquisizione felice
e priva di problemi:
1 Decidere da subito che tipo di filmati
andremo a realizzare, scegliendo
processore, hard disk e scheda di ac¬
quisizione video opportunamente.
r. [» (a* f- m
>•'011
KaizU
2 Acquisire il filmato alla risoluzione
determinata dal formato che andre¬
mo ad utilizzare (ad esempio 704x576
pixel per il PAL a schermo pieno o
352x288 per i Video-CD). secondo la ta¬
bella che troverete all'interno dell'arti¬
colo.
3 Suddividere il filmato in varie scene
e acquisirle una alla volta separata-
mente: in questo modo si minimizzano
anche gli eventuali errori di sincronismo
che possono esserci quando si acquisi¬
scono filmati molto lunghi
4 Lavorare e montare le varie scene
mantenendole separate, soprattutto
le scene dove il passaggio dall'una
all'altra avviene mediante uno stacco.
5 E’ buona norma archiviare sempre
su memoria di massa separata, ad
esempio un CD-R, tutte le fasi della la-
Power
/V
Cable^ Pair 2
Palr 1
12 mm
D
10.2 mm
1394 Connector
L 'interfaccia DV utilizza un cavo multipolare schermato per trasferire i dati digitali dalla telecamera al com¬
puter e viceversa.
L'acquisizione di una sor¬
gente DV e vista in ma¬
niera completamente tra¬
sparente da parte del
software di acquisizione.
Il formato del fotogram¬
ma DV PAL 6 m ogni ca¬
so 704x576 pixel.
vorazione, quando
ciò sia possibile.
Nel caso di filmati
per il Web oppure
per Video-CD que¬
sto è possibile, per¬
ché le dimensioni
dei file contenenti
le varie scene non
dovrebbero essere
troppo grandi.
6 Codificare in
MPEG, o nel for¬
mato di codifica scelto, le varie parti del
film mantenendole separate; lavorando
un file alla volta si potrà fare tutto an¬
che senza utilizzare un hard disk di
grandi dimensioni.
I! formato DV nativo
L’utilizzo di una videocamera digitale
con interfaccia DV (o i.Link, o Firewire)
permette di importare il video sul com¬
puter mantenendo inalterato il formato
digitale dei dati. Il formato DV utilizzato
nelle videocamere digitali amatoriali è
infatti un formato digitale già compres¬
so. La compressione è di tipo Invaia¬
rne, cioè i singoli fotogrammi sono
compressi individualmente e non di¬
pendono dai fotogrammi adiacenti, co¬
me succede invece nell’MPEG. Il fatto¬
re di compressione è di 5:1, mediante
un algoritmo adattativo. Il tutto è cali¬
brato per avere un frame rate fisso di
25 MB al secondo.
Utilizzando il formato DV si può man¬
tenere inalterata la qualità, già elevata,
dei fotogrammi, anche durante le tran¬
sizioni e gli effetti. Nel caso di editing
nativo DV non viene fatta nessuna tra¬
sformazione analogico/digitale sul se¬
gnale, che viene registrato sull’hard di¬
sk proprio come arriva dall'interfaccia
Firewire. Anche il software di montag¬
gio. utilizzando degli appositi codec, la¬
vora tutte le transizioni e gli effetti nel
formato nativo, e questo assicura la mi¬
gliore qualità possibile.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
109
(§?«*• ) Mastenzziamo le nos,re vacanze di Pierfrancesco Fravolini
Come montare i nostri
Il computer permette/ utilizzando programmi di editing non lineare/ di
raggiungere risultati che come qualità e velocità di realizzazione superano
di gran lunga le apparecchiature analogiche utilizzate fino a qualche anno
fa. Un computer dotato di una buona scheda di acquisizione/ magari
digitale/ ed un programma di videoediting adeguato può dare
airutilizzatore grandissime soddisfazioni.
Dopo la fase di acquisizione, neces¬
saria per portare i filmati delle nostre
vacanze sul computer, il passo succes¬
sivo è l'organizzazione di questi filmati
(che chiameremo clip) e la realizzazione
di veri e propri cortometraggi, utilizzan¬
do la tecnica del montaggio non lineare.
Fino a qualche anno fa per montare
spezzoni di filmato era necessario di¬
sporre di almeno due videoregistratori,
uno per la riproduzione delle clip, l'altro
per la loro registrazione. Se poi i video¬
registratori erano tre, e si aveva anche
una centralina di missaggio, si poteva¬
no creare effetti come le dissolvenze,
la sovrapposizione di titoli, ecc. Al gior¬
no d'oggi, di videoregistratore ne basta
uno, in pratica lo stesso camcorder, e la
centralina di missaggio viene sostituita
dal computer, che si occupa della gene¬
razione di tutti gli effetti e della registra¬
zione finale. Questo comporta una no¬
tevole riduzione di costi: basti pensare
che un programma di editing lineare se¬
miprofessionale come Media Studio
Pro, della Ulead, utilizzato per le prove,
si può acquistare a 1.250.000 lire, una
cifra elevata, ma che appare comunque
ridotta rispetto ai 3-4 milioni di una cen¬
tralina di montaggio amatoriale, che tra
l'altro dispone di un numero limitato di
effetti e di transizioni. Senza contare
poi il costo dei videoregistratori.
La soluzione non lineare, cioè con il
computer al posto della centralina di
montaggio, consente inoltre di degrada¬
re in minima parte il segnale video.
Questo perché i dati all'Interno del
computer sono in formato digitale. Re¬
gistrando ad esempio delle clip in for¬
mato VHS, e riversando poi il filmato
completo sempre in formato VHS, il de¬
grado non sarà mai superiore a quello
che si ha registrando direttamente da
un videoregistratore all'altro. Se poi la
sorgente è digitale, ad esempio una vi¬
deocamera DV, il computer permette di
mantenere la stessa qualità del formato
in ingresso, visto che non compie nes¬
suna trasformazione sul segnale.
Nelle figure a corredo dell'articolo
vedrete un esempio dettagliato di co¬
me realizzare un montaggio con Ulead
Media Studio Pro. Abbiamo scelto que¬
sto programma perché è il più aggiorna¬
to tra quelli semiprofessionali. In realtà,
tutti i programmi di montaggio non li¬
neare consentono di fare più o meno le
stesse cose più o meno nello stesso
modo, e quindi il discorso è pratica-
mente generale. Ho volutamente trala¬
sciato programmi più semplici, come
Ulead Video Studio o Avid Cinema per¬
ché, da un lato, il loro funzionamento è
stato già descritto sulle pagine della ri¬
vista (vedi MC 203 e 208 per Video Stu¬
dio e la prova della Matrox Marvel
G400 su MC 201 per Avid Cinema)
dall'altro solamente con programmi co¬
me Media Studio, o il più conosciuto
Adobe Premiere, si possono raggiunge¬
re risultati comparabili con quelli profes¬
sionali. Sia Media Studio che Premiere
consentono di applicare un'enorme
qualità di effetti di transizione ed effetti
speciali, lo vi consiglio però di non ec¬
cedere mai. Se fa¬
te caso alle realiz¬
zazioni televisive,
ad esempio quelle
della Rai. vi accor¬
gerete che quasi
I - Al momento dell'atti¬
vazione, Media Studio
Pro visualizza una fine¬
stra nella quale si può
scegliere che tipo di
progetto si intende tare
I settaggi predefiniti so¬
no numerosissimi, ma
tutti quanti predisposti
per lo standard america¬
no NTSC Nel nostro ca¬
so, visto che vogliamo
realizzare un Video-CD
PAL, carichiamo un set¬
taggio impostato prece¬
dentemente
110
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
sempre la transizione tra una scena e
l'altra è realizzata mediante un sempli¬
ce stacco (in questo caso va scelto
molto bene il momento giusto dell'in¬
quadratura) e solo a volte si ha una
semplice transizione con una dissolven¬
za incrociata.
Se poi volete in ogni caso stupire gli
amici e i parenti, utilizzate pure gli effet¬
ti 3D, le tendine e tutto quello che vi
piace, ma considerate comunque che
spesso l'impiego di troppi effetti rende
più pesante la visione.
Insensci Ilio video
Cetcajn _)l Fon Palmi
M A erJfÈn]
jvideOOIOI avi
jvide00111.avi
J v«le00121 avi
ivide00131 avi
Home Ha
Lpofile
l~ Alio ncoduci P Mylo
2 - Ecco come si presen¬
ta lo schermo all'inizio
delle operazioni In alto a
sinistra troviamo due fi¬
nestre che ci consenti¬
ranno di visualizzare le
clip selezionate oppure
l'anteprima del progetto
A destra troviamo la li¬
breria degli effetti prede-
finiti InumerosissimiI.
mentre in basso è visibile
la finestra della timeline.
quella cioè nella quale di¬
sporremo i nostri filmati
secondo una sequenza
temporale che stabilire¬
mo a nostro piacimento
Nella timeline troviamo
diverse "tracce ~ nelle quali disporre le nostre clip Dall'alto verso il basso le
tracce Va e Vb. dove vanno posti i filmati, con in mezzo la traccia Vx, dedicata
agli effetti di transizione Più in basso le tracce VI, V2 e V3 Iquest'ultima non
visibileI. tracce di sovrapposizione che possono contenere immagini fisse Igra
hcal o filmati sui quali non vengono applicati gli effetti di transizione Sotto an¬
cora troviamo te tracce audio relative ad ogni traccia video
—
4
3 - Per inserire una clip
nel progetto basta fare
un doppio click con il
mouse sulla traccia scel¬
la Un questo caso la
traccia Va) Si apre una
finestra nella quale pos¬
siamo scegliere il filma¬
to tra quelli presenti sul¬
le memorie di massa
del computer
5 - Per visualizzare una
clip basta cliccare due
volte su di essa Una
delle due finestre in alto
mostra il contenuto della
clip Tramite la manopo¬
la visibile a sinistra, o
tramite lo slider sotto al
quadro, e possibile spo¬
starsi all'interno del fil¬
mato in maniera da poter selezionare, con la precisione di un fotogramma. /
punti di attacco e di fine della clip La manopola a sinistra é una vera e propria
Jog Shuttle, come quella dei videoregistratori, ma la sua precisione è enorme¬
mente maggiore di quella dei VCR I punti di inizio e fine della parte da visua¬
lizzare si scelgono visualizzando il fotogramma corrispondente e cuccando con
i tastini in basso a destra
4 - Ecco cosa succede dopo aver insento due clip nella timeline Le due clip
vengono visualizzate, sulle due tracce Va e Vb, con un colore rosa per la parte
video e azzurro per la parte audio La seconda clip, quella piu a destra, è evi¬
denziata Iper farlo basta cliccarci sopra) Da notare che le clip sono facilmente
individuabili perche il primo e l'ultimo fotogramma del filmato sono visibili, ed
inoltre è riportato, al loro interno, il nome del file corrispondente
6 - Abbiamo selezionato
una parte del nostro fil¬
mato, togliendo quelle
iniziali e finali I numerini
in verde indicano la posi¬
zione corrente (sopra) e
la durata complessiva
Isottol della parte sele¬
zionata. nel formato
ore minuti secondi; foto¬
grammi. Per applicare le
scelte fatte basta ora
chccare sul simbolo del¬
la mano, in basso
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
111
Masterizziamo le nostre vacanze
7 - Dopo aver scelto per furie e due le clip del progetto i punti di inizio e line,
la durata delle clip stesse si è ridotta, come visibile in figura
8 ■ Spostiamo la seconda clip verso la prima e facciamo si che ci sia una picco¬
la sovrapposizione, che ci permetterà di applicare un effetto di transizione tra
le due tracce
9 - Abbiamo inserito un 'altra clip al progetto, sistemandola sulla Va. Le clip van¬
no posizionate sulle due tracce Va e Vb alternativamente, come visibile in figu¬
ra. Se avessi un'ulteriore clip da aggiungere al progetto questa andrebbe posi¬
zionata sulla traccia Vb, immediatamente dietro alla terza clip, in maniera da
creare una piccola sovrapposizione
Il - In questo caso abbiamo scelto un effetto tridimensionale, tacente parte
della libreria di effetti di Media Studio Pro: il cubo volante 3D. La finestrella che
si apre dopo aver trascinato l'effetto sulla traccia Vx permette di modificare le
impostazioni predefinite attraverso numerose opzioni che lascio "scoprire " ai
lettori. Una volta modificate le opzioni è possibile salvare il nuovo effetto otte¬
nuto nella libreria, in maniera da trovarlo già bell'e pronto quando occorre
dello schermo e trascinarlo nella traccia Vx, posizionandolo in maniera che
12 - E'possibile inoltre avere una preview dell'effetto, utile per valutarne la resa fi¬
nale.
10 - Applichiamo ora un effetto di transizione tra la prima e la seconda clip. Per
farlo basta scegliere un effetto dalla libreria visibile nella finestra in alto a destra
si le due clip sulle tracce Va e Vb.
112
N^r.mirrnrAmni iter n OHCì onnn
Biuciatuia-Eflello
Insolite Clip Coloie
Piendi Coloie Ulead
Annoianone |[
Cuala (oiT focT : [ÒT [Òs"
tota» ■ » (0 3 j [ó 3 • fn 3
, i-Jf.j-ii-.lU
(òcT :[òcT '(òcT :fm -fj
Di
Muovo GomMi
UBI
- 96
B|o
'irinir
■a ■■■ri ■ :L
18 e 19 - La finestra della clip colore è semplice: ba¬
sta scegliere la durata della clip (nel solito formato
ore:minuti:secondi:fotogrammil il colore iniziale e
quello finale. In questo caso, visto che dobbiamo
creare una clip di colore nero, basterà cambiare il co¬
lore finale, impostandolo su nero. Per farlo bisogna
spostarsi, con il cursore visibile nella finestra, alla fine
della clip e impostare a zero i valori corrispondenti af¬
ta percentuale dei colori primari RGB, oppure cliccare
sul quadratino bianco visibile a sinistra, cosa che fa aprire la finestra di selezione del colore visibile in figura
B-fuió 3
19
Ti ansinone
C DaVjeVb
G Da VI) a Va
Divide X pei (1-8|
Civide Y pei: (1-8]
h" "■ -il
Campione
00000008
Giado liansgione
7777777.^7;
s f“3 7
P Insorti
*
00 ,0000.18 00 ,00(10 20 00 ,0000 2200
1
L
_ ì
m
13 - Ecco come si presen¬
ta la urne line dopo aver
applicato una transizione
tra le due tracce Va e Vb.
La transizione 6 posta sul¬
la traccia Vx. quella degli
effetti speciali: la freccia
indica la direzione della
transizione, in questo caso si parte dalla traccia sopra e si arriva a quella sotto
La direzione dell'effetto viene impostata automaticamente da Media Studio.
Masterizziamo le nostre vacanze
(S{i-=c£iJ.a )
14 - Applichiamo una diversa transizione tra la seconda e la terza clip In que¬
sto caso scegliamo un effetto bruciatura, molto spettacolare. Le modalità di
applicazione sono sempre le stesse: si seleziona l'effetto dalla libreria e lo si
posizione sulla traccia Vx. nella zona interessata da entrambe le clip.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
113
15 - Dopo aver scelto la sequenza delle clip e gli effetti di transizione decidiamo
di visualizzare un'anteprima del nostro progetto Per farlo basta premere la barra
spaziatrice Subito il programma comincia la fase di rendering del filmato Du¬
rante questa fase i dati video e audio presenti nelle clip vengono copiati in un fi¬
le temporaneo, mentre le parti che contengono gli effetti speciali vengono cal¬
colate, renderizzate e salvate in file differenti, In questo modo, se si visualizza
una nuova anteprima, il
programma ricalcolerà
solamente le parti modi¬
ficate. velocizzando no¬
tevolmente la visualizza¬
zione
17 - Inseriamo ora un titolo iniziale e una dissol¬
venza in apertura Per creare la dissolvenza, ad
esempio da uno schermo nero, è necessario inse¬
rire una clip di colore, cioè un breve filmato forma¬
to solamente da uno sfondo colorato II program¬
ma genera da solo la clip con un semplice coman¬
do Basta cliccare con il tasto del mouse destro
nella posizione nella quale si vuole inserire la clip,
in questo caso nella Vb.
16 - L 'anteprima viene visualizzata, a velocità normale, nella finestra in alto a
sinistra Le opzioni di anteprima possono essere scelte a piacimento, ma con¬
viene utilizzare lo stesso formato dei file originali, in questo modo il program¬
ma non è costretto a tare delle conversioni di formato o di dimensione di foto¬
gramma, a tutto vantaggio della velocità di rendering.
Masterizziamo le nostre vacanze
t.UUUUUU |WWUfW |UUUUIM:UU | |UUUUUtxUU
1
(■l.v -’v-.
u
1
on -
20 - Inseriamo la clip di colore all'inizio del progetto
e spostiamo tutte le altre clip in maniera che solo
una piccola parte della prima si sovrapponga alla
clip nera. A questo punto applichiamo un effetto di
transizione di tipo dissolvenza
l$«c
1-1 V»
1.T |
1j f-
U V*
1-1 vi
1J V!
A.
u *'
-
*» B»
*11
21 - Inseriamo adesso il titolo del filmato Tale tito¬
lo può essere inserito m una delle tracce di sovrap¬
posizione da VI a V3
Cicchiamo con il pulsan¬
te destro sulla traccia VI
e scegliamo "clip titolo "
dal menu a scomparsa
22 - Le variabili che determinano l’aspetto del no¬
stro titolo sono numerose si va dal colore dei ca¬
ratteri, a quello dello sfondo, all'utilizzo di uno sfon
do trasparente, di un'ombra tridimensionale, ecc
Opzioni di Soviappotizione
Cip KIVI apporr
Artepnme TOvf apporr
VwtMMvMMI
*j3 VI
Ponaona «ì )brene i ornatone
ZT
00000310 Ql'hl »|
I Zi
V2
23
23 - Ora è necessario stabilire le opzioni per la sovrapposizione del titolo Le
clip poste sulle tracce di sovrapposizione infatti non possono utilizzare gli ef¬
fetti di transizione, che sono riservati alle due tracce
video principali Va e Vb Per scegliere le opzioni di
sovrapposizione basta posizionarsi sulla clip del tito¬
lo, cliccare con il tasto destro e scegliere "opzioni
di sovrapposizione " dal menu a scomparsa
“D .■ —*
I - |nv«rt
Soldo dumeto ] ' i - - tio
OK A mi* |
Opzioni di So vi apposizione
□p sovrapponi
Vwwh xtm
25 - Niente di più
semplice: la fine¬
strella a sinistra vi¬
sualizza i fotogrammi
della clip durante tut¬
ta la sua durata Ini¬
zialmente è posta sul
punto iniziale. Intro¬
duciamo ora due
punti intermedi spo¬
standoci sui foto¬
grammi corrispon¬
denti tramite il picco¬
lo slider appena sot¬
to alla finestra, e cuc¬
cando sul tastino con
il V. Ripetiamo
l’operazione una seconda volta fino ad avere due
punti intermedi, come visibile in figura.
&
0000 0319 Cjj'hl »|
|( vai3
rara)— _
00000406 |®_*J TTTTT A — P 3*
1 “ P 93 «
00:00:04 05
gj'dZ . 5
|np*t
I - Inverti aree toviapponane
fiordo dimoio [Mede 3
or I Attuo | Tp-ri-r. | S«de |
26
24 - In questa finestra
possiamo decidere co¬
me il nostro titolo si so¬
vrapporrà al filmato. An¬
che in questo caso le op¬
zioni sono numerose
Per ora ci basta costruire
un titolo che appare len¬
tamente. rimane qual¬
che secondo sullo scher¬
mo, sovrapposto al fil¬
mato sottostante, e poi
scompare sfumando .
26 - Cicchiamo sul pri¬
mo punto, ed impostia¬
mo il valore di traspa¬
renza a 100 %, idem
per l'ultimo punto. Nei
due punti intermedi in¬
vece la trasparenza va
posta allo 0% Inseria¬
mo anche un bordo sfu¬
mato medio
114
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Anteprima '
Masterizziamo le nostre vacanze
27 - Ecco il ri¬
sultato della
nostra fatica II
molo è sovrap¬
posto alla parte
iniziale del fil¬
mato ed appa¬
re e scompare,
come avevamo
deciso
-—! -■ 1. .1—
■t. —♦! 1
M -41 !► ► I <=>
27
InteSgente
Pacchetto
Anaksi Ireguenza dati
Fraudo
FiermJtp*
File EQL.
Lettole muiimediale..
Selepona dspoolrvo corniolo
Stampa su castella
Modelli & Layout
Peisonabza dmensione (otogtamma
Impostalo™ progetto..
Gestione Fie Anteprima
Preiereoze
AltvEntei
-f Video Editoi • Senza nome
Eie
Modifica Vouaàzza
Nuovo.
Cii-N
Ct.l*0
SP"
Hcmst
Ovuli
Ott+W
Salva
Sajva con nome
Salva modelo piogetto
28 - Siamo giunti alle fasi conclusive del nostro montaggio Dopo aver inserito
i moli di coda non ci rimane altro che salvare il nostro film in formato Video-
CD Basterà quindi accedere al menu file e selezionare “crea file video "
Opzioni salvataggio Video
Video Ed»ot| Geneiale Concessione | Reagito |
x|
29 A questo punto
basta scegliere il nome
da assegnare al nostro
file Cuccando sul pul¬
sante "Opzioni ’ sarà
possibile visualizzare i
parametri del nostro fi¬
le
Opzioni salvataggio Video
Video Edaci Geneiale | Compie**** | Rlagk, |
0
Iiacciadali | 2 f
Eloquenza [- 7 ---
fotogrammi; |25Cocr»cVSec
Jipo di media [ lJ.I4'ieiM~ ^]
Velocità dati video | 3 Kbps
r "•Oy-y.-Wf!
r Sland * d js2x288 z\ r
Impostazioni audo
Tpodjudo
|
~3
t~ Cetsvto da utente
L?g<tes:|362 A',— fa
Velociti fetaudo
1
ZÌ «PS
f" MaTien r'r.py.-.-.'v
Frequenza audo
|
] Hz/Sec
OK
Annulla
0 31
OK
Anrpfe |
? 30
30 e 31 - I paramelo per un filmato Video-CD sono compressione
MPEG-I. 25 fotogrammi al secondo. 352x288 pixel, bitrate fisso
pari a 1123 bit al secondo
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
115
di Pierfrancesco Fravolini
B
Masterizziamo le nostre vacanze
Realizziamo da soli un
iosItì fi
t
Una volta adquiim i nostri filmati suMiard disk del computer, e
realizzato il montaggio, l'ultima cosa che dobbiamo fare è riversare la
nostra creazione su un sopporto che né consenta Ictarif ione anche ad
altre persone, oltia c|Ke a noi. Naturalmente è sempre possibile
registrare di naevò il fmi montato su una videbcassMI, sia in formato
analogico che d
videoregistrato
abilitato), m
su un CD, su
bisogno però di un
V con l'ingresso
ostro lavoro
spositivi, sia
Creare un CD che contenga un filma¬
to non è particolarmente difficile. Se
vogliamo realizzare un CD che sia dedi¬
cato solamente all'utilizzazione con il
computer sarà bene convertire i vari fil¬
mati in un formato il cui codec (codifica¬
tore/decodificatore) sia già presente sul
computer, I vari filmati demo presenti
sui più svariati programmi e su Win¬
dows 98 stesso sono realizzati utilizzan¬
do il codec Indeo, piuttosto efficiente,
soprattutto per filmati di piccole dimen¬
sioni. Se invece si vuole utilizzare un
formato universale basta il formato
Quicktime, della Apple, visualizzabile
anche sui computer Macintosh. Se in¬
vece i nostri filmati sono destinai ad es¬
sere pubblicati sul Web il formato mi¬
gliore è l’MPEG-1. Da scartare invece il
formato Reai Video che necessita di un
apposito server dedicato.
Indipendentemente dal formato scel¬
to, se il CD è destinato ad un uso sul
computer i videoclip dovranno essere
di dimensioni non troppo elevate e la
compressione piuttosto alta. Il formato
MPEG-1 con 352x288 pixel di quadro
(la dimensione del Video-CD per inten¬
dersi) è un ottimo compromesso tra oc-
DUDit!
r~.
V Sfili iti imi
BM ^
• w.l
«= rnQ
I - La prima cosa che bisogna lare all'avvio di OV-
Dill é la scelta dello standard televisivo supportato
tra NTSC Ilo standard americanoI e il PAL europeo
Purtroppo il programma non "ricorda " questa im¬
postazione e ci costringe a selezionare lo standard
ad ogni avvio. Attenzione, il programma ha biso¬
gno. per lunzìonare. di una risoluzione minima di
1024x768 punti
cupazione fisica del disco e qualità di vi¬
sualizzazione.
Se invece il CD è destinato ad esse¬
re letto da un lettore stand alone, in
pratica il classico lettore DVD collegato
allo stereo del salone, allora si possono
scegliere tre formati differenti, tutti ba¬
sati sulla codifica MPEG: il formato Vi¬
deo-CD, il Super Video-CD e il DVD.
Lo standard Video-CD
Il Video-CD utilizza il formato MPEG-
I per la compressione dei dati. I para¬
metri sono: dimensioni di quadro
352x288 pixel, 25 fotogrammi bitrate
1123 Kbit/sec per il video e 224
Kbit/sec per l'audio, e questi vanno im¬
postati nel programma di compressio¬
ne, ma di solito sono presenti in tem-
plate standard in tutti i programmi di
compressione ed editing video. Il Super
Video-CD (SVCD) è una estensione del
VCD che usa la compressione MPEG-2
con codifica a bitrate variabile. Il bitrate
è il doppio di quello del Video-CD, per¬
ciò il SVCD offre anche una migliore
qualità di immagine, a discapito però
della durata complessiva dei filmati ri-
producibili. Al massimo, un SVCD im¬
magazzina solo 35 minuti di filmato in
confronto ai circa 70 del VCD
II miniDVD
Il miniDVD non è altro che un vero
DVD registrato però su un semplice di¬
sco CD-R. Questo significa che la strut-
116
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
2 - Lo schermo di DVDitl 6 suddiviso in due finestre principali: in quella a sini¬
stra verrà visualizzato il contenuto del DVD che stiamo realizzando, attraverso
una interfaccia i rvysiwyg. 6 una barra laterale contenente gli elementi che in¬
seriremo nel nostro DVD Questa barra laterale contiene quattro categorie di
oggetti i fondali per i menu, i bottoni e i pulsanti, i font per il testo e i filmati
Scegliamo quindi uno sfondo per il nostro menu principale, trascinandolo dalla
barra laterale fino a dentro la finestra principale
3 - A questo punto inseriamo un'etichetta di testo che ci servirà per far partire
il filmato che vogliamo inserire nel DVD Per far ciò basta cliccare sul pulsante
con la "T". in basso a destra, e trascinare il font desiderato nella finestra prin¬
cipale Abbiamo creato cosi un'etichetta di testo Ciccandoci sopra possiamo
modificare la scritta, come visibile in figura
4 - Per cambiare la dimensione e il colore dei caratte¬
ri dobbiamo cliccare sul menu “Effects", in alto, e
selezionare la voce "Text Properties" Si apre a que¬
sto punto una finestra nella quale possiamo modifica¬
re le proprietà della nostra etichetta, in maniera mol¬
to semplice Sempre dal menu "Effects" possiamo
inoltre stabilire le proprietà dell'ombra dietro agli og¬
getti. testo o pulsanti che siano
tura delle directory e dei file è del tutto
analoga a quella di un DVD Video, con
la limitazione dei 650 megabyte com¬
plessivi di occupazione totale. Siccome
la qualità di un DVD Video non dipende
solamente dal metodo di compressio¬
ne, che ricordiamo è l'MPEG-2, ma so¬
prattutto dal bitrate, che nel caso del
DVD è variabile, potendo scegliere un
bitrate di 2 Mbps (megabit al secondo)
in 650 megabyte entrano circa 20 minu¬
ti di filmato, con una dimensione qua¬
dro di 704x576 pixel e audio stereo co-
5 - Inseriamo ora un pul¬
sante dal quale far partire
il nostro filmato. Per farlo
basta scegliere quello
che più ci piace hn que¬
sto caso la freccetta di
marmo rosai dalla fine¬
stra a destra, e trascinar¬
la nella finestra principale
alla posizione voluta
6 - Vanno inseriti ora i fil¬
mati che vogliamo siano
sul nostro DVD. Per far
ciò basta aprire la fine¬
stra "esplora risorse
posizionarsi sulla cartella
che contiene i file, sele¬
zionare quelli da inserire
e trascinarli nella finestra
a destra di DVDiti, dopo
aver premuto il penulti¬
mo pulsante sulla barra
laterale del programma
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
117
Masterizziamo le nostre vacanze
7 - Ora colleghiamo il filmaio che abbiamo selezio¬
nalo al pulsante nel menu principale del DVD Per
far ciò basta selezionare il filmalo e trascinarlo di¬
rettamente sul pulsante che scegliamo come pul¬
sante di avvio Invece del pulsante possiamo sce¬
gliere anche un etichetta di testo
Thn piotect contar» Hez that aie noi
compatitile wilh thè DVD Video loimal. Sonic
DVDill can conveil these Mes (oc you, jo Ihat
you can cieale a DVD Yoi» ongnial fdes wl
temain on youi hard disk, so Ihal you can use
Ihem agam
OK
Cancel
9 ■ Il filmato che abbiamo inserito non è codificato
in maniera adatta ad essere registrato su DVD Per
questo DVDitl ci avverte che verrà convertito in
MPEG-2. Anche l'audio 6 codificato in MPEG, dato
che il programma non gestisce gli stream multica¬
nale AC-3oDTS
, Processing...
SoArchiiuj Ini flint lo ho tinnsrndnd...
* Video Qualily Seltings
Smallei
Miyliw
ri» so»
4
Oualitv
tìil Mie 60 Mtipi
Téle mio
S? MB
CooiDioMion tyiw
MPEG 2
o
©
10 - Una finestra ci permette di scegliere il fattore
di compressione più adatto alla dimensione del no¬
stro supporto In questo esempio abbiamo spazio
da vendere, dato che il file, di pochi minuti, occupa
pochi megabyte anche con un fattore di compres¬
sione basso; in questo caso con un bitrate di 6 Mb¬
ps si ha un file di soli 63 megabyte, ma va ricordato
che il filmato é di pochissimi minuti
In ogni caso con un bitrate di circa 2 Mbps sarà
possibile realizzare CD con una ventina di minuti di
filmato di buona qualità
8 - Ora possiamo testare il nostro menu interattivo
cuccando sul pulsante in basso a destra, nella bar
ra laterale Compare un vero e proprio telecoman¬
do analogo a quello di un lettore DVD casalingo
Pigiando sui tasti di questo telecomando virtuale
possiamo navigare nel nostro DVD, proprio come
se fosse inserito nel nostro lettore
Il - Il programma chiede ora che gli si indichi una
directory nella quale salverà i dati relativi al CD che
stiamo per realizzare In questo caso scegliamo la
directory DVD fche abbiamo creato proprio per
queste applicazioniI sul disco D
'Make DVD
Sol Ilio acii'eo to' yom DVCi
'Make DVD
Sci Ilio JOJILO to' yom DVD
Sellici un empiii ile ville Ini your DVU
* Mairi 0i«
DVD CD Recedei
Doyico Sellino»
Sotrcl mi Dijlpul ilrvico lui volli DVD
/ H,nn Dn»
• OVD'CD Rocoidm
z
Di-vico Scllings
Il ,1 g-."!"l
A mulnlion 1. ■ .’.
rm § rrm
12 e 13 - A questo punto il programma ci chiede se si deve occupare esso stesso della "bruciatura" del
CD. oppure se deve salvare la struttura dei file su hard disk. Decidiamo di far masterizzare il nostro CD di¬
rettamente da DVDitl e scegliamo quindi l'opzione "DVD/CD recorder" Nella finestrella in basso vediamo
che il programma ha già selezionalo il nostro masterizzatore Waitec 3244
edificato MPEG.
Il programma scelto per la realizza¬
zione del nostro miniDVD è DVDitl del¬
la Sonic Solution. Questo programma è
destinato ad un uso amatoriale e non
può certo competere con i software di
authoring professionali tipo Scenarist e
Maestro, di cui abbiamo già parlato sul
numero 203 di MC in occasione della
prova del masterizzatore DVD Pioneer
Dvr-s201 DVDitl non gestisce infatti
né l'audio multicanale (tipo Dolby AC-3
o DTS o MPEG multichannel) né gli an¬
goli di ripresa, ecc. Consente, invece,
nella versione completa, di realizzare
semplici DVD con più menu di naviga¬
zione e più filmati, con audio stereofo¬
nico codificato MPEG.
Le numerose immagini a corredo
dell'articolo mostrano dettagliatamente
118
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
14 - Comincia la fase di rendering e costruzione del
disco In questa fase il programma convene il filma¬
to in formato MPEG-2 con il trame rate che aveva¬
mo selezionato, e crea luna la struttura degli stream
MPEG audio e video, i menu, i link interni, ecc
15 - Possiamo inoltre utilizzare un
convemtore esterno per portare il no¬
stro filmato in MPEG-2 lo ho utilizza¬
to per le prove l'ottimo LSX Encoder
della Ligos, la versione professionale
di quello fornito in bundle con la Ma¬
trox Marvel Questo programma è
uno dei migliori e più veloci converti¬
tori MPEG-2 ed MPEG-1 disponibili e
consente Inetta versione professiona¬
leI di avere un controllo totale sulla
conversione All'avvio del programma
il Profile Manager ci chiede di sceglie¬
re il tipo di file che vogliamo realizza¬
re Scegliamo noi il profilo MPEG-2
PAL Full Screen. In questo caso il bi¬
trate 6 di circa 4 megabit al secondo
16 - Ecco la finestra principale del programma con il file di ingresso già carica¬
to Come si vede, si può decidere se codificare il file in MPEG-2 o in MPEG-t
e, cuccando sul pulsante '‘Advanced", si possono modificare tutti i parametri
della conversione.
17-La conversione è in atto Sulla finestra superiore possiamo vedere il risul¬
tato del lavoro dell'encoder. naturalmente un trame alla volta, mentre nella
parte inferiore una barra di scorrimento blu ci mostra a che punto 6 la conver¬
sione del file, mentre le due barre verdi mostrano la qualità media e istanta¬
nea dei fotogrammi
18 - Ecco il risultato delle
nostre fatiche: il mi-
niDVD sta girando tran¬
quillamente sul nostro
computer Per visualiz¬
zarlo basterà utilizzare un
programma di visualizza¬
zione DVD come Power
DVD oppure Cmemaster,
o Win DVD. ecc
una sessione di authormg di un mi-
niDVD a partire da un filmato acquisito
con una scheda di cattura video alla ri¬
soluzione di 704x576 pixel, 25 frame al
secondo e codificato a 6 megabit/se¬
condo (il filmato dura solo qualche se¬
condo). Purtroppo i miniDVD così realiz¬
zati, anche se perfettamente compatibi¬
li con i DVD di più grande capacità, non
vengono letti dai lettori DVD stand alo¬
ne, quelli che vanno collegati all’Impian¬
to home theater. Questo perché i nor¬
mali lettori DVD riconoscono che al loro
interno è stato inserito un CD-R e com¬
mutano in una modalità che consente
la riproduzione solo di CD Audio o di Vi-
deo-CD. Le prossime versioni dei lettori
casalinghi non avranno più questa limi¬
tazione.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
119
(Sfi^iaSLbla ) Masterizziamo le nostre vacanze
di Bruno Rosati
Dai Video-CD al Web
Bello, se non addirittura affascinante, masterizzare su CD le nostre riprese!
Dopo l'epoca del Super8 e l'elettronica di consumo che ci ha fatto
innamorare di telecamere e mixer video - oltre a sommergersi di
videotape d'ogni taglio! - ora è un disco di policarbornato a farci sognare.
Con le sue possibilità d'interazione, praticità e distribuzione.
Ma l'avvento del video digitale non esaurisce qui le sue possibilità
applicative e i nostri filmati, sia per necessità che per puro vezzo
telematico, oltre che su CD possono finire anche sul Web ed essere
riprodotti in linea, oppure finire appesi ad un messaggio di posta
elettronica ed essere spediti verso il più remoto angolo del mondo.
Il video sul Web, a differenza del Vi¬
deo-CD ha dei limiti strutturali - vedi
larghezza della banda passante - che
c'impongono scelte obbligate in fatto
di grandezza del quadro (dimentichia¬
moci il full-screen) e del full-motion. La
velocità di lettura di un moderno CD¬
ROM driver è ampiamente in
grado di sostenere i 170 «By¬
te al secondo che un filmato
MPEG, o un .dat Video-CD,
può richiedere per far visua¬
lizzare al meglio full-screen e
full-motion. Volendo essere
precisi al massimo, lo stan¬
dard dei Video-CD stabilisce
che il quadro video, trattato in
MPEG-1, sia nella misura di
352x288 pixel (formato PAL)
e che il rate di 170
KByte/sec, è dato proprio dal
rapporto tra la risoluzione del
quadro e il numero di foto¬
grammi al secondo (25 in
PAL). Teoricamente anche un lettore
della seconda, se non addirittura della
prima generazione (150 «Byte al se¬
condo) può leggere in maniera fluida le
informazioni MPEG nel formato sud¬
detto.
Ben altro discorso va purtroppo fat¬
to per la riproduzione in linea, dove
possiamo scordarci una banda passan¬
te equivalente. In teoria, sfruttando
una normale connessione analogica,
dal server al nostro PC il massimo - ri¬
petiamo, teorico! - è una banda pas¬
sante di 56 Kbit/sec. Ovvero 6-7 «Byte
al secondo. Conti alla mano, stiamo a
meno del 5%. Niente Video-CD, è
chiaro. E allora, come potremmo mai
mettere i nostri video On thè Web?
Calma e gesso. Il problema della
banda passante è comune a noi come
ai più grandi e prestigiosi network ed è
stato risolto mettendo a punto delle
specifiche tecniche di codifica che, ol¬
tre ad imporre fattori di compressione
più forte, permettono la riproduzione
dei filmati mano a mano che, sul PC
del visitatore, arrivano le informazioni
sufficienti per cominciare, e via via
procedere, nella visione. Tutto questo
senza aspettare che l'intero film sia
scaricato nella memoria (cache) del
computer richiedente. Una manciata di
secondi di scorta ed ecco che
la riproduzione inizia e mentre
questa procede, continuando
ad arrivare dal server altri dati,
nella cache del Client riprende
ad accumularsi la "scorta" di
frame necessari per la ripro¬
duzione di altri secondi di fil¬
mato. In tal modo si ottiene -
o si dovrebbe ottenere... - la
continuità della riproduzione.
Tale tecnica, genericamen¬
te denominata streaming, è
utilizzata con buoni risultati da
moltissimi siti professionali.
Come la CNN, la RAI con le
sue "teche", ecc.
Pur non essendoci alcuna standar¬
dizzazione rigida, né imposta né da se¬
guire obbligatoriamente, il quadro vi¬
deo di questi filmati in streaming è so¬
litamente inferiore a quello del Video-
CD e al massimo attestato alla metà
esatta della dimensione (176x144 pixel
in PAL) e del numero dei fotogrammi
al secondo ( 10-12 fps).
120
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Masterizziamo le nostre vacanze
Benché potremmo creare una con¬
dizione di lavoro del genere anche pro¬
vando i parametri qualitativi della nor¬
male codifica in MPEG, il consiglio è
quello di ricorrere ai compressori in
tecnologia streaming.
Per ottenere ciò, ovvero file video
compressi in modalità streaming, pos¬
siamo sfruttare due ottimi protocolli al¬
ternativi:
• l'ASF di Microsoft, che utilizza il co-
dec MPEG-4 per la componente video
e il WMA (Windows Media Audio) per
quella audio e che poi rende in strea¬
ming;
• il RealMedia di Reai Networks.
L'ASF può essere realizzato utiliz¬
zando la serie dei Media Tools che Mi¬
crosoft ha appositamente realizzato
per la gestione completa dei media -
dall’acquisizione all'editing, dalla com¬
pressione alla pubbli¬
cazione finale - e che
mette gratuitamente
a disposizione
dell'utenza.
Gli streaming in
RealMedia sono a lo¬
ro volta realizzabili
per mezzo dei vari
tool appartenenti alla
serie Producer di
Reai Networks. Tra questi, solo versio¬
ni beta finali - comunque stabili e pres¬
soché definitive come le versioni com¬
merciali - sono disponibili gratuitamen¬
te.
Sia gli ASF che i RealMedia si pos¬
sono quindi produrre senza alcuna
spesa aggiuntiva. Comunque, perma¬
ne lo stesso un limite: la configurazio¬
ne ideale di lavoro della tecnologia di
streaming prevede la gestione diretta
degli stessi da parte di specifiche
estensioni del System Server
Esclusi domini o comunque soluzio¬
ni evolute, quali Website garantiti per
lo streaming da parte del provider, nel¬
la maggioranza dei casi l'utente che di¬
spone di una semplice Home Page -
spesso gratuita... - non potrà usufruire
del pieno supporto del server. Lo
streaming dei suoi file quindi non verrà
svolto e i file, ASF o .rm che siano,
verranno scaricati alla richiesta come
normali file mediali e quindi riprodotti
solo al termine dell'intera procedura di
New to Stroummg Muda?
download.
Nonostante ciò, ASF e .rm saranno
sempre di taglio inferiore rispetto agli
equivalenti .avi o .mpg originali e co¬
munque pronti per essere prima o poi
trasmessi effettivamente in streaming,
Per questi motivi continuiamo a consi¬
gliare di produrli. Mettendovi a disposi¬
zione i rispettivi tool di sviluppo, infine,
risolviamo anche il proble¬
ma della reperibilità del
software applicativo.
Dal punto di vista dell'uti-
lizzo pratico, entrambi i pro¬
tocolli sono estremamente
facili da guidare fino alla rea
lizzazione dello streaming
Al momento di utilizzarli at
traverso i rispettivi tool d
produzione, Windows Me
dia Encoder e Reai Producer, entramb
i compressori ci offrono dei preset d
codifica tra cui scegliere il tipo d
streaming da realizzare. Ciò a partire
dalla banda passante più bassa: 28.8
Kbit-3,6 Kbit al secondo, per arrivare a
quelle più alte: dagli analogici 56 Kbit
ai digitali 64/128 Kbit dell'ISDN o agli
spettacolari 640 Kbit/sec delle moder¬
ne connessioni ADSL. Tra questi pre¬
set potremo
scegliere quel¬
lo che fa al ca¬
so nostro. Il
consiglio è di
mettersi co¬
munque nel
mezzo e scegliere il quadro dei para¬
metri equivalenti ai 56 Kbit/sec (8 Kbit
al secondo) dei modem analogici at¬
tualmente più diffusi.
Tali scelte sono tutt'altro che com¬
plicate, essendo gestite dai suddetti
tool per mezzo di Wizard che ci guida¬
no dalla fase di caricamento fino a
quella finale dello streaming.
Oltre ai due tool di codifica, sia Mi¬
crosoft che Reai Networks offrono
gratuitamente altri due interessanti ap¬
plicativi: Media Author e Reai Slide-
Show.
Del primo abbiamo già parlato - leg¬
gere al riguardo l'articolo apparso su
MC n.203 - e sappiamo che è in grado
di produrre codifiche in formato ASF di
filmati e SlideShow con immagini sin¬
cronizzate all'audio (Audio lllustrated),
nonché di generare in pieno automati¬
smo pagine HTML con player incorpo¬
rato compatibili all'esecuzione sia con
lExplorer che con Netscape Navigator
Per quanto poi riguarda il Reai Slide¬
Show, vi rimandiamo alle pagine di
Comptuer & Video che, proprio su
questo stesso numero, presentano
l'applicativo in questione realizzandone
anche una prova pratica.
Nello specifico, il Reai SlideShow è
un tool che, al pari dell'On Demand
Producer di Microsoft, è in grado di
realizzare delle presentazioni con im¬
magini sincronizzate a commenti au¬
dio, generare pagine HTML automati¬
camente e quindi pubblicare diretta-
mente sul Web con un Wizard predi¬
sposto all’LIpload verso il server di re¬
te.
Insomma, oltre al Video-CD, diventa
possibile e praticabilissimo anche il Vi¬
deo Web. Sia esso nella normale codi¬
fica AVI oppure MPEG, che nella più
interessante e funzionale codifica in
streaming.
Dalla teoria alla pratica, per comple¬
tare la trattazione dell'argomento in
questione vi consigliamo la lettura del¬
le pagine di Computer & Video che,
avendo per tema lo streaming, esten¬
dono idealmente
l'argomentazione
in un piccolo la¬
boratorio pratico,
nel quale si pro¬
va a realizzare
pagine HTML
con clip incorporati e video-posta. Tut¬
to il materiale relativo alle pagine di
prova, il codice d'incorporazione del
player, i videoclip realizzati ed ovvia¬
mente gli applicativi cui abbiamo ac¬
cennato. saranno subito disponibili
sull'allegato MCD-ROM.
MS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
121
Ik Internet - Eros
^ Internet - Cinema
Internet - 1 luoghi: Napoli
Internet - Trovare leggi e sentenze
^ Internet - Libri
y Internet - Calcio
Internet - Giocolieri
Internet - Musica
Internet - Imparare l’inglese
Internet - Viaggiare in Italia
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dimenti, le interviste con i
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Aggiornalo al programmi di aaama 2000
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EUROPEA
DEL COMPUTER
compito p* là pfpp*i«xlon« »fU Him ECDL
Aggiornato al programmi di asama 2000
• • Un——Il a m ree —« e**—
Per conseguire la patente europea del computer è necessario superare sette esami:
CONCETTI DI BASE DELLA TECNOLOGIA DELL'INFORMAZIONE
UTILIZZO DEL COMPUTER E GESTIONE DEI FILE
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FOGLIO ELETTRONICO
BASI DI DATI
STRUMENTI DI PRESENTAZIONE
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Per ulteriori informazioni rivolgerei allo 081/7692026 - Ufficio Promozioni Libri A Professioni
LA COSA -
Collector's Edìtion
Agli inizi degli anni Ottanta La
cosa (1982) di John Carpenter,
preceduto da Alien (1979) di
Ridley Scott, rilanciò in modo vi¬
goroso il genere fanta-horror, da
qualche lustro caduto in disgra¬
zia nelle attenzioni dei 'film-
maker'. arricchendolo di una se¬
rie di effetti speciali meccanici
ed elettronici assolutamente
sconosciuti nel momento di
maggior consenso riscosso dal
genere fino alla fine dei
Sessanta. Il film del regista ame¬
ricano si proponeva come re¬
make di un classico degli anni
Cinquanta, La cosa da un altro
mondo
(1951) di
Christian
Niby (anche
se si avverte
nella realiz¬
zazione del
film la mano
di Howard
Hawks, che
compare solo come produttore),
ma di quel film ne prendeva solo
lo spunto e l'ambientazione arti¬
ca, trasformando la ‘creatura’
(un vegetale dalle sembianze
niente affatto mostruose) in un
inquietante ed efferato (e non
identificabile) mostro che si 'im¬
possessava' di corpi altrui
IL CORVO - THE CROW
Basato sul fumetto creato da
David J. Schow e John Shirley, il
film racconta di Eric Draven, un
musicista rock che viene assas¬
sinato assieme alla sua ragazza
da una banda criminale, dedita al
saccheggio, che terrorizza la de¬
cadente città nella quale egli vi¬
ve. Un anno piu tardi, in occasio¬
ne dell'anniversario della sua
morte, all'improvviso un corvo
prende forma sulla tomba di
Eric; il defunto risorge dalla mor¬
te e si fa guidare dal corvo, per
compiere la sua vendetta... Film
'maudit' interpretato da Brandon
Lee, figlio del leggendario Bruce,
che venne ucciso accidental¬
mente sul
set, durante
le riprese,
con un colpo
di pistola
partito da
un'arma che
si credeva
caricata a
salve. Il de¬
stino maledetto e crudele ha ac¬
comunato la sorte di Brandon a
quella del padre, maestro e star
di arti marziali, anch'egli morto
in circostanze misteriose sul set
di un film.
Atmosfere molto dark con
una saturazione voluta dei colori
tetri.
PEga ro © e ® ©
CONTENUTI SPECIALI:
Il documentario "La Cosa di John
Carpenter - Il terrore prende torma",
Commento del regista John
Carpenter e dì Kurt Russell. Archivi di
produzione, Archivi del progetto di
produzione, Post Produzione, Foto ri-
© ©
prese 'Dietro le Quinte 1 Storyboard e
bozzetti, Selezione delle 'location'
delle riprese, Scene eliminate. Note
di produzione, Trailer originale,
Musica, Note di produzione e filmo¬
grafie
IGiovanni Spacaco)
© 4 ©
©
© ©
CONTENUTI SPECIALI:
Intervista a Brandon Lee.
Special e backstage originale, Note
di produzione. Filmografie e note
biografiche
(Giovanni Sparacoj
DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-70 RARITÀ' DVD FILMS
a
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H
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CO
n
DVD MASTRI COMPACT DISC FILMS C'D ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD FILMS
ENTRAPMENT
Quando un quadro di
Rembrandt, dal valore non com¬
mensurabile, viene rubato da
una galleria di New York in mo¬
do rocambolesco e con una tec¬
nica assolutamente sofisticata,
viene incaricata delle indagini in
riserva con
una dimo¬
strazione di
abilità in un
museo ingle¬
se... Sean
Connery e
Catherine
Zeta-Jones
curazione Virginia 'Gin' Baker. La
quale ben presto giunge alla
conclusione che a fare un colpo
tanto audace possa essere stato
solo il maestro dei ladri, Robert
'Mac' MacDouglas. Per sma¬
scherarlo finge di essere a sua
volta una ladra che vuole impara¬
re, e si offre come partner a
'Mac', piegando la sua naturale
no una coppia perfetta per tra¬
sformare un thriller d’azione in
un duetto di seduzione tra un la¬
dro d'arte gentiluomo e la sedu¬
cente allieva, e ricordando da vi¬
cino i film degli anni Sessanta e
segnatamente quelli del mitico
agente James Bond.
GENERE: THRILLER ROSA
TITOLO ORIGINALE: ENTRA¬
PMENT (1999)
REGIA: JON AMIEL
CAST: SEAN CONNERY,
CATHERINE ZETA-JONES,
VING RHAMES, WILL PATTON
DURATA) 109 m.
DISTRIBUZIONE: MEDUSA
VIDEO
FORMATO: WIDESCREEN
2.35:1 (28 capitoli)
SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
) ® ©
© © <D © ©
Voti
1
H DVD Tri :
> ® ©
<& 0 Q9I © ©
CONTENUTI SPECIALI:
Trailer cinematografico originale.
Trailer cinematografico italiano.
Filmografie e note biografiche.
Makmg of "Entrapmenf, Special ori¬
ginale.
(Giovanni Sparaco)
HOOK - CAPITAN
UNCINO -
Collector's Edition
Hook - Capitan Uncino è l'adat-
: lamento che Steven Spielberg ha
: realizzato della classica favola di
j Peter Pan, il personaggio creato
; da James M. Barrie II film celebra
! le gioie della regressione all'infan-
j zia: ancora una volta è il 'parco dei
; divertimenti' della fantasia del re-
| gista ed è anche il soggetto fanta-
i stico più caro ai suoi desideri di
realizzatore di sogni cinematografi¬
ci. Peter Pan (Robin Williams),
i l'eroe che non cresce mai, è di¬
ventato adulto!, ha assunto il co-
i gnome Banning, fa l’avvocato in
carriera, ha
due figli, e si
è dimentica¬
to di essere
proprio lui il
leggendario
Peter Pan,
non ricorda
più come si
fa a volare
ed anche il
mondo magico della sua infanzia
Ma quando l'arcinemico di Peter,
il diabolico Capitan Uncino (Dustin
Hoffman) rapisce i suoi figli, Peter
torna nell'Isola Che Non C’è per
riprendersi i suoi bambini. . Per la
prima volta e in esclusiva per il
DVD, la colonna sonora proposta
in italiano è il Dolby Digital 5.1,
TITOLO ORIGINALE: HOOK
DISTRIBUZIONE: COLUMBIA
(1991)
TRISTAR HOME VIDEO
REGIA: STEVEN SPIELBERG
FORMATO: WIDESCREEN
CAST: DUSTIN HOFFMAN,
2.35:1 (28 capitoli)
ROBIN WILLIAMS, JULIA RO
SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
BERTS, BOB HOSKINS. MAG
GIE SMITH, CHARLIE KORSMO
DURATA: 136 m.
Br2«
B'S™
© ® © ©
CONTENUTI SPECIALI:
Trailer vari, il 'Personality
] Profiles'. il Dietro le Quinte con inter-
| viste con il regista Steven Spielberg
; e con gli interpreti del film, le
: Campagne pubblicitarie alternative,
i le immagini dei Costumi, le Foto di
; produzione ed i progetti del set, un
Gioco interattivo sulla ricerca di un
Tesoro 'utilizzando' il telecomando
del DVD, il Menù animato con colon¬
na sonora, Filmografie di Steven
Spielberg, Robin Williams, Julia
Roberts e Bob Hoskins.
(Giovanni Sparaco)
di Aldo Ascenti
Patente Europea del Computer
Un manuale aggiornato, in due volumi, per superare gli esami ECDL
tuo»» eo «*'*' 0
Aggiornato al pi
^ < . Corvo**" «** *
irammi di ; o.i«.
pat Ente
EUROPEA
EL C 0 Mp UTE R
r-*
me 2 °oo
Quando leggerete queste
pagine l’estate sarà ormai agli
sgoccioli, ma forse rimarrà an¬
cora un po’ di tempo da dedica¬
re a noi stessi, quanto basta per
mettere alla prova le nostre co¬
noscenze informatiche in vista
della prossima ripresa di ogni at¬
tività.
Quindi, se le parole crociate
riempite sulla spiaggia non vi sti¬
molano più, potreste prendere in
considerazione questo nuovo ma¬
nuale sull'ECDL (European Com¬
puter Driving Licence) delle edi¬
zioni Simone, che spiega i segreti
degli esami della patente europea
del computer avvalendosi di una
generosa raccolta di test per valu¬
tare la preparazione acquisita.
Certo, i due volumi sono un po’
ingombranti per lo stretto tavolino
alla base dell'ombrellone, conside¬
rando anche che i test, molto simili
alle sessioni d’esame vere e pro¬
prie, vanno spesso svolti con il cal¬
colatore (ma va benissimo anche un
più maneggevole notebook).
Naturalmente il risultato porterà più
vantaggi della mera enigmistica, poiché
questo testo è piuttosto completo e
comprende, nelle oltre seicento pagine
complessive, numerosi spunti per am¬
pliare le proprie conoscenze sui comuni
programmi di office automation, con
espliciti riferimenti ed esempi relativi ai
prodotti Microsoft.
I diversi argomenti sono raggruppati
in moduli (i sette esami della patente)
ed in lezioni, ciascuna delle quali è rin¬
tracciabile in base al suo titolo e può es¬
sere svolta in poco tempo. Al termine di
ogni lezione un lettore attento avrà pro¬
babilmente acquisito una specifica fun¬
zionalità di Access. PowerPoint e così
via, indispensabile per sostenere l'esa¬
me senza rischi o semplicemente per
lavorare più comodamente.
Una menzione particolare merita la
trattazione del primo dei sette moduli:
si tratta della sezione teorica dell’esame
ECDL, la prova più articolata e contro¬
versa, nella quale il candidato è tenuto a
rispondere a domande tanto
sull’hardware del PC che sul suo impat¬
to nella società, per non parlare del peri-
patente “
«PUTEB
mentati il testo delle edizioni Simone
appare ordinato, chiaro, completo ma
non eccessivamente approfondito, co¬
me richiesto dalle esigenze dell’esame.
Piacciono, in particolare, la breve pano¬
ramica storica, corredata da immagini
''d'epoca'’, e le descrizioni fortemente
semplificate dei principali componenti
di un sistema di elaborazione, con
chiari riferimenti
colo che spun¬
tino nozioni di
ergonomia, si¬
curezza e qual¬
che informa¬
zione sulle
leggi contro
la pirateria
del software e
privacy.
Su questi argomenti cosi vari e fram¬
Patente Europea del Computer
edizioni Simone
Editore
ESSELIBRI S.p.A.
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alle pos¬
sibili do¬
mi a n d e
d’esame.
All’ini¬
zio di
ogni volu¬
me, che
potrà quin¬
di essere
acquistato
indipenden-
temente
dall’altro,
vengono
pubblicate
tutte le infor¬
mazioni ne¬
cessarie ad
scriversi agli
esami, oltre
all'ultima edi¬
zione (la 3.0)
del Syllabus,
ovvero il docu¬
mento ufficiale
che raccoglie i
temi richiesti dal¬
le sette prove.
Non mancano anche riferimenti a
funzionalità dei programmi non stretta-
mente necessarie per l'ECDL, che ven¬
gono però trattate più come spunti
all'approfondimento che per acquisirne
piena dimestichezza. Non si tratta, dun¬
que, di un manuale d'uso dei program¬
mi, ma di un'ampia panoramica di quan¬
to l'informatica abbia oggi da offrire per
migliorare la qualità del lavoro e del
tempo libero.
Quest'opera è fatta più dì sostanza
che di forma: mancano il classico CD¬
ROM, dai contenuti spesso discutibili, e
l'edizione non brilla certo per la qualità
di carta e stampa, ma il prezzo è com¬
petitivo e il risultato assicurato. «e
126
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
«-C.P.
C’è un tempo per la passione...
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GIOCHI
di Pierpaolo Turitto
IL MISTERO DI NOTRE-DAME
Parigi 1313
Siamo nel regno di Filippo il Bello,
esattamente sull'ila de la Cité, ovvero
ai piedi della cattedrale più famosa del
mondo; Notre-Dame.
Il Sovrano è nel mo¬
mento del suo massimo
splendore, il potere da
lui acquisito gli ha per¬
messo di soffocare l'in¬
surrezione fiamminga,
di annullare l'ordine dei
Templari e di moderare
il controllo della chiesa,
che ha dato chiaro se¬
gno di sottomissione
santificando suo nonno
Luigi IX.
Proprio per coronare
il percorso effettuato, Filippo decide di
dare il via ad un'opera che deve lascia¬
re traccia nella sto- _
ria, un qualcosa per
cui si parlerà di lui
nei secoli a venire.
Di questo impo¬
nente compito in¬
veste un suo fido
collaboratore:
Adam De Douai, un
orafo della corte,
che dovrà per ordi¬
ne del sovrano co¬
struire un orologio
meccanico, che
racconterà il passa¬
re del tempo al po¬
sto delle campane
papali.
In un primo tentativo, Filippo fece
costruire un orologio ad acqua, che
_ I
128
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
IL MISTERO DI
NOTRE-DAME
Produttore:
Microì'ds
Distribuitore:
LEADER Spa
Prezzo al pubblico L. 99.900
REQUISITI MINIMI Pentium 133 - 32 MB RAM
o Macintosh PowerPC 120 MHz 20 Mb RAM
smise di funzionare con l’arrivo del
rigido inverno; stavolta sarà un
moto perpetuo, aperta ostentazio¬
ne del potere umano nei confronti
della chiesa che in quel tempo
esaltava la sudditanza all'onnipo¬
tenza divina.
Ma nel bel mezzo di una dome¬
nica di festa, Adam cade da una
torre della Cattedrale: trasportato
in fin di vita al Palazzo Reale, spari¬
sce misteriosamente.
Si tratta di un incidente o di un
complotto? Jacques, il fratello di
Adam, Rosemonde, sua compa¬
gna, e il giovane scudiero Pierre
de Cinq-Ormes si mettono alla ricerca
della verità.
Questa è la prefazio¬
ne che ci conduce
all’inizio dell’avventura
"Il mistero di Notre-Da-
me”; nostro compito è
gestire con saggezza e
scaltrezza tutti e tre i
personaggi sopracitati
per arrivare alla soluzio¬
ne dell’intrigato miste¬
ro.
Il gioco, compieta-
mente in italiano, si di¬
stingue proprio per
questa idea di metterci
nei panni di tre per¬
sonaggi diversi,
dandoci la neces¬
sità di portare avan¬
ti la missione di tut¬
ti per scoprire la ve¬
rità.
I tre si incontra¬
no e si sovrappon¬
gono nel gioco, ma
ognuno continua a
fare la sua strada e
a raccogliere i suoi
avvicinandoci al gran fina¬
le.
Le musiche sono quel¬
le del tempo, gioiose co¬
me i sottofondi del rac¬
conto di un menestrello,
saltellanti come le danze
di una cortigiana in
un'osteria.
La grafica si avvale di
sequenze filmate che in¬
tercalano le schermate
fisse in cui compiere le
scelte; gli ambienti in 3D
sono in
realtà
piatti e
non permettono escur¬
sioni in tempo reale,
ovvero, compiuta una
scelta, ci viene presen¬
tata un'altra schermata
o un filmato.
Il gioco non è molto
complesso, anzi a dire
il vero è a tratti un po’
banale, ma il fascino
dell'epoca raccontata e
l’idea di portare avanti
tre personaggi simulta¬
indizi.
Ogni passo in più
che compiamo, la
griglia degli indizi da
raccogliere si riem¬
pie con un segno
verde, ogni passo
falso una croce ros¬
sa indica che ci
dobbiamo riprovare;
al segno verde fa
seguito una pagina
di libro che si volge,
neamente gli regala
spessore e quel piz¬
zico di longevità.
Un altro pregio
non trascurabile al
giorno d’oggi è il
fatto che è alla por¬
tata di tutti per re¬
quisiti hardware: si
accontenta, infatti
di un Pentium 133
e 32 Mb di RAM e,
reggetevi forte, gira
persino su un Ma¬
cintosh PowerPC
120 MHz con 20
Mb di RAM!
(SS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
129
GIOCHI
di Pierpaolo Turitto
DAIKATANA
Daikatana è una spada forgiata nell'an¬
tichità, un modello molto simile a quello
che noi tutti conosciamo perché impu¬
gnato da Gamon, il fido compagno di Lu-
pin 3°, il silenzioso samurai in grado di ta¬
gliare qualsiasi _
cosa con una pre¬
cisione orafa.
La spada in
oggetto è solo
una delle terribili
armi che possia¬
mo impugnare
nell'omonimo
gioco.
Partorito dalla
mente di John
Romero, ovvero il
sun modo riconduci¬
bili ad oggi. Ci tro¬
viamo in oriente
perché è II che nel
XVI secolo venne
po stesso regala locazioni indimenticabili,
presenti nella memoria di ognuno di noi:
il Castello di Re Minosse, il Palazzo di
Knosso, il Labirinto del Minotauro e l'Iso-
: i - -
•i- ■
■ ■ ■ • ■ • •
\.r
: -
traodo nella sto¬
ria come uno dei più longevi vaporware
(con questo nome si identificano quei
prodotti che una volta annunciati non
escono o tardano molto), ed ora una vol¬
ta rilasciato ambisce ad entrarvi per le
sue qualità.
Il gioco è uno sparatutto in soggettiva,
forgiata la spada,
unica arma che ci
accompagnerà per
tutta l'avventura.
La seconda loca¬
zione distante nello
spazio e nel tempo
la dei Ciclopi.
Dopo il futuro e l'antico, non poteva
che si avvale di un motore 3D incredibil- è l'antica Grecia nel
mente accurato e fedele, si snoda in 24 1200 a.C., un mon-
livelli in quattro diversi momenti storici. do popolato di Divi¬
si comincia nel 2455 d.C. in Giappo- nità, in cui la mitolo-
ne. un futuro cosi lontano dal presente già offre infiniti
da essere popolato di strani personaggi spunti per nuovi
ed un'infinità di armi devastanti, in nes- personaggi e al tem-
130
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Ai 4 episodi da giocare in modalità
stand-alone si affiancano altre 4 modalità
di gioco. Deathmatch, Deathtag. Capture
thè flag, Cooperative.
La modalità Deathmatch ha come uni¬
co scopo uccidere più giocatori di quanti
i tuoi avversari ne uccidano. Si può sce¬
gliere uno tra i tre personaggi principali:
Hiro, Mikiko o SuperFly, il primo molto
veloce e potente, il secondo velocissimo
nella corsa e capace di salti incredibili,
l'ultimo più difficile da uccidere (inizia
certo mancare il medioevo, ed eccoci al¬
lora catapultati nel mondo epico Norve¬
gese del 560 d.C. Forte dell'esperienza
maturata nel design di Hexen ed Heretic,
Romero ha realizzato questo episodio
con cura certosina, popolandolo di crea¬
ture incredibili e di una infinità di passag¬
gi e livelli segreti, in linea con la filosofia
dell'epoca. Tutti gli ambienti sono molto
scuri, le armi sono primitive ma potentis¬
sime, in particolar modo quelle magiche.
Per concludere si toma ai giorni nostri
o giù di II, San Francisco 2030 d.C.
gno). Ovviamente
tutto accade suben¬
do il tiro degli avver¬
sari e, importantissi¬
mo, se questi ultimi
toccano la bomba
questa si innesca
senza via di scam¬
po,
Il tempo per
compiere la missio¬
ne è limitato: qualora quest'ultimo finis¬
se. la bomba esplode e pace all'anima di
colui che la portava
La squadra che raggiunge per prima i
5 punti vince il match.
Capture thè flag è la modalità più fa¬
mosa nei giochi arena (Quake, Unreal,
ecc.): due squadre che si fronteggiano
per catturare la bandiera avversaria, ov¬
viamente posizionata nel bel mezzo delle
forze nemiche.
Cooperative è la
modalità uno per
tutti e tutti per uno,
e non a caso preve¬
de fino ad un mas¬
simo di tre giocato¬
ri.
Da tutto ciò si
evince che annoiar¬
si con Daikatana è
pressoché impossi¬
bile; la modalità di
gioco in solitario è
vastissima e incre¬
dibilmente varia, la
modalità di gioco su
Internet o in rete lo¬
cale è infinita e sin¬
ceramente diver¬
tentissima. in parti¬
colare la Deathtag,
in cui ho fatto spesso la fine di Wile E.
Coyote, ovvero bruciacchiato con una
simpatica bombettina in mano.
Gli scenari sono stupendi, quelli
dell'antica Grecia in modo particolare, ci
si aggira dentro in 3D con visuale a 360°:
se non ci fossero degli antipatici mostri
mitologici, potrebbe essere una simpati¬
ca gita culturale con un cospicuo rispar¬
mio sul biglietto dell'aereo.
La musica e gli effetti audio sono di
ottima qualità e sempre diversi a secon¬
da del periodo in cui ci troviamo. L'abbia-
mo aspenato tanto tempo e ne è valsa la
pena, ma c'è da dire che nel frattempo
sono usciti Quake 3 Arena ed Unreal
Tournament che ci hanno un po' tolto
l'appetito su questo tipo di gioco.
Ultima nota: per giocarlo veramente a
pieno serve un discreto computerone,
un Pentium 2 300, 64 Mb RAM, 450 Mb
hard disk e 16 Mb di scheda video; per i
requisiti minimi date un'occhiata al box.
«e
con un health di 150), ma
più lento.
Il Deathtag è un modo di
giocare che coinvolge 4 par¬
tecipanti. divisi in due squa¬
dre; il campo di gara ha due
home (case di partenza),
una per squadra, nelle quali
si trova una bomba all’inter¬
no di un'area chiusa ed uno
switch che apre quest'area
ma nella home avversaria;
c'è poi una scoring area do¬
ve si deve depositare la
bomba per ottenere un pun¬
to. I due giocatori della me¬
desima squadra assumono
il ruolo uno di bomb-carrier
(colui che porta la bomba)
ed uno di switch-flipper (co¬
lui che attiva l'apertura dello
spazio contenente l'ordi-
DAIKATANA
Distribuitore
Leader Spa
Prezzo al pubblico: L. 109.900
Requisiti di sistema PENTIUM 233 - 32 Mb
RAM - 200 Mb Hard disk - scheda video
compatibile OpenGL 4Mb
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
131
lecensione
GIOCHI
di Massimiliano Cimelli
L'IMPERO DELLE FORMICHE
LIMPERO DELLE FORMICHE
Produttore:
Micro_ds
Distributore:
Leader Spa
Prezzo al pubblico L 99.900
RICHIESTE DI SISTEMA. Pentium II 233 (350
raccomandato! - 32 Mb di RAM (64 racco¬
mandati) - 150 Mb hard disk - Scheda Video
accelerata 3D con bus AGP
cui prima edi¬
zione ha venduto solo nel territo¬
rio francese due milioni e mezzo di co¬
pie. sono riusciti a realizzare con una
cura quasi certosina dei particolari i cicli
vitali del mondo infraterrestre che orbita
intorno alla creazione e alla sopravviven¬
za della civiltà delle formiche.
La storia del nostro formicaio, come
mostra il filmato e come ci spiega il ma¬
nuale completamente in italiano, ha
origine da una principessa rossa
dell'impero dell'Ovest di Bel-o-Kan,
che, una volta spiccato il volo insieme
a millecinquecento consorelle, riesce
ad atterrare senza problemi e a na¬
scondersi sotto terra. Proclamatasi
regina, la nostra eroina inizia subito a
deporre le uova per generare i propri
sudditi fondando in questo modo
una nuova città. Da questo momen¬
to il neonato formicaio farà parte
della Federazione delle formiche
rosse e toccherà a noi assicurarne
la protezione e lo sviluppo neces¬
sario per realizzare L'impero delle
Formiche. Un impero capace di
controllare sotto il suo dominio
un immenso territorio ricco di in¬
sidie. grazie alla perfetta coordi¬
nazione delle centinaia di formi¬
che che lo popolano e che avrà
come centro nevralgico una
città piramidale sotterranea ca¬
pace di espandersi, al culmine
del suo splendore, fino a un
massimo di dieci piani per un
totale di ben 136 stanze.
Per realizzare questa incredibile im¬
presa avrete a disposizione 11 scenari
da scoprire e conquistare, caratterizzati
da un livello di difficoltà progressivo. In
ogni avventura (unica nota dolente), si
dovrà ricominciare con un solo formi¬
caio, in condizioni variabili, mentre le di¬
verse circostanze del mondo esterno vi
obbligheranno ad adattarvi tramite stra¬
tegie sempre più complesse e coinvol¬
genti. Certo, le missioni non sembrano
Volevano stupire con
effetti speciali e con un
mondo tridimensionale
decisamente coinvolgente,
ma questo piccolo capola¬
voro non è fantascienza o
una pura visione, in realtà è
il risultato di tre anni di lavo¬
razione da parte di una équi¬
pe di oltre quaranta sviluppa¬
tori della premiata software
house Microids. Dopo l’esal¬
tazione dei primi momenti,
creata dal filmato introduttivo
che accompagna in un istante
il videogiocatore nel microco¬
smo delle nostre piccole ami¬
che, ci si accorge subito di es¬
sere al cospetto di una realizza¬
zione videoludica non comune.
Infatti i programmatori aiutati
dall'autorevole esperienza di
Bernard Werber autore del best¬
seller "Le Formiche", romanzo la
132
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
molte, ma se consideriamo che in ogni
livello dovremo gestire sia la conquista
del mondo esterno sia la costruzione e
organizzazione del formicaio sotterra¬
neo, due modalità di gioco compieta-
mente diverse tra loro con differenti in¬
terfacce e scopi, possiamo affermare
che i livelli sono in realtà 22. Vi assicuro
che non saranno facili da superare, anzi
talvolta la difficoltà sarà talmente eleva¬
ta che dovrete studiare una vera e pro¬
pria strategia a "tavolino".
Infatti, prima di affrontare la prima
avventura, vi conviene decisamente
provare i percorsi guidati, dove verrete
condotti lungo i vari passaggi tramite
speciali partite illustrative.
La prima partita ha inizio nel mondo
esterno, dove vi verranno messe a di¬
sposizione solo poche formiche solda¬
to, un piccolo formicaio composto da
quattro stanze fondamentali, alcune
operaie e una piccola scorta di cibo e di
materiali da costruzione A questo pun¬
to dovrete subito stimolare la regina a
deporre uova e contemporaneamente
ad esplorare i dintorni per acquisire nuo¬
ve zone risorse, cercando di raccogliere
al piu presto sia i materiali da costruzio¬
ne (sabbia, terra, rametti e piccole ra¬
gnatele) sia il cibo necessario per il so¬
stentamento delle truppe (erba, foglie,
funghi e frutti). In questo modo imple¬
menterete velocemente le vostre file e
ingrandirete rapidamente il formicaio.
Una partita è definitivamente perduta
se la vostra regina viene uccisa e se
non avrete alcuna principessa che ne
possa prenderne il posto, oppure se
vengono uccise tutte le povere operaie.
Nel sottosuolo, oltre alle sfruttate
formiche operaie, potremo impartire or¬
dini anche ad altre figure indispensabili
come: la nutrice, specializzata nella cura
delle uova, la costruttrice, adibita alla
costruzione e manutenzione delle stan¬
ze. la coltivatrice e l'otre, formiche spe¬
cializzate nella coltivazione, nella produ¬
zione e conservazione del cibo. Mentre
sulla superficie le file del nostro eserci¬
to saranno composte da valorosi guer¬
rieri come: i soldati di base, le artigliere,
la portinaia, il carro armato, l'esploratri¬
ce e i soldati della regina.
Ogni casta avrà la sua funzione spe¬
cifica, ad esempio: l'artigliera è specia¬
lizzata nello spruzzare gocce di acido al¬
tamente corrosive, mentre il carro ar¬
mato è in realtà una portinaia che tra¬
sporta quattro soldati di base.
Inoltre le truppe potranno addirittura
volare. Ma come? Per mezzo dei co¬
leotteri domestici che nasceranno quan¬
do verrà creata la loro stanza, dove ver¬
ranno allevati. Infatti questi particolari
insetti costituiscono
le truppe aeree del¬
le formiche rosse e
trasportano gruppi
di guerriere.
Ma ora passiamo
ai nemici: i nostri ri¬
vali potranno esse¬
re sia altre razze di
formiche come le
tessitrici, le scarlat¬
te, le schiaviste o le
temibili legionarie,
sia dei piccoli grup¬
pi di termiti, api e
vespe. Infine, come
se non bastasse,
ogni tanto incontre¬
remo anche preda¬
tori solitari come: la
libellula, il calabrone, lo scarabeo-rinoce¬
ronte. il ragno o la vorace mantide reli¬
giosa.
Il gioco interamente realizzato con un
motore in 3D integrale offre infinite vi¬
suali tramite la comoda telecamera ro¬
tabile a 360°, capace di realizzare
"zoommate" davvero incredibili. Men¬
tre la longevità è garantita da un model¬
lo di intelligenza artificiale "comporta¬
mentale multi-agente non lineare", che
permette una completa libertà di azione
da parte di tutti gli insetti del gioco sog¬
getti a 20 differenti parametri di reazio¬
ne come fame, freddo, stress o allonta¬
namento dal formicaio; inoltre ogni pa¬
rametro potrà diversificarsi in 14 livelli
di intensità, rendendo il numero di com¬
binazioni quasi illimitato. Per gli appas¬
sionati delle partite "multigiocatore" è
possibile sfruttare anche l'opzione per il
collegamento a Internet o LAN, creando
scontri epici fino a 8 partecipanti.
Quindi buon divertimento e buona
conquista de L'impero delle Formiche!
Kg
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
133
Recensione
CD ROM
di Nero Serri
Enciclopedia dell'Universo
e Enciclopedia della storia
L’avevo detto
Pretendere che lo stesso telaio, lo
stesso motore e parte dell'accessoristi-
ca (buona parte), potessero soddisfare
le esigenze di chi compra un'utilitaria e
chi compra una coupé da sessanta mi¬
lioni, era pretendere che il consumatore
rimanesse all'epoca in cui arrivava un
Cristoforo Colombo coi bottoni da
scambiare con queste pietre luccicanti
ma monotonamente gialle!
Anzi, visto che provare una macchina
prima di comprarla è la richiesta che più
fa incazzare un concessionario, nemme¬
no possiamo stare qui belli e trogloditi
in attesa di caravelle all'orizzonte, bensì
dobbiamo farci le nostre zattere, cari¬
carci pepite e diamanti (tutte le pietre
Enciclopedia dell'universo
e Enciclopedia della storia
2 a edizione
CD-Rom per Windows 95/98
Ottobre 1999
Prezzo L.24 000 lEuro 12.4)
ISBN; 88-481-07184 / 188481-07281)
Editore Tecniche Nuove SpA
Via Ciro Menotti 14 -20129 Milano
www tecnet.it
monotone che abbiamo, insomma) tra¬
versare l'oceano ed andare a Genova da
uno che ci rifila bottoni in cambio.
Finisce che quelli di oltre oceano sga-
mano, non vengono a Genova e fra
sei/settecento anni se la comprano Ge¬
nova. La storia, in realtà, è un po' diver¬
sa, e i trogloditi si sono comprati Torino
ed ora vanno in giro sbandierando l'Alfa
Romeo come un orgoglio americano.
Avevo già detto che un CD-Rom che
trattasse di argomenti come spazio, co¬
smo. cielo, delle comete che passano
vicine vicine al sole ed. essendo di
ghiaccio, si sciolgo¬
no un po' e fanno
la scia, del grande
e del piccolo carro
e delle altre meravi¬
glie della Volta Ce¬
leste è impresa ar¬
dua.
Avevo già detto
che simili trattazio¬
ni, per contenuti e
qualità, le troviamo
allegate a quotidia¬
ni, settimanali, ai
quindicinali ed ai
mensili e con so¬
vrapprezzi trascura¬
bili rispetto al costo
di copertina e che
per quanto affasci¬
nante fosse il mon¬
do deH'infinitamente grande, finiva per
stancare anche l’attenzione più coria¬
cea. Enciclopedia dell'Universo (2a Edi¬
zione), pubblicato da Tecniche Nuove è
un prodotto di sinergia, un modello
uguale nel telaio e nel motore ma coi
soli fari cambiati ad almeno un altro mo¬
dello.
Prodotto per l'editore dagli stessi che
hanno prodotto Data Inside, provato il
mese scorso, quest'opera è un prete¬
sto per riutilizzare il motore di ricerca te¬
stuale sviluppato per il dizionario senza,
dobbiamo dire, nessun paravento a co-
134
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
prire l'operazione.
L'interfaccia è bruttina e per nulla
pertinente con l'argomento trattato, ri¬
chiede una impostazione anacronistica
del monitor a 640*480 e consente di
accedere alle sezioni in cui è divisa
l'opera; sezioni che hanno interfacce al¬
trettanto incoerenti e fuorviami rispetto
all'argomento e ripropongono modi e
tempi di Data Inside e finiscono quasi
sempre in una serie di scroll-box piene
di testo.
Peccato che funzionalmente i due
prodotti non siano paragonabili, visto
che, per fare esempi e due per tutti, la
maschera di "Ricerca Avanzata" ha due
campi per l'inserimento delle stringhe
di ricerca, posti per di più alle tre estre¬
mità inferiore della schermata (!), men¬
tre la "Mediateca", una maschera di ri¬
cerca testuale ovviamente, effettua ri¬
cerche case-sensitive su una lista pre¬
sentata; case-sensitive vuol dire che se
cercate "sole" (visto l'argomento del
CD-Rom potrebbe succedere), trovate
l'aggettivo femminile per 'non-in-com-
pagnia'.
Dovrete cercare "Sole" per ottenere
la nostra amata stella e vederne infine
un filmatino.
Non sto qui a parlarvi dei "Percorsi
tematici”, delle "Linee del Tempo" o
del "Quiz", perché odio ripetermi, ma vi
dirò che quei pochi filmati che ci sono e
che certo non giustificano la multime¬
dialità sbandierata sono poco definiti e
difficili a trovarsi.
Ok, ma dov'è la recensione dell'Enci¬
clopedia della Storia?
L'avete letta, è questa.
E' lei infatti la sorella coi fari cambia¬
ti, lo stesso identico prodotto con un
nome differente, le stesse identiche
schermate (identiche, non simili) le
stesse identiche sezioni più un paio non
degne di particolare menzione (anzi:
"Frasi Celebri": Apriti Sesamo! notissi¬
ma frase impiegata per aprire la porta
della caverna!) che fanno i fari, appunto.
Dunque, non volendo "sinergicamente"
fare due recensioni identiche e riempir¬
vi MC con gli stessi contenuti per due
volte, ne abbiamo fatta una per due, ma
se proprio ne volete un paio rileggete
l'articolo e sostituite i riferimenti ora
all'una ora all'altra opera, anche se que¬
sto vi suonasse di già visto.
Vi dirò invece che le icone dell'inter¬
faccia sono tanto incomprensibili da di¬
ventare divertenti ("Ultima Ricerca" è
rappresentata da una cassetta della po¬
sta) e che se un giorno il prodotto fos¬
se rilevato dagli americani (che compra¬
no di tutto, compresa la Fiat), se ne
guarderebbero bene dall'andarlo a dire
in giro.
Per noi del vecchio Continente, pa¬
gare una dozzina di Euro per avere un
prodotto forse inferiore a quello che ci
hanno già regalato con qualche rivista
non sembra cosa fattibile, ma in botto¬
ni lo compreremmo volentieri.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
135
Fryderyk Chopin
Poeta musicista
Fin da piccolo un sogno covava ine¬
spresso tra i tanti fin troppo frequente¬
mente palesati al pubblico adulto di ca¬
sa- Viste le reazioni che questo pubblico
mostrava ad ogni tentativo del sotto-
scritto di esternare le proprie aspirazioni,
ce n'era uno che non avrei mai espresso
per paura che la solita faccia dei parenti
andasse a smosciare anche questo, che
in verità mi sembrava troppo importante
per essere giocato con tanta poca posta
in palio: correre su di un Alfetta GTV.
Come sempre accade quando le aspi-
tre opere dello stes¬
so editore e di altri
concorrenti, ma qui
c’è tanto lavoro e
tanto materiale.
Questo CD-Rom
per PC e Mac, si¬
gnori, è uno dei
punti di riferimento,
uno standard quali¬
tativo delle opere
multimediali.
Il lavoro di idea-
razioni dei piccoli arrivano a portata di
mano crescendo, un po’ della magia di
questo evento si era persa quando presi
posto sulla griglia di partenza di una gara
riservata proprio alla coupé milanese. Ri¬
sultato deludente, per la troppa paura di
romperla. Quello che mi prese di fianco
non aveva la stessa paura, ed oltre a ro¬
vinarmi la macchina andò dritto su un
cancello in disuso alla curva successiva.
Il carrozziere (un amico, così come
quello che aveva preparato il motore,
così quello che mi aveva "assettato" a
go-kart) mi disse: "La riparamo o la fa¬
nno sembra’ riparata?” Chiesi la differen¬
za di costo. "Lo stesso, sei n’amico! ma
se la voi riparata, me fai lavora' de più! "
Chopin, opera realmente multimedia¬
le commercializzata da Tecniche Nuove
Multimedia, costa esattamente come al-
136
zione è coerente, curatissimo e svolto
da personale preparato. L'interfaccia,
originale e raffinata, si adatta all'argo-
mento trattato nella sezione scelta,
mantenendo una totale familiarità con il
Fryderyk Chopin
Poeta musicista _
CD-Rom per Windows e Mac
Novembre 1999
Prezzo L.24.000 (Euro 12,4)
ISBN 88-481-09705
Editore Tecniche Nuove SpA
Via Ciro Menotti 14 - 20129 Milano
www tecnet.it
canavaccio globale del prodotto, ma pie¬
gandosi allo specifico contesto. Le se¬
zioni tutte curatissime e ricche di mate¬
riale di qualità approfondiscono l’argo¬
mento Chopin uomo e Chopin artista in
percorsi paralleli, dandoci modo di com¬
prendere come la figura del composito¬
re derivi da quella quotidiana. Malgrado
l'argomento, la bontà del materiale, la
profondità del dettaglio in cui talune se¬
zioni si spingono e per merito dell’inter¬
faccia compassata, ma non triste, del
Maestro Piero Rattalino, che ha un curri¬
culum da riempire un CD-Rom e pur tut¬
tavia risulta (come coloro che sanno
davvero) simpaticissimo, e della mania¬
cale cura per ogni dettaglio che traspare
ma non colpisce, l’opera è interessante
e sorprendentemente divertente.
Una menzione particolare meritano la
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Lr Miat
fftf ~
- ijt
•.»n 3iii/». jn
o
%
• •
U mond.. d> Chuptn
Iiln
■ >•* i *•
regia cinematografica e la grafica edito¬
riale.
La prima, realizzata in post produzio¬
ne alle spalle del Maestro che racconta
uno Chopin inedito, curioso ed appassio¬
nante, segue l’andamento del racconto
con dissolvenze ed animazioni belle,
pertinenti e sapientemente scelte per
assecondare il racconto e rimanere im¬
presse proprio per
momenti importanti
di questo,
La seconda ci
proietta nel mondo
della grafica di pre¬
gio. dove poche li¬
nee minimamente
varianti da contesto
a contesto vi proiet¬
tano in situazioni di¬
verse; notevole la fluidità con la quale
scorrono i testi riportati in lista, secondo
linee curve anche a convessità variabile,
notevole la mancanza quasi totale di
stacchi nell'audio e la permanenza di
una scelta fino alla successiva e non fi¬
no alla prossima cliccata come spesso
avviene.
Una possibilità di conoscere l'artista
per i possessori delle due piattaforme
(meglio se robustamente configurate),
di ascoltare le sue composizioni sce¬
gliendo nelle versioni di diversi artisti o
Direttori, di acquistare le relative riprodu¬
zioni conoscendo già l'editore e il nume¬
ro di catalogo, di legare una specifica
composizione ad un fatto storico tanto
grande come una guerra incipiente o
tanto piccolo come una contadina che
canta seduta su di uno steccato.
Di stecche, in questa opera, invece,
nemmeno l'ombra.
Sicuramente, visto il costo forse trop¬
po basso del prodotto che lo rilega,
neH'immaginario collettivo, tra quelli per
i quali vale costo esiguo uguale qualità
zero, opera di un amico carrozziere bra¬
vo ed anche lui appassionato d'Alfette.
MS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
137
icome mare».
Word 2000
Microsoft Word 2000: il collega di tutti
Pensare in grande
di Aldo Ascenti
Dopo un'interruzione di un paio di
numeri, riprendiamo il cammino intra¬
preso nei meandri di Word, la cui
potenza diventa tanto più sfruttabile
quanto più ampio e articolato è il pro¬
getto a cui stiamo lavorando.
Tipico è il caso della tesi di laurea,
per la stesura della quale molti si trova¬
no costretti, per la prima volta, a orga¬
nizzare centinaia di pagine, costruendo
un indice analitico ed un sommario,
creando didascalie e note a piè di pagi¬
na, aggiungendo schemi ed immagini
e creando una struttura grafica quanto
più coerente possibile. La realizzazione
di un simile lavoro non dovrebbe parti¬
re in modo disordinato e, soprattutto,
non è il caso di cominciare a scrivere
senza aver impostato una valida infra¬
struttura, a meno di non voler operare
un lungo lavoro di revisione e formatta¬
zione a cose fatte.
Fortunatamente Word è prodigo di
funzionalità pensate proprio per accele¬
rare questo processo organizzativo e
rendere tutto più semplice, o quasi...
Partiamo
dalla struttura
Per gestire nel modo migliore un
documento di grandi dimensioni Word
offre un metodo efficace, basato sulla
nidificazione, al quale si accede nella
modalità "struttura". L'idea è che, per
qualsiasi trattazione, il semplice testo
è l'elemento costitutivo di strutture
più ampie come i paragrafi, a loro volta
costituenti capitoli, sezioni, volumi e
così via. In pratica Word ci consiglia di
pensare il documento, prima ancora di
scriverlo, partendo dalla definizione
degli elementi di livello più alto, come
i titoli dei capitoli, per poi scendere in
profondità fino ai contenuti veri e pro¬
pri. I vantaggi di un simile approccio,
oltre alla possibilità di usare il pro¬
gramma fin dall'inizio come “piattafor¬
ma di sviluppo" delle nostre idee, si
vedranno quando Word userà la strut-
02
taicrtfrttpv
I-
Pa orària per
I-
(• Qnntt
fi
|lw:
O -v- vu
C f, .,
J
c
£ possibile ordinare i titoli usando questo stru¬
mento, generalmente destinato alla gestione
delle tabelle.
La visualizzazione
’struttura " e arricchita
da un'apposita toolbar,
molto comoda per
gestire i livelli .
tura per facilitare i
movimenti tra le
diverse parti del
documento e per
istruire numerose
funzioni avanzate.
Per attivare la
modalità "struttu¬
ra" è possibile
usare l’apposito
comando dal
menu "visualiz¬
za". Compare, cosi, una nuova barra
degli strumenti che contiene il neces¬
sario a definire il "livello" di ogni para¬
grafo. Se si digita il titolo dell'opera e
lo si seleziona, si potrà attribuire ad
esso la dovuta importanza semplice-
mente agendo sul primo pulsante
della barra, rappresentato da una frec¬
cia puntata a sinistra. In questo modo
non abbiamo fatto altro che attribuire
al paragrafo selezionato un particolare
stile definito come "titolo", le cui
caratteristiche grafiche potranno esse¬
re adattate usando il comando "stile"
dal menu formato, come abbiamo
descritto precedentemente (vedi MC
205).
Se il tasto con la freccia a sinistra
alza il livello del paragrafo sul quale si
trova il cursore della tastiera (selezio¬
narlo non è necessario), quello con la
freccia a destra abbassa un titolo
usando uno stile in tono minore, defi¬
nito a seconda del contesto e del
numero di pressioni successive come
138
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Microsoft Word 2000
"titolo 1 ", "titolo 2",
"titolo 3" e così via.
Usando questo pul¬
sante con una por¬
zione (paragrafo) di
testo normale, que¬
sta diventa un titolo
di livello inferiore a
quello sotto il quale
era stato digitato.
Per riportare un tito¬
lo al rango di sempli¬
ce testo è necessa¬
rio agire sul terzo
pulsante, contrasse¬
gnato da una doppia
freccia.
Una volta che si è
imparato a padro¬
neggiare questi tre
comandi, unitamen¬
te ai metodi di sele¬
zione, che in moda¬
lità "struttura" operano in modo leg¬
germente diverso dal solito (se si sele¬
ziona un segno di paragrafo questo
risulterà evidenziato per intero), si
potrà definire agevolmente l'organizza¬
zione dell'intero documento, conside¬
rando, ad esempio, "titolo 1" come
intestazione di un capitolo, "titolo 2"
per la suddivisione degli argomenti e
"titolo 3" per intitolare i diversi punti
della trattazione.
Navigare in un documento così
strutturato è semplicissimo: se ci si
elenco numci.it o
Da guasta tmastra a possibile
disattivare la creazione automati¬
ca di elenchi, che Word effettua
in diverse circostanze
Per creare un elenco in
base ad uno stile predelini-
to non c'è che l'imbarazzo
della scelta
Word 2000 permette di
usare immagini e clipart
per rendere ancora più
particolari gli elenchi
puntati
_ ; -
J
-U=?J
trova su un elemento che precede
immediatamente paragrafi di livello
inferiore, sì potranno visualizzare o
nascondere questi ultimi usando i pul¬
santi con il "più" e con il "meno” sulla
barra di struttura, rendendo la visione
del documento ora agile ora completa.
I pulsanti numerici servono invece per
fermare l'espansione di tutto il testo al
Personalizzando un
elenco è possibile
scegliere il formato e
la posizione dei punti
La definizione di elen¬
chi strutturati è ideale
per numerare i titoli di
un documento di gros¬
se dimensioni.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
139
icoiwe usare...
Microsoft Word 2000
livello di titolo desiderato, mentre con
"tutto" si rende visibile anche il testo
normale, la cui presenza è altrimenti
indicata da una linea posta sotto il
titolo corrispondente,
La formattazione del testo non è
importante in modalità struttura, ma
sarà comunque visibile, a meno di
non agire sull'apposito comando, con
l’eccezione di quelle caratteristiche,
come le opzioni di allineamento, in
contrasto con il meccanismo di
"indentazione" peculiare dell'organiz¬
zazione a livelli.
Va notato che la definizione degli
stili dei titoli renderà graficamente
omogeneo tutto il documento, con
ovvi vantaggi in termini di ordine e
leggibilità,
La disposizione
dei titoli
La visualizzazione "struttura" è
ideale per cambiare di posto interi
argomenti già sviluppati: basterà tra¬
scinare un titolo in una diversa posi¬
zione e questo si porterà dietro tutti i
relativi contenuti di livello più basso
non espansi.
Se si desidera, si potranno ordinare
alfabeticamente i titoli del livello desi¬
derato attivando il comando "ordina"
dal menu "tabella” dopo averli resi
visibili espandendo opportunamente
la struttura. Da questa finestra di dia¬
logo, è possibile scegliere tra numero¬
se possibilità di ordinamento crescen¬
te o decrescente, la maggior parte
delle quali, però, sono riservate all’u¬
so con gli elementi di una tabella.
Una volta impostata e ordinata la
nostra struttura, si potrà sfruttare una
delle più comuni e potenti funzionalità
di Word per creare una numerazione
razionale: si tratta della gestione degli
elenchi, che merita senz'altro un
discorso a parte.
Elenchi puntati
e numerati
Anche senza averla cercata diretta¬
mente, probabilmente ogni utente di
Microsoft Word è incappato almeno
una volta nella sofisticata gestione
degli elenchi puntati. In effetti, le ulti¬
me versioni del programma generano
automaticamente un elenco se si inizia
un paragrafo con un contatore (lettera
Indici e lomnutno
Lmke , Sfumato | le^ce del» Igura |
entf"» <*««*•
Artcp.™*»
Titolo 1
1
.d
Titolo 1
-li
Titolo 2
3
H
Tilolo 2
□
Titolo 3
.9
Titolo 3
-li
-li
R Mostra nunort di pogna
R Nianeri d cagna Aoati a destra
Carattere di nempmento: |
Canari*
Eprmatii pa
modulo j Mostra live# tino a:
Opzioni...
ttxtfta..
Annulla
C Perimento no oc iato: 1 Vedi
<• Pagina corrente
C fervalo pagrte
b^bro: I -
d
Formato numero et pagina' -
r Grassetto
r Corsivo
La finestra di dalogo rmane aperta per permettere d segnare
pw d uno voce di mdee anattxo.
| Segno | Segnatalo |
Anemia
Per aggiungere una voce all'indice analitico è
necessario selezionarla e premere
"ALT+SHIFT+X".
o numero) seguito da un punto o una
parentesi chiusa e quindi da uno spa¬
zio o un tabulatore.
Per disabilitare questa caratteristi¬
ca, che talvolta può risultare fastidio¬
sa, basta aprire la finestra di correzio¬
ne automatica dal menu "strumenti"
e disabilitare le due caselle relative
agli elenchi sotto la voce "formattazio¬
ne automatica durante la digitazione".
Quando, invece, gli elenchi servo¬
no, potranno essere creati usando gli
appositi pulsanti sulla barra di format¬
tazione. A questo punto si potrà sfrut¬
tare l’eccellente flessibilità di questa
funzione aprendo la finestra di dialogo
relativa che si attiva dal menu "forma¬
to" o scegliendo "elenchi puntati e
numerati" dopo un clic col tasto
destro del mouse nel punto di applica¬
zione dell'elenco stesso.
Da qui si potrà accedere ad una
serie di riquadri di anteprima che
Una volta creata una
struttura, la generazione
di un sommario e una
procedura immediata
mostrano le varia¬
zioni possibili per i
punti elenco o i
contatori, e se
manca l'imposta¬
zione desiderata
basterà cliccare
sul pulsante "per¬
sonalizza" e Word
offrirà una com¬
pleta gestione del
formato da adotta¬
re, dei rientri e
della posizione del
punto rispetto al
testo. Per i soli elenchi puntati Word
2000 offre anche la possibilità di
importare un'immagine qualsiasi da
usare come punto elenco, ampliando
ulteriormente il grado di personalizza¬
zione di questo strumento
Il programma consente altresì di
interrompere un elenco per inserire
del testo normale e di riprenderlo suc¬
cessivamente. Per fare ciò basterà
creare un nuovo elenco dello stesso
tipo di partenza di quello precedente e
selezionare la casella "continua elen¬
co precedente". In questo modo
Word riprenderà la numerazione da
dove era stata interrotta.
In realtà gli elenchi descritti sono
quelli del tipo più semplice: ad un solo
livello. Gli elenchi su più livelli sono
stati appositamente progettati come
supporto alle possibilità della visualiz¬
zazione struttura ed è associandoli ad
essa che se ne può trarre il massimo
vantaggio L'operazione necessaria a
creare la numerazione desiderata per i
titoli del documento può apparire un
po' laboriosa, ma ripaga in praticità
durante tutte le operazioni successive,
inoltre si tratta di un'impostazione da
effettuare una volta sola e da mante¬
nere come traccia anche per i lavori
successivi.
Si tratta di andare in visualizzazione
struttura e selezionare tutto il docu¬
mento o i soli titoli da numerare A
questo punto si potrà aprire la finestra
di dialogo "elenchi puntati e numera¬
ti" scegliendo la linguetta "struttura".
Tra gli schemi predefiniti ve ne sono
alcuni (quelli della riga inferiore) che
definiscono i diversi livelli della nume¬
razione in base alle impostazioni dei
titoli. Questi schemi potranno essere
140
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
nome usarti
Microsoft Word 2000
completamente personalizzati, usando
l'apposito pulsante, così da anteporre
a ciascun titolo la voce desiderata
(capitolo, parte, sezione e cosi via).
Inoltre si potranno ridefmire le associa¬
zioni tra i livelli e i titoli e cliccando il
pulsante "altro" si accede alla casella
che definisce in base a quale priorità
Word dovrà ricominciare il conteggio
dei titoli di ciascun livello: ad esempio
si potrà scegliere di contare da capo i
titoli di livello 3 ogni volta che si incon¬
tra un titolo di livello 2, oppure basare
la numerazione sui più importanti titoli
di livello 1. Fortunatamente questa
parte dell'organizzazione dei titoli è
aiutata da un'indispensabile finestra di
anteprima, che consente di scegliere
tra le innumerevoli possibilità offerte.
Creare un sommario
Si potranno raccogliere i primi frutti
del lavoro compiuto con la definizione
della struttura quando sorgerà la
necessità di creare il sommario della
nostra tesi. Se la struttura creata è
completa, basterà scegliere la posizio¬
ne in cui creare il sommario e fare clic
su "inserisci/indici e sommario" per
veder comparire una finestra di dialo¬
go in cui scegliere quanti livelli di tito¬
lo includere ed altre inezie come
quale carattere usare per separare i
numeri dì pagina, e il gioco è fatto. I
sommari di Word sono campì dinami¬
ci, ovvero si possono aggiornare
facendo un clic destro sul sommario
stesso e scegliendo "aggiorna" dal
menu che compare.
Inoltre le singole voci fungono fa
hyperlink per navigare nel documento
e per realizzarne con semplicità una
versione Web.
L’indice analitico
Durante la stesura di un grosso
documento è bene prevedere la
necessità di costruire un indice analiti¬
co per consentire un veloce accesso
del lettore alle informazioni chiave.
Naturalmente Word non può creare
da solo tale indice, ma ci aiuterà mol¬
tissimo nella definizione delle voci e
dei riferimenti. Una volta individuata
una parola o frase che si vorrà aggiun¬
gere all'indice analitico, è necessario
selezionarla e premere la combinazio¬
ne di tasti "ALT-SHIFT-X". Cosi facen¬
do si aprirà una finestra di dialogo che
consente di segnare la voce in que-
L'indice creato potrà essere aggiornato come avviene per il sommano
Le voci dell'indice appa¬
riranno nel testo se si è
scelto di mostrare i
caratteri nascosti
Saranno racchiuse tra
parentesi gralte, come
avviene per tutti i codici
di campo di Word
| J Cornei li «tir «woiri ?00 ilo»: Mietutoli Wmd
sirr ^ yr-
-r-
alle-impostazioni-dei-titoli.-Qur
)-pulsante{XE"pulsante"},-c(
.■^p o-nnei-w ig\ ■ ln| r>lfro-ci-nntrai
2/5 » 21.lem», *5 Col S)
_
stione, che potrà essere immessa
come voce principale o secondaria,
ovvero subordinata ad una voce prin¬
cipale già presente nell'indice. Altra
possibilità offerta dalla finestra di dia¬
logo è quella di creare un riferimento
incrociato, ovvero un rimando ad
un'altra voce dell'indice che dovrà
essere precedentemente inserita. La
scelta tra "pagina corrente" e "inter¬
vallo pagine" influirà su come viene
individuata la voce al momento della
creazione dell'indice vero e proprio,
che visualizzerà un singolo numero di
pagina o un intervallo di ricerca. Con
un clic su "segna" la parola verrà
memorizzata per diventare parte del¬
l'indice analitico, mentre con "segna
tutto" Word memorizzerà tutte le
occorrenze della parola selezionata
all'interno del documento.
L'ultima fase del processo di defini¬
zione richiede soltanto di posizionarsi
opportunamente (di solito alla fine del
documento) e di scegliere nuovamen¬
te "indici e sommario" dal menu
"inserisci". La linguetta indice per¬
metterà di impostare lo stile grafico
dell'indice analitico, che verrà poi
creato in modo del tutto automatico.
Le voci selezionate per far parte
dell'indice analitico appariranno, nel
testo, tra parentesi graffe se si visua¬
lizzano i segni di paragrafo con l'appo¬
sito pulsante. Queste voci potranno
essere cancellate selezionandole per
intero e premendo "CANC" oppure
modificate usando mouse e tastiera
Conclusioni
Quanto detto è solo una parte
delle possibilità offerte da Word per
semplificare la gestione dei grandi
documenti. In effetti, il programma è
in grado di gestire immagini con dida¬
scalie, colonne, tabelle e caselle
volanti di testo concatenato, raffinati
capolettera e potenti funzioni di orga¬
nizzazione di banche dati.
Il concetto di struttura di cui abbia¬
mo appena parlato può essere esteso
per comprendere l'organizzazione di
più documenti su diversi livelli di
importanza, proprio come avviene per
le parti di un documento singolo.
Nei prossimi numeri andremo alla
scoperta dì alcune di queste caratteri¬
stiche, soffermandoci su quelle, a
nostro avviso, più utili e sorvolando
quelle che sembrano fatte apposta
per complicarci la vita.
«E
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
141
icome usare
Excel
Con o senza filtro?
Il filtro automatico
di Excel
di Francesco Pomponio
“ Fig. 1
* B rì ori y X Ih e <f «A * A sa 11 11 VÌA '«'1
0 / 8 A » * Bì ® C % , •* a 9 9t _
Nome vj Cognome
(Sandro Cot olino
(Andrea Fringuelli
(Ani omo Ciloiom
gWaller Bianchi
(Rocco Fune loto
(Rosa Vantaggio
JAIosaandro Volli
(Aldo Unlalll
■ Pia Amailgo
ÌAIiaaamlio Piamaali_
Telefoni»]
06-1234321
02-096542
06-2017663
02 1823545
011-5656412
06-23231490
02-263322
0347-606055;
06-466522
06 -5 43 22 6
Indlilz/e zi
Via dai Gracchi, 27
Via dalla Rosa, 25
Via Pian Maimo, 6
Piazza Rigete, 10
Via Pncaiilli.55
Via Cotlanlino, IX
Via Caatallo. 12
Via Romana, 11
Piano Dame, 8
V ia di a li A mman ati 122
E j f
CAPjj]Cina
00123 Roma
XI00 Milano
00212 Roma
XI23 Milano
10100 Tonno
04000 Napoli
XI25 Milano
10662 Tonno
05421 Napoli
00255 Rami
O I H
.•jpiofoaelojr] Pailenjjj
Ginecologo 560
Catdiologo 850
Infallivologo 290
Chiruigo 1510
Cardiologo 9X
Psichiatra 1450
Cardiologo 1400
Psichiatra 600
Cardiologo 450
G i n ecologo-Z20
Excel è pieno di automatismi nasco¬
sti negli angoli più disparati- Questa
volta parleremo di un automatismo
tanto comodo quanto sconosciuto: il
filtro automatico.
Per prima cosa, se non avete dei
dati già pronti dentro un foglio Excel,
dovrete provvedere ad inserirli, come
nella figura 1.
Potreste realizzare un semplice
elenco telefonico (Excel può fare
anche questo, ovviamente), che
potrebbe fra l'altro tornarvi utile, se
non altro per stamparlo e infilarlo fra le
pagine dell'agenda.
In questo esempio utilizziamo dei
nominativi di persone, ovviamente
inventati, ma si potrebbe trattare di
dati di vendita per prodotto e per area,
o di un file contenente informazioni sui
vostri prodotti o su quelli della concor¬
renza: insomma potete usare il filtro
automatico su tutto quello che, orga¬
nizzato per righe e colonne, riuscite ad
infilare in un foglio Excel,
Per attivare il filtro automatico sce¬
gliete dal menu di Excel Dati-Filtro-
Filtro automatico,
Come potete vedere dalla figura 1,
in ogni colonna del foglio, sulla prima
riga sono comparsi dei piccoli pulsanti.
Se ci cliccate sopra, come nella figura
2 sulla colonna città, vedrete compari¬
re un menu a discesa con diverse
opzioni; scegliete la città di Roma. Il
risultato potrete vederlo immediata¬
mente in figura 3. Excel ha filtrato tutte
le righe del vostro indirizzario facendo
"passare" solo quelle che nella colon¬
na città contengono la parola Roma.
Notate che le righe "scomparse"
non sono state cancellate, ma solo
nascoste; potrete rendervi conto che il
vostro foglio è sotto l'influsso di un fil¬
tro perché il triangolino vicino alla
colonna città è diventato blu, come
pure i numeri delle righe, alcune delle
quali potrebbero essere "scomparse".
Per farle ricomparire, tornate sulla
colonna città e scegliete l'opzione
Tutto.
La stessa cosa si può fare ad esem¬
pio per la professione, ad esempio cer¬
care tutti quelli che fanno i chirurghi e.
combinando più filtri, che vivono a
Roma.
Ma il filtro automatico e molto più
potente di quello che può sembrare a
prima vista, che già non è poco; si può
scegliere, infatti, dalla lista relativa alla
voce che ci interessa, l'opzione
«r*r i jub*■ - « * M
• ■ • «/a m w m ffl ® c x
[ Nomo
3 Codrioni*] Telefonivi Indirizzo «|
CAP »l Ciudi.
Profilalo .|
Pillili.»!
Sandro
Catalano
06 1234321
Via dai Gracchi, 27
00
(Tulio)
Ginecologo
560
Andrea
F (inguaili
02 896542
Via dalle Rose, X
X
(Primi 10...)
Cardiologo
850
Antonio
Cllaionl
06-X17663
Via Pian Marmo, 6
00
Milano
Infili ivologo
290
kNallar
Bianchi
02-1823546
Piazza Raguta, 18
X
Chirurgo
1510
Rocco
IRosa
Fiancioaa
Vantinolo
011-5656412 Via Paicinlla, 55
06-23231490 Via Collimino. IX
10
Cardiologo
9X
1460
Alessandro Volli
02-253322
Via Castello, 12
XIX Milano
Cardiologo
1400
Aldo
Unlalll
0347506056;Via Romana, 11
10562 Tonno
Psichiatra
600
Pia
Amerigo
06-466522
Piazza Dania. 8
05421 Napoli
Cardiologo
450
[Alessandro Piarpaoli
06-5432X
Via degli Avignoneti, 122
00256 Roma
Ginecologo
7X
142
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
l<o— wiori^
Excel
dati contenuti all'interno di un testo.
Se per caso volessimo trovare l'indiriz¬
zo di una persona della quale ricordia¬
mo solo che abita in un posto che ha a
che fare con le rose, scegliamo sulla
colonna indirizzo l'opzione contiene e
quindi digitiamo nel riquadro a fianco la
parola "rose" (figura 6).
In figura 7 potete vedere il risultato.
Da notare che la parola Rose si trova
all'interno del testo e non all'inizio e
che è stata trovata anche se in fase di
ricerca abbiamo scritto "rose" con l'i¬
niziale minuscola.
"Personalizza".
Nella finestra di
dialogo che compa¬
re (figura 4) potrete
sbizzarrirvi quanto vi
pare e quanto è
necessario alle
vostre interrogazioni
dell'archivio; ad
esempio, potrete
scegliere la colonna
pazienti, che in que¬
sto caso indica il
numero dei pazienti di ognuno di que¬
sti medici, ma potrebbe anche indicare
delle percentuali di vendita oppure dei
totali di spese, insomma qualunque
numero che possa essere utile.
In questo caso scegliamo di cercare
tutti i medici il cui numero di pazienti
sia maggiore di 500 (figura 5).
Un'altra possibilità dell'opzione
"Personalizza" è quella di cercare dei
aa? x use«•
• c / s m m :
*1 - ^subtotalep.h: ec
4, * r. g *1 il (9 i«v - g .
9 € % , -A fi 99 A.--
-H I
Giuseppe
Rosa
Bianchi 02-1823545
Saluzzi 02-256554
Ferraresi 02-1354545
Piazza Ragusa, 18
Via Leonardi. 23
Piazza Verdi. 6
20123 Milano
20144 Milano
20100 Milano
Chirurgo 1510
Chirurgo 820
ChmjfQo 450
1 27»1
Ma adesso mettetevi comodi, che
viene il meglio.
Tutti dovreste sapere, se usate
Excel, come si usa la somma automa¬
tica, ma se non ve lo ricordate sappia¬
te che è sufficiente posizionare il pun¬
tatore di cella sotto alla colonna di
numeri da sommare (oppure di lato se
i numeri sono messi su una riga) e poi
cliccare sul pulsante identificato dal
simbolo della sommatoria S. La stessa
cosa è stata fatta nella figura 8, ma,
attenzione, dopo aver applicato il filtro,
in questo caso sulla colonna
Professione e scegliendo Chirurgo.
Ma il bello è che se cambiate filtro
avrete comunque il totale delle righe
visualizzate, anche se i criteri di ricerca
sono diversi e di conseguenza anche il
numero di righe.
Ovviamente se scegliete l'opzione
Tutto avrete il totale di tutto l'archivio.
Pensate per esempio ad un elenco
di spese giornaliere; potreste visualiz¬
zare i subtotali per data, per mese, per
anno, oppure il totale generale. E tutto
ciò senza modificare il foglio Excel e
solo con pochi clic del mouse.
E da notare che se salvate il lavoro
con il filtro impostato, lo ritroverete
tale e quale alla successiva riapertura.
Tenete presente inoltre che i filtri fun¬
zionano anche in fase di stampa, quin¬
di si potranno stampare le varie
"viste" che saranno generate usando
il filtro automatico.
KB
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
143
Brucia, disco, brucia!
Oscuro oggetto del desiderio da parte dei nostri figli, pregevole macchina da falsari che
produce copie identiche agli originali, insostituibile amico e confidente per chi ha
necessità di creare backup, il CD ROM Writer, o, come viene detto più brevemente, il
masterizzatore, è ormai parte integrante della nostra macchina e non riusciamo neppure
a immaginare com’era possibile, prima, farne a meno. Ma come ottenere il massimo da
questo prezioso collaboratore? Se ne occupa ABC
di Raffaello De Masi
Ah, poter possedere una macchina
da clonazione e metterci dentro Naomi
(va bene, mi potrete dire, amici lettori,
che potrei anche un poco cambiare; di¬
ciamo la signorina Campbell)! Ci sto la¬
vorando, nei ritagli di tempo, e non
mancherò di metter un demo, lime li-
mited (10 minuti), su WWW, quando
sarà messa a punto.
Nel frattempo l'unica cosa che riu¬
sciamo a duplicare sono i nostri CD.
Inutile illudersi e nascondere la testa
sotto la sabbia! Lo scopo di chi compra
un masterizzatore non è quasi mai
quello di fare backup dei dati insostitui¬
bili in suo possesso; nel momento in
cui entriamo in un negozio a comprare
un CD writer si è scatenato, nella no¬
stra mappa genetica, il cromosoma del
mariuolo.
La legge afferma che, nel momento
stesso in cui si co¬
pia un CD commer¬
ciale, si compie un
atto di contraffazio¬
ne e di infrazione al
copyright Ma nel
contempo nessuno
può negare l'intrin¬
seco diritto di una
persona che, nel
momento in cui ac¬
quista un prodotto
software, desidera
salvaguardare il
proprio investimen¬
to, facendo una co¬
pia del software e
lavorando con que¬
sta al posto dell'ori¬
ginale.
mm tsm
SECURE WEB SHOP
tttUlb buttili feHtHh
r»i K»* fi+Um*. rlkh hr , T ) ^
rtrkaktJ Siw.ni
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GIMItAL MOUMTI* lAlli IN»0 JUtKITINQ INfO IUMOIT
li te'• qbmm* «aininail
tf’il J'ik .wv
Beh, bando a
queste considera¬
zioni di tipo morale
e sociale. Non si
copia, punto e ba¬
sta, al massimo si
copia per mante¬
nere una via di sal¬
vataggio in occa¬
sione di un ina¬
spettato incidente.
Ma arriviamo al
nocciolo della que¬
stione: come otte¬
nere il meglio dal
nostro masterizza¬
tore?
Avanti con
le copie!
I masterizzatori, come i CD-Rom,
hanno attraversato un non breve perio¬
do di collaudo attraverso standard diver¬
si prima di giungere allo stato attuale.
Oggi i driver sono di eccellente qualità,
scrivono in un batter d'occhio, permet¬
tono di creare dischi multisessione, ge¬
stiscono in maniera efficiente anche i
CD riscrivibili (CD-RW). Il tutto maneg¬
giando media robusti, affidabili, leggeri,
facilmente portatili, e dal costo non su¬
periore. spesso, alle tremila lire.
Per creare il nostro ambiente di lavo¬
ro, abbiamo bisogno di un pacchetto ad
hoc di masterizzazione (i due più diffusi
ed efficienti sono Nero Burning ROM e
Easy CD Creator); per il driver vero e
proprio non c'è che l'imbarazzo della
144
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
fiBtì
scelta, considerando la numerosa mes¬
se di marche e modelli presenti. Come
al solito, è consigliabile, soprattutto con
questo tipo di periferica, non correre
appresso al risparmio, e investire in una
barca di prestigio.
Se scegliere un driver è sovente le¬
gato alla disponibilità dei negozi che
contatteremo, molte sono le domande
accessorie che non di rado ci vengono
rivolte anche dai lettori riguardo a tutto
il materiale di contorno. Perciò ecco di
seguito una serie di domande e rispo¬
ste (nella maggior parte dei casi ricava¬
te da quesiti posti da lettori) sui fatti
che più di frequente si verificano duran¬
te l'uso di questa periferica.
IH
■C3
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|« alpi afa
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Adaptec AAA -UDMA RAID
f RAID 5 FOR ATA SERVERS.
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ioRwi>a ipiaadthMt. or olhtf application d*tclly lo CO-R
Tht Faat (and Chaapeat) Way lo Stora Your Data File*
O-iclCO loftwifi bom Adipi oc #Ho»i *o«i lo copy yo* din lo CO Ini
liflar Ihin copy mg Iha lima Bai lo floppy dnk or otha» * lunga divicai
W4h DaaclCO jwi i an im juv» dall lo mai pan ina CD-R
md CD-RW madri
MMa*)tfl
V««0<M1
Copy Hundrads of Files - or Just Ont
DaatICD» ao» Wtialhar your. copymg you» anWf h»*d duk. or |u»t ona Ma. Dirteli;0
malia» you» job tana» OotClCO lOflwar. lattai idnntiga ol youl CO
iKtfdtt'i abtiily lo «mia »m.li pattali ut data lo ih* CO lo» liu
uruRtamjpttd dna «ow and optimum usa o» **c «para
Tht Partaci Dtaktop StoraQt Otvlct
W4h Ibi a>ar rncftiting damami (or rloragi »pace. causati by manna
Mainai downloidi. boma pubUihing and mgltmad»! ippltcalion» a CO
R dina mi li DvtCtCD bicomai iha paiHtl daikloe iloraga dm«ci
1 ... .
R...« 06TOI9»
D: Quale è il mi¬
glior tipo di media
da utilizzare? E' ve¬
ro che i CDE oro so¬
no migliori di quelli
argentei e blu-ver¬
dastri?
R: E' questa una
delle leggende me¬
tropolitane più diffu¬
se nel campo della
masterizzazione, la ri¬
sposta è no! Punto e
basta! La qualità e
l'affidabilità non ha
niente a che vedere
con il colore del CD,
colore che è dovuto
solo al pigmento usa¬
to nell'impasto.
Ovviamente ben al¬
tro peso e differenza
la fa la marca del pro¬
duttore.
D: Come posso
creare i miei CD au¬
dio?
R: fatti salvo tutti ì
discorsi sul rispetto
del copyright, occor¬
re disporre di un
software che con¬
senta questa opera¬
zione. Ambedue i
pacchetti già nomina¬
ti consentono questa
possibilità, con la dif¬
ferenza che Easy CD
Creator permette dì
selezionare brani pro¬
venienti da dischi di¬
versi che verranno in¬
seriti in una compila¬
tion virtuale, poi scrit¬
ta sul disco.
Nero ha dalla sua,
invece, una più age¬
vole tecnica di ge¬
stione dei pezzi, che
potranno essere tra¬
scinati direttamente
dal disco sorgente.
Occorre inoltre tene¬
re da conto che, du¬
rante la copiatura, il
prodotto finale subirà
una lieve caduta di
qualità rispetto all'ori¬
ginale, per cui è sem¬
pre preferibile partire
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
145
dal CD nuovo di fabbrica per recuperare
/ brani destinati a copiatura
Ovviamente ambedue i pacchetti per¬
mettono di fare un backup completo del
disco sorgente (in gergo questa opera¬
zione viene detta imaging)
D: Cosa è una gestione in multi-
sessione?
R Si tratta di una seduta di backup
per così dire parziale, in cui verranno co¬
piati solo alcuni file, lasciando, per cosi
dire, il CD ricevente "aperto " a ricevere
altri dati in una seduta successiva. Si
tratta di una tecnica molto diffusa, che
permette di risparmiare media e tempo
riempiendo, mano a mano, il disco di
destinazione fino a che non sarà pieno,
o fino a che si deciderà di "finalizzare "
e chiudere lo stesso impedendo ulterio¬
ri scritture su di esso.
Una via di mezzo è rappresentata
dalla copia diretta del CD lasciando
aperta la sessione.
Immaginiamo di dover fare il backup,
ad esempio, di un nostro vecchio archi¬
vio dati su un nuovo disco; copieremo
l'intero contenuto, lasciando la seduta
aperta per nuove aggiunte. Infine l'altra
estremità del processo è la copiatura
"Disk-at-once ", che scrive l'inero CD in
un singolo passaggio, tecnica molto
usata quando si duplicano CD originali.
Il vantaggio di questa procedura rispet¬
to alle precedenti e che viene davvero
effettuato un clone settore per settore,
ma esiste il pericolo che, se la copiatura
viene interrotta, ad esempio da una ca¬
duta di tensione, il disco destinazione
sarà inutilizzabile.
D: Come creare CD da 80 minuti?
R: I dischi da ottanta minuti utilizzano
una spirale più sottile per immagazzina¬
re la sequenza di dati I CD destinati
all'uso sono di qualità superiore rispetto
a quelli da 74 m, ma la copiatura avrà
luogo e sarà affidabile solo se il burner
r ---___________-----i
Uno sguardo ai prodotti
Spazio ce n'è poco, su questo numero affollato, per dedicarci ad
una rassegna puntuale del software destinato allo scopo. Meglio
impegnare, quindi, questa pagina per indicare solo quello che il
mercato mette attualmente a disposizione al livello migliore
Nero, forse il pacchetto piu noto in questo campo
Hhttp.//www.nero,comi è da poco disponibile in versione 5 0 (se
ne può scaricare una versione demo, funzionale per 30 giorni) Ne
pubblicheremo presto una prova completa Notevoli le migliorie of¬
ferte, come copiatura multipla, se. ad esempio, si dispone di un
doppio driver, e il completo supporto di Super Voiedo CD (SVCD è
un'estensione dello standard VCD che usa un algoritmo di com¬
pressione MPEG-2. con rapporto di codifica variabile e un bit-rate
doppio rispetto alla vecchia VCD II risultato è un'immagine di mi¬
gliore qualità, a scapito, comunque, di una minore durata della regi¬
strazione) Al massimo della qualità, un SCVD registra fino a 35 mi¬
nuti di video, a fronte degli oltre settanta della vecchia forma di co¬
difica.
Altra interessante caratteristica e la possibilità di registrare e ge¬
stire immagini singole e slideshow, aggiunte in una compilation
CD. Sono stati migliorati i filtri di registrazione e trasferimento dei
formati audio, ed è oggi possibile applicare questi stessi filtri in
tempo reale al materiale di registrazione E' incluso un filtro ka¬
raoke, che elimina le tracce vocali dalla musica, e un filtro di Cross
Fading, per sfuma¬
re una musica
nell’altra. Sono
adesso
supportate
le cosid¬
dette M3U
playlist,
compila¬
tion che
contengo¬
no liste di
file audio in
formato ASCII Ancora, Nero gestisce
direttamente database dei file maneggiati e. og¬
gi. permette la manipolazione e la copiatura di file
VQ. come pure quella di CD-Extra e CD Multisessione.
Altrettanto valido, dotato di una interfaccia meno complicata,
ma non per questo meno efficie nte, è Easy CD Creator, di
Adaptec, |http.//www adaptec comi leggermente piu costoso di
Nero, e che dovrebbe essere aggiornato a breve. Meno potente,
ma adatto per chi non desidera ambienti di gestione complessi, e
CDRWin, di Golden Hawk Technology, http.//www
goldenhawk.com/, giunto alla versione 3.8 e . sovente, inserito co¬
me bundle in numerosi driver. Se ne può scaricare una versione
demo, completamente funzionale, ma che permette solo velocita
di scrittura di 1 X.
b
146
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
s adaptec
t»«ll(«»
Toast™ 4 Deluxe
lo. MKfiloOl
CD R.cordlng Made Easy
produci OverView
Save on a bundle!
UPMMI|4MNN»t|
OlUlMMp^l
hKrmiiwtpei*
E«y CD Creator 4 Datura goal way bayor.d Ih* tcdlwata inai coma
•Ah i<xp CD Recorder, and *• aarhet date» a adteom Now 4» amar
Ih*» avar lo creata murre, pholo. «ideo. ar>d data CD» Acca»» mui* on
Iha Marnai fra lune your multe tiacki EtM and anhanca pholoi and
"1*04 «Uh a t-o » touch Sa" and th»e data w4h cnnAdance And. CD
Orarlaa naw anrmaiad charatlar. tale» you through Ih» ilapi crf
creaitng yovr CDl
E 441*7 croata data audio and miAlmwdia CO* 0" yWA PC
Download Internai multe aichrdmg MP3 Ireek». and record IO your
«•* CO*
. 0 Kk Up aratori «ri Mai mcO a* iptaadaheali and Inane tal data
Male your min CD Mah, co"»» and atterii
Creato CirMom mute CD* lo play ai any standard t D H*l" «*
computar COROM dmra
-4 Sand ndari po«lca>di. »har» photO albumi an CD» Ihel play on any
PC • no apectai «odwar» raguaad
Prie Ing 4 Avallablllty
Suggatlad rat ad pnra ai III# US/C enada il VH "III « $.T) mad in raliala
Clic k tuia ter datarti
Eaay CO Creai* 4 m
•PC Dal»gtrlialai otEMvCDCraatoraom IMMolWt
r MPKMCI.’«)
r..^ 1 » 1 ! ..^r.a.»... | ..* | „»..».,.
GOLOCN Hawk TECHMQLOOV
C» Nccordlng Software
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ra»«**"a• aaaarM*«Hawaa» •*<or*'«»Mmi» <"•<*"<• te»"*** tea iMilCOte)*
■wnanr mr»ewwisa*»Mi nMia*n«-"iii«-irai
•v» ■•» aa a*<awrcon »«*••<• i-mms r.tvy»*• » *" lIM w'aarvarr ia*', -a ma»"
W hii*.«t.wii»«»vrr »iMntvrmui*<iaM<»e«a MiuamgOarman.<•* t-atiM
rrara».Ben Uvarw *>nlMu a" *au»tariani» riart «nanna**mar«rtvnm araaamn«M»IMuna»»
•ma» AprH 3.2000 Vg Ulttl -M* liPWfflflMtrt «—
*««*•"*>•» J >»XI Vfty> rami te ai ntn iflai
» "V Ha" an «alai •"*•. Ne ara»*» 'lu titi
laaaa n warrur Maini
CDNVYhar» Ma*
CO» «da.
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Datai*»*!
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ter a tpecul pt«a Chooia trom * bundla "ih Ih* mi perni" SCSi
C ard .'<•» Ih# popolar PowatOoma-t J910u. Ih» "ty high «paad
PowatDomam 29IG0r>. or ter PowarOooka "ili Card Dui Unta n Un
PowarDomatn SlrmSCSl 1480
Too*l 4.0 Docs II agtilnfJ!
Adapiaci Toail 4 0 daini a «rat ralad ’SPlFFr* by
Mac Addici
ai Mar Adite i tound Ih* abrMy io lum
MPJ Hat roto au*o CO Mai *> a itngla itap an
anfratti" adtM—i Alio maMionad waa lite e aie
*rth wtuch «Nane ad tealiaa» inach ai taro larigth
Igapi t*r«**n irack» ara addad and teralchai and
|pop4 *om «myl and cataau* racordmg» c an b*
Taaal'» 4 Dalui» opam a *w»d oI poitiMmat lai bayond Ih* latwar»
Ihal rama *ah ynut CO-Racndar Creala CO* bom any mimi unar*-
axhrdatg IPi, caitaiiai. CO». M"MP3 Irarki kom ih» Internet
Organix» muatmad»» tea» ih* way you «ara -oh PholoRalay'" Ctm
tea* control mi d-»c m»il»nng wdh Pnc-Al-Onca And wtnm 4 cornai
la backarg up anportanl Ma». Ihata » nnUang ballar Ihan a "tually
antattnrr Itela CD
Eaidy naala dal*, audm. mulli ma** ur tubral < 0» nn yenn
U«.M0»M>
' Record rnuarc kom any analog »ourc»_lP» i ••iettai e*en Ina
mirati Mh CO Spm Doclor
Arcai*, purchata. ami rtownlnad mu»rr bt-t» populei walraita»
awhrtnfMPlIrafka
• C"pania tori and backup importanl mulimadia Mai "Ih
PhotoRetay
• Daitpn and pnnt you» ewn CD lattai», r mar» and matrl*
Toa»l iuppou* *.*SB. CE and SCSI CORacordar» and mud^a CD
fermali
Pricing & AvaJlablltty
Suppaiiad ralad pnt# t. W Cttcb here ter daini»
OorwrfNMW Pan Numlur «S7B201 7m
in nostro possesso sarà di
buona qualità, con una mecca¬
nica del laser affidabile e preci¬
sa. I software moderni sono
capaci dì riconoscere immedia¬
tamente i dischi sorgente di
questo tipo e, nei limiti del
possibile, tentano di copiare
forzando il burner. Inoltre, di
solito, é possibile eseguire una
simulazione di scrittura, per cui
il CD destinazione non verrà
rovinato se questa dovesse
fallire.
D: Il mio CD, in maniera
erratica, interrompe la sua
operazione di scrittura e mo¬
stra un messaggio di "cache
underrun". Cosa
succede?
R: E' importante,
anzi fondamentale,
avere la periferica del
CDR installata su un
canale del tutto diver¬
so da quello che ge¬
stisce il o i dischi rigi¬
di. Il flusso dei dati dì
questi è molto più ra¬
pido di quello relativo
al CD-RW e questo
crea, inevitabilmente
conflitti nella gestio¬
ne dell'area di imma¬
gazzinamento dei da¬
ti. Questo è ancora
più vero se la periferi¬
ca è una IDE.
Le cose vanno de¬
cisamente meglio se
il DC-RW è uno SCSI,
a motivo della più
ampia banda di tra¬
sferimento maneg¬
giata da questo tipo
di collegamento, que¬
sto porta inoltre offre
minori errori durante
la fase di scrittura.
Inoltre, in caso di
scrittura dì CD desti¬
nati a diversi sistemi
operativi, l'uso dello
SCSI è essenziale.
Uno dei problemi più
comuni, associati con
il processo di brucia¬
tura dei CD deriva poi
dalla lunghezza dei
cavi dì collegamento,
che va accuratamen¬
te prevista Imolti er¬
rori durante la scrittu¬
ra, o addirittura la non
ricognizione della pe¬
riferica, possono essere dovuti a questo
motivo).
Q Eg]
I .- 1 ..
Conclusioni.
Le quattro pagine assegnate a que¬
sta rubrica in questo numero sono rapi¬
damente finite. Ma non disperiamo!
Riparleremo presto dei pacchetti nomi¬
nati, non foss'altro per evidenziare, sul
campo, le nuove caratteristiche. Nel
frattempo, usiamo il nostro masterizza-
tore con giudizio.
Rubare è una brutta cosa e non ci si
può giustificare dicendo che lo si fa per
combattere gli alti prezzi imposti dai
produttori. A presto!
«e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
147
fi- \ r /P^
*
Video Online e Offline:
dal video sul Web ai filmati
e agli slideshow offline in fullscreen via browser
Mentre nello “speciale” dedicato alla masterizzazione si affrontano gli argomenti legati
alla realizzazione dei VideoCD, sempre rivolto all’uso creativo dei media, Computer &
Video prova ad organizzare un piccolo laboratorio per lo streaming.
Ovvero, oltre a poterli incidere su CD, i nostri filmati possono anche finire sulle pagine
Web oppure, allegandone il file ad un messaggio, viaggiare per posta elettronica fino alla
casella di un generico corrispondente.
di Bruno Rosali
Com'è facile dedurre, gli ambiti pro¬
duttivi sono abbastanza vari. Si va dal
puro diletto vacanziero -
spedire per posta elettro¬
nica le scene più belle del
nostro Tour delle Piramidi
a parenti ed amici lontani -
ad una vera esposizione
telematica On The Web
Ad esempio, la messa a
punto di un sito pubblici¬
tario, un archivio in linea
oppure un vero e proprio
training aziendale via In¬
tranet.
Di conseguenza a ciò,
in questo articolo cerche¬
remo di vedere come e
con quali criteri qualitativi
possiamo realizzare lo
"streaming", che poi non
è nulla di eccezionale, né
tanto meno di fantomati¬
co. In parole semplici si
tratta di un particolare tipo
di compressione - tra l'al¬
tro imposta a fattori piut¬
tosto elevati, in modo che la richiesta
della banda passante sia prossima a
quella permessaci dalle connessioni
analogiche - per mezzo della quale la
riproduzione dei filmati in linea comin¬
cia ad essere svolta mano a mano che
sul Client cominciano ad arrivare le
informazioni relative. Lo streaming
quindi non aspetta il completamento
del download del file. In linea tutto ciò
è un vantaggio non indifferente e, in
sede di compressione, quello che
dobbiamo fare - relativa¬
mente al software utilizza¬
to - è solo cliccare su un
determinato bottone e
scegliere dei parametri
qualitativi che più avanti
vedremo.
Muovendoci subito nel
pratico, utilizzeremo que¬
ste pagine per mettere alla
prova un sistema "all-in-
one" hardware e software
come il Dazzle* Digital Vi¬
deo Photo Maker, che ab¬
biamo deciso di utilizzare
per questa prova e che, vi¬
sti i risultati, ci sentiamo di
consigliare a tutti coloro i
quali, trovandosi nella ne¬
cessità di acquisire e fare
streaming, ancora non di¬
spongano di una base
hardware e software de¬
dicata.
Di rimando, per chi già
dispone di una base d'acquisizione e
cerca eventualmente solo il software
di codifica - o ancora meglio moduli
plugin con i quali estendere il proprio
Dazzle
Digital Plinto Maker
Dazzle SS
Digital Photo Maker
Internet Edition
m g* y
II pannello iniziale dell inrerlaccia di lavoro del software Dazzle
148
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
toifirfHi 1 fr- V/ftiftfl
sistema di editing verso lo streaming -
consigliamo la lettura dell'articolo "Il
video sul Web" che appare aH'interno
dello "speciale" dedicato alla maste¬
rizzazione dei VideoCD. In quest'altro
articolo, comprensivo dell'argomenta¬
zione più tecnica legata ai criteri di
streaming (che il Dazzle* esplica al
contrario automaticamente), sarà dato
spazio alla presentazione di quattro
applicativi dedicati, nonché di sicuro
interesse, come sono i Microsoft Me¬
dia Tools 4.1 e l'accoppiata Reai
Networks del Reai Producer 8.0 ver¬
sione beta e del Reai SlideShow free
edition.
Tornando a noi, ovvero a tutti colo¬
ro i quali possano essere interessati a
una base d'acquisizione semplice,
dall'utilizzo immediato e dal costo
contenuto, procediamo alla prova pra¬
tica del citato Dazzle* Digital Video
Photo Maker
Di tale package - per la cui presen¬
tazione vi rimandiamo al numero scor¬
so di MCmicrocomputer - va subito
sottolineato che si tratta di un prodot¬
to distribuito da Fast Multimedia tra¬
mite la sua sussidiaria Rekeo e che è
promosso, con un buono sconto di
50mila lire, proprio da Mcmicrocom-
puter, in collaborazione con le catene
informatiche di Computer Discount,
Compy e Amico.
A parte questi motivi di convenien¬
za - che pure contano - proponiamo il
Dazzle* soprattutto per la sua predi¬
sposizione progettuale ad acquisire vi¬
deo nella misura standard dello strea¬
ming via Web (niente di più di un
semplice equilibrio trovato intorno ai
177x144 pixel in PAL) e alle sezioni di
editing, streaming, pubblicazione sul
Web, con l'incorporamento del player
d’esecuzione in una pagina HTML
creata automaticamente dal software
e di distribuzione via posta elettronica,
con l'attachment ad un messaggio di
posta del nostro Client, che il software
è in grado di realizzare con ottimo au¬
tomatismo.
Tra le peculiarità d'acquisizione, le
caratteristiche di montaggio e le scel¬
te del tipo di codifica - MPEG oppure
lo streaming in RealVideo - il Dazzle*
Digital Video Photo Maker rappresen¬
ta un'ottima scelta. Senza trascurare
altre combinazioni possibili - ripetia¬
mo: al riguardo si legga l'articolo "Il
Video sul Web", inserito nello "spe¬
ciale" dedicato alla masterizzazione
dei VideoCD - ci sembra interessante
procedere ad una vera e propria prova
pratica utilizzando le capacità hardwa¬
re e gli automatismi software di cui il
II Dazile’ mentre vi¬
sualizza in tempo reale
ri segnale proveniente
dal camcorder connes¬
so al suo ingresso.
Quando vedremo so¬
praggiungere la scena
che c'interessa , un
click sul bottone di re¬
gistrazione e il file
MPEG comtncerà ad
essere realizzato in
tempo reale in una zo¬
na cache dedicata
|vHfco/audK»/fnpeg
V!iiomaro2 mpg
v (tornar*. 3 mp-j
k!tuicok>1 rreg
y ioynanol mpg
|My Web Page
Una volta acquisiti tutti i filmati che ci necessita¬
no sul pannello principale del software Dazzle '.
ecco visualizzarsi l'insieme delle clip acquisite.
prodotto in questione dispone, per
realizzare e ottimizzare pagine Web e
video e-mail, nonché le operazioni di
upload verso il server e l'ovvia con¬
nessione alla rete per l’invio della po¬
sta. Cliccando su dei semplici bottoni,
vedremo che sarà possibile realizzare
tutto ciò con rapidità e semplicità.
Fase di acquisizione
e codifica in MPEG
Nulla di più facile Dopo aver colle¬
gato il Dazzle* a una delle porte USB
e l'uscita video del camcorder (o del
VCR) all'ingresso composito o Super-
Video dell'apparecchio stesso, dal
pannello principale del software di
controllo sarà possibile sia vedere lo
scorrere delle immagini provenienti
dalla periferica video connessa che,
cliccando sul bot¬
tone rosso presen¬
te sulla barra dei
controlli remoti
(subito sotto il di-
Alle informazioni me¬
diali di ciascuna clip
realizzata è possibile
aggiungerne altre, co¬
me ad esempio il nome
da far visualizzare sulla
pagina ed una breve
descrizione più o meno
didascalica che accom¬
pagni la miniatura lun
fotogramma bloccatol
di ogni filmato Tutto
per rendere più rifinita
ed elegante la pagina
WebI
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
149
feinfTfflr fr
splay), procedere alla registrazione.
Questa sarà immediatamente fatta in
formato MPEG, ovvero acquisendo
già in modalità compressa. In tal mo¬
do avremo subito a disposizione il no¬
stro file .mpg nel taglio video (quadro
da 177x144 e numero dei fotogrammi
al secondo pari a 25) per il quale l'ap¬
parecchio è tarato. Senza sorprese e
senza la benché minima fatica. Come
fase preliminare a disposizione il
Dazzle garantisce la presenza di un
equalizzatore, con il quale è possibile
correggere cromatismo, luminosità e
contrasto del segnale posto in ingres¬
so. Come fase finale, ovvero ad acqui¬
sizione avvenuta, lo stesso ci rende
l'opportunità di definire delle sequen¬
ze - una piccola fase di editing con
GITE ARCHEOLOGICHE
mM
. _
=? H
Ha
gru
Ecco finalmente la pa¬
gina Web realizzata au¬
tomaticamente dal
software Dazzle * Non
è il massimo, ma con
pochi ritocchi personali
possiamo farla arrivare
persino a luccicare I
Quarti! scena: il Foro Romano
Dopo aver settato la
modalità d'incorpora-
mento del player di ri¬
produzione, ecco che la
pagina dedicata, e sem¬
pre auto-prodotta dal
software Dazzle'. si
rende alla vista . Un clic
e il file mpg relativo
comincia a scorrere nel
browser.
Fot® Romina Hnoranea iufl» Butti»
punti di partenza e
di chiusura del bra¬
no acquisito da
svolgersi utilizzan¬
do i bottoni sotto¬
stanti a quelli del
controllo remoto.
Una volta ottimiz¬
zati i file, in modo
che rimangano so¬
lo le scene pulite
del filmato acquisi¬
to, altre possibilità
sono a nostra di¬
sposizione. Possi¬
bilità che sono poi
quelle della pubbli¬
cazione e distribu-
r*
-4
% »
Il Dazzle * non si limi¬
la solo a creare pagi¬
ne Web, ma anche
attachment automati¬
ci e, tramite il carica¬
mento del Client di
posta, a spedirli dove
noi vogliamo.
B- ? I II
u-* 1»*» M
-4 <4 «
dii. |—
me. |
-arra at.
» / # A.
■ « • ■ j
Caro amico tl *c rivo...
cosi mi dlttraqgo mi po'.
f «letama lu «al li
I filmali della no«tra rvcmite gita anhnulmjli a
.. li ipndiun par po«la alattrimira
zione per le quali
stiamo in effetti realizzando questa
prova.
Nel nostro caso, dal punto di vista
pratico, abbiamo intenzione di creare
una pagina dedicata alle visite archeo¬
logiche, delle quali dobbiamo acquisi¬
re 5-6 filmati.
Detto fatto, individuate le scene sul
display - che visualizza in tempo reale
il segnale proveniente dal camcorder
attestato al Dazzle* - abbiamo sempli¬
cemente aspettato che, sul display
stesso, apparisse l'inizio della singola
scena interessata e quindi fatto click
sul bottone della registrazione. Al re¬
sto, per ogni singola scena un click
soltanto, ci hanno pensato ('hardware
e il software del sistema Dazzle* per
mezzo dei rispettivi automatismi.
Per ogni singola scena, quando nel
display vedevamo che la parte della ri¬
presa che c'interessava stava termi¬
nando, ci siamo preparati a cliccare
sul bottone di stop con il quale, fer¬
mata la registrazione, il Dazzle* ha av¬
viato la procedura successiva: la rea¬
lizzazione effettiva del file .mpg relati¬
vo alla scena che stavamo registran¬
do. Ciò è avvenuto travasando dalla
cache (che il software crea al momen¬
to dell'acquisizione) alla directory che
per default il software assegna. Fatto
ciò, il file mpg è pronto. Tutto sempli¬
ce ed immediato. Anche la fase
dell'eventuale editing, che per mezzo
dei marcatori In/Out ci ha permesso di
tagliare via i frame indesiderati e con¬
servare quindi solo quelli che, della
scena, ci interessavano. A sorprender¬
ci positivamente è stata in particolare
la rapidità con la quale è avvenuta la
codifica in MPEG. Pensando che tutto
ciò s'è generato in tempo reale da
uno scatolotto più piccolo di un pac¬
chetto di sigarette, la cosa ci ha fatto
esclamare ammirati.
Ok, adesso abbiamo tutti i file delle
scene che ci interessava acquisire e,
già così, potremmo inserirli sul Web.
Ma il Dazzle* ci offre altre tre, interes¬
santissime opportunità:
• passare dal formato MPEG, con il
quale abbiamo appena acquisito tutti i
filmati, allo streaming in formato (pro-
150
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Eccoci pronti per inseri¬
re le coordinate FTP
del server del nostro
provider Da inserire in
maniera precisa sarà
anche la denominazio¬
ne della directory a noi
assegnata e nella quale
andremo a scaricare
tutu i file che abbiamo
prodotto per il nostro
sito.
Streaming by Reai Networks: ecco il piano di lavoro del Reai SlideShow. Con la lista delle immagini e le
posizioni del sino audio, nonché le singole durate in schermo di ogni immagine
prietario) RealMedia;
• realizzare automaticamente delle
pagine HTML di consultazione a parti¬
re dalle quali, per mezzo di clip di ri¬
chiamo (miniature del 1° fotogramma
di ogni scena disponibile, tra l'altro pu¬
re brevemente commentate), sarà
possibile portarsi sulla pagina di ripro¬
duzione che incorpora il filmato e il
plugin del riproduttore multimediale;
• caricamento del Client di posta elet¬
tronica in nostro possesso, attach-
ment automatico dei filmati e attiva¬
zione della connessione ad Internet
automatica: a noi basterà solo scrivere
l'indirizzo del ricevente e quindi ag¬
giungere un breve testo a commento.
Più facile a farsi che a dirsi, ora che
disponiamo dei nostri filmati proviamo
ad attivare le tre differenti procedure
di pubblicazione e distribuzione.
Pubblicazione
automatica
Per pubblicare sul Web il software
del Dazzte ' dispone del modulo Publì-
sh, attraverso il quale è possìbile rea¬
lizzare pagine in HTML ed inserire al
loro interno uno o più eventi strea¬
ming.
Oltre a questo primo livello di auto¬
mazione - che sarà sicuramente ap¬
prezzato da tutti ì neofiti del webma-
stering - il Publish, cosi come lascia in¬
tuire il nome, offre un secondo livello
di automazione con il quale la pagina
appena realizzata e tutti i file ad essa
linkatì possono essere caricati in
upload nella partizione che il server del
nostro provider ci ha assegnato al mo¬
mento della registrazione del nostro
spazio Web. Caricando tali file a partire
da questa partizione, al primo refresh
della nostra Home Page, potremmo fi¬
nalmente vedere "On The Web" pagi¬
ne e filmati da noi realizzati. Cosa si¬
gnifica e come si fa Tupload?
Semplice. Fare upload significa im¬
magazzinare sul server di rete tutti ì fi¬
le che necessitano per far visualizzare
le informazioni che desideriamo far
vedere in linea. Ciò è esattamente il
contrario dì quando, dal Web, proce¬
diamo a scaricare, ovvero quando av¬
viamo procedure di download.
Come si immagazzinano i file sul
server dì rete? A fare upload ci pen¬
serà il modulo di pubblicazione del
software del Dazzte'. Quello che noi
dovremo fare, una volta per tutte, sarà
inserire nel pannello di settaggio rela¬
tivo le coordinate del server. Al mo¬
mento della registrazione in linea,
ogni provider fa visualizzare una pagi¬
na dì riepìlogo (oppure ce la invia per
posta elettronica) nella quale, oltre al¬
le coordinate relative alla denomina¬
zione dell'account assegnato, l'URL
della nostra Home Page, l'indirizzo del
server di posta, ecc., ci vengono forni¬
te anche quelle che riguardano appun¬
to le operazioni di upload. Tali coordi¬
nate sono specifiche verso l'indirizza¬
mento FTP del server.
Ma procediamo finalmente nel pra¬
tico, cominciando a realizzare la lista
dei filmati che dovranno essere visibili
in linea. Per fare ciò, come accennato
più sopra, intendiamo realizzare una
pagina sulla quale appariranno i titoli e
i link relativi a ciascun file. I pannelli di
settaggio che si aprono, a partire dal
pannello principale del software del
Dazzle*. dopo aver cliccato sul botto¬
ne Publish, ci offrono queste ed altre
opzioni.
Al primo click su Publish si apre in
schermo il pannello denominato Web
1*4
Page Creator sul quale è possibile far
visualizzare e quindi spuntare tutti i fi¬
le (.mpg come .rma) che vogliamo in¬
serire sulla pagina e quindi digitare il
titolo da dare alla pagina stessa (Web
Page Title) nonché le note di piè pagi¬
na (Web Page Footnotes).
Fatto ciò, se vogliamo, possiamo
aggiungere ulteriori controlli, cliccan-
do sul bottone Settings, e cosi portar¬
ci su un secondo pannello denomina¬
to File Info Panel. Su questo, a secon¬
da del file che è stato selezionato sul
pannello precedente, appariranno:
• il percorso della directory dov'è im¬
magazzinato
• il nome del file e le eventuali note
esplicative che abbiamo aggiunto al
momento dell'acquisizione e dell'inse¬
rimento nel Media Manager. Si tratta,
a tutti gli effetti, di un piccolo ma fun¬
zionale Thumbnail.
Il nome di ciascun file - per default
viene assegnato quello dato all'atto
della compressione e quindi compren¬
sivo della desinenza del formato: foro-
romanol.mpg, per esempio - può es¬
sere modificato digitando nel campo
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
151
Il salvataggio finale del¬
lo slideshow ci consen¬
te la realizzazione auto¬
matica di un file HTML
di presentazione, dal
quale è possibile clicca¬
re per lanciare la ripro¬
duzione tramite il Real-
Player del file rma pro¬
dotto. La tecnologia che
c'è sotto lo slideshow è
lo standard SMIL
infine, la possibilità di scegliere il tipo
di impaginazione (a sinistra, oppure
centrata), un eventuale sfondo grafico
e quindi l'uso di una o più colonne.
Effettuati anche questi settaggi e
tornati al pannello principale Web Pa¬
ge Creator, possiamo scegliere la vi¬
sualizzazione di un'anteprima della pa¬
gina appena organizzata e quindi, se
questa ci soddisfa, procedere alla sua
compilazione premendo il bottone
Create.
Ora che la pagina è pronta, che i
link sono tutti indirizzati verso i relativi
file video e che descrizioni e impagi-
nazione corrispondono ai nostri desi¬
deri, non ci resta che procedere alla
pubblicazione effettiva, dall'hard disk
del nostro PC alla partizione sul server
di rete di tutti i file realizzati.
Lo stesso slideshow vi¬
sto in modalità "scher¬
mo doppio" Tramite il
pul/down è anche pos¬
sibile visualizzare a tut¬
to schermo On The
Web. vedere immagini
del genere e sentire un
bel commento sincro¬
nizzato, farà sicuramen¬
te un bell'ellettol
"Thumbnail Title" un titolo più espli¬
cativo. Ad esempio: Passeggiata lun¬
go la Via Sacra.
Il campo sottostante, Thumbnail
Notes, può essere a sua volta sfrutta¬
to per digitare la descrizione del con¬
tenuto della scena relativa alla pas¬
seggiata lungo la via sacra. La deno¬
minazione del file e la sua descrizione
scenica appariranno - con caratteri di
taglio diverso - sulla pagina Web in via
di realizzazione. La scritta "Passeggia¬
ta lungo la Via Sacra" sarà chiaramen¬
te linkata alla parte del file reale (foro¬
romano 1. Mpg) e al click su di essa si
potrà avviare la riproduzione. Sempli¬
ce ed elegante.
Ma sul pannello File Info, oltre alla
lista di tali parametri, c'è una seconda
linguetta, denominata "Preferences",
cliccando sulla quale è possibile entra¬
re in una sezione contenente ulteriori
settaggi. Tra questi troviamo quello
relativo al limite massimo da assegna¬
re al "size" in kbyte della pagina. Al ri¬
guardo sì sappia che minore sarà il si¬
ze - per default viene stabilito pari a
2k, forse un po' pochino... - e più rapi¬
do sarà il caricamento in linea.
Il secondo settaggio è quello più
importante della modalità di riprodu¬
zione, con la scelta di incorporare il
player (embedded player) nella pagina
oppure farlo apparire (pop-up) solo al
click sul link del file.
La prima opzione è senz'altro quella
esteticamente più gradevole, anche
se piu costosa in fatto di controlli e
quindi dei kbyte da assegnare alla pa¬
gina. Sempre sullo stesso pannello,
Procedura di Upload
Anche per svolgere questa funzio¬
ne basta un semplice click sul bottone
Publish. Tra le due opzioni che appaio¬
no, invece di selezionare Create Web
Page dovremo selezionare il comando
Upload. Fatto ciò, sul pannello di sini¬
stra dell'interfaccia apparirà un pan¬
nello denominato "FTP Upload", all'in¬
terno del quale vedremo la clip di rife¬
rimento al file attualmente attivo, il ta¬
glio in byte del file HTML e quindi la
scelta per il sito FTP verso cui linkarsi.
Se non abbiamo ancora settato le
coordinate del server del nostro provi¬
der, dovremo cliccare sul bottone Set-
tings e, sul pannello che si aprirà sulla
destra, provvedere ad inserirle. Le
coordinate ci vengono assegnate al
momento della registrazione del no¬
stro account.
Ad esempio, Interfree, al termine
della procedura di registrazione, visua¬
lizza una pagina di riepilogo. Su que¬
sta basta individuare il nostro account,
l'indirizzo ftp del server (solitamente
ftp.nomeprovider.it) e quindi la path
della directory che ci è stata assegna¬
ta con l'account. Tali informazioni an¬
dranno ora digitate nel pannello dei
settaggi del modulo di Upload Fatto
ciò, tornati sul pannello FTP Upload,
saremo pronti a connetterci con il ser¬
ver e a scaricare lì tutti i file che com¬
pongono il nostro lavoro. Anche qui è
più facile a farsi che a dirsi, essendo
la procedura del tutto automatica.
Tutto fatto. Dall'acquisizione alla
pubblicazione. Seguendo le immagini
che corredano l’articolo, la facilità e
l'immediatezza delle procedure auto-
152
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
matiche del Dazzle* non possono che
dimostrarsi da sé. A completamento
di tale sperimentazione, quanto fin qui
descritto sarà chiaramente disponibile
sul CD allegato alla rivista. I file com¬
pressi - solo quelli in .mpg, compatibili
con tutte le versioni di player di cui il
singolo lettore può disporre - e le pa¬
gine di prova.
Ma è ovvio che lo streaming perso¬
nale non si ferma ad un pur ottimo si¬
stema come il Dazzle*...
Dagli automatismi
del Dazzle*
alle soluzioni miste
E' chiaro: il "piccolo" Dazzle* è una
soluzione buona per soddisfare esi¬
genze squisitamente personali ma, se
si hanno mire maggiori, va ovviamen¬
te alzato il tiro. Nello spirito di questo
articolo comunque non possiamo non
consigliarlo a tutti coloro i quali sono
al momento sprovvisti sia di un siste¬
ma di acquisizione che di montaggio,
streaming e pubblicazione sul Web. E 1
facile da installare ed usare, nonché
economico d'acquistare e infine com¬
pleto ed equilibrato nelle sue combi¬
nazioni hardware e software.
Per risultati di qualità superiore può
essere presa seriamente in considera¬
zione la versione superiore, il Dazzle*
Digital Video. Questo sempre per par¬
lare di sistemi pronti, ovvero: proget¬
tati per renderci tutto l'occorrente -
dall'acquisizione fino alla pubblicazio¬
ne - nel massimo possibile dell'auto¬
matismo.
Ma è ovvio che a tutti coloro i quali
dispongono già di una scheda di ac¬
quisizione ciò che necessita è solo il
completamento del proprio sistema
con la giusta componente software,
sia questa un applicativo a sé stante,
come pure un plugin da aggiungere al
proprio editor video, che comunque
usano e useranno per acquisire ed
editare.
Pensando che il caso personale di
chi scrive possa essere facilmente ge¬
neralizzato, abbiamo allora provato
due diversi sistemi hardware in com¬
binazione con varie soluzioni softwa¬
re. Nello specifico, come base di ac¬
quisizione abbiamo utilizzato sia una
recente ATI All-ln-One - acceleratore
grafico, sintonizzatore TV e scheda dì
acquisizione allo stesso tempo - che
una gloriosa, ma ancora perfettamen¬
II pannello di lavoro del
Reai Producer 8.0 beta
free.
te funzionante, Vi-
deoBlaster RT 300.
Alla ricerca del
software giusto ab¬
biamo allora reclu¬
tato una serie di
applicativi arrivando
a mettere insieme,
tra nomi già noti e
un paio di novità, la
seguente lista:
• Microsoft Me¬
dia Tools 4.1: i
tool che Microsoft ha realizzato per
acquisire, comprimere, pubblicare e
distribuire i file mediali (audio/video,
solo audio e solo video) verso il Web.
Lo streaming in questo caso è svolto
nel rispetto del protocollo .ASF che la
stessa Microsoft promuove come pro¬
pria soluzione per la tecnologia strea¬
ming.
• Microsoft On Demand Producer
Modulo "stand-alone" per mezzo del
quale, a partire da qualsiasi sistema
hardware e software, è possìbile con¬
vertire tutti i file mediali prodotti
nell'ASF standard.
• Reai Networks Reai Producer 8,0
beta free Reai Producer svolge con¬
cettualmente le stesse operazioni dei
Media Tool di Microsoft, ma sfruttan¬
do la tecnologia RealMedia, sviluppata
da Reai Networks concorrente a quel¬
la di Microsoft. Alternativa validissi¬
ma, lo streaming in formato RealMe-
dia (RealAudio e RealVideo) è al mo¬
mento il più diffuso in rete.
Dalla sua, quindi, oltre alla popolarità e
alla massima compatibilità - Netscape
distribuisce Navigator con l’installer di
ReaIPlayer Plus incorporato! - c'è an¬
che una maggiore affidabilità dal pun¬
to di vista distributivo.
Per mezzo del Reai Producer 8.0 beta
- l'unica versione liberamente scarica¬
bile e utilizzabile - è possibile acquisi¬
re, comprimere in modalità streaming,
pubblicare e distribuire sul Web, utiliz¬
zando dei preset qualitativi per mezzo
dei quali I'utiIizzatore può scegliere
grandezze del quadro, qualità del suo¬
no e larghezza di banda delle connes¬
sioni.
• Reai Networks Reai SlideShow
free edition Ad integrare il modulo
Producer, Reai Networks ha sviluppa¬
to e promosso gratuitamente questo
altro eccellente modulo di produzione,
per mezzo del quale è possibile realiz¬
zare degli slideshow con audio sincro¬
nizzato ad immagini GIF e JPEG. Dallo
sheet di lavoro dell'applicativo, oltre
ad assegnare i tempi di durata in
schermo di ogni singola immagine e i
relativi sinc audio, è anche possìbile
assegnare degli effetti di temporizza-
zione.
Una volta realizzato, lo slideshow pro¬
duce automaticamente al salvataggio
una pagina HTL di collegamento per
mezzo della quale, cliccando su dì un
apposito link testuale (denominato da
noi stessi durante la lavorazione sulla
pagina dì lavoro del Reai SlìdeShow),
sarà possibile attivare il ReaIPlayer per
la riproduzione.
Il file HTML generato automaticamen¬
te al momento del salvataggio dello
slideshow, oltre a contenere il link ed
eventuali commenti (compresi i cre-
dits di chi ha prodotto lo slideshow in
questione), impagina su se stesso i
link verso il sito di Reai Networks nel
caso in cui, al momento del carica¬
mento della pagina, lo stesso codice
auto-prodotto rileva sul PC Client la
mancanza del player.
Se ciò si verifica si attiva automatica-
mente la connessione verso il sito del
produttore.
«e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
153
Corso alternativo di programmazione
Generazione automatica
di Pagine per Internet
In pochi mesi, buona parte degli
"informatici" professionisti si sono do¬
vuti riconvertire alle tecnologie, alle nu¬
merose tecnologie, interessate dal fe¬
nomeno Internet. In particolare, buona
parte dei programmatori tradizionali so¬
no stati trasferiti "armi e bagagli" da
un mondo in cui esistevano pochi lin¬
guaggi affidabili, in quanto consolidati
nel corso degli anni ed in cui esisteva¬
no precise regole di comportamento,
in un nuovo mondo in cui le tecnologie
si susseguono, affiancandosi, sosti¬
tuendosi o sovrapponendosi l'una alle
altre ed in cui, per essere ottimisti, si
può dire che è ancora presto per fissa¬
re regole.
Da alcuni punti di vista Internet rap¬
presenta per loro sicuramente un pas¬
so indietro, nel senso che molto del
codice che scrivono non può e quindi
non deve essere compilato, in quanto
viene interpretato solo al momento
dell’esecuzione o dal browser oppure
dal server, nel senso che non è assolu¬
tamente possibile un efficace lavoro di
debugging del codice stesso, in quanto
non esiste un ambiente specifico che
semplifichi questo lavoro, nel senso
che il programma può non funzionare o
perché il destinatario non dispone di un
browser adeguato (della versione pre¬
vista daM’incauto programmatore), o
perché il destinatario stesso ha attivato
dei livelli di sicurezza in grado di bloc¬
care qualsiasi componente, anche il più
microscopico, necessario per far fun¬
zionare l'applicazione.
C'è poi una difficoltà nella definizio¬
ne esatta degli output che possono di¬
pendere dalla risoluzione scelta
dall’utente, o dalla dimensione dei ca¬
di Francesco Petroni
ratteri che costui imposta per il proprio
browser.
Anche la progettazione dell'applica¬
zione è un'attività che presenta vincoli
di tutti i tipi, soprattutto perché un'ap¬
plicazione per Internet è comunque
un'applicazione client/server e quindi
vanno regolati i rapporti tra questi due
soggetti (chi fa cosa), va ipotizzata la
modalità e la velocità di trasmissione
dei dati, ecc.
lo penso che, paradossalmente, so¬
no proprio tutte queste limitazioni che
rendono la programmazione per Inter¬
net più stimolante, in quanto c'è anco¬
ra molto spazio per la "creatività" nella
ricerca della soluzione "geniale" del
problema da risolvere.
Alcune considerazioni
sui prodotti per
sviluppare applicazioni
per Internet
Oggi esistono tanti prodotti di tanti
produttori che servono per creare siti
Internet, oppure pagine Internet, oppu¬
re ancora componenti per pagine Inter¬
net.
Alcuni sono più orientati all'estetica
della pagina (sia perché, come se non
bastassero i problemi, la prima cosa
che si nota in un programma per Inter¬
net è se le pagine realizzate sono "bel¬
le"), altri alla dinamicità della pagina, al¬
tri ai rapporti che questa ha con il data¬
base in cui sono contenuti i dati da vi¬
sualizzare, ecc.
La tendenza è quella di realizzare le
pagine, anche quelle interattive o quel¬
le prodotte da un programma, con edi¬
tor di tipo "visuale", in cui l'utente in¬
serisce elementi o imposta proprietà o
effetti speciali, che poi sono tradotti in
codice (sia HTML, sia DHTML, sia
ASP) dall’editor stesso. Anche l'acces¬
so ai dati si realizza inserendo oggetti e
impostando come proprietà informazio¬
ni sulla base dei dati, sui campi da vi¬
sualizzare e sulle modalità di gestione
di tali dati.
In generale, questi prodotti dispon¬
gono di voluminose librerie di funzioni
standard, già pronte e scritte nei vari
linguaggi (quasi sempre in JavaScript
per quelle che lavorano sul Client ed in
Visual Basic Script per quelle che lavo¬
rano sul server). Quando il programma¬
tore prepara la pagina inserendo gli og¬
getti, il prodotto crea i richiami alle va¬
rie librerie, sfruttando il comando Inclu¬
de, che tiene all’esterno dell'applicazio¬
ne la libreria, ma che ne sfrutta il con¬
tenuto. In pratica con il comando Inclu¬
de si effettua un Copia ed Incolla dina¬
mico in fase di esecuzione del pro¬
gramma.
Questo modo di lavorare è facilitato
dal fatto che il codice dell'applicazione
non deve essere compilato e registra¬
to, e che quindi è solo necessario che
le librerie con le funzioni siano disponi¬
bili al momento dell'esecuzione dell'ap¬
plicazione.
Molti programmatori poi, specie
quelli più esperti, preferiscono realizza¬
re proprie librerie o modificare quelle
disponibili nei vari prodotti per renderle
più immediatamente utilizzabili dalla
propria applicazione.
154
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
I ÌS I
3 ■»-
,iì <j
Figura I - Esercizio T -
Uso dell'Istruzione Docu-
ment. Write In un codice
JavaScript.
Un appassionato di pro¬
grammazione, sia esso
un programmatore pro¬
fessionista oppure un
utilizzatore evoluto, sicu¬
ramente non ama I pro¬
dotti che producono ele¬
menti “statici'', ad esem¬
pio non ama il word pro¬
cessor, anche se eviden¬
temente lo usa per scri¬
vere I suol documenti, e
non ama gli editor che
producono semplice co¬
dice HTML. Per un pro¬
grammatore una pagina
HTML DEVE essere pro¬
dotta via codice e quindi
deve essere il risultato di
una elaborazione. Quan¬
do si scrive un program¬
ma che produce una pa¬
gina Internet si presentano sempre tre alternative: far lavorare il server, far lavorare II Client, oppure far la¬
vorare ciascuno dei due per quanto di sua competenza. In questo primo esercizio, descritto nel testo,
usiamo l'istruzione JavaScript Document.Write, il cui compito è proprio quello di generare codice HTML.
Nella figura vediamo codice e risultato.
K/UIUX4M»
ti 1^-.
I XlkVH'MrMNUItU I
■ni.niui -u Miceli n«a*lt HmUi>C
/W«V>
l •< /tiftlCK (Mlolix/rwn- ’ I
Ma perché
programmare
per Internet
L'obiettivo che ci vogliamo porre in
questo articolo è quello di analizzare gli
strumenti con i quali è possibile realiz¬
zare un programma che produce pagine
per Internet. Ma prima di cominciare
vediamo perché è un bene sostituire ad
un sito fatto di pagine, un programma
che produce le pagine.
All'inizio la dimensione del sito si mi¬
surava in numero di pagine e se queste
erano tante diventava un problema la
loro gestione, soprattutto per il fatto
che chi preparava le pagine non era lo
stesso personaggio che ne definiva i
contenuti.
Con l'evoluzione delle tecnologie un
fondamentale passo in avanti è stata la
nascita del concetto di stile (a proposi¬
to, prima o poi ne parleremo), che per¬
mette di isolare l'aspetto estetico da
quello contenutistico e quindi permette
di preparare tante pagine di contenuti
"puliti" che fanno riferimento ad un
unico foglio di stile, che risiede su file
esterno.
Il passo successivo è stato quello di
preparare le pagine con i contenuti di
un database. Un esempio evidente è
costituito dai cataloghi on-line, centinaia
di pagine ricche di informazioni, di tipo
strutturato, di tipo testuale, di tipo grafi¬
co, ma in definitiva identiche come or¬
ganizzazione. La soluzione è quella di
fare un’unica pagina prototipo da riem¬
pire con i campi di un singolo record di
un database, magari prodotta "a richie¬
sta" da parte dell'utente.
Un ulteriore passo può essere quello
che prevede una vera e propria proce¬
dura tradizionale, con tanto di masche¬
re di acquisizione e gestione dei dati, la
cui finalità è quella di produrre in auto¬
matico i contenuti del sito.
Come esempio si pensi ad un "por¬
tale” che contiene decine di elementi
che cambiano "minuto per minuto". Il
responsabile di tale portale non agisce
certo sulle pagine HTML, ma lavora con
procedure in cui inserirà, ad esempio,
le News, con indicazione del loro perio¬
do di validità, dell'importanza che devo¬
no avere all'interno della pagina, del link
a cui si riferiscono e cosi la produzione
della pagina sarà quindi automatica.
Ebbene, chiarito cosa significa produ¬
zione automatica di pagine, occorre par¬
lare un po' della strumentazione a di¬
sposizione per ottenere tale obiettivo.
Ci dedicheremo in particolare ai due
linguaggi "per Internet" che vanno per
la maggiore e poi proporremo alcuni
esperimenti di media complessità, facil¬
mente realizzabili su qualsiasi macchina.
Primi esperimenti
con il JavaScript
Una pagina HTML può contenere del
codice JavaScript opportunamente
scritto ed individuato all'interno del co¬
dice HTML.
Questo codice JS viene inviato, an¬
cora sotto forma di codice, dal server al
Client, in quanto è il browser che si in¬
carica di interpretarlo.
E' quindi possibile creare un pro¬
gramma in JavaScript che fa sostanzial¬
mente due cose: esegue dei calcoli in¬
tesi in senso lato e produce il risultato
sotto forma di codice HTML all'interno
di una pagina Internet. Un esempio di
comando JS che si usa per produrre co¬
dice HTML è il seguente:
document.write ("<htmlxheadxtitle>Zero</titlex/headxbody>Ciao</bodyx/html>")
Figura 2 - Esercizio 2 -
Esempio di programma¬
zione Object.
Una delle caratteristiche
più stimolanti della pro¬
grammazione per Inter¬
net consiste nel poter
gestire in un'ottica
Object il documento pro¬
dotto. E' possibile identi¬
ficare tutti gli elementi
della pagina, gestirne le
proprietà, Intercettarne
gli eventi. Nell'esercizio
mostriamo appunto co¬
me sia possibile identifi¬
care gli elementi della
pagina ed Intercettare gli
eventi su di essi. Vedia¬
mo anche come sia pos¬
sibile utilizzare nella stes¬
sa pagina due differenti
linguaggi, nel nostro ca¬
so il Visual Basic Script,
per sfruttare le sue co¬
mode funzioni sulle date,
ed il JavaScript al quale si delega la gestione degli Object.
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
155
magal i
volta JavaScript oppure il Visual Basic
Script.
Semplificando, potremo dire che un
("<html><headxtitle>Zero</title></headxbody>Ciao</bodyx/html>
Questo piccolo comando JS può es¬
sere eseguito in due modi, o all'interno
di un semplice tag <script>:
«script language="JavaScript"»
<docu ment.wri te
«/script»
ed in questa maniera viene eseguito
direttamente in fase di caricamento del¬
la pagina, oppure inserito in una funzio¬
ne JavaScript eseguita al verificarsi di
un evento, ad esempio al click su un
pulsante o al load della pagina:
}
«/script»
In questo caso il codice viene ese¬
guito e quindi la pagina viene prodotta
quando qualcuno fa click sul pulsante.
E' evidente e stimolante il fatto che
in pratica l'intero codice della pagina
può essere prodotto da un programma,
non solo il codice HTML, ma anche
quello DHTML, o quello JavaScript. Nel
caso mostrato tra qualche riga vediamo
un programma JavaScript che genera
un programma JavaScript completo,
nel caso specifico produce un pulsante
con il suo evento onClick:
programma ASP contiene istruzioni,
funzioni assolutamente in linea con gli
standard VB, VBA e VBS. Per produrre
il codice HTML per la pagina che viene
generata si utilizza l'istruzione Respon-
se.Write.
Un semplice esempio di ASP potreb¬
be essere questo:
«HTML»
Per eseguire il codice ASP è indi¬
spensabile disporre di un server Inter¬
net, ma per i nostri esperimenti è suffi¬
ciente il Personal Web Server
(PWS), anche quello per Windows
) 95 o Windows 98 (Windows 2000
Professional lo ha in dotazione). E'
indispensabile creare una cartella
virtuale nella quale posizionare il file,
che a sua volta deve essere salvato con
il suffisso ASP.
Ad esempio, se la macchina si chia¬
ma TEST, la cartella PROVE e il file
ESEMPIO.ASP, l’indirizzo per eseguirlo
deve essere:
http://test/prove/esempio.asp
Il PWS lo trovate neH’Option
Pack di Windows NT, nel secondo
CD del pacchetto Visual Basic ed in
buona parte dei CD della Microsoft
Press che hanno a che fare con lo
sviluppo per Internet.
Dopo aver parlato di JavaScript e
di ASP e tornando al tema della ge¬
nerazione automatica delle pagine
HTML, risulta evidente il fatto che Java¬
Script sarà utilizzato per risolvere i pro¬
blemi lato Client (co¬
me il controllo dei da¬
ti in fase di digitazio¬
ne), mentre ASP sarà
utilizzato lato server
(ad esempio quando
occorra accedere ad
un database). Riman¬
gono comunque tan¬
te le problematiche
risolvibili, sia con il
JavaScript che con le
pagine ASP e quindi può
essere utile darsi ulteriori
regole di comportamento.
«%
Response.Write "Inizio della Parte ASP«hr»"
For R=1 to 20
Response.Write "Questa è la Riga Numero “ & R & "«br»'
Next
Response.Write "«hr»Fine della Parte ASP"
%»
«HTML»
«script language="JavaScript"»
document.write ("«input type=button value=Red name=P onClick=document.bgColor='#ff0000’>")
«/script»
«input type="button" name="P1" value="Premi" onclick="Esegui()"»
«body onload="Esegui()">
«script language="JavaScript"»
function Eseguii)
{
document.write ("<html»«head»«title»Zero«/titlex/head»<body»Ciao«/bodyx/html»")
Questi tre pezzettini di codice mo¬
strano tre possibili modalità di esecu¬
zione di un codice JavaScript.
Primi esperimenti
con ASP
Il codice JavaScript viene interpreta¬
to dal Client; in pratica è il browser che
contiene un "motorino" in grado di ri¬
conoscere ed eseguire il programma.
La tecnologia Active Server Pages
(ASP) invece prevede che il programma
venga eseguito dal "motorino" presen¬
te sul server, ma questo è disponibile
per ora solo nell'Internet Information
Server della Microsoft.
Il linguaggio può essere ancora una
In pratica il programma ASP produce
stringhe contenenti codice HTML, che
viene inviato al Client in forma di codice
HTML (quindi viene inviato il risultato
dell'esecuzione del programma, non il
suo listato). I tag "<% ... %>" individua¬
no la parte di codice ASP che va scritto
al suo posto all'Interno del normale codi¬
ce HTML. Lo stesso programma di pri¬
ma lo possiamo realizzare con un codice
meno elegante, ma che produce lo stes¬
sissimo effetto:
«HTML»
Inizio della Parte ASP«hr»
«% For R=1 to 20 %»
Questa è la Riga Numero «% = R %»«br»
<% Next %>
«hr»Fine della Parte ASP
«HTML»
Vediamo gli esercizi
A corredo degli articoli abbiamo pre¬
parato 8 esercizi di cui mostriamo, in 9
figure, sia gli output che tutto il codice
Trovate comunque tutti i file relativi
all’articolo, figure comprese, nel CD al¬
legato e nel nostro sito.
Il codice è impaginato in modo che
"venga bene" nella foto e conseguen¬
temente appare un po' disordinato ai
puristi.
Nel primo esercizio (in figura 1) verifi¬
chiamo come sia possibile produrre tut¬
to il contenuto della pagina con un codi¬
ce JavaScript. Nel nostro caso abbiamo
realizzato due loop, quello esterno per
riga e quello interno per colonna, che
producono una tabella. Il colore delle
celle della tabella viene determinato da
156
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
calcoli numerici che coinvolgono il con¬
tatore delle righe e quello delle colon¬
ne.
Il programma svolge due lavori ben
individuabili: esegue i calcoli che servo¬
no per preparare, sotto forma di strin¬
ga, il codice HTML e visualizza il codice
prodotto con il comando
Document.Write.
Il secondo esercizio (figura 2) ci per¬
mette di verificare numerose cosette.
Prima di tutto la possibilità di utilizzare
due linguaggi nella stessa pagina/pro¬
gramma. E' evidente che trattandosi
ancora di programmazione lato Client è
necessario che il browser sia in grado
di interpretare ambedue i linguaggi.
Poi notiamo la potenza del tag DIV,
che permette di dare un nome ad un
elemento della pagina, nel nostro caso
Figura 3 - Esercizio 3 -
E' necessaria una totale
padronanza degli ele¬
menti in gioco.
Il buon programmatore
deve saper maneggiare
tutti gli oggetti inseribili
in un form. Nel nostro
caso vediamo come si
inseriscono, da codice,
elementi in un oggetto di
tipo Select, come si pos¬
sono anche togliere e
come, dell'elemento
scelto, sia possibile co¬
noscere ogni proprietà,
come progressivo, iden¬
tificativo e valore. L'eser¬
cizio non tratta le nume¬
rose altre varianti, la più
stimolante delle quali è
quella che prevede la
selezione multipla degli
elementi.
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Figura 4 - Esercizio 4 -
Utilizzo del Timer.
Una pagina “dinamica" è
in grado di reagire agli
eventi ovvero alle azioni
che l'utente esegue sugli
elementi della pagina. Im¬
portantissimo è anche
l'evento Timer, che produ¬
ce degli eventi lemporiz-
zati a cui si possono colle¬
gare delle routine che ese¬
guono con tale periodicità
"qualcosa" sulla pagina
senza che l'utente debba
fare nulla (può anche solo
guardare stando a braccia
conserte). Ad esempio si
può prevedere una navi¬
gazione automatica e tem-
porizzata da una pagina
alle successive.
proprietà e metodi. Chi già conosce
questo modo di programmare dovrà so¬
lo trovare le istruzioni JavaScript, che
già conosce dal punto di vista concet¬
tuale.
Per caricare l'oggetto usiamo un ar-
ray JavaScript opportunamente caricato
di dati, che poi viene via via letto per ali¬
mentare l’oggetto Select. Se l'oggetto
si chiama N utilizzeremo:
N.selectedlndex numerodell’ltem, ov¬
vero il progressivo
N.value proprietà Value, ad
esempio il codice dell'articolo
N.options[n].text suo valore esterno,
ad esempio la descrizione dell'articolo.
Il quarto esercizio, il più semplice fi¬
no ad ora, utilizza il comodissimo Timer
al paragrafo che mostra il nome del me¬
se, e poi di intercettare l'evento click
sull'elemento stesso. Queste tecniche
si basano sull'uso del modello ad og¬
getti della pagina, fondamentale non
tanto nella produzione automatica della
pagina, quanto nella sua interazione
con l'utente.
Vale la pena di ricordare che nel pri¬
missimo HTML l'unica interazione pos¬
sibile erano i link per la navigazione tra
le pagine, mentre ora. ad esempio, la
navigazione può essere gestita con il
DOM: Document Object Model.
Riguarda l’interazione con l'utente
anche il successivo esercizio 3 (figura
3). In particolare ci occupiamo dell'uso
dinamico dell'oggetto Select (la combo
box di Visual Basic). Per dinamico inten¬
diamo il suo caricamento da program¬
ma e la visualizzazione delle informazio¬
ni che contiene.
Anche in questo caso si tratta di pro¬
grammazione Object, in cui si usano
Figura 5 - Esercizio 5 -
Programma ASP che ge¬
nera 120 pulsanti.
Il programma ASP viene
eseguito dal server che
invia il risultato della sua
esecuzione al Client. Un
primo vantaggio sta nel
fatto che dal browser
non è possibile leggere il
codice, che in tal modo
risulta protetto da
"sguardi indiscreti". An¬
che un programma ASP
può servire per generare
codice HTML, che viene
prodotto come sequenza
di stringhe che vengono
inviate al Client. All'inter¬
no della pagina ASP. ol¬
tre al codice ASP può
essere presente normale
codice HTML e normali
brani di script Java¬
Script, che non vengono
Interpretati dal server,
ma inviati direttamente al Client che si occuperà di interpretarli. In questo esempio abbiamo prodotto, con
ASP, 120 pulsanti che richiamano tutti una stessa funzione JavaScript parametrizzata in modo da Indivi¬
duare da quale pulsante sia stata richiamata.
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
157
LfiKSHÉSSI
Figura 6 - Esercizio 6 - Creazione
di una DLL da usare solo per Inter¬
net - Codice della DLL.
Una delle caratteristiche piu sti¬
molanti delle tecnologie Microsoft
è quella di essere tutte allineate tra
di loro e di essere allineate alle
tecnologie di base, ad esempio
COM. DCOM L'esperimento più
semplice da realizzare consiste nel
costruire una libreria, compilata
sotto torma di DLL, che contenga
funzioni da usare In pagine ASP.
E' inoltre possibile, anche se non
e corretto da un punto di vista “fi¬
losofia COM", realizzare funzioni
che lavorano solo per il WEB. Nel
nostro caso abbiamo realizzato
una semplice DLL che contiene
una sola classe che a sua volta
contiene una sola funzione. Que¬
sta funzione riceve un'Istruzione
SQL sotto torma di stnnga e resti¬
tuisce una “stnngona" che corri¬
sponde ad una tabella HTML, per¬
fettamente confezionata, che vi¬
sualizza i dati nchiesti. Qui vedia¬
mo il codice nel suo ambiente na¬
tivo, che è il Visual Basic.
net della Microsoft,
in cui c'è l'interprete
del codice, o di un
suo surrogato, come
il PWS.
Il primo esercizio
(figura 5) prevede la
realizzazione di 120
pulsanti opportuna¬
mente intabellati,
ciascuno con un suo
nome e un suo valo¬
re. La procedura
ASP che genera i
pulsanti associa a
ciascun pulsante un
evento onClick, che
corrisponde ad un
codice JavaScript
presente anch'esso
nel file, ma che vie¬
ne inviato diretta-
mente al Client, per¬
ché sarà il Client che
JavaScript. Per attivarlo basta imposta¬
re nel BODY ONLOAD, ma va bene le¬
garlo a qualsiasi altro evento, l'intervallo
in millisecondi e la routine da chiamare
al verificarsi dell'evento.
<BODY ONLOAD="window.tmr
= setlnterval('Vai()',999)"
significa un intervallo di quasi un se¬
condo e che ogni "quasi secondo" vie¬
ne eseguita la function Vai().
Un pizzico di ASP
Riassumiamo quanto detto fino ad
ora. ASP è una tecnologia della Micro¬
soft che permette di creare delle pagi¬
ne attive, in pratica delle pagine che
contengono del codice che viene inter¬
pretato dal server ed il cui risultato vie¬
ne inviato al Client.
Il Client "si vede arrivare" codice
lo dovrà eseguire.
Evidentemente la funzione Mesi(pp),
richiamata da ciascuno del 120 pulsanti,
è parametrizzata nel senso che riceve
anche l'indicazione di quale sia il mese
da cui è stata chiamata. In pratica il pa¬
rametro è una stringa che contiene il
numero dell'anno ed il numero del me¬
se, che vengono visualizzati in cima al
documento.
Cosa fare all'interno della funzione Vai
dipende da cosa deve fare il programma;
nel nostro caso, produciamo un conto al¬
la rovescia che, allo scadere dei quasi 20
secondi, apre un'altra finestra.
HTML o anche codice JavaScript, ma
ignora il fatto che tale codice è stato
prodotto da un programma,
Per sperimentare il codice ASP oc¬
corre quindi disporre di un server Inter-
Una DLL per ASP
Una delle caratteristiche più stimo¬
lanti che i programmatori trovano nelle
pagine ASP consiste nella pos-
Iran iiiium
1 IIIA IMPIUMO
|l0M pIlMBU
PCM*
|l 120 ^ECCAIjUA
PCMA (*538000’ |
J j j ,4'votM Jwn
Invalgo
[||T3^A1X*II
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3*c 00 • »«rv«r.eroocoobjoct("CoopTBP.CoapTBC”)
3Q»"9«l*cc cod,coflntw,cicco, laporto ttom poraoM *har* cicca* POIU
eaponae.vrito 00-TaballaiucaaaISO)I
»>
</bo<ly>j
</hcal>
Figura 7 - Esercizio 6
- Creazione di una
DLL da usare solo
per Internet - Codice
ASP e hsultato.
E' evidente, anche
dalle nostre figure,
che il fatto di trasten-
re la logica dell'ap¬
plicazione all'interno
della DLL alleggeri¬
sce il codice del pro¬
gramma ASP. che
deve solo referenzia¬
re l'oggetto e usarne
metodi e proprietà.
Altn vantaggi sono la
velocità di esecuzio¬
ne, dovuta al tatto
che il codice DLL è
compilato mentre II
codice ASP no, e la
facilità di manuten¬
zione che permette
di aggiornare la DLL
senza dover modifi¬
care il codice ASP
che la utilizza.
sibilità di utilizzare direttamen¬
te le DLL. E' evidente che poi¬
ché ASP lavora sul server, le
DLL sono quelle che risiedono
sul server.
Molte delle funzionalità
standard di ASP si appoggiano
su DLL di sistema oppure in¬
stallate insieme al server, ad
esempio la libreria ADO o la li¬
breria Scripting Obiect
Si possono ovviamente uti¬
lizzare DLL fatte in casa, come
quella che vi proponiamo
nell'esercizio 6, l'unico che di¬
spone di due figure, quella che
mostra l'intero codice della
DLL e l'altra che mostra lo
scarno codice ASP e il risultato
nel browser.
La nostra libreria si chiama
CompTBP (il file generato
quando compileremo il sor-
158
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
I f l
Figura 8 - Esercizio 7 -
Lettura di un file testuale.
Nel prossimo numero
parleremo di pagine In¬
ternet che "leggono " file
e ne visualizzano il conte¬
nuto. Per ora "acconten¬
tiamoci" di utilizzare il
TOC. Tabular Data Con¬
trol, componente dì Inter¬
net Explorer 4.0 o supe¬
riori (risiede quindi sul
Client), che permette di
vedere sotto torma di Re-
cordset un file testuale
opportunamente organiz¬
zato. Quello che mostria¬
mo è un uso elementare
del TDC, che è peraltro
uno del cento stormenti a
disposizione del pro¬
grammatore per dialoga¬
re con un database.
gente si chiama
CompTBP.DLL), contiene
una classe che si chiama
CompTBC, che contiene
una funzione che abbiamo
chiamato tabella. A questa
funzione passiamo una
stringa SQL:
select cod,cognome,cit¬
ta,importo from persone
where citta='ROMA'
compito della funzione
è quello di costruire una
stringa (molto lunga) che
contiene un codice HTML
che a sua volta contiene
una tabella con le intesta¬
zione e con i dati. Se ser¬
ve del codice in più, ad
esempio funzioni Java¬
Script, lo si può inserire
leggendolo da un file testuale per ag¬
giungerlo alla stringa prodotta.
Il trasferimento del codice nella DLL
semplifica enormemente il
lavoro del codice ASP (evi¬
dente dimostrazione nel
codice di figura 7).
Questo semplice eser¬
cizio, che trovate in "sca¬
tola di montaggio" (c'è an¬
che il database), dimostra
Tinteragibilità delle tecno¬
logie Microsoft, grazie alla
quale un programma per
Internet può essere svilup¬
pato in gran parte in Visual
Basic.
Altro componente inte¬
ressante per tale interagi-
bilità è costituito da ADO,
tecnologia universale e so¬
fisticatissima di accesso ai
dati, che dispone di ogget¬
ti, metodi, proprietà, even¬
ti "pensati" per le applica¬
zioni Internet.
Il settimo esercizio (fi¬
gura 8) mostra l'utilizzo
della tecnologia TDC, Ta¬
bular Data Control, componente (si trat¬
ta di un OCX) che viene installato assie¬
me ad Internet Explorer e che permette
di definire, caricare e gestire un Re-
cordset. I dati, nel nostro caso si tratta
di un semplice file TXT che nella prima
riga riporta i nomi ed il tipo dei campi,
risiedono sul server, ma vengono cari¬
cati sul Client, sul quale possono essere
manipolati con metodi e proprietà tipici
di un Recordset. E' evidente che si trat¬
ta di una tecnologia che funziona solo
sui browser MS.
Questo esercizio apre il discorso,
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'C04"."Bc tarpa","26000"
•C05","Cinta","46000"
'C05","Veataglla", "780000"
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Figura 9 - Esercizio 8 -
Generazione automatica
della pagina
Il nostro obiettivo è di
quindi quello di generare
una pagina automatica-
mente. Qui vediamo un
esempio supersempliticato
di quello che intendiamo
per produzione automati¬
ca. In pratica realizziamo
una pagina con dei segna¬
posto (I lag DIV nella ta¬
bella) che vengono riempiti
"da programma" con dati
(testi, link, ligure, tag
HTML, ecc.) provenienti
da un database presente
sul server. Per cambiare la
pagina sarà sutficlente
cambiare I dati nel databa¬
se. Per ragioni di spazio, i
nostri dati sono stati sem¬
plicemente Inseriti a mano
in array JavaScript. Nel
prossimo numero, come
appena detto, ci occupe¬
remo della lettura dei dati
e quindi avremo occasione
di riparlare dì tali tecniche.
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Pagavi Riempita Automaticamente
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che sarà alla base del nostro successi¬
vo articolo, relativo all'utilizzo dei data¬
base all'interno di pagine Internet.
Conclusioni
L'ultimo esercizio (figura 9) esempli¬
fica il nostro obiettivo, creare una pagi¬
na che viene riempita di contenuti gra¬
zie ad una procedura che legge i dati da
un database.
Nel nostro caso abbiamo una pagina
(ad esempio la home di un portale) che
contiene una griglia vuota, in cui le va¬
rie celle sono ben identificate da un
nome. La procedura legge i dati, nel no¬
stro esempio li abbiamo direttamente
scritti in un array JavaScript, poi li ela¬
bora ed invia il risultato dell'elaborazio¬
ne alle varie celle.
L'evoluzione di tale semplice esem¬
pio è costituito da una vera e propria
procedura che gestisce un database di
informazioni, strutturate, testuali, grafi¬
che, e che produce dinamicamente pa¬
gine o componenti di pagine, a richiesta
dell'utente. «e
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
159
PRATICA
Lavori in corso
Soluzioni, programmi e script per fare il Web
Questo mese di fine estate lo passiamo cercando di mettere a punto piccole soluzioni con le quali
realizzare al meglio le nostre pagine On The Web. Consigli in genere e vari programmi per
realizzare le pagine HTML e per generare GIF animate oppure effetti di rifinitura. Il tutto condito
con i soliti “trucchetti” in JavaScript per rendere l’insieme più dinamico e, dove ciò sia possibile,
funzionale ed elegante.
di Bruno Rosati
Lavori in corso
Due piccoli lavori per questa nuova
rubrica che nel corso dei numeri si al¬
ternerà con le tante altre che via via ab¬
biamo istituito su Internet Pratica - che
pratica, appunto, mai lo è come stavol¬
ta... dato che i due “works in pro¬
gress " che vi proponiamo questo mese
provano a mettervi al lavoro per abbelli¬
re la vostra Home Page.
Galleria di immagini. Il primo di
questi lavori è tanto semplice nella sua
struttura, quanto articolato ed appari¬
scente nella sua resa finale Si tratta di
una piccola galleria di immagini gestita
attraverso un codice JavaScript capace
di miniaturizzare le immagini per tra¬
sformarle in bottoni e di far visualizzare,
in una cella dedicata, l'equivalente
JPEG a grandezza originale. Ad ogni
click sulla specifica immagine in minia¬
tura, la cella centrale della tabella dedi¬
cata sostituisce alla foto attualmente vi¬
sualizzata quella rappresentata dalla mi¬
niatura che si è cliccata. In tal modo è
possibile esporre quante immagini vo¬
gliamo. senza visualizzarle - né tanto
meno caricarle! - tutte insieme, ma so¬
lo a richiesta e nella loro versione a
grandezza originale.
A noi. dal punto di vista grafico, resta
solo l’incombenza di preparare immagi¬
ni nella stessa grandezza ed inserirle.
se non si ha voglia
o conoscenza per
agire sul codice,
nella misura stan¬
dard di 360x240
pixel, in formato
JPEG e rispettando
modalità di denomi¬
nazione e numero
massimo inseribile.
Nello specifico, il
codice denomina
cronologicamente
le immagini a parti¬
re da "pi jpg" e ne
La nostra pìccola
“gallarla d'immagini"
realizzata con un
semplice JavaScript.
Il codice JavaScript con
il quale siamo riusciti a
realizzare la gallerìa
d'immagini.
160
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
FrontPage 2000: la struttura della pagina di MCmicrocomputer come
esemplo di tabella a cornice arrotondata.
permette l'inserimento di un numero
massimo di 8.
Ma se abbiamo voglia e tempo per
capire com'è fatto lo JavaScript in que¬
stione, è possibile modificare tutti i pa¬
rametri originali, aumentare (o diminui¬
re) il numero delle immagini-bottone,
quello ovvio delle immagini da visualiz¬
zare - che sono sempre le stesse che il
codice rimpiccolisce nelle misure del
bottone - e la grandezza delle immagini
originali. Quest'ultime possono pure
essere tagliate a dimensioni maggiori -
al limite, un bel 640x480 o ancora di
piùl -, purché siano tutte della stessa
misura e dello stesso formato.
La resa del codice e deH'impaginato,
da noi messo a punto con lo JavaScript
prelevato dall'inesauribile Webstore di
The JavaScript Source, ci ha subito
soddisfatto e con pochi ritocchi grafici
ve l’offriamo in visione direttamente dal
CD allegato.
Il codice JavaScript. Dal punto di vi¬
sta del codice, tutto il lavoro "sporco"
è svolto da uno JavaScript che al limite
può essere lasciato così com'è e che,
nella sua struttura originaria, permette
La stessa Home Page
di MCmicrocomputer
vista dal browser.
PaintShop Pro: la
costruzione delle due
comici in GIF.
l'inserimento di 8 immagini-bottone e la
visualizzazione di altrettante immagini
originali. E' chiaro che en¬
trando nel codice è possibi- <td>
le aumentare o diminuire il
numero delle immagini-bot¬
tone e modificare, al bìso- </td>
gno, la grandezza di quelle
da visualizzare. Il codice - che nella ver¬
sione originale punta alla visualizzazione
di immagini JPEG nel formato fisso di
360 x 240 pixel - è il seguente:
Com'è facile notare, oltre alle funzio¬
ni per il riconoscimento del browser uti¬
lizzato per la consultazione, tutta la
struttura della galleria interattiva è tenu¬
ta dalla funzione "doPic(imgName) che,
come è verificabile più avanti, è invoca¬
ta da ogni link <A HREF =...> relativo
ad ogni singola immagine-bottone inse¬
rita nella tabella.
Per aumentare il numero delle celle
ed allo stesso tempo quello delle im¬
magini-bottone (con conseguente au¬
mento del numero delle immagini da vi¬
sualizzare) è necessario intervenire
all'interno della tabella aggiungendo
una cella, ovvero una colonna, e quindi
inserire il link verso l'immagine-bottone
relativa Ad esempio, il codice per fare
questa aggiunta è il seguente:
La cella centrale, quella dedicata alla
<a href="javascript:doPic('p9.jpg');">
<img src="p9.jpg" width=90 height=60 border=0x/a>
«SCRIPT LANGUAGE="JavaScript"»
browserName = navigator.appName;
browserVer = parselnt(navigator.appVersion),
ns3up = (browserName = "Netscape" && browserVer >= 3);
ie4up = (browserName.indexOf("Microsoft") >= 0 && browserVer >= 4);
function doPic(imgName) {
if (ns3up || ie4up) {
imgOn = ("" + imgName);
document.mainpic.src = imgOn;
}
>
«/SCRIPT»
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
161
L'esempio finale che pubblichiamo, codice e GIF utilizzali, anche sul CD
allegalo alla rivista.
visualizzazione a richiesta delle immagi¬
ni originali, è a sua volta cosi definita:
nel rifacimento del
sito della Pluricom
e delle riviste da
questa pubblicata: l'inserimento, come
bordo perimetrale alle varie tabelle che
serire tutti i dati necessari, quelle ester¬
ne per inserire:
• orizzontalmente, sulla prima e l'ultima
riga, le GIF della cornice superiore e
quella inferiore
<td colspan=4 align=center>
<img name="mainpic" src="p1.jpg" alt="lmmagine a dimensione originale" width=360 height=240 border=0>
</td>
(che termineran¬
no con gli arro¬
tondamenti che
in sede grafica
vedremo più
In pratica, per default, viene sempre
invocata l’immagine originale del primo
bottone (sre = "pl.jpg"), ma è fonda-
mentale la presenza del parametro
"img name = "mainpic" a cui, al click
sul bottone e lanciata la funzione doPic,
corrisponderà l'immagine originale che
appare nella gestione dell'evento:
<a href="javascript:doPic('p2.jpg');">
In questo caso, se noi cucchiamo sul
secondo bottone verrà invocata la fun¬
zione doPic che. grazie alla definizione
relativa agganciata al bottone, farà svol¬
gere la funzione doPic(imgName) nella
forma doPic(p2.jpg)
Il codice, sostituendo alla variabile
imgName il nome reale del file, com¬
pleterà l'istruzione e assegnerà a <img
name=mainpic"> il valore "docu-
ment,mainpic.sre = imgOn, dove que-
st'ultima variabile risulterà uguale a: im-
gOn = ("" + imgName). Ovvero uguale
a ("" + 2.jpg).
Cornici arrotondate. Il secondo "lavo¬
ro in corso" riguarda a sua volta una so¬
luzione grafica che stiamo utilizzando
s'impaginano sulle pagine HTML, di
cornici grafiche arrotondate.
Non è nulla di eccezionale, ma visiva¬
mente rende un effetto più accattivan¬
te. Seguendo la tendenza delle linee ar¬
rotondate - che ormai si utilizzano sulla
maggioranza dei siti - è facile arrivare a
confezionare tabelle più raffinate. Dal
punto di vista realizzativo è necessaria
la tabella e quindi stabilirne almeno in
larghezza delle misure prefissate in
pixel (valore assoluto) e non in percen¬
tuale (valore relativo).
Quindi azzerare paddmg e spacing
delle celle e non assegnare alcun bor¬
do.
Fatto ciò, la tabella andrà organizzata
in modo che, al suo interno, siano com¬
prese delle celle che, orizzontalmente e
verticalmente, possano poi essere as¬
segnate alla cornice grafica
Di conseguenza, se dobbiamo utiliz¬
zare - come nel caso della Home Page
di MCmicrocomputer - tre colonne e
due righe per inserire oggetti e testo di
riferimento, a queste andranno aggiun¬
te altre due colonne e altre due righe.
Le righe e le colonne più interne ver¬
ranno sfruttate e dimensionate per in¬
avanti come imporre);
• verticalmente, sulla prima e l'ultima
colonna, il colore di sfondo da assegna¬
re a tutte le celle, meglio ancora se tut¬
te le celle che compongono la linea ver¬
ticale della cornice sono fuse in un'uni¬
ca cella. E' ovvio che il colore dello
sfondo dovrà essere assolutamente
uguale a quello assegnato alle GIF arro¬
tondate poste nelle celle orizzontali.
Pronta la tabella, procediamo ora a
realizzare i bordi superiore e inferiore
della cornice. In realtà basterà fame so¬
lo uno, quindi copiarlo e capovolgerlo
Si tratta di semplici funzioni che qual¬
siasi applicativo di grafica dispone Per
la cronaca, noi abbiamo utilizzato Paint-
Shop Pro 6.02 e la forma grafica " Pre¬
set Shapes: Rounded Rectangle" con
funzione di antialiasing attiva. Prima di
far ciò abbiamo, comunque, stabilito la
lunghezza e l'altezza della GIF - 600x20
-. Misure queste che abbiamo imposto
alla larghezza assoluta della tabella (600
pixel) e all'altezza della prima e l’ultima
riga di celle (20 pixel).
Iniziato un nuovo file grafico delle mi-
162
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
DolCool: l'assegnazione del link.
DolCool: I sìngoli settaggi di una pagina.
sure appena dette, abbiamo quindi se¬
lezionato il colore - un rosso porpora - e
attivato lo strumento di disegno delle
forme con i parametri sopra citati (ret¬
tangolo arrotondato e antialias). Posizio¬
natici a 3 pixel dal bordo, abbiamo quin¬
di tracciato la sagoma sinistra e, una
volta fatta, selezionata e spostata pro¬
prio al bordo della GIF (0,0). Nella figu¬
ra, se vogliamo, è rappresentata questa
piccola serie di step:
a- Il disegno del lato sinistro del rettan¬
golo arrotondato.
b- Il copia e incolla del lato sinistro, flip-
pato sul lato destro per completare an¬
che l'altro lato.
c- Il suo riposizionamento in alto nella
GIF e quindi il completamento verso il
basso.
d- A bordo (superiore) fatto, copia e
flipping dello stesso per ricavare il bor¬
do inferiore.
Quattro piccoli passi per ottenere, ra¬
pidamente e semplicemente, le due
cornici principali. Due GIF che impongo¬
no le loro misure all’intera tabella che
quindi, qualsiasi sarà la risoluzione dello
schermo e la grandezza della pagina del
browser aperto, si visualizzerà sempre
alla stessa misura.
Adesso che abbiamo le due cornici -
cosi come le abbiamo fatte noi, a quella
superiore è anche possibile aggiungere
un titolo - non ci resta che richiamare le
due GIF direttamente dal Web Editor
nel quale si sta lavorando la pagina
HTML interessata. Caricato il file della
pagina, dovremo fondere insieme tutte
le celle della prima riga e quindi quelle
dell'ultima. Fatto ciò, vi incolleremo
dentro le due GIF. Assegnando infine
come sfondo lo stesso colore usato per
le due GIF, completeremo l'opera colo¬
rando le celle che compongono la pri¬
ma e l'ultima colonna della tabella. Cosi
facendo sembrerà che la cornice dagli
angoli arrotondati sia uniforme. In realtà
è composta da due sole GIF poste in
orizzontale che fissano la larghezza del¬
la tabella. Per quanto riguarda l'altezza,
utilizzando al contrario solo celle vuote -
di larghezza prefissata rigidamente (3-5
pixel) - potremmo conservare la giusta
elasticità che in verticale testo, immagi¬
ni ed altri orpelli aggiuntivi possono ri¬
chiederci. Solo in larghezza saremo cosi
costretti a stare dentro una misura rigi¬
da, Verticalmente la tabella potrà esse¬
re lunga e scrollabile quanto ci serve.
Il risultato è tutto estetico: la tabella
è indubbiamente piu raffinata, ma non
per questo rigida da modificare.
Affinché quest'esempio divenga ef¬
fettivamente pratico, abbiamo deciso di
mettere a disposizione sul CD allegato
sia la cornice superiore che la cornice
inferiore, nonché la pagina di prova
che incorpora la struttura della tabella
con la cornice effettivamente inserita.
WebWare
Ricca sia numericamente che quali¬
tativamente la lista del software per il
Web. Questo mese presentiamo e
mettiamo a vostra disposizione sul CD
allegato cinque applicativi interessantis¬
simi. Un Web Editor come DotCool,
Objective Voice Email, un plugin per
qualsiasi Client di posta elettronica, con
il quale aggiungere anche la gestione
dei messaggi vocali, e quindi l'Ulead
Cool 360°, per realizzare stupende foto
panoramiche, visionabili anche via
browser per mezzo dell'allegato Plugm-
viewer ,
DotCool Semplice quanto efficace
questo Web Editor, concepito per la
realizzazione automatica, tramite appo¬
siti Wizard, sia di singole pagine che di
un intero sito. La filosofia progettuale
dell'applicativo si basa su di uno svilup¬
po delle pagine HTML per modelli - a
tema generale, business, hobby, sport,
ecc. - e, all'interno di ogni singolo mo¬
dello, per temi grafici e layout. Una vol¬
ta scelto il modello e quindi il layout.
DotCool ci chiede le informazioni di ba¬
se al riguardo del numero e il nome di
ogni pagina e quindi genera le pagine
stesse, comprensive della barra di navi¬
gazione comune.
E 1 in pratica un editor appositamente
pensato per chi non conosce - oppure
conosce poco o non vuole comunque
perderci tempo - l'HTML, link, tabelle
ed altri accidenti di codice. Nella versio¬
ne dimostrativa che troverete sul CD al¬
legato, DotCool ha attivo un solo mo¬
dello con 5 temi a disposizione. Prova¬
telo, e se ne rimarrete - com’è facile
che sia! - soddisfatti, salite sul sito della
DotCool Ine IhttpV/www.dotCool.corfì
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
163
si porterà sull'Immagine successiva, fi¬
no a completare l'intero giro panorami¬
co di 360 gradi.
Al termine del processo, la sene del¬
le istantanee caricate verrà resa in
un'unica immagine finale che. una volta
salvata definitivamente, potrà essere vi¬
sualizzata o per mezzo del Viewer in
versione stand-alone oppure da un nor¬
male browser.
In quest'ultimo caso, il browser, in¬
differentemente lExplorer o Navigator,
necessiterà dell'indispensabile Ulead
Cool 360° Plugin-viewer che, come la
versione trial di Cool 360°, sarà possibi¬
le trovare sul CD allegato.
MIDIclip e karaoke
La nostra solita offerta d'ascolto
composta di brani MIDI da ascoltare e
karaoke da cantare.
Ulead Cool 360": la pagina di lavoro del programma. Da notare le linee dì unione Ira le prime due
immagini.
Per quanto riguarda i MIDIclip, vi pro¬
poniamo un piccolo speciale dedicato ai
mitici Beatles. A disposizione ben dieci
brani, per un totale di 256 kbyte e circa
30 minuti di musica MIDI ben arrangia¬
ta ed estesa dai classici "Yesterday",
"Michelle" e "Let It be", fino ai meno
diffusi "Sgt. Pepper's", "Obladi Obla-
da", "Taste Of Honey" e via discorren¬
do.
Nella sezione karaoke invece, questa
volta, vogliamo sentirci più italiani che
mai, proponendo all’ascolto solo belle,
bellissime canzoni "made in Italy" che
abbiamo selezionato tra i migliori suc¬
cessi musicali dei piu famosi cantanti e
cantautori nostrani.
La lista è splendida:
• Diamante di Zuc¬
chero e De Gregori
• Quello che le
donne non sanno
dell'ispiratissima
Fiorella Mannoia
• Cuore d'aliante
di Claudio Bagliom
• Teorema di Mar¬
co Ferradim
• erte volte di Li-
Ulead Cool 360": Il
Viewer in azione.
La loto panoramica verrà
mostrata seguendo i
movimenti del mouse.
e verificate le condizioni di vendita della
versione completa.
Objective Voice Email Una volta in¬
stallato, Objective Voice Email aggiun¬
ge al nostro Client di posta elettronica -
compatibilità garantita con Outlook, Ou¬
tlook Express, Eudora Light e Pro - co¬
mandi aggiuntivi per poter gestire, oltre
che i tradizionali messaggi testuali, an¬
che messaggi vocali. Semplice e fun¬
zionale.
Ulead Cool 360° Altro gioiello di
questa mini-rassegna di fine estate,
Cool 360° - da non confondersi con
Cool 3D - è un generatore di foto pano¬
ramiche. Foto "circolari" - se vogliamo
dirla in parole povere - che è possibile
far scorrere per mezzo del mouse vi¬
sualizzando l'intero panorama che cir¬
conda il punto d’osservazione.
Per arrivare ad avere una foto pano¬
ramica, (‘utilizzatore di Cool 360° deve
necessariamente effettuare più scatti
del luogo interessato - una stanza, una
piazza, un panorama montano, ecc. -
mantenendo lo stesso punto d'osserva¬
zione, ma ruotando ad ogni scatto di un
certo numero di gradi sul proprio asse.
Ovvero, facendo girare la propria Reflex
- ben impiantata su di un cavalletto, in
modo che mantenga l'asse di rotazione
e la stessa altezza! - fino a tornare,
scatto dopo scatto, al punto di parten¬
za. Unica cura d'avere è quella d'inqua¬
drare, in ogni scatto successivo, una
parte dell'inquadratura precedente. In
tal modo il lavoro di Cool 360° sarà
semplificato al massimo.
Il programma difatti, quando esegue
il rendering della foto panoramica, non
farà altro che "appendere" alla fine di
ogni immagine l'inizio di quella succes¬
siva, andando ad eliminare per linea
verticale le zone adiacenti che rileva si¬
mili. Una volta che alla sua analisi - un
vero e proprio scannering cromatico
fatto pixel per pixel - eseguirà l’append,
164
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
n 1 1 SottMoriky ( ompotrr
nw'i
Uh i» . 1 VllL'O»
CMVtni.liMMftOHM
„ -M
— '■*-*—> —
NoleWorthy. Un piccolo
sequencer da provare tra
l'ascolto di un file MIDI ed
una bella cantata con un tile
karaoke!
JavaScript: Tic.Tac. Toe. Il
primo dei piccoli giochi che
proveremo a fornirvi per
qualche mese.
viamente dovremo stare
attenti a posizionare il no¬
stro segnalino anche per
impedire che il PC inseri¬
sca e allinei i suoi.
Il gioco è semplice - ad arricchirlo c’è
comunque un comodo contatore che
memorizza i punti fatti dal PC, quelli fat¬
ti da noi e le partite andate pari - ma la
pagina è facilmente adattabile ai nostri
gusti, rimpaginando sfondo, tabelle e.
ancora di più, sostituendo a quelli "di
serie” dei segnalini personalizzati che
potremmo realizzare, ad esempio, in
PaintShop Pro, oppure rendere ancora
più originali animando delle GIF nell'am¬
biente di Ammation Pro o di qualsiasi al¬
tro generatore di GIF ani¬
mate si disponga.
SI, l’idea di sostituire le
gif di serie con delle GIF
animate personali è proprio
gabue
• Se balla da sola dei Pooh
• Se stiamo insieme di Riccardo Coc-
ciante
Roba da cantare in allegria ce n’è an¬
che questa volta, ci pare. Al solito,
sempre dal CD allegato, oltre a scarica¬
re e ascoltare i file karaoke, sarà possi¬
bile installare al volo anche Van Basco
player, il riproduttore di karaoke per an¬
tonomasia.
Se, al contrario, i file MIDI volete
crearli per vostro conto, allora uniamo a
questo elenco di file e applicativi anche
il nome di un piccolo, grande sequen¬
cer come il NoteWorthy.
JavaScript:
un piccolo gioco
JavaScript non serve solo per inven¬
tarci click dinamici o altri controlli "se¬
ri". Semplice e lineare, JavaScript può
anche tirar fuori simpaticissimi giochi,
da mettere sulla propria Home Page o
da giocarsi a tempo perso in offline In
questo articolo provvediamo ad offrirve-
ne un primo esempio.
Tic, Tac, Toe. Un giochetto sempli¬
ce e rilassante? Ok, provate questo Tic
Tac Toe che si gioca da soli contro il
computer e al quale si vince se si rie¬
sce ad allineare (in orizzontale oppure in
verticale o in diagonale) tre segni ugua¬
li. Il codice originale fa riferimento a
due segnalini fissi: una "o" assegnata
al PC e una ”x” che spetta a noi. Si ini¬
zia il gioco e si clicca su una delle nove
celle vuote a disposizione.
Fatta la mossa, al click sulla cella
prescelta si visualizza il segnalino corri¬
spondente e il PC fa subito la sua con¬
tromossa.
Una volta noi, una volta il PC, si deve
cercare di allineare tre segni uguali. Ov-
carina, così come carino, semplice e
immediato è il gioco in questione.
Anche il codice di Tic, Tac, Toe l’ab¬
biamo scaricato dal pozzo infinito di The
JavaScript Source http://javascript-
source.com, un posto bellissimo da
dove è possibile scaricare script per
ogni genere di necessità in maniera as¬
solutamente gratuita.
Mg
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
165
Il piede sull'acceleratore
Non importa quanto veloce sia la nostra connessione, c’è sempre la possibilità di migliorarla;
e MC ci indica come fare attraverso le pagine di questa rubrica.
di Raffaello De Masi
Benvenuti in Internet! Abbiamo mes¬
so tutto a punto, abbiamo aperto il no¬
stro bravo account cercando l'offerta
migliore e basandoci, manco a dirlo, sui
consigli del nostro migliore amico, bravo
"in queste cose"; 0 magari facendoci
guidare dal nostro istinto, che non ci ha
mai ingannato! Insomma, siamo pronti
per sfrecciare liberi in autostrada, con il
pedale dell'acceleratore a tavoletta.
“ r~
E invece, capric¬
ci della sorte, ci ri¬
troviamo alla guida
di una vecchia lu¬
maca. malata e
stanca, che ogni
tanto si concede
un momentino di
sosta e di riposo.
Ma che succede?
dove abbiamo sba¬
gliato?
Ricordate, amici
veterani, com'era
veloce Internet
qualche anno fa, a
dispetto dei vetu¬
sti modem da 14K
di allora? Eppure anche allora ci lamen¬
tavamo. Perfino la posta, allora rigoro¬
samente text based nella maggior par¬
te dei casi, ci pareva lenta. Ah, incon¬
tentabilità dell'uomo!
Il fatto è che navigare in Internet è
come viaggiare in auto; tanto più velo¬
ce è la strada, tanto meno siamo dispo¬
sti a sopportare rallentamenti. Nessuno
si lamenta se, in città, è costretto a pro¬
cedere a singhiozzo, ma la fila al casello
o il rallentamento per il cantiere ci ren¬
dono immediatamente nervosi. Lo
stesso è Internet.
Il problema, visto in termini
di "guida" è semplice; se si
decide, in auto, di andare da
Atripalda a Benevento (20 km
d'autostrada, sempre deserta)
è probabile che, in qualche mi¬
nuto di viaggio, si giunga a de¬
stinazione! Al contrario, se de¬
cidessi di andare a Bologna, è
statisticamente molto piu pro¬
babile che possano intervenire
intoppi nel viaggio, che mi fa¬
ranno ritardare con rallenta¬
menti e deviazioni Giusto co¬
me su Internet, ne vediamo
l'analogia!
Quando tentiamo di scarica¬
re una pagina Web o un pro¬
gramma in FTP da un server,
allo stesso modo, i nostri viag-
gii verso la destinazione e, al
contrario, quello dei dati verso
di noi, saranno basati sul "traf-
166
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
How Fast Cui i Yow Go?
I nt roduet no Bis re net.
Iho new word tor Speed.
I ni*' lo brtom* « Moflir«*.»od »!•»!
5IGN UP NOWI Mu
IM ira»
KnowPost.com
'Min i* lumuaiMr uri oh imi mkimii
probabile che la stessa pagina
sia stata richiesta contempora¬
neamente da altri
utenti. Sa già di mira¬
colo che tutto funzio¬
ni ancoralE abbiamo
anche il coraggio di
lamentarci!
Fortunatamente,
comunque, ci sono
modi e mezzi per cer¬
care di ridurre, non
potendoli certo elimi¬
nare, questi disagi;
vediamo come!
Una fatica
da forzati!
da un server ci rag¬
giunge. Ci possono
essere diverse cause
capaci di rallentare o
addirittura fermare la
spedizione del mate¬
riale quando questo
viaggia dal server
Web fino a noi!
Al contrario del si¬
stema postale, dove
una lettera viaggia,
tutta intera, dal mit¬
tente al destinatario
mediante un solo vei¬
colo, Internet maneg¬
gia tutto quel che ci
raggiunge o che traf¬
fica sulle sue linee
spezzettandolo in
frammenti, quelli che
in gergo si chiamano
"pacchetti". Questo
vuol dire che, quando
chiediamo di accede¬
re a una pagina Web,
questa ci verrà invia¬
ta suddivisa in un lot¬
to di parti, tutte egua¬
li tra loro, che saran¬
no riassemblate
all'arrivo presso di
noi; immagiamo una
serie di vagoncini
sganciati l'uno dall'al¬
tro, che viaggiano sulla stessa linea e
che vengono riassemati all'arrivo, e ci
\ deertleld.com
Iti, 1 InterQuick
fico" che incontreranno sulla rete. Una
volta che il contatto è stato stabilito, il
nostro povero server deve incaricarsi di
trasportare la pagina richiesta attraver¬
so sovente mezzo mondo, saltando da
server a server intermedio fino a che
non ci raggiunge.
E giusto per complicare le cose, è
In ordine a miglio¬
rare le possibilità di trasferi¬
mento dei dati sulla rete e, in
definitiva, di rendere più
confortevole la navigazione, è
necessario avere ben chiaro
come una pagina Web, un
messaggio d'e-mail, o un file
trasferito in FTP proveniente
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
167
marni
saremo andati molto vicini
Solo che, a questa condizione già di
per sé penalizzante, se ne aggiungono
altre. Il fatto è che i pacchetti, come di¬
cevamo, sono fisicamente separati, e
ognuno cercherà la migliore strada per
raggiungerci. Un po' come prendere la
Divina Commedia e dividerla in pagine
che verranno spedite a un nostro ami¬
co ognuna in una busta. Alcune pagine
troveranno la strada diretta e raggiun¬
geranno rapidamente la destinazione,
ma potrà succedere che altre, durante
il loro trasferimento, incontreranno dif¬
ficoltà di percorso (immaginiamo la se¬
quenza di vagoncini e che qualcuno ne
interrompa il flusso perché sulla stessa
linea deve transitare un rapido; o peg¬
gio, immaginate che i vagoni della mia
spedizione si mischino con quelli di
due o cento altre. 0, infine, immaginia¬
mo che alcuni vengano instradati attra¬
verso altre strade) Insomma, un bel da
fare! E non è tutto; potrebbe succede¬
re che qualche pezzetto (come, nel ca¬
so precedente, qualche pagina della
Commedia) vada perso, per cui sarà
necessario rispedire la parte non giunta
a destinazione. E' vero che di tutte
queste operazioni noi non avremo mai
modo di sapere nulla, ma è altrettanto
vero che le complicazioni insite nel pro¬
getto si pagano in termini di tempo.
Come fare, allora, per migliorare la
situazione, almeno per quel che ci è
possibile? La prima cosa da fare, man¬
co a dirlo, è quella di disporre di un col-
legamento di qualità in forma di fornito¬
re di servizi e di hardware ad hoc.
Per il primo discorso, già tempo fa
avemmo modo, su queste pagine, di
parlare dei provider gratuiti, che metto¬
no a disposizione accessi senza cano¬
ne. La domanda più comune che si po¬
ne a tal proposito è se vale la pena di
approfittare di queste offerte, a prima
vista del tutto vantaggiose. La risposta
è. "Dipende!''. Di¬
ceva mìo padre
che chi più spende
meno spende, vale
a dire che se conti¬
nuano a esserci sul
mercato fornitori
con canone la ra¬
gione certamente
ci sarà L'esempio
più evidente è Te¬
lecom, che offre,
accanto all’offerta
free, l'abbonamen¬
to Premium. An¬
che se, negli ultimi
tempi, la qualità
dei servizi gratuiti è
sensibilmente mi-
I OnjtnCr your Irfr vlsmlly
□ìNUST
\»\V MocViM Ifcmun vi.» ttifi Imwtliif aa AOU
" WTT Mi
-»• >iii i»PMin. w . —
Kud thè tetfMatttnunrtonaamm
* — . »
'•"W*
— f-f*
gliorata, provate a usare una connes¬
sione del secondo tipo e noterete subi¬
to la differenza di prestazioni e qualità
Ne riparliamo tra poco.
Ovviamente, in autostrada, le pre¬
stazioni sono proporzionali alla macchi¬
na su cui si viaggia. Quindi niente di
meno di un modem a 56K, che garan¬
tirà trasferimenti più veloci e, ovvia¬
mente, a conti fatti, spese telefoniche
più ridotte.
Se disponiamo di una linea ISDN
non pensiamoci due volte a mandare in
pensione il nostro modem analogico; ci
ritroveremo con velocità di trasferimen¬
to spesso raddoppiate (e anche più) a
onta della modesta differenza di velo¬
cità di trasferimento dichiarata (56k
contro 64K; il discorso sta anche nel
tempo impiegato nella conversione di¬
gitale-analogico, che qui non avviene)
Inoltre c'è da tenere conto (e questo
per motivi intrinseci non superabili di
qualità della linea) che il lìmite massi¬
mo dei modem analogici da 56K è pu¬
ramente fittizio, e potremo essere sod¬
disfatti se, talvolta, taglieremo il tra¬
guardo dei 50 (sempre meglio, comun¬
que, del vecchio catorcio da 36). E poi.
in fondo, tutto il gioco, costerà, più o
meno, un biglietto da centomila, giusto
la rinuncia, per un paio di settimane, al
cornetto e cappuccino di mezza matti¬
nata, che, oltre tutto, aumenta la ciam¬
bella nei fianchi proprio adesso che
stiamo per andare al mare!
Per chi desidera davvero fare il salto
dì qualità, ritorniamo un momento sul
discorso dell'ISDN. La Telecom contì¬
nua periodicamente ad offrire l'attiva¬
zione gratuita (e non si sa ancora bene
cosa accadrà quando, come si dice, tra
poco il discorso canone subirà un radi¬
cale cambiamento) ma il grande van¬
taggio sta nel fatto che si possono
adottare collegamenti doppi, sfruttan¬
do ambedue le linee e facendo saltare
la velocità a ben 128K.Quasi tutte le
schede ISDN più recenti offrono que¬
sta possibilità); attenti, però, al raddop¬
pio degli scatti del contatore. E se pro¬
prio abbiamo il portafoglio a mantice,
una bella connessione ADSL ci porterà
a viaggiare su un FI4 con gli overboost
accesi.
Messa a punto e
carburante speciale.
E adesso passiamo al computer.
Sebbene sia perfettamente possibile
navigare in Internet anche con una
vecchia macchina, addirittura con un
386 o con un FX, un computer potente
168
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
sarà certo più lesto a mostrare sullo
schermo le pagine scaricate. Un mini¬
mo accettabile di prestazioni lo si ot¬
tiene poi con almeno 32 MB di RAM,
e i migliori risultati in termini di rapidità
ed efficienza di gestione li otterremo
adottando uno dei più moderni brow-
ser, che peraltro hanno bisogno di an¬
cora più ampie quantità di memoria
La pedina successiva del gioco delle
velocità è la qualità del nostro provi¬
der. Ne abbiamo già accennato in pre¬
cedenza, i servizi a pagamento lo sono
per qualche motivo, no? Se abbiamo
deciso di optare
per un servizio
gratuito, beh, è il
caso di iscriversi
almeno a un paio
di fornitori; E' un
fatto corrente
che i provider at¬
traversino periodi
alternativi di ser¬
vizio efficiente e
di prestazioni mo¬
deste, non sol¬
tanto nel campo
del gratuito. Il problema è che un nuo¬
vo fornitore, quando si presenta sul
mercato, mette a disposizione il me¬
glio come attrezzature e qualità intrin¬
seca di connessione. Ma poi, col pas¬
sare del tempo, l'aumento degli iscritti
lo porta più o meno rapidamente al li¬
vello degli altri (per la verità forse pro¬
prio perché poco conosciuto, un forni¬
tore gratuito ha sempre mantenuto un
livello di qualità elevato; non possiamo
nominarlo qui, visto che se poi dieci o
ventimila lettori del De Masi ci si iscri¬
vono, addio qualità! Ma chi ha sfoglia¬
Montiamo un overboost!
Di acceleratori per Web ce ne sono tanti, ma proprio tanti I basta dare un'occhiata alle pagi¬
ne di Tucows, di Davecentral o di Filez per trovarne di tutti i tipi e fatture. Ne vedete alcuni
nella pagine di questo articolo, e numerosi altri ce ne sono nei siti indicati.
Ma se desiderate dare un'occhiata a qualcosa di veramente speciale, vi consigliamo di visi¬
tare il sito di Neotrace, http://www. neotrace.com, per scaricare l'omonimo pacchetto Si
tratta di un'utility ben nota nel campo degli specialisti d'analisi di connessioni, ma che per¬
mette anche al normale utente di sbirciare dietro le quinte dei processi di connessione.
Cosa fa Neotrace è presto detto; esso "traccia" il percorso della nostra connessione, vale
a dire legge i nodi che via via vengono chiamati in causa perché la nostra richiesta giunga
a destinazione; il tutto, poi in forma sia analitica che grafica. E possiamo assicurare che
vedere il viaggio, su un mappamondo, delle nostre richieste e del materiale che ci arriva è
quanto mai suggestivo e, forse, ci farà maledire di meno i tempi di attesa che ci sembra¬
no, ogni giorno, più lunghi. Insomma, ci insegnerà un po' di modestia e di rispetto per il
lavoro degli altri!
to numeri più vecchi di MC sa a chi mi
riferisco!) Se proprio vogliamo essere
sempre al corrente delle novità, iscri¬
viamoci a qualche newsgroup e potre¬
mo essere aggiornati, sempre, in tem¬
po reale.
E infine dobbiamo valutare la vera
chiave di volta del problema, Net stes¬
so. Beh. qui c'è pochino da fare diret¬
tamente, ma se vogliamo provare, la
tecnica più immediata, in caso di con¬
nessione lenta a una pagina è di
schiacciare il pulsante di refresh-ag-
giorna del browser. In questo modo
costringiamo Communicator o Explo¬
rer a ricaricare daccapo la pagina con
una nuova ricerca, cosa che può deter¬
minare un diverso reinstradamento
della connessione.
Se neppure questo funziona, beh, il
server potrebbe essere semplicemen¬
te sovraccarico di richieste. In questo
caso non c'è niente altro da fare se
non armarsi di certosina pazienza o di
spegnere tutto, andare a bere un
caffè, e riprovare più tardi. E' ovvio
che, essendo la maggior parte del traf¬
fico regolato dagli Stati Uniti, e che i
siti più popolari si trovano lì, è più con¬
veniente navigare la mattina fino intor¬
no alle 2-3 pomeridiane, e molto meno
la sera. Per lo stesso motivo è consi¬
gliabile navigare nei weekend, quando
il traffico business è quasi assente.
Ebbene, ci sarà un giorno in cui i
collegamenti avverranno in un baleno,
le pagine saranno scaricate in un fulmi¬
ne, non pagheremo nulla per la con¬
nessione e ci potremo collegare im¬
mediatamente con il più frequentato
dei siti in un battito di ciglia, in qualun¬
que ora del giorno e della notte. Sare¬
mo allora felici? No, certamente, sare¬
mo ancora qui a lamentarci di come il
Net è lento, come una tartaruga mala¬
ta e stanca. A risentirci! ^
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
169
iifiasa»
AVVISI Al NAVIGANTI
Vento di guerra!
Il primo conflitto affrontato dagli USA dopo la catastrofe del Vietnam doveva essere una
catarsi, volta a far dimenticare la debacle subita e a ridare, anche come potenza militare, la
completa supremazia agli Stati Uniti.
Era dal 1898, in occasione del conflitto lampo ispano-americano, che gli Stati Uniti non
vincevano una guerra in tempi brevissimi. Le ostilità contro l’Iraq erano destinate a
riproporre gli equilibri di una scacchiera internazionale che, solo qualche anno prima, era
stata completamente rivoluzionata dallo sgretolamento dell’Orso russo. La guerra del Golfo
(il nome ufficiale era Seconda Guerra del Golfo Persico”) detta anche, per antonomasia,
Operazione Tempesta del Deserto, era lo scenario ideale per evidenziare l’enorme potenza
bellica degli Stati Uniti. Con tutte le televisioni
del mondo intero, che portavano ogni giorno,
nelle nostre case, la “guerra spettacolo”.
di Raffaello De Masi
Cronaca di un
conflitto annunciato.
Gli analisti di tutto il mondo concor¬
dano pienamente nello stabilire tre ca¬
se concomitanti, effettive o scatenanti,
per l'inizio del conflitto. L'Iraq aveva già
da diversi anni affermato che il Kuwait
doveva essere considerato, a tutti gli
effetti, parte dell'Iraq, sotto forma di
19° provincia. E Saddam Hussein ave¬
va. da tempo dichiarato che era sua pie¬
na intenzione ricostituire l'integrità del
territorio iracheno, annettendo questo
stato e riconquistando una forte pre¬
senza a sud della penisola araba.
Causa affermata dell'invasione fu an¬
che la continua interferenza dei due
stati nello sfruttamento delle risorse
petrolifere sotterranee. L'Iraq aveva
sempre sostenuto che il Kuwait sfrutta¬
va, alla frontiera, estese risorse petroli¬
fere invece ad es¬
so appartenenti, e
la difficoltà di stabi¬
lire una perfetta li¬
nea di confine nel
deserto non alleg¬
geriva certo la si¬
tuazione. Infine
esisteva una ne¬
cessità di rivaluta¬
zione militare da
parte di Saddam.
Infatti, la prima
guerra del Golfo
Persico, combattu¬
ta tra Iran e Iraq,
cominciata con
http://www.desertstor
m.com il silo
sicuramente più ricco
di notizie e dati.
170
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
una rapida invasione da parte di questo
che però poi era rallentata sempre più e
poi seguita da una lunga ritirata con
prezzo di vite umane altissime, aveva
minato, almeno all'apparenza, il presti¬
gio del leader di Bagdad. Curiosamen¬
te, il Kuwait era stato uno dei più gene¬
rosi supporter dell'Iraq durante la guer¬
ra contro il regine degli ayatollah, ma,
alla fine del conflitto, i rapporti si dete¬
riorarono rapidamente.
Sicuro che, per evitare interferenze
nella delicata situazione politica degli
Stati Arabi, USA e altre nazioni non sa¬
rebbero intervenute nel conflitto, il 2
agosto 1990 le forze irachene invasero
il Kuwait, prendendo in un giorno il
completo controllo della nazione. In po¬
chi giorni, gli Stati Uniti, con il completo
supporto delle Nazioni Unite, iniziarono
il trasferimento di un grande contingen¬
te di truppe in Arabia, che aveva chia¬
mato gli Stati Uniti in soccorso attraver¬
so le NU. Già in una settimana il com¬
pleto schieramento di uomini e forze al¬
leato era completato, ma nulla si muo¬
veva, con le diplomazie indaffarate a
cercare una soluzione onorevole per
tutti.
Nel gennaio del 1991 erano schierati,
da parte delle forze ONU, oltre mezzo
milione di uomini provenienti da più di
venti nazioni, tra cui curiosamente il
Bangladesh e l'Afghanistan, con uno
schieramento di mezzi impressionante.
L'intensa attività diplomatica tra gli uffi¬
ciali di Saddam e gli Stati Uniti non
portò ad alcuna conclusione, per cui,
nella notte del 16 gennaio, le forze al¬
leate iniziarono le ostilità bombardando
truppe e postazioni nemiche in Iraq e in
Kuwait. Il lancio di bombe fu subito in-
Fatti e statistiche
Alla fine della guerra fu calcolato che l'Iraq aveva subito perdite di 100.000 vite umane.
Questo valore è stato poi ridimensionato, passando a circa 20.000 militari e 2.300 civili.
Non è mai stato stimato il numero dei feriti.
Gli Stati Unni contarono 148 caduti e 458 feriti; dei primi, ben 57 caddero sotto il "fuoco
amico". Inoltre 121 americani morirono in incidenti non legati a combattimenti.
Durante la settimana in cui Re Fahd fu persuaso a chiedere l'intervento delle truppe sta¬
tunitense a difesa dei confini dell'Arabia Saudita, un ufficiale dello spionaggio USA, inviato
segretamente in Kuwait dal generale Norman Schwarzkopf, riferì che le divisioni della
guardia repubblicana di Saddam stavano ritirandosi dal Kuwait. Il particolare non fu mai re¬
so noto a Re Fahd
Alcune settimane prima dell'inizio dei bombardamenti, agenti dell'US Intelligence, il servi¬
zio di spionaggio americano, inserirono con successo un virus nel sistema informativo del¬
la difesa aerea irachena.
Molti soldati, durante la penetrazione in territorio iracheno, raccontarono di aver visto mi¬
gliaia di granate e bombe inesplose, ben più pericolose del fuoco nemico.
La fornitura più curiosa di tutta la guerra fu certamente quella di alcuni milioni di profilatti¬
ci, utilizzati per coprire le bocche dei fucili, per impedire l'entrata di sabbia e polvere
Forze irachene
Forze alleate
tipo
schierati
persi
schierati
persi
carri
4230
4000
3360
4
pezzi d'artiqlieria
3110
2140
3633
1
mezzi
2860
1856
4050
9
elicotteri
160
7
1959
17
aerei
800
240
2600
44
Le forze e le perdite.
Il contingente piu piccolo era quello dell’Honduras, composto da 150 soldati, quello più
specializzato era il cecoslovacco, con 200 esperti di guerra chimica
I due mezzi terrestri più potenti schierati in battaglia furono l'Abrams M-1-A-1 (45 mph, pe¬
so 63 l, armato con un cannone da 120 mm che spara granate ad uranio impoverito. 2 mi¬
tragliatrici 7,62 e una mitragliatrice da mezzo pollice) e il semovente MI09 con cannone
da 155 mm, capace di sparare una granata convenzionale a 20 km di distanza. Il mezzo in
assoluto più potente era senz'altro l’F14 Grumman Tomcat, cacciabombardiere dotato di
una autonomia di 2000 miglia e di due turboreattori della potenza massima di 125.000 CV,
capaci di lanciare l’aereo alla velocità di 1734 mph.
btrp.'//www. r -1 Ubdeltadart com/inaex. utili è un
silo ricco e curioso, che illustra le caratteristiche
degli armamenti americani con dovizia dì
particolari, ivi compreso il probabile costo.
Scopriamo, così che un caccia costa una
manciata di miliardi, in tondo a buon mercato!
tensissimo e prosegui senza tregua,
con il dichiarato scopo di fiaccare im¬
mediatamente il morale civile e milita¬
re. Come risposta allo spaventoso at¬
tacco, Saddam ordinò di lanciare missili
SCUD contro Israele e Arabia Saudita.
Lo scopo, più che quello effettivo, del
tutto aleatorio, era di provocare una
reazione dello stato ebraico, in pratica
non belligerante, per farlo scendere in
Webografia essenziale:
lnto://www. desert-storm.com/ (torsel il più comple¬
to e aggiornato)
ihip://www. ievaen.com/aulfwar/
E iUpy>mynomejjninoirocQm/--n^ i -, 1 ; -1
ìUp /.'www t-1UWglt?d.?rr,cgm/inge\ hjnj
httpV/www. Qeocities.com/Pentaaon/Quar-
tersZ948.6Z _
hUP./Avww saull COm/-t!anvaugTTi]
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
171
http://www. desert-
storm. comi Machine
s/land.hlml silo
interessante, che
mostra un ampio
catalogo delle armi
usate nel contatto.
172
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Dall'album delle
loto ricordo...
quel che succe¬
deva (è rimasto
famoso l'episo¬
dio di un intero
distaccamento
che si consegnò
a una troupe di
giornalisti della
CNN). Il 26 feb¬
braio le truppe
americane e
dell'Arabia Sau¬
dita controllava¬
no Kuwait City
mentre un'altra
armata attraver¬
sava il fiume Eufra¬
te presso Basra, e
una furiosa rivolta
interna tentava di
abbattere il regime
di Saddam. Il giorno
successivo il presi¬
dente Bush ordina¬
va il cessate il fuoco
contro le truppe in
ritirata e infine, il 3
marzo, l'Iraq accet¬
tava i termini della
resa; la guerra era
finita.
un rallentamento delle
incursioni notturne.
Il 23 febbraio succes¬
sivo. dopo quaranta gior¬
ni di guerra, le forze ter¬
restri lanciarono l'attac¬
co. ma si trovarono di
fronte solo truppe stre¬
mate ed affamate, che si
arrendevano senza nep¬
pure rendersi conto di
campo a fianco degli stati arabi, crean¬
do quindi una situazione assurda dal
punto di vista politico e religioso. Ma la
reazione di Israele non ci fu, visto che
già da tempo il presidente Bush aveva
provvisto questo paese di batterie di
missili Patriot, capaci di intercettare gli
SCUD in volo ed abbatterli.
Ulteriore scopo dell'attacco era quel¬
lo di distrarre l'attenzione dei bombar¬
damenti dagli obiettivi militari, per im¬
pegnarli contro le piattaforme di lancio
mobili di questi. Ciononostante l'im¬
mensità delle forze in campo alleato
non determinò neppure per un attimo
Conclusioni.
La storia della "tempesta" non si
chiude e non si esaurisce certo in que¬
ste pagine. Tutto il lungo prologo, la
storia degli "scudi umani", le vicende
della guerra, la battaglia di Kafji, le vi¬
cende successive alla resa da parte di
Saddam, riempiono numerosissime pa¬
gine di IWVWV. Li troverete, nei lini! in¬
dicati, storia nota e vicende personali,
compresa un'amplia bibliografia sulla
"Gulf War Syndrome" Buona lettura!
KS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
173
**dx«F, r^MMìtr.*
Progetti inusuali
C’è bisogno di fare una brochure? Un semplice volantino? E se ci fosse necessità di un
invito? Magari ciò che serve è un bel catalogo... Dov’è il problema? Nessuno di questi
prodotti preoccupa i grafici professionisti, poiché sono da sempre i più richiesti tra i
materiali stampati.
Ma qualche volta i clienti arrivano con esigenze un po’ fuori dalla norma: cosa fare in
questi casi? La nostra rubrica si occupa questa settimana di oggetti stampati che non
siano di tipo tradizionale e vi dà un po’ di consigli.
di Mauro Candirti
I clienti sono...
Come dicono a Napoli, "I
clienti so' piezze ’e core" (da
qui gli americani hanno ricava¬
to il loro famoso "core busi¬
ness"): ogni loro desiderio è
un ordine e quando chiedono
qualcosa di inusuale, non c'è
nulla da fare, bisogna solo ob¬
bedire.
Scherzi a parte, in questo
articolo ci limiteremo a dare
solo alcune indicazioni su lavo¬
ri non troppo comuni, ma che
comunque non sconfinano in
lavori specifici, come per
esempio il packaging, che nor¬
malmente è realizzato da so-_
cietà specializzate e che co¬
munque risulta essere troppo variegato
per essere riassunto nelle pagine della
nostra rubrica mensile.
Come al solito non scenderemo nei
particolari creativi, ma vi forniremo un
certo numero di informazioni con l’obiet¬
tivo di evitarvi i più comuni errori nei pro¬
getti che andremo ad esaminare. In par¬
ticolare. verificheremo quelli per la pro¬
duzione di materiali relativi appunto al
packaging e labelling dei CD-ROM. di bi¬
glietti semiadesivi come i Post-it della
3M, di adesivi da vetrina e come realizza¬
re le pellicole per la stampa dei poster.
CD-ROM: un formato,
100 confezioni
Quando si deve realizzare un CD¬
ROM con una tiratura abbastanza so¬
stenuta (dai 3.000 pezzi circa in su),
senza dubbio la prima domanda che
sorge spontanea è: "che utilizzo ne
dobbiamo fare e, quindi, che confezione
è necessaria?"
Ormai le società in Italia che produ¬
cono CD-ROM sono qualche decina e
tutte da sempre offrono un servizio
Ecco una videata di CorelDraw, con
cui abbiamo disegnato la label da ap¬
plicare ad un CD: come potete nota¬
re le label sono due. poiché normal¬
mente i logli di carta adesiva preta¬
gliata contengono due etichette cia¬
scuno Lavorando con un fondo scu¬
ro, abbiamo deciso di creare il con¬
torno del CD in giallo, questo filetto
andrà rimosso prima della stampa
completo di realizzazione del
CD con relativo contenitore. I
più classici sono senza dubbio
quattro: il "ricco" Jewel Case,
cioè la scatoletta classica in
cui normalmente troviamo an¬
che i CD Audio; la bustina di
cartone; la bustina di plastica trasparen¬
te; il nudo CD (in questo caso si dice
"CD in spindle").
I tipi di confezionamento elencati co¬
prono praticamente oltre il 98% della
produzione: a questi se ne aggiungono
altri, che possono essere le bustine tra¬
sparenti con retroadesivo e i semplici
supporti con la rosetta centrale di fis¬
saggio del CD. Tuttavia di questi non ci
occuperemo nel nostro articolo, poiché
non richiedono la stampa.
Per prima cosa, infatti, ci occupere¬
mo della stampa del CD vero e proprio.
174
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
Superficie del CD-ROM
Come tutti sanno, i CD-ROM posseg¬
gono due facciate, di cui una dedicata
alla lettura dei dati e l'altra su cui è pos¬
sibile stampare una "label" con le indi¬
cazioni sui contenuti, oppure una sem¬
plice grafica in grado di identificarlo da¬
gli altri.
Esistono differenti sistemi di realizza¬
zione della stampa sulla superficie di¬
sponibile: le differenze sono legate alle
tirature del CD stesso, cioè dal numero
di copie che ne vengono realizzate.
Partiamo dalle poche fino a qualche
centinaio, in questi casi l’utente può
spesso fare il lavoro da sé, poiché, da
alcuni anni, sono stati messi in com¬
mercio dei kit contenenti un certo nu¬
mero di fogli con etichette adesive ro¬
tonde e pretagliate a misura di CD (ven¬
duti anche separatamente come mate¬
riale di consumo) e relativo applicatore
sul disco stesso.
In questo caso la realizzazione
dell'etichetta da apporre è piuttosto
semplice: basta utilizzare un qualsiasi
programma di disegno, come
FreeHand, lllustrator o
CorelDraw Qualche volta
capita che compreso nel
kit ve ne sia uno fatto ad
hoc per sfruttare al me¬
glio i fogli su cui si trova¬
no le etichette adesive.
Utilizzando un comune
programma di disegno
sarà necessario fare alcu¬
ne prove prima di trovare
la posizione ottimale del disegno sul no¬
stro foglio, in modo da far si che in se¬
guito questo combaci con l'etichetta
pretagliata sarà sufficiente misurare la
distanza delle label dai bordi del foglio e
poi, aiutandosi con i righelli del pro¬
gramma di disegno, sistemare un cer¬
chio nella posizione adatta. Stampando¬
lo su un foglio di carta normale, potre¬
mo poi controllare la corrispondenza
della posizione sovrapponendolo al fo¬
glio con le etichette (se non avete a di¬
sposizione un visore per trasparenti, po¬
trete fare come quando eravamo bam¬
bini, appoggiando i due fogli a registro
sul vetro della finestra).
Una volta fatto con la necessaria pre¬
cisione questo lavoro, potremmo salva¬
re il documento come template per fu¬
turi utilizzi. Una volta compiuto questo
primo passo, possiamo inserire le no¬
stre immagini e/o scritte nell'etichetta,
In Quest'immagine le
dimensioni da aspetta¬
te per la preparatone
dei hle e delle relative
pellicole per la stampa
fisica della superficie
del CD
La copertina del Jewel Box è semplicemente un Quartino con Queste dimensioni, stampato a colon in
bianca e in nero in volta È possibile richiedere la preparazione di un libretto anziché un semplice Quar¬
tino in Questo caso il numero di pagine dovrà essere al massimo di 32
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
175
138mm
ricordandoci che al centro c'è una parte
inutilizzabile in concomitanza del foro
centrale del CD e quindi dell'etichetta.
Visto che in questi casi la label sarà
realizzata con una stampante a colori,
laser o persino a getto d'inchiostro, è
consigliabile non inserire scritte o altri
piccoli elementi vicini al bordo, poiché
in caso di lieve imprecisione nel carica¬
mento della carta questi elementi po¬
trebbero risultare stampati fuori dal limi¬
te di taglio dell'etichetta stessa. È pre¬
feribile utilizzare quindi un fondo pieno,
inserendolo con la dovuta abbondanza
intorno al contorno, e poi inserire le
informazioni ad almeno 5 mm dai bordi
(esterno e interno del buco centrale).
Prima di caricare la carta adesiva pre¬
tagliata, vi consigliamo di fare una stam¬
pa di prova su un foglio di carta norma¬
le, per controllare nuovamente in tra¬
sparenza se è tutto ok: ovviamente bi¬
sogna ricordarsi di togliere all'ultimo
momento il filetto del cerchio di posizio¬
namento (è buona cosa salvare il file
definitivo con il filetto, toglierlo per la
stampa e non salvare il documento sen¬
za filetto dopo la stampa).
Se decidete di duplicare i CD da soli,
se possibile, cercate dei CD-R con la
superficie senza alcuna stampa, cioè
senza il nome del produttore e le linee
per scrivere a mano con il pennarello il
contenuto del disco. Le etichette sono
di carta leggera e quindi un po' traspa¬
renti: se applicate su un CD con delle
scritte, il buon risultato viene senza
dubbio rovinato dall’Immagine sotto¬
co
stante che si vedrebbe in trasparenza.
Un ultimo punto: incollando l'etichetta,
state attenti che sia ben applicata, evi¬
tando bolle o punti di possibile distacco
che potrebbero creare problemi di lettu¬
ra, soprattutto sui player ad alta velocità
di cui sono dotati i PC delle ultime ge¬
nerazioni.
Alcuni produttori di CD. per le piccole
tirature, hanno la possibilità di utilizzare
delle speciali stampanti, che eseguono
la stampa direttamente su CD: in questi
casi sarà sufficiente fornire al produtto¬
re un file realizzato sempre con uno dei
principali programmi di disegno sopra
indicati.
Se il fondo non sarà completamente
coperto da un colore, dovremo tenere
presente che le parti non coperte risulte¬
ranno del classico colore a specchio dei
CD, anche se nel nostro programma di
disegno il fondo o apparirà sempre bian¬
co. Se per esempio scaviamo una scritta
su un fondo colorato, essa risulterà in fa¬
se finale scavata nel colore di fondo, ma
a specchio come il CD stesso.
La stessa cosa vale nel caso in cui
debbano essere preparate le pellicole
per CD da produrre in grande numero
Se si vuole ottenere qualcosa di bianco
bisogna generare una specifica pellicola
per tale colore. In questo caso, abbiamo
potuto vedere dei CD stampati in bian¬
co con aree scoperte a specchio e scrit¬
te in negativo scavato nel bianco: l'ef¬
fetto è molto bello ed elegante.
Nella maggior parte dei casi, la stam¬
pa di grossi quantitativi di CD avviene
con macchine auto¬
matiche in grado di
gestire fino a 5-6
colori: 4 nel caso di
immagini in quadri-
cromia. più un quin¬
to colore che può
essere il bianco, più
un altro colore a pia¬
cimento.
È anche possibile
utilizzare tutti colori
pieni come i Pantom, creando le apposi¬
te pellicole piene per ogni singolo colo¬
re. Tendenzialmente i produttori offrono
due prezzi di personalizzazione dei CD
uno per la stampa a due colori e uno
per quella in quadricromia più l'eventua¬
le bianco. Il primo caso viene utilizzato
per generare CD in grande quantità, do¬
ve le 100 lire in più per una stampa in
quadricromia potrebbero essere un co¬
sto aggiuntivo poco giustificabile Nel
caso sia necessario produrre dischi di
qualità superiore, allora si può optare
per la spesa maggiore.
Meglio dare qualche indicazione per
la preparazione del lavoro prima di man¬
dare a far fare le pellicole: il procedi¬
mento di stampa dei CD prevede delle
limitazioni simili a quelle relative alla se¬
rigrafia, visto che in pratica il sistema di
stampa è proprio quello. Se dovete di¬
segnare delle righe sarebbe meglio che
queste non siano sottilissime: si parla di
una buona definizione fino a 0.1 mm,
ma noi vi consigliamo di non scendere
mai sotto il mezzo millimetro Anche i
font utilizzati dovrebbero essere di al¬
meno 5 punti: in effetti ciò varia da font
a font. Sono sconsigliabili font con le
grazie, tipo Times, specialmente se pic¬
coli: permetteteci, come nel caso pre¬
cedente, di consigliarvi di non scendere
mai sotto i 6 punti tipografici per scritte
in positivo e sotto i 7 punti in caso di
scritte in negativo.
La stampa può coprire due differenti
aree: la più classica è compresa in un
anello con diametro esterno di 114 mm
e diametro interno di 45 mm. In effetti,
quest'area lascia visibile la cosiddetta
ID-Band, dove trova posto un codice di
identificazione univoca del lavoro: se
non si vuole lasciare visibile questa ban¬
da si può arrivare ad un diametro inter¬
no di soli 21 mm. In questo caso è con¬
sigliabile aver un fondo uniforme su tut¬
to il CD.
Si può optare per una stampa seri¬
grafica con colori Pantoni, oppure per
una stampa offset a secco in quadricro¬
mia Nel primo caso per compensare il
possibile fuori registro i vari colori devo¬
no avere una sovrapposizione di circa
1
_
Questo è il retro del
contenitore Jewel
Box le due tasce la¬
terali di 6.5 mm ven¬
gono piegate e ap¬
paiono in costa al
contenitore Even¬
tuali scritte devono
risultare centrare e
sarebbe consigliabile
non superassero i 3
mm di altezza
176
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
0,15 mm.
Quando andiamo a
farci realizzare le pelli¬
cole di stampa dobbia¬
mo dare due indicazio¬
ni: l'emulsione dovrà
essere positiva (cioè
guardando la pellicola
dal verso giusto dovrà essere sopra) e il
retino non dovrà superare le 34 linee
per cm. Attenzione alle sfumature e ai
retini nel limite del possibile sarebbe
meglio non correre rischi con sfumature
di colore. Inoltre, le gradazioni sono am¬
messe dal 15% all'80%.
Nel caso della stampa offset a secco,
le specifiche delle pellicole sono diffe¬
renti: il primo colore sarà sempre il bian¬
co di fondo, a cui si aggiungono i 4 colo¬
ri di quadricromia ed un eventuale sesto
colore supplementare. La lineatura del
retino dovrà essere di 60 linee/cm,
mentre le inclinazioni dovranno seguire
tale schema: Cyan 15°. Magenta 75°.
Giallo 0° e Nero 45°. È sempre meglio
fornire un cromalin
Jewel Case
Passiamo ora a vedere velocemente
i materiali necessari alla stampa delle
confezioni: prenderemo in esame solo i
due principali tipi di confezionamento
che richiedono interventi di stampa, il
Jewel Case e la bustina di cartoncino.
Il materiale stampato necessario per
assemblare un Jewel Case è composto
normalmente da due pezzi: la copertina
e il retro. La copertina è semplicemente
un quartino, generalmente stampato a
4+1 colore (quadricromia esternamente
e nero internamente), di dimensione
chiusa, di 121 mm di base per 120 mm
di altezza (formato steso di 242 mm di
base per 120 mm di altezza).
Il retro è composto da un cartoncino
di 151 mm di base e 118 mm di altezza:
la base andrà suddivisa in tre aree, una
centrale di 138 mm e altre due di 6,5
mm laterali, che andranno piegate e
serviranno a coprire le due coste del
Jewel Case. La parte interna non risul¬
terà stampata, salvo nel caso in cui si
chieda al produttore di fornire speciali
confezioni con la parte di alloggiamento
del CD trasparente: in tal caso è consi¬
gliabile prevedere che l'immagine ripro¬
dotta sul CD sia la stessa che si vede
sul fondo quando si toglie il disco dal
suo alloggiamento o, al minimo, lo sfon¬
do sia identico.
La stampa è di tipo classico, per cui
non vi sono specifiche particolari per le
pellicole: è sempre consigliabile lasciare
almeno 3 mm di abbondanza sui lati e
fornire il lavoro completo di cromalin.
105x75
100x76
100x140
Bustina di cartoncino
Il formato delle bustine in cartoncino
è di 124 mm per lato (aperto 148 mm
per 124 mm): bisogna ricordarsi che la
piega è sempre sul fondo o sul lato sini¬
stro. Nel primo caso le immagini stam¬
pate dovranno risultare come speculari,
mentre nel secondo potranno essere
tranquillamente affiancate. Come al so¬
lito. è sempre meglio fornire pellicole
con 3 mm di abbondanza e relativi cro-
malin.
Post-it o Memotac
I prodotti tipo Post-it o Memotac so¬
no materiali dalla lavorazione particola¬
re: in realtà non è molto complessa, ma
tuttavia necessita di attrezzature e col¬
lanti specifici, in grado di assicurare un
livello qualitativo che sia durevole nel
tempo.
Quando si realizza questo genere di
prodotti bisogna ricordarsi che la loro
funzione principale è si quella di pubbli¬
cizzare un marchio, ma anche quella di
consentire ai fruitori di poterci scrivere
sopra. Il layout deve essere quindi piut¬
tosto semplice e lasciare spazio per la
scrittura.
Inoltre la carta con cui sono realizzati
questi biglietti è naturalmente di tipo
"uso mano" per consentire una buona
scrittura: è consigliabile quindi utilizzare
colori pieni, poche sfumature e fotogra¬
fie solo quando si è costretti. Nella
maggior parte dei casi inoltre è neces¬
sario lasciare 3 mm di spazio non stam-
Ecco alcuni for¬
mali disponìbili
per i blocchetti di
foglietti adesivi
per note IMemo-
tacl
51x38
127x75
76x75
105x100
52x75
pato tra il bordo e le immagini da stam¬
pare.
Normalmente chi stampa questi ma¬
teriali richiede le classiche pellicole: in
alcuni casi è meglio che il retino non sia
il classico per la stampa offset, ma leg¬
germente più ampio. Senza arrivare alle
30 linee/cm, sarebbe tuttavia meglio
mantenersi sulle 54 linee/cm (la defini¬
zione normale è intorno alle 60
linee/cm).
Una delle società che in Italia offre la
possibilità di realizzare questi prodotti
partendo dalla tecnologia 3M è il Cen¬
tro Stampa GB di Milano (tei,
02.2771.633). In questi ultimi anni, tut¬
tavia, altre società hanno iniziato a com¬
mercializzare prodotti similari persona¬
lizzabili: una di queste è la società Re¬
sponsor di Conegliano Veneto (TV) (tei.
0438.62780), che offre tutta una serie
di prodotti con adesivi rimovibili di buo¬
na qualità.
Conclusioni
Spesso capita di trovarsi di fronte a la¬
vori che non vengono richiesti tutti i gior¬
ni e quindi vi è una certa apprensione
nell'affrontarli: abbiamo cercato di darvi
qualche indicazione che speriamo sia uti¬
le nel caso in cui vi capiti di dover affron¬
tare la realizzazione grafica di un CD¬
ROM o di foglietti adesivi per le note.
In futuro cercheremo altri di questi
casi e vi proporremo le soluzioni ai piu
comuni problemi che essi possono
comportare. KE
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
177
Come funziona Linux:
l'amministrazione di sistema
In questa puntata introdurremo il problema dell’amministrazione di un sistema Linux.
Anche se si utilizza da soli un computer, è comunque buona norma distinguere
nettamente il ruolo di utente da quello di amministratore, in quanto tale distinzione
consente di avere sempre un sistema sicuro ed affidabile.
Settima parte
di Giuseppe Zanetti
Abbiamo già visto che in Linux non tutti gli utenti possono
fare le stesse cose. Il meccanismo dei permessi infatti per¬
mette di creare un ambiente sicuro, in cui solamente l'utente
amministratore di sistema (root) o le persone a cui egli ne
concede la possibilità possono modificare i file importanti o
di configurazione.
Oltre al vantaggio di poter lasciare tranquillamente utilizza¬
re la macchina anche ad utenti inesperti senza che possano
fare danni, il meccanismo delle protezioni mette al sicuro an¬
che da eventuali virus e cavalli di Troia. Infatti, salvo che si
debba modificare un'impostazione, durante il lavoro normale
le operazioni vengono compiute collegandosi a Linux come
un utente non privilegiato Eventuali operazioni errate o pro¬
grammi maliziosi potranno cosi al massimo intaccare i file
per i quali il singolo utente ha i permessi di scrittura e non
quelli di sistema.
Collegarsi come root anche durante il lavoro normale può
sembrare comodo, ma è probabilmente la più importante
fonte di problemi. Anche per l'utente esperto, infatti, sbaglia¬
re è facile e non sempre è possibile tornare sui propri passi
Single user mode
I sistemi UNIX, da cui Linux concettualmente deriva, non
furono inizialmente pensati per funzionare su personal com¬
puter ed è perciò normale aspettarsi che una semplice ope¬
razione di manutenzione o installazione di software non ab¬
bia influenza sulla continuità d'utilizzo del sistema. Sarebbe
infatti assurdo, in un sistema multiutente, fermare il lavoro di
centinaia di persone solamente per cambiare l'indirizzo di un
DNS o per installare un nuovo modem.
Nonostante ciò, capita di voler eseguire alcune operazioni
importanti senza il rischio che altri utenti accedano contem¬
poraneamente alla macchina. Ad esempio, la riparazione di
un filesystem danneggiato mediante fsck dovrebbe essere
fatta essendo sicuri che nessun altro processo vada a modifi¬
care il disco mentre ne stiamo testando l'integrità.
Abbiamo visto parlando dei runlevel che per far ciò esiste
un modo semplice e pulito, ovvero quello di portare il siste¬
ma nello stato di "single user". In tale modalità di funziona¬
mento l'accesso è permesso solamente dalla console di si¬
stema all'utente root e sono disabilitati tutti i servizi. La man¬
canza dei servizi a cui si è abituati durante il normale lavoro
rende, però, la modalità di single user abbastanza limitante
ed è perciò conveniente ricorrervi solamente quando è stret¬
tamente necessario. La maggior parte delle procedure di am¬
ministrazione di un sistema Linux può tranquillamente esse¬
re eseguita a sistema funzionante e senza necessità di re-
boot.
Per entrate in single user mode si può fare un reboot del
sistema e inserire il runlevel desiderato nella linea di coman¬
do di LILO di seguito al nome dell'immagine del kernel che si
vuole caricare:
LILO: linux S
oppure è possibile in qualunque momento passare dal
runlevel corrente a quello di single user senza spegnere la
macchina mediante il comando init:
# init S
INIT: Going single user
INIT: Sending processes thè KILL signal
INIT: Sending processes thè TERM signal
Stopping pancia ( OK }
Stopping irda ( OK ]
Stopping linuxconf [ OK )
In questo modo, sotto il controllo del programma init e
del suo file di configurazione /etc/inittab, verranno terminati
tutti i servizi avviati nel runlevel corrente (poniamo sia il 3):
ognuno degli script Sxxxxx presente in /etc/rc.d/rc3.d viene
pertanto richiamato col parametro "stop", così come quelli
di tipo Kxxxxx in /etc/rc.d/rcl .d. In seguito vengono fatti par¬
tire i servizi necessari per il single user, ovvero in
178
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
/etc/rc.d/rcl.d/ vengono lanciati col parametro "start", gli
script che iniziano con S.
Per tornare in modalità multiutente al termine delle ope¬
razioni si potrà semplicemente dare il comando "inverso":
init 3.
Il disco di rescue
Alle volte, nel caso di problemi gravi, ad esempio se il di¬
sco dove risiede il filesystem principale è seriamente dan¬
neggiato, non è possibile neppure fare il boot del sistema in
modalità single user. Per fronteggiare situazioni di questo ti¬
po è bene tenere sempre sotto mano un dischetto di rescue
(salvataggio), che contenga al proprio interno un mini siste¬
ma Linux bootabile da floppy, un editor di testi (di solito "vi")
e le principali utility di manutenzione del filesystem (mount,
fsck, ...). Tale strumento è incluso in quasi tutte le distribu¬
zioni di Linux, ma, nel caso non lo fosse, è possibile trovare
in rete parecchie distribuzioni di Linux su un singolo floppy
che possono essere utilizzate allo scopo. Ne potete trovare
una lista completa su http://freshmeat.net/appindex/conso-
le/mini%20distributions.html.
E' addirittura possibile creare il proprio disco di rescue per¬
sonalizzato utilizzando l'utility BYLD (http://byld.sourcefor-
ge.net/).
Il metodo di utilizzare questi strumenti è quello di fare il
boot da floppy e poi di riparare manualmente il filesystem ro¬
vinato usando fsck:
# fsck -t ext2 -r /dev/hdal
Nel caso il problema fosse diverso e il sistema non partis¬
se. ad esempio perché si è persa la password di root. è pos¬
sibile usare il dischetto di rescue per montare il filesystem
principale e andare a modificare direttamente il file delle pas¬
sword (/etc/passwd oppure /etc/shadow) usando un editor:
# mount -t ext2 /dev/hdal /mnt
# vi /mnt/etc/passwd
La soluzione è quella di togliere completamente la pas¬
sword all'utente root:
root : x : 0:0 : root : /root : /bin/bash
Fatto ciò, sarà possibile fare un reboot del sistema ed en¬
trare come root premendo semplicemente il tasto return alla
richiesta della password. A questo punto si assegna una
nuova password a root e il gioco è fatto:
freddy login: root
Password:
Last login: Tue Jun 20 16:43:48 on ttyl
You have new mail.
# passwd root
Changing password for user root
New UNIX password:
Retype new UNIX password:
passwd: all authentication tokens updated suc-
cessfully
Ovviamente tale possibilità può essere pericolosa dal pun¬
to di vista della sicurezza
Conviene perciò disabilitare il boot da floppy disk e proteg¬
gere con una password l'accesso al BIOS della macchina
I compiti
delPamministratore di sistema
Vedremo in questa e nelle prossime puntate del corso,
che le operazioni di manutenzione di un sistema Linux sono
essenzialmente le seguenti:
✓ installazione di una nuova periferica hardware
✓ installazione e configurazione di nuovo software o servizio
✓ analisi dello stato del sistema e dei log, gestione della si¬
curezza
✓ manutenzione ordinaria (backup, pulizia dei dischi, gestio¬
ne utenti, ...)
✓ manutenzione straordinaria (recovery di incidenti, ..,),
Tenere un diario delle modifiche
Durante tutte queste operazioni, specialmente nel caso si
modifichino dei file di configurazione, conviene tenere traccia
delle modifiche apportate, in modo da poter tornare indietro
nel caso di malfunzionamenti o effetti collaterali indesiderati.
Ciò permetterà anche eventualmente di costruire molto velo¬
cemente un sistema simile al nostro o di sapere quali confi¬
gurazioni si devono fare nel caso di reinstallazione II metodo
migliore è quello di segnare le modifiche su un notes oppure
su un file, che tuttavia potrebbe andare perso o non essere
disponibile in caso di problemi. E' anche utilissimo fare una
copia dei file prima di modificarli:
# cp /etc/sendmail.cf /etc/sendmail.
cf.10.05.2000
# vi /etc/sendmail.cf
Generalmente i file di configurazione di Linux si trovano
nella directory /etc (oppure /usr/etc o /usr/local/etc), tuttavia
alcuni programmi hanno i propri file di configurazioni in altre
posizioni nel filesystem.
Il metodo classico di configurazione di un sistema di tipo
UNIX è quello di modificare direttamente i file di sistema uti¬
lizzando un comune editor di testi L'operazione è facilitata
dal fatto che praticamente tutti i file di configurazione sono
file di testo. Questo formato ha i vantaggi di essere più com¬
prensibile per chi deve modificare una configurazione rispet¬
to ad un file binario ed inoltre di essere meno propensi a pro¬
blemi durante la trasmissione, ad esempio via e-mail.
All'interno dei file che si modificano è bene inserire sem¬
pre dei commenti su cosa si è fatto, completi di data e del
nome della persona che ha apportato la variazione II formato
accettato dalla maggior parte dei programmi permette l'inse¬
rimento di commenti facendoli precedere dal carattere can-
celletto "#":
# Abilita la access list (anti-SPAM)
# modificato da Giuseppe Zanetti (beppe@profu-
so.com) il 16/06/2000
Kaccess hash -o /etc/mail/access
Non si tratta, purtroppo, di una regola. In alcuni casi i com¬
menti devono essere fatti precedere da altri caratteri, ad
esempio il punto e virgola o la scritta "rem".
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
179
Strumenti semplificati
di configurazione
Configurare a mano un programma è spesso un'operazio¬
ne ostica. Alcuni anni or sono, era considerato un "vero
System Manager" solo chi riusciva ad ottenere una configu¬
razione funzionante di sendmail (il programma che gestisce il
protocollo SMTP della posta elettronica) modificando diretta-
mente a mano il file /etc/sendmail.cf. Anche se la modifica
manuale dei file di configurazione rimane il metodo più usato
e più utile per comprendere come funzionano i diversi pro¬
grammi, per fortuna ora sono disponibili diverse interfacce
che permettono di configurare un computer Linux in modo
semplice ed intuitivo.
Bisogna fare però attenzione al fatto che spesso questi
strumenti non coesistono in modo accettabile con eventuali
modifiche fatte a mano o usando altri programmi, con la pos¬
sibilità che si sovrascrivano a vicenda le configurazioni.
Ogni distribuzione di Linux offre i propri strumenti, ma esi¬
stono delle soluzio-
Nella tabella che segue sono riassun¬
te le funzionalit* principali configura¬
bili mediante Linuxconf.
System urne, time zone, CMOS clock
LI LO
Basic networking
IPX interface setup
Static routing
Filesystems (/etc/fstab)
Routed daemon
NIS Client (ypbind)
NFS server
PPP Client
User accounts, groups
Shadow account policies
DNS named daemon (bind)
Sendmail, Virtual email domain
Fire-walllng (Packet filtering)
RARP
DHCP
IP Alias
UUCP
Disk quota
ni indipendenti dal¬
la versione utilizza¬
ta. In questo artico¬
lo tratteremo linux¬
conf, ma vale la pe¬
na menzionare an¬
che webadmin
(http://www.web-
min.com/webmin),
che ha la caratteri¬
stica di funzionare
con una interfaccia
Web e di essere di¬
sponibile per più si¬
stemi (diverse di¬
stribuzioni di Linux,
Solaris, HP-UX,
FreeBSD, ,..). Esso
permette non solo
di configurare, in
modo coerente fra
le diverse piattafor¬
me, gli aspetti stan¬
dard del sistema
L'albero delle configurazioni possibili usando Linuxconf.
sotto Gnome
e via web
operativo (utenti e gruppi, stampanti, servizi di rete, condivi-
sione di file, ...) ma anche di creare mailing list, gestire data¬
base MySQL, tenere sincronizzate le versioni dei programmi
installati,...
Linuxconf
Linuxconf |(niip://www.soiucorp.gc.ca/iinuxcont/| è un pro¬
gramma scritto specificamente per Linux, che ha la caratteri¬
stica di essere realizzato in maniera "modulare" ed indipen¬
dente dall’interfaccia che si sta usando (solo testo, grafica in
ambiente X, via Web).
Una caratteristica interessante di Linuxconf è quella di po¬
ter creare diverse configurazioni per la stessa macchina. Tale
funzione è utilissima nel caso di un computer portatile, che
può essere configurato in modo diverso a casa o in ufficio.
La programmazione di plugin aggiuntivi è relativamente
180
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
La gestione delle partizioni usando webadmm
semplice ed indipendente dall'interfaccia che verrà utilizza¬
ta. Come si può vedere dalle foto allegate a questo articolo,
le stesse maschere di configurazione possono essere usate
indipendentemente sia in modalità testo che via Web o in
ambiente X, in quanto non viene ogni volta riscritta l'inter¬
faccia utente ma viene realizzata solamente una descrizione
della stessa basata su un insieme di componenti standard
(bottoni a scelta singola o multipla, caselle dì inserimento te¬
sto,
In questo modo è possibile anche demandare la creazio¬
ne delle maschere di configurazione agli autori dei diversi
programmi e fare in modo che ogni nuovo pacchetto
software che si installa sulla macchina sì porti dietro il pro¬
prio modulino di configurazione.
La possibilità di usare interfacce diverse permette di utiliz¬
za stessa maschera di configurazione usando Linuxconf in modalitt testo.
Lo strumento per aggiungere una stampante 'proprietario' di Red Hat
Sendmail Configuration
Webadmin permette di gestire tutte le possibili opzioni di sendmail
zare Linuxconf per fare la manutenzione anche di macchine
remote.
Oltre ad essere un configuratore, Linuxconf è anche un
"attivatore" di servizi, ed è in grado di sostituire molte delle
funzionalità di init. Esso è in grado di sincronizzare il sistema
in modo che siano attivi i servizi specificati dalla configurazio¬
ne prescelta. Ciò è possibile lanciando il programma con la
seguente linea di comando:
linuxconf -update
Oppure utilizzando l'opzione "Adivate changes" dal menu
interattivo.
E' inoltre possibile vedere la lista delle operazioni ancora
da compiere per portare il sistema dalla condizione attuale a
quella configurata, usando l'opzione —status.
Conclusioni
Grazie a Linux, UNIX ha perso in parte la sua fama di siste¬
ma eccessivamente complesso da configurare e mantenere.
Nelle prossime puntate vedremo come in realtà le diverse at¬
tività da compiere come amministratore di sistema risultino
in Linux semplificate e facilmente automatizzabili. MS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
181
jm*
PD-SOFTWARE
Sydney 2000
Olympic Games
Nei prossimi giochi olimpici si utilizzerà OS/2 per gestire il CIS (Commentator Information System).
Nel frattempo, consigliamo di scaricare la nuova versione di Java 1.3.
Questo mese presentiamo i driver video della Sciterh e un file manager tutto a 32-bit.
a cura del Team OS/2 Italia
Scitech Display
Doctor
• Genere: Driver video
• File: sdd-os2-7.0.0-b22.exe
• Autore: Vari
• Reperibilità Internet:
rittp://www.scitechson. corri
• Autore recensione: Claudio
Umana Kumana.c@libero.it]
Fino a poco
tempo fa, la carenza di driver video per
OS/2 aveva portato molti di noi a pensa¬
re male sul futuro del nostro sistema
operativo. La mancanza (ormai cronica)
dei driver per le schede audio è meno
rilevante nel settore professionale, dove
non si pensa a giocare oppure a perdere
tempo con gli ultimi player mp3, ma
quella relativa ai video potrebbe vera¬
mente segnare la fine per qualsiasi
sistema operativo.
Ma come ho detto, questo accadeva
fino a poco tempo fa.
La casa software produttrice del pro¬
gramma ha fatto veramente un bel dono
(anche se a pagamento...) alla comunità
di utenti OS/2 Vediamo di cosa si tratta.
In sostanza ci troviamo di fronte a un dri¬
ver video "universale", basato sugli ulti¬
mi GRADD della IBM, capace di fornire
a OS/2 tutti i vantaggi delle nuove sche¬
de video uscite in commercio negli ulti¬
mi anni, comprese le TNT2, varie 3Dfx,
Matrox, ecc. L'elenco occuperebbe
quasi tutto l'articolo. Quello che tengo a
far notare è che l'accelerazione hardwa¬
re finalmente è reale e non simbolica.
Chi non si è mai lamentato dei driver
della Matrox, lontanamente paragonabili
a quelli per Windows? Ora le lamentele
possono essere messe nel cassetto.
L'accelerazione fornita a tutto il sistema
è molto rilevante se paragonata a qual¬
siasi altro driver. Una volta installatolo
nel sistema, notiamo subito una risposta
più pronta del puntatore del mouse (pro¬
vate ad aprire 5 Ringer OpenGL, fornito
con il bonus pack di OS/2 Warp 4), un
ridisegno
delle fine¬
stre più rapi¬
do. il prompt
molto più
veloce per le
sessioni a
caratteri e
un vero sup¬
porto per le
DIVE ed
EnDive.
Posso forni¬
re un esem¬
pio concre¬
to: con una
Matrox
G400 Dual
Head, il
famoso
esempio di
uso delle
DIVE con il
C + + della
I B M
show.exe (in pratica un'animazione che
rappresenta una virata di un aereo mili¬
tare nel cielo!) riesce a sfoggiare al
massimo 130 frame al secondo
(Pentium II 300 MHz) in finestra, contro
li oltre 600 forniti con il driver della
citech! Un altro vantaggio fornito dal
software è quello di permettere di cam¬
biare scheda video senza reinstallare il
driver universale. Un vantaggio impaga¬
bile.
Una volta procuratoci il driver basta
eseguirlo in modalità VGA e seguire le
informazioni sul video, riavviare e il
gioco è fatto. Si tenga conto che biso¬
gna avere OS/2 warp 3 fix 35 o OS/2
182
MCmicrocomputer n, 209 - settembre 2000
warp 4 fix 5 o qualsiasi versione superio¬
re. Il programma comunque non è per¬
fetto. Ho riscontrato problemi di ridise-
gno delle finestre per alcuni applicativi
eseguiti in una sessione wm-OS/2. e
alcuni problemi con programmi multime¬
diali come PowerMod, nel quale viene
visualizzato non correttamente il Fourier
(PowerMod Analyser). Per il resto tutto
ok. Quello che avrei desiderato, ma
come me sicuramente anche tutti i let¬
tori, e il supporto per l'accelerazione 3D
per le schede che lo supportano
Il programma costa solo $39.9, ma
può sembrare caro se si tiene conto che
in altre piattaforme i driver sono gratuiti.
Tuttavia i suoi reali vantaggi in termini di
prestazioni e universalità lo rendono un
software che non può mancare agli
utenti OS/2.
E' nella politica della IBM usare entro
breve il Scitech Display Doctor come dri¬
ver ufficiale, anche se non è chiaro in
quali termini e limitazioni esso verrà for¬
nito a tutti gli utenti OS/2.
Comunque, in attesa di un prodotto
analogo per le schede audio, non pos¬
siamo che rallegrarci del software recen¬
sito e sperare bene nel futuro professio¬
nale di OS/2.
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IB.57
73 46
19 34
19 36
12:73
19:34
23 50
22.73
19 36
19 36
19:27
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72 18
19 34
19:22
Il 70
14 79
19 36
17 09
13 44
19:22
14 43
19 22
17 39
19 30
19 3fl
19 30
• Mr. File/PM
•Genere: File manager,
freeware
• File: MRFILEPM.ZIP, 250 kB
• Autore: Mike Kaczmarski
• Reperibilità Internet: http://hob-
bes.nmsu.edu/pub/os2/apps/fil
emanagers
•Autore recensione:
Mentore Siesto
Usi 35989(a>studenti.inq.umpi.itl
Un file manager
per OS/2 è sempre utile, specie se è
rapido. E' facile desiderare qualcosa
che permetta di muoversi velocemen¬
te tra directory e dischi, magari lan¬
ciando il programma appropriato con
un semplice doppio click sull’icona del
file, o con un drag&drop dello stesso.
Tutte cose che con la WPS si possono
fare senza troppi sforzi, avendo cura di
non fare scherzi strani con le associa¬
zioni dei file, ma a volte si vorrebbe
usare qualcosa di più leggero della car¬
tella dischi di WPS. Ecco che in questo
caso tornano utili file manager che
spesso richiamano l'interfaccia utente
di Norton Commander in modalità
testo, oppure altri, come questo Mr.
File/PM, che sotto un aspetto dimesso
alla Windows 2.0 nascondono poten¬
zialità tipiche solo di OS/2. Vediamone
gli aspetti principali.
Innanzitutto, è un file manager velo¬
ce e facile da usare, proprio per la
semplicità della sua interfaccia utente.
Dal lancio è possibile passare tra le
directory e i dischi rapidamente. Tutte
le operazioni possono essere eseguite
con un colpo di mouse o con un dop¬
pio click: è presente un potente menu
con un elenco di associazioni modifica-
bili, tramite il quale associare un'esten¬
sione di file con il Viewer o l'editor pre¬
ferito (questo a dire la verità è un
richiamo alla vecchia distinzione DOS
sui tipi di file, discriminati dalle esten¬
sioni: tutt'altro accade in UNIX). Altri
menu riguardano il meccanismo del
drag&drop. potentissimo ma mai sfrut¬
tato abbastanza in OS/2, la presenza di
menu personalizzati e persino l'uso
della clipboard. Lo stesso drag&drop
prevede due meccanismi, quello clas¬
sico di WPS ed uno configurabile dal¬
l'utente, ma solo per la versione a 32
bit del programma (inclusa). E' possibi¬
le. infine, usare una finestra per lancia¬
re comandi tramite un'istanza separata
di CMD.EXE, che viene chiamata
appositamente dal programma
Nonostante sia addirittura del 1992,
è un programma comodo e semplicis¬
simo da usare, che tra l’altro usa il
drag&drop di OS/2 come pochi applica¬
tivi fanno: sarebbe ottimo se non aves¬
se dei piccoli difetti, che peraltro non
inficiano più di tanto la sua efficienza.
Innanzitutto (ma queste sono più che
altro piccole carenze) le associazioni
comprese nell'installazione base del
programma sono poche, e ci si ritrova
ad aprire involontariamente l'editor di
sistema anche per file grafici. Inoltre, il
programma da solo non permette la
visualizzazione di più
directory/dischi/partizioni nella stessa
istanza, staccandosi così da quel con¬
solidato modello proposto da Norton
Commander e i suoi cloni (in realtà è
possibile aprire due copie del program¬
ma, facendo doppio click con il tasto
destro del mouse su un drive/direc-
tory) Se aggiungiamo a ciò il fatto che
a volte il programma va in crash e
quindi viene forzatamente interrotto
dal sistema, il quadro è un po’ meno
allettante, ma a dire il vero solo un po'.
Mi sono abituato molto in fretta a
questo piccolo e veloce file manager, e
lo trovo molto comodo: vi consiglio se
non altro di dargli un’occhiata, anche
perché è completamente a 32 bit e la
sua installazione non lascia alcuna trac¬
cia nel sistema (tranne forse il file di
help, ininfluente). MS
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
183
iuiidhlxÀk
coordinamento di
Andrea de Prisco
Microsoft
Outlook Express 5
Annunciato tante volte e tante volte poi rimandato, Microsoft Internet Explorer è approdato
nell’area Mac, con la versione 5, molto tempo dopo la sua comparsa come compagno di
Windows, compagno peraltro di sventura, visto che è stato poi quello che ha determinato,
indirettamente, i noti fatti di
queste settimane riguardo alla
condanna della Microsoft.
di Raffaello De Masi
Lo spazio, stavolta, riservato alla ru¬
brica è ridotto a 4 pagine, modesto per
poter illustrare con particolari sufficienti
le caratteristiche del nuovo browser,
Invece ne approfittiamo per dare un'oc¬
chiata alla cenerentola che da sempre
accompagna Explorer, e che, come
Cenerentola, stavolta ha raggiunto di¬
gnità di applicazione di tutto rispetto.
4 hi,- uni V*.~ ■» UPM.Uj.- * limi,il I..UK SVnuli. /. Aiuto 1*21 Jfr
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VASTI IW-Wrt.,, '■■..««Iti
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di Outlook 5 per
Macintosh
i filo Hill tflpw M>»HI
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rat fasi IO imi
-,
.
L'ambiente d'u
meglio organi z.
so principale del programma; comoda la finestra di previe v
ala rispetto alle versioni precedenti
V,
184
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
efficace e molto
ben realizzata.
Stiamo parlando
di Outook Express
in versione Mac.
Per la verità chi pen¬
sa a una traduzione-
clone di quella di¬
stribuita con W98 è
in errore. La nuova
versione di questo
famoso Client di posta è stata, per l'oc¬
casione, completamente ridisegnata,
tanto da potersi collocare, quanto a pre¬
stazioni. a metà strada tra Outlook
Express e Outlook 2000 della piattafor¬
ma PC Niente di meglio, quindi, che
partirne all'esplorazione.
Una piuma formato
massimo
Una dozzina di MB non sono certo
uno scherzo! Eppure tanto grande è
‘ingombro della cartella creata dall’in-
staller sull'HD del Mac; la tecnica è
quella già diverse volte vista negli altri
pacchetti Microsoft per Mac, con l'ico-
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
185
r 4 ni EiliK view >.v ***<,.• 1 ormai tool* svinilo* Mulo 1129 # ■ © -*3
lunk Mail liner
H -y . t ii iar Li. t1
3 {natile Junk Mail filler
TN Juak «MI hltor «mi noi «flacl matta*** front mvi
«•unii
Saailtlvllv
Orai l«n la daaatfg fa.*» "**1*9*1 «a Juak. or drag righi lo
clMillg trart n atta*** n jgnk To*n*ur* INI n«*»*g*t front
MfTMM oro Mi Clminod u juni. «M Un oondor io **r
Md'm Booi
I l l T l I l
lov Avaro* Hlflh
0# noi «Mi* I" MBMfM fra* IM*a damala*
Typ* IN domai n, IN po'» *f moti addrt»» ini follava ' ♦
to' *>*mplo. Ivi* tompongMom* com' lo provini appiglii IN
Junk Moli fiU»rl*m*»*ag*ifriim1halMmN"g Tgi*o comma
Nlvoon domain*
Parlarm aMillaaal acllaaa aa Jaak mali
Q Sai calar HH Qrtirhairaod
□ Bua Appiastri pi ro— tal* ini-
• Uh <=i
I a«-*l priaa
tnlarvortira II
a llanra
Bando alla posta non
sollecitata; l’opzione
non si applica alle
news
Una tase di costru¬
zione delle regole, la
scelta delle azioni é
diversificata, e capa¬
ce di soddisfare le
esigenze più sofisti¬
cate
na della cartella da
scaricare sull'HD e
basta. Occorre pre¬
cisare che Outlook
abbisogna, per
quel che riguarda il
sistema, della ver¬
sione minima 8.1.
Non gira sulle mac¬
chine dotate del
680X0.
Inutile descrive¬
re le funzioni pro¬
prie di Outlook,
credo che tutti or¬
mai le conoscano
bene. Ci limitere¬
mo quindi a rac¬
contare delle nuo¬
ve caratteristiche
introdotte in que¬
sta versione, diverse delle quali sono
specifiche di questa versione Mac del
Client.
In ossequio alla filosofia Microsoft,
è stata introdotta la funzione di
Autocomplete, per cui, durante la
composizione di un indirizzo, Outlook
Express mostra nomi e indirizzi che
corrispondono a valori già presenti
"nel suo ricordo". La “predizione" va¬
le per il nome, il cognome, il nickna-
me, l'indirizzo di posta. L'opzione può
essere esclusa.
Migliorata anche la tecnica di ge¬
stione degli attachment. Inviare e rice¬
vere posta con messaggi e file inclusi
è una bella cosa, ma spesso possono
verificarsi errori quando si usano diffe¬
renti pacchetti di e-mail su differenti
sistemi operativi. Nel pannello degli
Attachment, situato al di sotto della fi-
nestrina dell’indirizzamento, è possibi¬
le aggiungere o rimuovere file "attac¬
cati", usando il formato AppleDouble,
che può essere letto senza problemi
da Mac da PC. indifferentemente.
Ovviamente sono disponibili altri for¬
mati di codifica.
Il pannello di preview, decisamente
facile da gestire e utile nelle funzioni,
permette di leggere un messaggio sen¬
za aprirlo in una finestra separata
Inoltre, cosa decisamente originale ed
elegante, è stata aggiunta una opzione
per leggere i messaggi in maniera più
comoda, ed escludendo l'uso del mou¬
se stesso.
Oggi è sufficiente schiacciare la bar¬
ra spaziatrice per scorrere il messag¬
gio. Una volta giunti alla fine, viene cari¬
cato il messaggio successivo
La barra delle informazioni, sistema¬
ta sempre in testa ai messaggi da rice¬
vere, contiene importati informazioni
circa il messaggio ricevuto Ad esem¬
pio, se si risponde al messaggio, la
barra delle informazioni include la data
di replica e fornisce immediatamente
un link, in modo da avere sempre sotto
mano la risposta. Se si esegue, su un
file, più di una operazione, il link si tra¬
sforma in una vera e propria finestra di
history.
E' stata anche migliorata la finestra
del Find. Oggi è possibile esplorare i
messaggi attraverso un'ampia messe
di criteri, e in base a più di un criterio
alla volta. L'address book, la rubrica
degli indirizzi, oltre che conservare in¬
dirizzi di e-mail, di abitazioni e di luoghi
di lavoro, numeri di telefono e fax, per¬
mette, in una apposita area customiz-
zata, di aggiungere qualunque altra
informazione si desideri, come, ad
esempio un compleanno o una data si¬
gnificativa. L'Address Book è inoltre
fortemente integrato con la messaggi-
stica ed è, con essa, fortemente inte¬
rattiva. Ad esempio, quando si va sulla
finestra dell’indirizzatario, la rubrica de¬
gli indirizzi può aprirsi automaticamen¬
te, e, ovviamente, all'arrivo di un mes¬
saggio, si può generare automatica-
mente una entry per l’inserimento nel¬
la rubrica stessa.
Integrazione e
trasparenza,
soprattutto!
L'interfaccia di Outlook Express é
oggi molto simile a quella delle altre
applicazioni Microsoft, in particolare a
quella di Office; ad esempio, per l’edi-
tor di testo, è possibile usare gli stessi
shorteut utilizzati in Word E si posso¬
no anche usare molte delle utility co¬
muni all'ambiente MSOffice, come è
noto, presenti nella cartella condivisa
di base di Office.
Nuovo l'Account Setup Assistant,
attraverso cui organizzare la posta, le
news e i servizi di directory. All'instal¬
lazione (e in ogni altro momento lo si
desideri) un wizard in sei passi permet¬
te facilmente di configurare uno o piu
account, ed ha una linea preferenziale
d'uso per la creazione di un account in
HotMail. E' facile e immadiato importa-
186
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
re messaggi, contatti, filtri, regole, fir¬
me e informazioni di account diretta-
mente da diversi pacchetti di posta o
da precedenti versioni di Outlook, Se,
peraltro, si proviene da un vecchio pro¬
gramma di posta da cui Outlook non
riesce ad importare, è possibile gestire
la "trasfusione" adottando come ter¬
mine intermedio un file di testo. In
questo caso Outlook Express ricono¬
sce automaticamente i campi dei dati
nel file a disposizione, e li ridispone ac¬
conciamente secondo le necessità.
Se siamo vittime di posta non desi¬
derata,
Outlook Express può gestire questi
arrivi identificando i possibili messaggi
non sollecitati. All'uopo esiste una vo¬
ce, Junk Mail Filter, che permette di
specificare regole e sistemi per identi¬
ficare la posta non desiderata, maneg¬
giandola secondo certe regole (ad
esempio assegnando un colore di eti¬
chetta) o lanciando un AppleScrìpt per
gestirne la destinazione e l'utilizzo.
Questa nuova versione di Outlook
include un più moderno ed efficiente
sistema di report degli errori. Se il lavo¬
ro è interrotto da un problema, come
una caduta di connessione o un errore
di trasferimento o di protocollo,
Outlook mostra una finestra di dialogo
che indica l’errore rilevato e, se possi¬
bile, il sistema per porci rimedio (un
log viene sempre generato ed è leggi¬
bile in ogni momento per maggiori
informazioni).
Ancora, si possono automatizzare
certe fasi, creando un log di schedula-
tura con le operazioni che si desidera
che Outlook esegua per noi, in un par¬
ticolare momento. Il nuovo Mailing List
Manager permette di gestire le comu¬
nicazioni ricevute dalle mailing list cui
siamo iscritti; esso può automatica-
mente mettere in ordine i messaggi,
raggruppando eventualmente gli stessi
in base a parole chiave, argomenti, da¬
te, ecc.
Questa versione supporta la multiu-
tenza, in base alla quale un computer e
un Client di posta possono essere con¬
divisi da diversi utenti, che hanno di¬
verse preferenze e non desiderano che
la loro posta sia frammista a quella de¬
gli altri. Ovviamente possono ancora
essere gestiti diversi account di acces¬
so, di POP, di IMAP e di Hotmail.
Riguardo a quest'ultimo, l'integrazione
è tanto intima che è possibile inviare e
ricevere posta da questo account diret¬
tamente dal Client, senza accedere alle
II Mailing List Rute in
azione, per gestire al
meglio i contatti con le
liste d'utenza
Sempre utili, i direc¬
tory Service, per rin¬
tracciare un amico
scomparso; 6 previ¬
sta l'assistenza in li¬
nea
iku
rii* nwsug** infoia»'
□ Alio ni! nwtiopi lh»l I tona lo Ih» llil in lM> folfei
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Accenni IO I
□ Snv# pniivord £
Che* htr» Hr *r> *iw «vAww
[ Aulii Me I
I aneti III 0 » I
funzioni proprie di Web-Mail.
Outlook Express include supporto
per condividere i contatti attraverso un
palmtop, con possibilità che ambedue
gli ambienti mantengano sempre un
eguale aggiornamento dei dati. Come
già accennato precedentemente, se
Office e i suoi accessori sono già in¬
stallati nella macchina, è possibile ac¬
cedere a servizi come il controllo orto¬
grafico e la sillabazione, come pure il
MaiMerge di Word può essere utilizza¬
to per distribuire posta dall'interno del
word processor, senza lasciare l'appli¬
cazione e lanciare Outlook.
E' infine consigliabile scaricare dal
sito Microsoft l'aggiornamento 5.02,
minor release che, però, fissa alcuni
bug, come la possibilità di usare un
SMTP che necessita di autenticazione.
Per i vecchi clienti
di Claris Emailer è
stata aggiunta una
utility di scarica¬
mento e importa¬
zione, ed è stata
migliorata la possi¬
bilità di lettura di
documenti forte¬
mente imbevuti di
HTML.
Conclusioni
Outlook Express
si ripresenta, dopo
tanto tempo, in
area Macintosh
con un nuovo abi¬
to, nuove prestazioni, un look aggressi¬
vo e perfettamente integrato nell'otti¬
ca di Office. La cosa non può farci che
piacere, visto che l'unica vera alternati¬
va è Eudora, che non ha mai ripudiato
l'ambiente Mac.
Eudora è senz'altro più professiona¬
le e agevole da imparare, m Outlook
sarà vincente per chi già lo usa in
Windows e desidera mantenere abitu¬
dini e regole anche in un altro ambien¬
te di utilizzo. Resta il fatto che chi
adotterà questo Client provenendo
dall'area PC avrà la gradita sorpresa di
trovare un prodotto meglio realizzato
rispetto al fratello formato Windows.
Quindi di nuovo la corsa è aperta; chi
non potrà che guadagnarci saremo noi,
gli utenti. Non vi pare, amici lettori, un
bel gioco?
KB
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
187
/I-fnifìrra
*
a cura di Amiga Group Italia
PageStream 4
Quanto tempo è passato da quando, sui nostri Amiga 500 e 2000, cominciavamo a destreggiarci
nel mondo del DTP con PageStream 2.2, su un monitor a 15 KHz e il chipset OCS!
Si trattava della prima “vera” versione del programma, che all’epoca doveva fronteggiare lo
strapotere di Professional Page, l’altro grande programma di DTP per la nostra piattaforma.
Oggi Professional Page non c’è più; resta PageStream che, costantemente aggiornato, è adesso
arrivato alla versione 4.
di Maurizio Bonomi
Requisiti di
sistema
PageStream 4 richiede
un Amiga con OS 3.x
(consigliata la presenza di
versioni superiori alla
3,0), CPU 68030 o supe¬
riore (tenete conto che il
68040 a 25 MHz
dell'Amiga 4000 basta a
malapena), 8 MB di FAST
RAM (e sono comunque
ancora pochi), disco fisso
capiente (almeno 1 GB) e
scheda grafica (gli AGA
sono veramente delete¬
ri). Sono da considerarsi
ottimi complementi sia
una stampante a getto
d'inchiostro in quadricro¬
mia (oppure una laser Po¬
stScript) e relativo
software per la gestione
avanzata della stampa
(OS 3.5, Studio o Turbo-
Print), sia uno scanner per l'acquisizione
delle immagini. Per chi vuole gettarsi
professionalmente nel settore DTP (o
perlomeno chi ci vuole provare) si consi¬
glia la presenza di un discreto numero di
font Agfa o PostScript. I primi si possono
trovare su Internet (vagando un po' tra
Aminet e siti specifici), i secondi si pos¬
sono ''estirpare" da un PC qualsiasi. Per
la gestione dei font TrueType (diffusissi¬
mi e facili da reperire) nella versione 3.3
era necessario acquistare un modulo
PAGESTREAM
relea.se 4
esterno presso la Softlo-
gik, il cui costo non era
esorbitante (ma comun¬
que non indifferente).
Ora PS4 incorpora questa
funzione e la implementa
in maniera abbastanza
solida.
PageStream 4
Produttore
Softlogik
Distributore:
Haage & Partner. www haage-partner corti
Prezzo d98 DM (circa 500.000 lire*
L’interfaccia
L'interfaccia utente è
pressoché identica alla
precedente versione; ab¬
biamo ancora l’uso di
font non proporzionali
(corpo 8) tipo Topaz, che
rendono l’interfaccia un
po' vecchiotta e difficile
da gestire (specialmente
su schermi con risoluzio¬
ni superiori agli 800 pixel
orizzontali). Dopo l’avven¬
to di librerie come MUI e
ClassAct (definitivamente
adottata anche da Amiga
per l'OS 3.5), non si capisce come mai
Softlogik si ostini a usare un codice pro¬
prietario per la costruzione della GUI,
creando cosi problemi di compatibilità
notevoli, oltre a fastidiose sovrapposizio¬
ni di elementi grafici.
Una volta aperto PS4 ci troviamo din¬
nanzi alla classica finestra del "Page¬
Stream Navigator" con i suoi utilissimi
consigli (è bene leggerseli tutti... sono
solo 92!). Le barre strumenti sono anco¬
ra quelle della versione precedente:
188
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
documento con un solo clic. Naturalmen¬
te ogni singolo elemento di questa strut¬
tura multi-livello si può modificare in ogni
momento.
Visualizzazione
e grafica
Per quanto riguarda la gestione della
grafica, PS4 offre buone possibilità. In¬
nanzitutto la gestione di file esterni: PS4
può importare EPS (sia generici che ge¬
nerati da Adobe Illustratori, UFF (com¬
pressi e non, a 24 e 32 bit), PICT (il for¬
mato grafico dei Macintosh) e JPEG (tut¬
te le tipologie, tranne quella prodotta da
Photoshop), oltre ai soliti IFF (nelle sue
innumerevoli incarnazioni), alle GIF, ai
PCX e ai BMP. Nel settore testi PS4 leg¬
ge gli ASCII, gli RTF, i WordPerfect, gli
La finestra del Naviga¬
tor. all'apertura di Pa-
gestream 4
quella verticale, pic¬
cola ma non troppo,
e quella orizzontale,
microscopica e di
difficile lettura. For¬
se bastava usare la
stessa dimensione
di pulsanti della ver¬
ticale per migliorar¬
ne la leggibilità...
Il look di questo
programma non è
proprio il migliore
della categoria, quin¬
di. Il discorso cam¬
bia se parliamo della struttura del pro¬
gramma; ovvero come sono concepite le
finestre di dialogo, le palette di gestione e
la funzionalità della GUI in generale.
HTML (novità introdotta con la versione
4), oltre che a un grappolo di formati pro¬
venienti da vari programmi Amiga.
L'esportazione è limitata, ma abbastanza
ben costruita. Visto che purtroppo PS4
non è lo standard per rimpaginazione e
visto che, se vogliamo stampare le no¬
stre produzioni, bisogna fare i conti con i
Macintosh e con i loro programmi, PS4
cerca di affrontare il problema della co¬
municazione con gli altri programmi tra¬
mite due strade ben contraddistinte La
prima passa tramite il driver di stampa
dove è possibile creare documenti di ti¬
po EPS pronti per essere riaperti in lllu-
strator o mandati direttamente al device
di stampa. La seconda è parte delle no¬
vità introdotte nella versione 4 e usa la
tecnologia PDF che dovrebbe risolvere la
notevole confusione che regna nel mon¬
do dei formati grafici per il DTP. Con la
prima è stato possibile, dopo alcuni
esperimenti, creare documenti pronti per
essere stampati senza problemi, e tali
documenti sono stati anche manipolati
con Adobe lllustrator; anche se un po'
macchinoso, tale metodo produce ottimi
risultati. Con il secondo metodo (PDF)
sono comparsi invece due grossi proble¬
mi (dovuti all'estrema "giovinezza" del
modulo): il primo riguarda la presenza di
font Compugraphics all'interno del docu¬
mento da esportare. Il programma si in¬
terrompe dichiarando un "Intellifont er-
ror: 69" rendendo difficile l'esportazione.
Tolti i font Compugraphics e usati solo
font PostScript o TrueType, la conversio¬
ne sembra filare liscia. La successiva ria¬
pertura del PDF tramite APDF dà una se¬
rie di errori di decodifica e non mostra al¬
cun testo. Quello che mi è rimasto da
sperimentare è l'apertura tramite Acro¬
bat su Macintosh
per verificare se
quegli errori sono
solo mancanze del
tool APDF o errori
di scrittura del PDF
stesso. Tenendo
conto che si tratta
comunque della
prima comparsa di
questa funzione, ri¬
tengo sia necessa¬
rio verificarne le
funzionalità e cor¬
reggere gli errori,
Urta sessione di lavo¬
ro Notate la presen¬
za delle guide Iverdil
e della griglia.
Gestione documenti
La creazione di un impaginato all'inter¬
no di PS4 è un mestiere relativamente
facile. Il termine "relativo" riguarda la
complessità che si cela nel DeskTop Pu-
blishing. Softlogik ha cercato di rendere
l'impatto utente-grafica DTP il più "dol¬
ce" possibile.
PS4 lavora in maniera molto particola¬
re, proponendo un approccio a più livelli
che può sembrare, a un primo esame,
un po' ostico, ma che invece permette di
controllare ogni aspetto e ogni particola¬
re del proprio lavoro. Per chi conosce
Quark Xpress, PS4 ne ricalca solo in par¬
te la gestione delle pagine. Ogni docu¬
mento è caratterizzato da una comples¬
sità a più livelli; un documento compren¬
de un livello generale di configurazione
(numerazione, gestione delle pagine), al
di sotto troviamo la definizione delle pa¬
gine mastro (pagine esemplificative su
cui si basa la costruzione della pagina di
lavoro vera e propria), infine arriva il do¬
cumento stesso, con le sue pagine "co¬
struite". E qui troviamo una novità che
estende il concetto "a livelli" del pro¬
gramma: in PS4 è infatti possibile defini¬
re dei layer (strati) di lavoro all'interno di
una pagina. Possiamo così separare te¬
sti, grafica ed elementi vettoriali, ponen¬
doli su più livelli. Questo permette di ge¬
stire in maniera completa e veloce il con¬
tenuto del nostro documento, grazie alla
possibilità di visualizzare, nascondere,
spostare e cancellare singole porzioni di
MCmìcrocomputer n. 209 - settembre 2000
189
in quanto l'esportazione del PDF potreb¬
be porre PS4 su un gradino piu alto nella
"scala" delle compatibilità nel mondo
DTP. Ciò renderebbe Amiga e PS4 com¬
pletamente indipendenti da piattaforme
grafiche "straniere", o perlomeno per¬
metterebbe dì interagire solo minima¬
mente con questi computer. Basterebbe
un qualsiasi PC collegato ad una fotou¬
nità e un Acrobat Reader per poter "but¬
tare" su pellicola i nostri lavori.
L'esportazione grafica prevede i for¬
mati IFF-ILUS, IFF DR2D e Al (Adobe Il¬
lustratori, mentre i testi possono essere
esportati in ASCII, HTML, RTF,
WordWorth. Il modulo HTML è stato in¬
trodotto solo in questa versione, e riguar¬
da solamente il testo, Non si possono
esportare intere pagine in formato HTML
ma si può salvare un testo formattato in
PS4 m un file HTML mantenendone cor¬
po e stile. Il modulo è configurarle al
re testi senza box e tramite script si pos¬
sono anche allineare a curve vettoriali. La
gestione delle immagini è stata concepi¬
ta alla maniera di PageMaker: le immagi¬
ni importate non devono essere inserite
in un box ma è comunque possibile
"chiudere" la finestra che le inquadra.
La finestra di prefe-
reme Qui possiamo
configurare gli ele¬
menti tmmuscolil del¬
la toolbai
momento del salvataggio e permette di
specificare le diverse caratteristiche dei
TAG da includere nel file.
Il programma mostra proprio l'inten¬
zione di aprirsi sempre più al mondo
esterno in modo da permettere ad Ami¬
ga di rimanere un computer indipenden¬
te anche dal punto di vista professionale.
Funzioni avanzate
di impaginazione
Questo significa
che, al momento
di caricare un im¬
magine, PS4 crea
un box della di¬
mensione totale di
quest'ultima. Successivamente sarà
l'utente che, agendo sulle maniglie di
editing del box, deciderà se e quanto ta¬
gliare dell'immagine caricata.
Interessante anche la compatibilità
con i file di lllustrator. PS4 permette di
caricare tali file e ne visualizza perfetta¬
mente il contenuto. Questo risulta molto
comodo, in quanto esistono diverse li¬
brerie di clip-art diffuse tramite questo
particolare formato di file. La compatibi¬
lità con gli EPS è invece subordinata alla
presenza dell'anteprima all'interno del fi¬
le da caricare.
L'uso quotidiano di PS4 permette di
scoprire quanto sìa fluida e veloce la me¬
todologia di lavoro adottata dal program¬
ma. La porta Arexx permette la costru¬
zione di script su misura che compiono
operazioni ripetitive o che richiedono un
minimo di automatizzazione. Tramite
l’uso esteso di guide e griglie è possibile
creare documenti graficamente puliti e
ordinati e la loro gestione è semplice e
intuitiva. La gestione delle finestre di te¬
sto è potente e include la possibilità di
creare testi a più colonne e finestre col¬
legate fra di loro. I testi sono comunque
svincolati dai box: è infatti possibile crea¬
La gestione del colore si avvale della
presenza di una libreria di riferimento dei
colori PANTONE (estremamente utile, in
quanto standard de facto nel settore del¬
la grafica DTP).
La gestione dei layer in PS4 (introdot¬
ta solo in quest'ultima versione) non è
molto intuitiva ma è potente. Ogni ele¬
mento inserito in una pagina può essere
memorizzato in un layer, il quale può es¬
sere "spento" (cioè non visualizzato),
cancellato e protetto in scrittura. Utile
soprattutto in presenza di pagine partico¬
larmente caotiche, piene di oggetti, di te¬
sti e di immagini.
Altra funzione introdotta in PS4 è la
creazione e gestione degli indici (già vi¬
sta nella versione 4 di Quark Xpress),
molto utile in fase di composizione di li¬
bri, manuali o di pubblicazioni che richie¬
dono un indice, dei numeri di pagina e
dei sommari. Ogni lavoro può essere or¬
dinato per capitolo, paragrafo e gestito in
maniera del tutto interattiva, grazie alla
possibilità di cambiare ordine in qualsiasi
momento.
In ultimo (ma non come importanza),
PS4 offre la possibilità di definire per
ogni capitolo, colori, stili di testo, oggetti
e variabili. In questo modo si può creare
un piccolo ambiente personalizzato per
ogni singola parte del nostro documento,
rendendo molto più facile e ordinata la
progettazione e la realizzazione di lavori
ad alta complessità.
La stampa
PS4 è il primo software per Amiga
che estende e implementa in maniera
professionale la stampa PostScript. Co¬
me nelle precedenti versioni, nella fase
di stampa è possibile specificare diversi
parametri di output. Nella versione 4 so¬
no state migliorate ed estese sia la ge¬
stione della separazione di colore che il
posizionamento delle stampe. Con la pri¬
ma possiamo selezionare quali colori
stampare (sia i CMYK che gli eventuali
colori speciali chiamati anche SPOT CO-
LORS, come per esempio i PANTONE),
come stamparli (se "bucati” o in sovra-
stampa) e con quale inclinazione di reti¬
no (per la generazione di pellicole). La se¬
conda riguarda uno dei processi piu com¬
plicati e intricati della tipografia: l'imposi¬
zione. Questa tipologia di posizionamen¬
to dei fogli da stampare serve esclusiva-
mente a chi deve poi tagliare e rilegare le
stampe. Come ben sapete i libri e le rivi¬
ste sono di sovente divisi in ottavi, sedi¬
cesimi, trentaduesimi: vengono cioè
"cuciti" o rilegati a gruppi di otto, sedici,
trentadue pagine. In questi gruppi le pa¬
gine vengono accorpate in modo che la
prima abbia al suo fianco l'ultima, la se¬
conda la penultima e cosi via. Insomma,
in un ottavo, prima di cucire le pagine as¬
sieme, la pagina uno sarà affiancata dalla
otto, la due con la sette e cosi fino a
chiudere il gruppo. L’imposizione non è
sicuramente così semplice, ma ne ho
semplificato volutamente il concetto per
renderlo chiaro. Ebbene, PS4 permette
di configurare una plancia (si chiama cosi
un foglio su cui vengono stampate stese
tutte le pagine di un ottavo) a seconda
del tipo di rilegatura finale. Se pensate
che un software del genere, sulle piat-
190
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
taforme concorrenti, può costare anche
4-5 milioni... capite quanto sia una rivolu¬
zione.
Ma veniamo alla pratica. PS4 può
stampare direttamente su una fotoumtà
o su un fotoplotter (stampanti su pellico¬
la), basta possederne il PPD (PostScript
Printer Description, il file di descrizione
della stampante). Il PPD è facilmente re¬
peribile, sia presso il Service che possie¬
de quel tipo di stampante sia sul sito FTP
di Adobe. Sicuramente però non vi saran¬
no Amiga collegati ad una stampante del
genere (dal costo di svariati milioni)... e al¬
lora come si fa? Dopo aver configurato
PS4 (grazie all'inserimento del fatidico
PPD), si può generare un file di stampa
(meglio se in formato EPS) per poi suc¬
cessivamente consegnarlo presso il Ser¬
vice che dovrà stampare le pellicole.
Prendendo spunto da un'esperienza
personale, i veloci passaggi di stampa di
una pellicola di prova da PS4 sono stati la
creazione dell'impaginato, la stampa su
file generando un EPS utilizzando il file
PPD della stampante che si andrà ad uti¬
lizzare, il riversamento del file ottenuto
su ZIP in formato Macintosh e la conse¬
gna al service. E tutto è filato liscio.
Volendo poi modificare il nostro impa¬
ginato su una macchina che non possie¬
de Pagestream (ad esempio, proprio un
Macintosh), allora il discorso cambia.
L'EPS dell'esempio non va più bene in
quanto possiede delle informazioni che
gli interpreti PostScript dei programmi
grafici non sono in grado di codificare. E
allora qui interviene il trucco numero
due: il tutto sta nel selezionare il PPD
giusto. PS4 ne ha uno che si chiama
".GENERIC", ed è un PPD generico con
codice Adobe Se selezioniamo la scrittu¬
ra EPS con questo file inserito, e se nel
nostro impaginato abbiamo usato solo
font PostScript, l'EPS generato sarà
compatibile con la maggior parte dei
software Macintosh. Personalmente so¬
no riuscito a farlo leggere solo a Quark
Xpress e a Adobe lllustrator. Ma può ba¬
stare.
Per chi non ha queste manie di gran¬
dezza e ha una stampante a colon, sap¬
pia che PS4 ha un ottimo driver Epson, e
un buon driver HP. Con entrambi i driver
abbiamo anche la possibilità di calibrare
(in maniera un po' "primitiva") la stam¬
pa, selezionando la qualità cromatica e la
resa finale. Per chi possiede Studio, può
accedere ad una grande quantità di con¬
trolli in più, dedicati quasi esclusivamen¬
te alla calibrazione e alla risoluzione di
stampa. In PS4 il driver esterno Studio
(concepito per la versione 3) funziona be¬
nissimo. Nelle sperimentazioni condotte,
i risultati migliori senza alcun lavoro di ca-
il 0 I O I o
maona •tfiquani <J
Ut «visi orai» od in
quia nnsliud oi
uNamcrapof miim|
IMI ut srfiquip ni J
conaoquut Dina
Bum nino dolor in
vilpuuto voiii oJ
(DiatoquoL voi uh
Iouqiui mila toni
moti ol mr in turili
tlUiMMm qui Mail
lupWum //ni dii
dura dolevo lo N
Indirai I a«n ipJ
nmot. cocMMJotuJ
(ili imi diam noi
IHIMItOd ItncHliiiJ
dototo maona a
Militai UlwuiuJ
La simulazione a vi¬
deo. non eccezionale,
dei colon PANTONE
Wot m yt.il- ■«
Uno schermo a 16
bit permeile di vi¬
sualizzare bene i
vostri lavori.
librazione con Stu¬
dio, sono stati otte¬
nuti con il driver in¬
terno di PS4 (con
stampante Epson
Stylus Color 600),
mentre, dopo aver
configurato con cu¬
ra Studio, i risultati
migliori sono stati
ottenuti utilizzando
il driver esterno.
Tirando le som¬
me, PS4 risulta ot¬
timo in fase di
stampa, ma se la
nostra "inclinazio¬
ne" è di tipo pro¬
fessionale, il pro¬
cesso di prepara¬
zione del lavoro ri¬
chiede un po' di esperienza nel settore
del DTP. Per cui, se volete "pellicolare” i
vostri lavori, dovete documentarvi per
bene: l'uscita in pellicola costa parec¬
chio...
Conclusioni
PS4 è un ottimo programma, potente,
professionale e ricco di funzioni all'avan¬
guardia I suoi lati migliori li troviamo nel¬
la gestione degli elementi di pagina, quali
testi, immagini e oggetti vettoriali; le sue
pecche le incontriamo nell'interfaccia,
nella visualizzazione delle fonti,
nell'esportazione dei file PDF e nella ge¬
stione dei colori. Sulla bilancia del giudi¬
zio finale questi difetti sono piuttosto ri¬
levanti ma non abbastanza da pregiudica¬
re la bontà di questo prodotto, in quanto
facilmente migliorabili da parte della
software house. Il programma è estre¬
mamente vorace di risorse, e quindi una
versione PPC sarebbe fortemente auspi¬
cabile. Sulla macchina usata per la prova
il programma reagisce abbastanza bene,
ma è comunque sempre un po' lento
(specialmente in fase di visualizzazione
di grosse porzioni di testo). Con un
68060 e una scheda grafica come la Cy-
berVision PPC forse si ottengono risultati
migliori,
Per una comprensione totale delle
funzionalità di questo potente program¬
ma grafico è decisamente consigliabile la
presenza del manuale. Se poi, un bel di,
la Softlogik si deciderà a sposare la tec¬
nologia Locale di AmìgaOS, forse potre¬
mo anche avere un PS4 in Italiano, con
tanto di dizionario, thesaurus e correzio¬
ne automatica dei documenti Queste
funzioni sono già implementate in PS4
ma funzionano solo con la lingua ameri¬
cana!
Visto che il programma ha un costo più
che normale (non costa poi cosi tanto,
specialmente se consideriamo quali sono
le sue funzioni e le sue potenzialità, e
quanto queste caratteristiche costano su
altre piattaforme), se vogliamo "gettarci"
sul DTP facciamolo acquistando senza re¬
more una copia originale di questo pro¬
gramma. In questo modo possiamo spro¬
nare tutti assieme Softlogik in modo che
possa migliorare sempre più un program¬
ma che. già adesso, è entrato nella storia
della nostra piattaforma. kb
MCmicrocomputer n. 209 - settembre 2000
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